ma si cerca di far credere cosa? è uno studio scientifico.
l'anomalia nelle nuvole è più grande dei feedback indotti dalle ssta stesse, se ci fossero feedback così grandi il riscaldamento sarebbe stato molto più forte anche in passato, questo punto tra l'altro è discusso a lungo nell'articolo:
l'upwelling ha causato in contemporanea l'anomalia nel 20% dell'area globale incluse zone di oceano lontano da quelle di maggiore upwelling? gli oceani stanno diventando più stratificati, è previsto ed è il motivo percui abbiamo la variazione nella stagionalità e maggiore variabilità.Over the mid-latitude ocean, net cloud feedbacks in CESM for example, are on the order of 1–2 Wm−2K−1 (Gettelman et al., 2019; Figure 2), similar to other models (e.g., Sherwood et al., 2020; Zelinka et al., 2020). The 2023 temperature anomalies were ∼0.5 K in this region, not sufficient to produce the CRE anomalies observed in Figure 1b of 5–10 Wm−2. Thus during the 2021–2023 period, surface temperature anomalies are more likely driven by cloud anomalies rather than the other way around.
Increasing ocean stratification intensifies sea surface temperature variability – Ocean to Climate
sarà sempre un caso che queste anomalie sono iniziate proprio quando abbiamo ridotto gli aerosol e proprio in quella regione.
Ultima modifica di elz; 17/09/2024 alle 11:16
Intanto nessuno ha detto che si vuole far credere qualcosa...dico solo che si parte da un presupposto più o meno fisso, e da quello si cerca di far quadrare tutto. Questo non è un atteggiamento rigoroso dal punto di vista scientifco. Si deve partire dall'osservazione dei fenomeni. Il problema è che siccome il clima è un sistema ultra-complesso, è facile cadere nell'illusione di aver compreso tutto. La mia sensazione, prendiamo per esempio la stratificazione, è che, accortisi della maggior stratificazione, si sia formulato un modello a posteriori che giustifichi la stratificazione in base al riscaldamento globale antropico. Era stata prevista in tempi non sospetti? che so, nel 1970? dubito. Il modo corretto di procedere è far lavorare insieme tutti i potenziali fattori in gioco, senza privilegiarne qualcuno e anche prendendosi la briga di valutare quelli non ancora ben compresi ma che pure potrebbero operare, per esempio gli effetti gravitazionali sull'overturning circulation e upwelling. Invece l'approccio è pendere un effetto antipatico (per es. quest'ultimo) e cercare osservando solo quello in modo più o meno decontestualizzato in modo da arrivare a un debanking dell'effetto stesso...cosa molto facile quando si decontestualizzano fenomeni così sottili e complessi.
Per esempio, del GW una cosa che non torna è che il segnale antropico diventa evidente e si distingue dal rumore delle variazioni naturali solo dopo il 2000 (in modo evidente solo dopo il 2015)...possibile che sia stato mascherato così tanto dagli aerosol antropici? Perchè questa cosa viene fuori solo ora? Non voglio essere irrispettoso, ma chi all'interno degli organi deputati allo studio dei cambiamenti climatici negli 90 o nei primi anni 2000 avrebbe avuto il coraggio di dire "ci eravamo sbagliati, l'effetto serra è perfettamente controbilanciato dagli aerosol antropici"? Questo l'avrebbero potuto dire alla luce delle variazioni naturali, sole, vulcani e AMO...invece all'epoca tutta l'energia è stata spesa per smontare le ipotesi sul sole prima sulla AMO poi e recentemente pure sui vulcani...quindi tutti quei balzi sopra e sotto sono "rumore"...questa non è scienza del clima secondo me.
Detto questo mi spiace fare le mie "esternazioni" con elz, che con comunque è una persona educata e preparata. Però queste esternazioni derivano da una mia insofferenza per gli aristotelismi, che purtroppo sono abbastanza diffusi in quest'ambito. Poi c'è un altra triste questione, che riguarda i finanziamenti nel mondo della ricerca. Priva di etica, la ricerca va dove ci sono bei finanziamenti, ma questi finanziamenti vengono da organi che purtroppo non sono scevri da interessi di parte (si va dai soldi, alla geopolitica, al foraggiamento delle organizzazioni stesse), dico una cosa ovvia, ma ogni tanto è bene ricordarlo...non che le ricerche siano false o sbagliate, semplicemente si da enfasi ad alcuni aspetti anzichè ad altri...
e questo è deleterio per lo studio del clima, dove per capire giusto un minimo, non va trascurato nulla, ma proprio nulla.
Se il pattern osservato è correlato con gli aerosol, avviene nello stesso momento, impatta come atteso le nubi ed è troppo grande per essere un feedback delle sst a quale altra conclusione si dovrebbe arrivare?
La stratificazione è una conseguenza abbastanza ovvia del riscaldamento, di studi sugli aerosol ce ne sono in abbondanza da decenni ma questo non potevano di sicuro scriverlo negli anni '70, il ceres c'è solo dal 2000, se avessimo avuto questa enorme mole di dati fin da prima potevamo osservare l'aumento delle emissioni.
il gw antropico si distingue da prima del 2000 e gli aerosol aumentano in particolare nel periodo 1950-1980 raffreddando gli oceani dell'emisfero nord, poi avviene uno shift delle emissioni verso l'asia con riscaldamento del nord atlantico mentre mantengono freddo il nord pacifico. Iniziano a calare nella media globale negli ultimi 15-20 anni(forse qualcosa già nei decenni antecedenti l'esatto forcing è incerto) andandosi a sommare alle emissioni di ghg.
stesso discorso per l'amo, indice definito nel 2000 ed è da molto tempo che ci sono studi che mettono in evidenza il ruolo dei forcing radiativi sulle sst del nord atlantico, Trenberth e Shea ad esempio è del 2006, la metodologia di questo studio è stata pure confutata lo posto solo per dire che il problema di separare variabilità interna dai forcing radiativi era chiaro già allora, forse gli si doveva dare credito già a suo tempo:
Just a moment...
o Ting 2009:
Forced and Internal Twentieth-Century SST Trends in the North Atlantic in: Journal of Climate Volume 22 Issue 6 (2009)
Ultima modifica di elz; 17/09/2024 alle 17:50
Michael Mann da tempo aveva ipotizzato questa cosa e anzi è stato il primo che credo abbia detto che la famigerata AMO non esiste e il raffreddamento venti o trentennale in atlantico era appunto a causa degli aerosol . ovvero effetto e non causa .
Mann è diventato attivista climatico a tempo pieno quindi purtroppo si dedica poco o niente adesso a produrre nuovi studi e nuovi paper, un po mi dispiace perche è uno che aveva intuito, contrariamente a tanti "nuovi" giovani climatologi che vedo in giro che sono bravi a usare Pyton e creare animazioni, statistiche e grafici ma non hanno quella cosa in piu che serve : l inuito appunto che è indispensabile per far fare passi avanti alla scienza.
Costa di Rovigo (parte alta circa 7 m. s.l.m.) Estremi dal 2013: -7,5 9 gennaio 2017 38,2 3 agosto 2017 Estremi 2025: -2,8 1 gennaio 36,2 10 agosto
si anche se non tutti sono daccordo con Mann su questo, c'è anche la possibilità che sia un po entrambe le cose con la variabilità che domina su scale temporali più brevi. Questo lavoro mostra il pattern associato con gli aerosol, raffreddamento nell'nh con massimi nell'artico ma anche riscaldamento dell'oceano meridionale, suggeriscono che nel periodo 1940-79 una parte significativa del raffreddamento in atlantico e nell'artico è forzata:
Pattern Recognition Methods to Separate Forced Responses from Internal Variability in Climate Model Ensembles and Observations in: Journal of Climate Volume 33 Issue 20 (2020)
A proposito Chung 2024 sul trend nel pacifico:
Tropical eastern Pacific cooling trend reinforced by human activity | npj Climate and Atmospheric Science
è in parte variabilità interna (l'improvviso salto a fine anni '90) ma anche forzato da aerosol (punto già dimostrato da altri lavori in risposta sia al riscaldamento asimmetrico dell'nh ma anche per una risposta lenta all'aumento degli aerosol di diversi decenni prima) e perdita di ozono stratosferico nell'sh, ha ridotto i trend globali ma non durerà in eterno ed in parte si è già indebolito nell'ultimo decennio.
Ultima modifica di elz; 20/09/2024 alle 08:09
Aggiungo io giusto come spunto: ci fosse una ricerca, dico una, che per esempio inserisce variabili "scomode" come gli impatti della manipolazione climatica, che è ormai realtà da anni in tantissimi paesi. Persino in Svizzera dove vivo, ci sono aziende private finanziate dal Bundesrat. Poco tempo fa è uscito un articolo su un progetto finanziato dal Consiglio Federale nel 2005, con fondi destinati ad una azienda con sede a Zug (WeatherTec) per condurre esperimenti sul Monte Ceneri (Canton Ticino) di manipolazione meteorologica. E parliamo di un paese "democratico" e "civile".
Evidentemente ci sono contributi antropici di Serie A e di Serie Z. Ma non vado oltre che altrimenti prendiamo una tangente non consona al thread.
I modelli climatici non spiegherebbero i cambiamenti in atto se non fosse stata introdotta la variabile delle emissioni antropiche.
Questa è l’unica scomoda “manipolazione” del clima dimostrata scientificamente se proprio dobbiamo usare questi termini.
Il gran parlare sul “cloud seeding” è fatto unicamente su base ideologica perchè oltre ad essere un fenomeno minimo su scala locale, non è mai stato dimostrato che influisce sugli altri fenomeni in atto.
Ultima modifica di AbeteBianco; 27/10/2024 alle 18:52
Stazione Davis Vantage Pro 2 -> Osservazioni meteo-climatiche: https://linktr.ee/meteopreonzo
Se ponessi attenzione a quello scritto invece di scrivere cose, tra l'altro errate, avresti visualizzato la discussione che verteva sul ruolo del sole e sul fatto che vi sono diversi scienziati e non Claud87 o Abetebianco da Bellinzona che invece si pongono il problema utilizzando altre proxy (ossia, dati di rappresentazione) andando ad analizzare la correlazione con il riscaldamento osservato.
Tra l'altro, visto che fai parte del club degli etichettatori, sarebbe meglio comprendere la definizione di negazione disponibile gratuitamente sul sito della Treccani:
"L’atto del negare, e l’espressione con cui si nega (il contrario di affermazione): una n. recisa, timida, ostinata; la n. di una verità, di un fatto, di un concetto; la n. dell’evidenza; n. assoluta, relativa"
Qui nessuno nega il riscaldamento climatico, che è un fatto. E su questo fatto se ne discutono le potenziali cause.
L'etichettare gli altri perchè non riportano l'opinione propria o di fantomatiche maggioranze tirate in ballo per rafforzare l'efficacia della propria posizione, è pura ideologia. Tu non vuoi discutere, tu vuoi che io dica quello che vuoi sentirti dire e se riporto una posizione diversa, divento automaticamente un "nemico", che nega la "verità assoluta" ma che non ha proprio niente di assoluto, soprattutto in un campo dominato da simulazioni, hincasting, approssimazioni, ricostruzioni statistiche.
Poi ripeto, ci sono molitissimi studiosi che affrontano il clima in maniera olistica, come andrebbe fatto a mio avviso o per mia opinione personale e do sempre volentieri un occhio alle ricerche che vengono effettuate. Di certo non reputo i miei interventi su un forum di amatori della meteo come rilevanti, ma nemmeno quelli di Abetebianco da Bellinzona o Jack9 da Seregno che se permetti fanno sorridere.
Tuttavia non accetto assolutamente di parlare di negazionismo perchè oltre che essere falso, denota una profondissima ignoranza e intento all'offesa. Come ripetuto altrove, sarei capacissimo di scendere a questo livello di conversazione (figurati, nato e cresciuto a alla periferia di Roma Sud, sai quanto mi servirebbe) ma non lo faccio per rispetto di chi si sforza sempre a mantenere il decoro.
Inoltre per la mia professione io sono direttamente coinvolto con cio' che viene proposto come soluzione organizzativa, le direttive europee, i regolamenti e se permetti posso avere qualche riserva personale a riguardo. Perchè la soluzione dovrebbe essere proporzionata in intenti e pratica alla genesi del problema ma non solo non lo è ma ha una ricaduta potenziale negativa sui singoli cittadini che lascia come minimo estremamente perplessi per non dire altro.
Sulla manipolazione climatica non sono assolutamente d'accordo con te e quel servizio uscito tra l'altro su un quotidiano famoso del tuo cantone non aveva ad oggetto il cloud seeding, ma ben altro.
Premessa che non ho intenzione di intervenire ulteriormente dopo questo commento.
Ci mancherebbe pure che si neghino i cambiamenti climatici osservati dalle misurazioni su un forum di meteorologia! Do per scontato che gli interlocutori abbiano un livello di competenza più elevato delle discussioni dei social.
Sulle potenziali cause cosa c'è da discutere oggi? Il consenso scientifico è consolidato da decenni. Certo, parliamo pure di sole o altri fenomeni, visto che c'è sempre qualcosa da studiare e regolarmente escono nuovi studi, ma non contestando i fatti consolidati.
Sulle "etichettature" ricordo un commento di 3 anni fa dove venni tacciato di essere schiavo della "comunicazione neo-millenarista" e "catastrofista" semplicemente per aver riportato dati e fatti scientifici come la rarefazione dei mesi più freddi della norma, ma non solo: pure di essere troppo giovane per riportare dati climatici.
Non buttiamo la discussione in questi termini controproducenti... Piuttosto chi mi criticava e automaticamente contestava la quasi totalità della comunità scientifica cosa portava a supporto delle sue tesi?
Non bisogna contestare le cose a me, andate da chi di dovere, fate gli studi... se lo scopo è mettere in discussione le responsabilità antropiche nel fenomeno climatico in corso... verranno smentiti nel giro di un battibaleno.
Dubito appunto fortemente che teorie alternative di una nettissima minoranza (spesso basate su errori di fondo) spieghino qualcosa che la scienza non ha ancora spiegato.
Piuttosto le teorie alternative non considerano ciò che invece è già stato dimostrato. Non entro neanche nel merito del controverso appello politico del gruppo che nel 2019 (composto oltretutto da moltissimi esperti che nulla c'entrano con la climatologia) sosteneva che "non esiste nessuna emergenza climatica".
Visto che siamo in un forum specialistico, il continuare a mettere in discussione le responsabilità dell'uomo (non è la prima volta, altrimenti non sarei nemmeno intervenuto) equivale al negazionismo.
Su che basi puoi sostenere che il "cloud seeding" sta modificando il clima quando non è mai stato dimostrato? Piuttosto l'unica manipolazione climatica in atto è appunto dell'uomo tramite l'emissione dei gas serra... più chiaro di così.
Le ricadute delle decisioni amministrative nei confronti dei cittadini non sono pertinenti al discorso scientifico e magari potrei anche condividere le critiche, ma non bisogna mischiarle con fatti che a livello scientifico oggi sono ampiamente noti.
Chiudo con una riflessione: Sono intervenuto anche perché più passa il tempo e più ci sarà inazione, meno margine di manovra resterà.
In parallelo stiamo iniziando a vedere proprio di persona le conseguenze negative del GW. Si pensi anche alle numerose alluvioni viste di recente in europa che sono evidentemente (ci sono studi a dirlo) accentuate da un contesto di mari e atmosfera più caldi rispetto il passato.
Chi è scettico (sopratutto per ideologia) sulla "posizione ufficiale" spesso banalizza o reputa "catastrofiste" le allerte maltempo emesse dagli enti ufficiali che servono alla protezione della popolazione, esponendoci quindi anche a potenziali pericoli.
Credo che quest'anno abbiamo visto nelle alpi e in europa sufficienti disastri legati al maltempo, ed essendo quasi stato toccato in prima persona, sarò sempre più severo sui fenomeni di negazione o minimizzazione delle problematiche concrete.
Ultima modifica di AbeteBianco; 28/10/2024 alle 21:42
Stazione Davis Vantage Pro 2 -> Osservazioni meteo-climatiche: https://linktr.ee/meteopreonzo
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