ma certo che sarà servito per l'ovvio motivo che ogni addizionale decimo di grado rende le cose peggiori, l'adattamento da solo invece non fa altro che diventare sempre più difficile e costoso se non impossibile, abbattere le emissioni invece evita di dover ripagare questo debito per un tempo molto lungo.
e non sarà di certo con l'adattamento che si evita il rischio di superare qualcuno di quei famosi tipping point.
Ultima modifica di elz; 01/08/2024 alle 17:51
fino a 15 anni fa pensavo anche io potesse influire qualcosa i nostri comportamenti sul riscaldamento, ora oggettivamente è tempo perso e risorse perse.
E' un "si salvi chi può" e non possiamo ragionare su fantasie e stralunghissimo termine di fronte al disastro imminente.
e lo dice uno che storicamente ha sempre spinto la sostenibilità, il green e compagnia bella (ed ho pannelli, auto elettrica ed uso le ciclabili) ma ho anche il cervello per pensare e agire conseguentemente.
e comunque non è affatto vero che le cose stanno andando peggio delle previsioni, anche con l'attuale accelerazione siamo ancora ben all'interno delle proiezioni, sono gli impatti che crescono in modo non lineare (anche se il riscaldamento lo fosse) ed anche questo era prevedibile:
Why are climate impacts escalating so quickly?
Molti impatti diventano evidenti superata una certa soglia, ad esempio nel caso delle temperature se gli estremi aumentano in modo circa lineare il superamento di una soglia che si trova nella coda di una distribuzione gaussiana (anche se spesso non è proprio così la distribuzione delle t) invece aumenta (inizialmente) in modo esponenziale.
più le temperature aumentano e più diventa importante evitare ogni singolo decimo di grado in più altrimenti gli impatti diventano sempre più ingestibili.
Ultima modifica di elz; 01/08/2024 alle 19:21
In alcuni aspetti sarà ,a in molti lo dicono gli esperti che stanno andando molto "peggio" delle previsioni, da Copernicus a Berkeley il signor Hausfather al signor Hawkins etc.
Giugno 2024 sopra quello 2023 a pochi mesi fa non era previsto da nessuna delle agenzie principali e che agosto partisse piu caldo del 2023 men che meno, lo dicono sempre nei loro blog gli specialisti che lavorano per Berkeley Copernicus etc
Oltretutto le previsioni di Nina sono state fortemente abbassate se non cancellate e ora parlano di Nina "relativa" perchè con i parametri attuali varie agenzie non prevedono più alcuna Nina.
Senza dubbio. le cose stanno andando diversamente dal previsto, su vari fronti.
Le percentuali previste da queste agenzie sul 2024 diventare anno più caldo sono state ritoccate all' insu continuamente, il dott. Hausfather di Berkeley nel suo ultimo bollettino credo che sia già sopra l' 80% quando a inizio anno erano 40/50%. Si vede su tutti i fronti che sono state riviste molte proiezioni.
E il problema secondo me è che ci sono acque sotto superficiali troppo calde, lo abbiamo visto in vari frangenti che gli upwellings hanno combinato poco, per esempio nei Caraibi è passato un uragano cat 5 e gli upwellings non hanno rinfrescato di niente il mar dei caraibi, e tutti sono rimasti sorpresi.
Le acque ben sotto la superficie sono anch' esse calde record e questo vale per molti oceani.
Ultima modifica di a.negrello; 02/08/2024 alle 12:44
Costa di Rovigo (parte alta circa 7 m. s.l.m.) Estremi dal 2013: -7,5 9 gennaio 2017 38,2 3 agosto 2017 Estremi 2025: -2,8 1 gennaio 36,2 10 agosto
che ci sia stato un salto in su anomalo nelle acque superficiali (più del solo enso) è piuttosto evidente, lo si vede bene dall'abstract che ho postato.
ma siamo anche vicino ai massimi stagionali per gli oceani alle medie latitudini nh e ci si poteva attendere che sarebbe avvenuta una quasi stasi per compensazione con il raffreddamento dei tropici, quelle proiezioni sono basate solo su enso+trend(almeno se non hanno cambiato).
Questo punto continua ad essere ignorato ma negli ultimi 2 anni la differenza dal mese di minimo al massimo stagionale è stata di 1.1°C, ha un impatto sulle ssta globali che è pari a circa metà di quella che c'è nei tropici passando dal nino 1998 alla nina 1999 anche se viene in parte compensato da uno stesso (ma ben più piccolo) trend nell'emisfero sud.
isstoiv2_monthly_anom_0.12-359.88E_30-60N_n.png
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Ultima modifica di elz; 02/08/2024 alle 20:43
il mese di luglio come già detto finisce solo pochi centesimi sotto al 2023 (0.05) quando era iniziata la sequenza di mesi nettamente più caldi del passato, nonostante la recente anomalia nella media mensile non è dovuto all'antartide, anche escludendo l'area a sud di 65S rimane 0.08°C sotto il 2023 e 0.26° sopra qualunque altro mese di luglio.
D'altra parte gli oceani sono ancora quasi alla pari del 2023 e 0.25°sopra qualunque altro anno percui in un mese con poca variabilità (fuori dall'antartide) è inevitabile questo divario.![]()
Ultima modifica di elz; 02/08/2024 alle 12:09
Non è il contributo dell'antartide all'anomalia di quest'anno, è la differenza con il 2023 e il record antecedente calcolando l'anomalia senza l'antartide (tra 90N e 65S). A luglio 2023 l'antartide era a +1.23 sulla 91-2020 nelle reanalisi era5, quest'anno è poco più caldo ma niente di eccezionale sull'intera area e mese.
Non sono ancora i dati definitivi ma se variano è di poco.
questo è luglio globale (da zeke hausfather)
e questo è senza l'antartide (rispetto alla 91-2020 il grafico sopra è sulla preindustriale).
jul.png
Ultima modifica di elz; 03/08/2024 alle 13:50
La comparazione tra proiezioni dei modelli e osservazioni si può vedere qui:
RealClimate: Climate model projections compared to observations
Dipende sempre un po da dove si parte, altri grafici potrebbero essere un po più in alto ma è evidente che anche escludendo i modelli con sensibilità troppo elevata(in grigio) le temperature erano prevalentemente nella parte bassa del range previsto dai modelli, il 2024 salirà sopra che non è certo strano per un anno post nino.
questi i trend lineari 1979-2023.
questo non toglie che è avvenuto un salto in su superiore a quanto atteso dal solo enso ma sul lungo periodo siamo comunque all'interno delle proiezioni e gli stessi modelli prevedono un accelerazione in risposta alla riduzione degli aerosol.
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