Citazione Originariamente Scritto da Alfredo89 Visualizza Messaggio
Purtroppo sei molto, ma molto disinformato. La sola Società Meteorologica Palatina aveva nel NW Italia almeno 20 punti di rilevamento termopluviometrici a inizio Ottocento. Ed enti come l'Accademia del Cimento ecc,che conosco meno,ne avevano altrettanti. Dove nasca questa affermazione sulle 8 stazioni nel 1850 lo sai solo tu. Forse sono quelle considerate nel plottaggio, ma non di certo quelle esistenti.
Peraltro la discussione verte sul periodo successivo al 1850, quando la nascita della SMI porta in Italia oltre 200 punti di osservazione e poco tempo dopo altrettanti ne sarebbero nati grazie al Regio Ufficio centrale di Metereologia.

Poi mi elenchi una serie di cause di discontinuità che sono gli stessi test di omogeneità a rimuovere. Ne cito uno su tutti, che è uno dei più grandi bluff dei sostenitori del warming da isola di calore .
Vogliamo fare l'esempio di Torino

Lo sai quanto vale il delta dell'urbanizzazione negli ultimi 200 anni a Torino? Solo 0.4 gradi, peraltro rimossi nella serie omogenea 1753-oggi (pag.500-501).
È tutto riportato nel libro Il clima di Torino che dedica ben 20 delle 900 pagine a come isolare il segnale dell'isola di calore dalla serie termopluviometrica.
E almeno altrettante a correggere discontinuità dovute a spostamenti, guasti ecc.

E poi, forse non lo sai, ma a fine Ottocento in zona esistevano parecchi osservatori extraurbani, presenti anche ad alta quota, che sicuramente problemi di urbanizzazione non me avevano e non ne hanno? Risultato? Il medesimo

Perdonami ma vedere che qualcuno scrive mettendosi in testa delle cose sbagliate, senza nemmeno avere in mano mezza argomentazione, mi indispone. Sono fatto così, nulla di personale
Ottime queste info, risolvono anche un mio dubbio che era proprio quanto avesse influito l'urbanizzazione nelle grandi città (credo che il discorso di Torino sia assimilabile per sommi capi anche alle altre grandi città italiane del nord)
Grazie mille!