Citazione Originariamente Scritto da MarcoSarto Visualizza Messaggio
In quell'esperimento una reazione di fusione nucleare ha liberato il 150% dell'energia ricevuta dalla capsula contenente una miscela di isotopi pesanti dell'idrogeno. È stato un gran risultato, dato che per la prima volta nella storia la fusione nucleare indotta e controllata ha sprigionato più energia di quanta ne è stata fornita.
L'aspetto che è stato tralasciato nel diffondere questa notizia è che l'energia che la fusione ha liberato è stata maggiore rispetto a quella fornita alla capsula, ma non di quella spesa dal sistema. Considerando che i laser che vengono utilizzati per effettuare tali esperimenti hanno efficienze del 2-3%, e che l'assorbimento e la riemissione di radiazione da parte del cilindro metallico (che contiene la capsula) ha un'efficienza del 30-50%, per fare arrivare poco più di 2 MJ alla capsula si sono consumati oltre 300 MJ.
L'obiettivo di questo esperimento era fare in modo che dopo il riscaldamento esterno iniziale la reazione di fusione riuscisse sostanzialmente ad autosostenersi, eguagliando o superando l'energia arrivata dai laser. Questo risultato fa sì che adesso si possa esplorare il regime dell'auto-riscaldamento, per varie applicazioni.
Importante è il fatto che tale esperimento si colloca nell'ambito della fusione a confinamento inerziale, che è la tecnologia su cui si ripongono meno aspettative (oggi si sta studiando maggiormente il confinamento magnetico, che ha già risolto diversi di questi problemi).
Prima di arrivare ad un'applicazione commerciale di questa tecnologia, la fusione a confinamento inerziale, dovremmo risolvere svariate problematiche oltre ad aumentare l'efficienza di un fattore minimo 300 (più probabilmente 1000, dato che l'obiettivo è la produzione di energia elettrica).
La produzione di elettricità potrebbe infatti non essere neanche l'applicazione migliore per questa tecnologia. Discorso diverso per la fusione a confinamento magnetico, che ha sicuramente prospettive di realizzazione più vicine nel tempo, ma va considerata per quello che attualmente è: un settore di ricerca.
complimenti
spiegazione chiarissima