Avete presente l'ultimo spot della ENEL, quello dove fanno una carrellata di gesti che ormai sono solo un ricordo (il telefono a disco, il finestrino manuale...)
Ecco...
... mi sono reso conto di aver fatto in tempo a vedere tutto quanto (e nemmeno per poco tempo)!
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Stefano Giorgetti
always looking at the sky
....che dovrei dire io che ho visto le radio a galena,quelle a valvole,il telegrafo da caricare a molla e le strade bianche?
(e tutto perfettamente funzionante e "normale"...)
Comunque,sì, la maturità,se non la vecchiaia,arriva di botto,attorno ai 35 anni,almeno per i maschi,per le femmine non mi azzardo.
Tutte finfillacchere mie,eh! da non prendere alla lettera.
bruno bournens,fraz san lorenzo,collalto sabino, rieti, lazio. 850 m s.l.m.* lat 42 09 45.0 N long 13 03 04.0 E * Foto Avatar: Zefirino, gatto Baropatico...che ora si chiama Tìtolo.
La trovo una cosa affascinante, aver vissuto a cavallo del boom tecnologico, dove per tecnologia si intende quella che oggi utilizziamo quotidianamente senza nemmeno accorgercene.
Aver visto il passaggio (a volte graduale, a volte no) dal telefono a disco a quello tasti, dalle musicassette ai cd e poi ai dvd e agli MP3, dalle automobili "un bel calcione e funziona come prima" ai veicoli tutto elettronica...
Per non parlare di internet!
Stefano Giorgetti
always looking at the sky
Già. Una fortuna vera,a pensarci bene. Puoi ragionare ,poco più che ragazzo,conoscendo direttamente un mondo in cui "telefonare" significava trovare a casa o al lavoro una persona....e adesso?
Anche io dovrei far tesoro di una cosa che ho toccato con mano,un'Italia preguerra,contadina,poca tecnologia e contadini o allevatori dappertutto rispetto ad ora.
Se non lo faccio spesso, è perchè questa memoria è legata direttamente alla paura,con cui me ne raccontavano,allungando il mio sguardo,i miei genitori ed i nonni.
C'era la Guerra di mezzo,e si erano salvati per un pelo....
Malignamente,mi vien da dire che nella riflessione corrente generale e diffusa,la memoria non va oltre la settimana scorsa od il mese,e difficile si riesca a pensare "quando non c'erano i telefonini,come vivevamo?"
ciao.
ps
ma lo spot tanto stupido non è,chi l'ha fatto?
bruno bournens,fraz san lorenzo,collalto sabino, rieti, lazio. 850 m s.l.m.* lat 42 09 45.0 N long 13 03 04.0 E * Foto Avatar: Zefirino, gatto Baropatico...che ora si chiama Tìtolo.
Sei troppo piccolo, alcune cose te le sei perse...
Tipo la secondo me leggenda che si dovesse aspettare il terzo squillo per essere sicuri di prendere la linea telefonica...
Ma il ricordo piu' bello son le vecchie ed enormi stufe a legna che c'eran su allo Sluga: il padrone dell'albergo in piena notte passava almeno un paio di volte a caricarle di legna. Gli sportelli per la legna eran tutti nel corridoio dell'albergo e quindi lui, da fuori, senza disturbare, aggiungeva la legna.
Come se fosse antani...
always looking at the sky
''E' nei ritagli ormai del tempo che penso a quando tu eri qui''
Vasco.
come se uno facesse il Pesto con l'Edera...
(Claudioricci, lunedi' 8 gennaio 2007)
Più che di "memoria corta" parlerei di assuefazione alla tecnologia: penso che buona parte delle persone oggi farebbe una dannata fatica a riabituarsi a un modo di vivere non intriso dalla tecnologia come è quello attuale.
Lascia a casa il telefonino e ti senti "sperduto", irraggiungibile.
Il gestore ti lascia senza internet e senti subito che ti manca qualcosa.
Ti si rompe il climatizzatore in auto e non sai più come affrontare quel viaggio in autostrada sotto il sole.
Penso che esistano migliaia di esempi che ci permettano di capire come siamo talmente abituati alla tecnologia, tanto che la privazione è origine di smarrimento, di timore.
Ricordo ancora il famoso blackout di settembre 200-qualcosa, da noi è durato solo poche ore, ma proprio in quei momenti ci si accorge come senza energia non riusciamo più quasi a vivere.
Ah boh, magari sul sito enel c'è qualche riferimento.ma lo spot tanto stupido non è,chi l'ha fatto?
Stefano Giorgetti
always looking at the sky
Fatto.
Così come ho avuto per alcuni anni il modo di vivere l'esperienza delle linee SIP "Duplex", quelle che quando sentivi lo "squilletto" significava che l'altro utente stava chiamando (e solitamente lo faceva 20 volte al giorno per 30 minuti ciascuna).
E fatto anche lo "squillo diverso" delle chiamate interurbane ricevute (se non ricordo male squillo breve che precedeva il trillo normale)
Ecco, questa delle stufe a legna effettivamente è una cosa della quale ho un'esperienza "di striscio", nel senso che nelle case dei miei nonni il riscaldamento era sì a stufa, ma quelle a metano, con la fiammellina.Ma il ricordo piu' bello son le vecchie ed enormi stufe a legna che c'eran su allo Sluga: il padrone dell'albergo in piena notte passava almeno un paio di volte a caricarle di legna. Gli sportelli per la legna eran tutti nel corridoio dell'albergo e quindi lui, da fuori, senza disturbare, aggiungeva la legna.
Mentre con la legna attualmente riscaldo solo la casetta in montagna (è comunque qualcosa di strano)
Stefano Giorgetti
always looking at the sky
Alessandro Ceppi – Staff Meteonetwork
Dati e immagini in diretta da Seregno:
http://www.dropedia.it/stazioni/seregnocentro/index.htm
Dati in diretta da Valfurva:
http://www.dropedia.it/stazioni/valfurva/index.htm
-Adoro la luna piena...e la neve :-D!!! -Odio gli insetti
mio 1°sito:www.naturalagomonti.altervista.org
sito Barby&Luca : www.balconisullealpi.it
Io ricordo quando da bambino andavo con i genitori dalla tabaccaia, che aveva anche il telefono pubblico, ad accompagnarli mentre loro facevano o ricevevano una telefonata dai parenti.
Se non ricordo male abbiamo messo il telefono a casa quando frequentavo le medie.
Naturalmente ricordo anche tutte le altre cose che si vedono nello spot, compresa la televisione in b/n che funzionava spesso a singhiozzo...
E ricordo quella bella trasmissione "Che tempo fa" prima del Tg della sera condotta o da Bernacca o da Baroni, con le perturbazioni disegnate e numerate...
Tempi forse più duri, ma a mio avviso migliori...
Ciao papà...
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