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    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Giugno 2024: anomalie termiche e pluviometriche

    Giugno 2024 è partito in quarta marcia fin dal primo giorno, tant'è che per una serie di ragioni che ora non sto a spiegare avevo già intuito fin da subito come sarebbe finito.
    Questo resoconto è la descrizione delle prime due decadi di un mese storico che segna un ulteriore passo in avanti nel warming locale dell'estate.





    1. PRIMA DECADE DI GIUGNO 2024




    La prima decade di Giugno è trascorsa caldissima fin dal suo esordio, emulando in un certo qual senso quella del 2022 e risultandone anzi per taluni aspetti in atmosfera addirittura peggiore. Ovviamente il contesto sinottico nel quale si è svolta è stato radicalmente differente, eppure al netto di questo a livello locale i gpt sono stati altissimi e grosso modo paragonabili, il che è un apparente controsenso visto che non c'è stato alcun campo di alta pressione esteso su tutto il Mediterraneo, al contrario si è stati vicini ad aree depressionarie che imperversavano sul Centro-Nord della penisola e i cui effetti spesso si sono avvertiti fin qui sotto forma di nuvolosità e persino di qualche (insignificante) pioviggine in più giornate.
    Protagonista assoluto, ad ogni modo, è stato il caldo, che si è tollerato solo perchè la prima decade del mese è ancora troppo immatura sotto vari aspetti per vivere un'esplosione dello stesso specie lungo la costa adriatica. Ciò però non deve portare a svalutare il tutto, al contrario: si può dire che quest'anno l'estate, infatti, sia iniziata a Brindisi praticamente di pari passo alla convenzione meteorologica che la fissa il 1° Giugno, mentre di norma, anche per quest'epoca, l'estate vera e propria inizia all'incirca attorno al solstizio.



    Di seguito le medie termiche della prima decade di Giugno 2024 a Brindisi Casale:

    media min: 19,8° (+2,9° dalla decadale 71/00)
    media max: 27,5° (+2,2° dalla decadale 71/00)
    media tot: 23,7° (+2,6° dalla decadale 71/00)

    Si è trattato della quinta più calda prima decade di Giugno dal 1951, a pari merito con quella del 2000. Questo dato, da solo, è la migliore dimostrazione di quanto calda sia stata effettivamente questa decade.

    Ad incidere maggiormente sull'anomalia finale complessiva sono state le minime, ad esse è infatti corrisposta la posizione più rilevante dal punto di vista storico con il quarto posto per la più alta media minime in prima decade di Giugno dal 1951.

    Meno significativa, invece, la media max, per quanto sia stata comunque la sesta più alta media max per la prima decade di Giugno dal 1951.


    Da sottolineare come la posizione della prima decade di Giugno 2024 sarebbe stata fino a solo qualche anno fa ben più elevata nella classifica storica: davanti al 2024, infatti, si piazzano il 2022 e il 2018.
    Al tempo stesso, nei primi 6 posti tra le più calde si ritrovano esclusivamente le prime decadi di Giugno degli ultimi 25 anni, dal 1999 in poi. L'insieme di questi dati evidenzia come il cambiamento che ha subito la prima decade di Giugno sia iniziato a cavallo del nuovo secolo e come esso sia ulteriormente accelerato negli ultimissimi anni. A dimostrazione di quest'ultimo punto, le anomalie della prima decade di Giugno 2024 calcolate rispetto a medie più recenti non sono poi così dissimili dalla trentennale 71/00: ha chiuso infatti a +2.3° dalla decadale 81/10, +2.1° dalla decadale 91/20 e +2° dalla decadale 2011/20. L'evoluzione può apparire pronunciata, oltre mezzo grado preso nell'arco di 50 anni, ma in realtà è ben sotto l'entità dell'incremento termico del mese intero che tra la 71/00 e la 2011/20 ha guadagnato praticamente +1°. Questo andamento a due velocità della prima decade rispetto alle successive due è legato al fatto che anche in epoca recentissima non sono affatto mancate prime decadi molto fredde (2020 e 2021, senza andare neppure troppo indietro nel tempo, ne costituiscono due esempi), con la prima decade di Giugno che ieri come oggi è ancora primaverile sul lato delle configurazioni su scala sinottica. Un elemento non trascurabile è anche il mare ancora freddo che "smorza" il caldo qualora si palesi (è successo pure quest'anno).



    Come detto le minime hanno costituito il capitolo più "scottante" (figurativamente e letteralmente) della decade, e lo dimostrano anche altri dati oltre alla semplice media minime.

    La minima più bassa della decade, ad esempio, è stata di soli 17.9°, così elevata da rappresentare la terza minima assoluta decadale più alta in prima decade di Giugno dal 1951: solo nel 2018 (19,1°) e nel 2003 (19,4°) nessuna minima era stata in grado di scendere sotto i 17,5°.

    Anche la minima più alta dell'intera decade ha avuto valore storico: con 23° la minima del 10/6 è stata infatti la terza più alta minima registrata in prima decade di Giugno dal 1951, dietro ai 23,6° del medesimo giorno del 2003 e ai 24,1° del 6 Giugno di appena due anni fa! Ciò significa che nel giro di soli 3 anni, tra 2022 e 2024, si è completamente ridimensionato un tabù che prima del 2022 era stato superato solamente una volta, da un mese (Giugno 2003) che di tabù ne abbattè parecchi, e che oggi invece pare ormai non essere più un limite invalicabile. Il tabù in questione riguarda la possibilità di registrare minime sopra i 23° così precocemente, prima del 2003 mai era accaduto. La minima del 10/6/2024 rappresenta infatti anche la terza minima più precoce dell'anno dal 1951 di almeno 23°.

    Da notare come la minima di 23° sia stata fatta al termine delle 24 h, andando a ritoccare la minima della notte del 10 Giugno che era stata di 23,6° per la seconda notte più calda dal 1951 in prima decade di Giugno a pari merito con quella del 10/6/2003, dietro sempre e solo al 6/6/2022.



    Le massime non hanno avuto alcun valore da top 5 storica, ma più per "fortuna" che non per merito: la massima decadale più bassa, infatti, con 24.8°, manca solo di non più di mezzo grado il quinto posto grazie ad una giornata nuvolosa, così come la massima più elevata della decade (32,7°) evita il quinto posto solo perchè quel giorno la brezza resse più tempo di quanto fosse previsto (se avesse ceduto anche soltanto un'ora o due prima probabilmente si sarebbero rilevati anche 34°).



    La massima di 32,7° è stata registrata il 10 Giugno, lo stesso giorno della minima di 23°: dall'unione di questi due dati ne deriva una media grezza giornaliera di almeno 27,8° che costituisce la seconda giornata più calda mai registrata in prima decade di Giugno dal 1951, ad appena -0,1° dal record risalente peraltro (incredibile ma vero!) a solo due anni fa, il 6/6/2022!
    Si tratta del dato più storicamente rilevante dell'intera decade al suolo, un record mancato per un soffio perchè sarebbe stato sufficiente che la minima fosse rimasta appena 0,2° più alta per pareggiare almeno il 2022! E' stata una scoperta sconvolgente anche per il sottoscritto che fino a poche ore fa nemmeno aveva pensato a questa eventualità, e che solo per il mio classico eccesso di zelo è venuta fuori.

    Nell'arco di tre anni si è così vissuta sia la più calda sia la seconda più calda giornata della prima decade di Giugno degli ultimi 75 anni, un fatto davvero assurdo che ancora una volta sottolinea quella rapida evoluzione che negli ultimi anni anche la prima decade di Giugno sembra aver intrapreso.



    Per concludere l'analisi delle temperature al suolo, anche la media grezza della giornata più fresca della decade (il 5/6 con 21.95°) è stata molto alta se confrontata con la serie storica, risultando infatti al quarto posto per la più alta media grezza della giornata più fredda di una prima decade di Giugno dal 1951. Detto in altro modo, solo in 3 anni degli ultimi 74 (1999, 2003 e 2018) era accaduto di avere tutti i giorni della prima decade con medie grezze sopra i 22°.





    Atmosfera- Non è stata meno eccezionale la decade in atmosfera, dove anzi le temperature si sono espresse al massimo delle loro potenzialità e si sono registrati anche nuovi record decadali.


    Le medie sono state (anomalie rispetto alla mensile):

    • 850 hPa: 16,7° (+2,8° dalla 81/10)
    • 700 hPa: 6,3° (+2,6° dalla 81/10)
    • 500 hPa: -12° (+1,1° dalla 81/10)
    • ZT: 4079 m (+342 m dalla 81/10)


    Analizzare i dati della prima decade di Giugno non è stata così complesso, già due anni fa infatti avevo compiuto un esteso lavoro di ricerca fin dal 1957 (la serie dei radiosondaggi inizia nel 1954, ma i dati di Giugno sono incompleti fino al 1956) proprio a causa della caldissima prima decade del Giugno 2022. Il paragone va proprio con due anni fa: se al suolo e a 850 hPa ci si è tenuti vicini ma ancora distanziati (la 2024 è terminata a -0.4° dalla 2022 al suolo, -0.8° a 850 hPa), in medio-alta troposfera le medie sono state persino superiori!
    E' stata:

    • la terza più calda prima decade di Giugno dal 1957 a 850 hPa; al secondo posto si ritrova il 2022 e al primo il 1999
    • la più calda prima decade di Giugno dal 1957 a 700 hPa, superando il 2022 di ben +0,7° e battendo il record del 1999 di +0,2°!
    • la prima decade di Giugno con la più alta media dello ZT dal 1957, anche in tal caso battendo il precedente record del 1999 di poco (circa +50 m) e mettendo dietro il 2022 che scala in terza posizione; 1999 e 2024 sono le uniche prime decadi di Giugno da inizio rilevazioni ad aver superato i 4000 m di ZT, ciononostante la prima decade di Giugno non è la più precoce decade dell'anno in cui ciò sia successo perchè nel 2020 la seconda decade di Maggio (!) riuscì ad avere uno ZT medio proprio di 4080 m
    • la seconda più calda prima decade di Giugno dal 1957 a 500 hPa, dietro di appena un decimo proprio al 2022; stante la possibilità che la media sia stata sovrastimata di +0,1° la media potrebbe aver persino pareggiato proprio il record del 2022




    La decade è stata costantemente calda senza mai alcuna distensione fresca, come invece nel 2022 arrivò il 9 e il 10. Viceversa, quest'anno proprio quei giorni hanno vissuto l'acme del caldo, per una decade in crescendo che ha avuto culmine dunque proprio sul finale.
    Si è trattato della prima ondata di calore annuale, segnata come da convenzione dal superamento a 850 hPa dell'isoterma +20. E' proprio a 850 hPa che l'ondata di caldo dei giorni finali della decade ha avuto la massima forza, facendo rilevare con 22,8° il nuovo record assoluto per la più alta T850 hPa mai registrata in prima decade di Giugno almeno dal 1973, a +0.4° dal precedente che apparteneva a 12 anni fa. Tale picco max costituisce in verità, anche a seguito del nuovo primato, un "caso" unico nel panorama annuale: tutte le tre decadi di Maggio, infatti, hanno avuto almeno un episodio sopra i 23° a 850 hPa, addirittura nella seconda decade di Maggio 2020 si superarono i 25°! Appare dunque davvero strano che la prima decade di Giugno non ci sia invece mai riuscita.

    Lungo il resto della colonna l'ondata di caldo non è stata da record, ma i picchi massimi rilevati sono stati comunque estremamente alti:

    • quinto posto per il più alto ZT max (4500 m) di una prima decade di Giugno dal 1973, potenzialmente potrebbe essersi trattato addirittura di un quarto posto ex aequo col 1990
    • terzo posto per la più alta T500 (-8,7°) in prima decade di Giugno dal 1973, anche se ne vale quanto un sesto poichè condiviso con 1990, 1994 e 2000

    Da questa classifica manca la quota gpt 700 hPa, ciò però non deve far pensare che sia stata meno interessata dal caldo: per soli due decimi, infatti, sarebbe potuta rientrare nella top 5 in un "largo" terzo piazzamento del podio condiviso da tanti altri anni, secondo il quadro già visto a 500 hPa.
    Il peculiare pattern che si è riscontrato sia a 700 hPa sia a 500 hPa, in parte anche per lo ZT, per il quale il 2024 si è tenuto livellato con molti altri precedenti storici del passato, dimostra come ci sia stata concordanza alle medio-alte quote.

    E' da notare che alle 00Z dell'11/6 lo ZT ha raggiunto i 4600 m e la temperatura a 500 hPa si è mantenuta poco sotto i -8°, due valori che sarebbero stati da secondo posto per la prima decade di Giugno e che di fatto lo sono stati visto che si sono avuti nel momento di demarcazione temporale tra prima e seconda decade. Per convenzione, tuttavia, i dati delle 00Z dell'11/6 sono da riferire alla seconda decade, motivo per cui non sono stati presi in considerazione. Ciononostante, era giusto segnalarli.



    Come detto, non c'è stata alcuna fase più fresca, anche prima che giungesse l'ondata di calore la massa d'aria era fortemente sopra le medie. La portata di quanto lo siano state la offrono i seguenti dati:

    • sesto posto per la più alta T850 più bassa (11,9°) per una prima decade di Giugno dal 1974; manca il quinto posto della prima decade del 2018 per un solo decimo!
    • secondo posto per la più elevata T700 più bassa (2,9°) per una prima decade di Giugno dal 1974; solamente la prima decade di Giugno 1999 non scese mai a 700 hPa addirittura sotto i 3,5°
    • secondo posto anche per il più elevato ZT più basso (3580 m) per una prima decade di Giugno dal 1974, di nuovo dietro soltanto alla prima decade di Giugno 1999 quando lo ZT più basso fu 3735 m
    • secondo posto, a pari merito stavolta sempre col 1999, per la più elevata T500 più bassa (-14,1°) per una prima decade di Giugno dal 1974; in questo caso il record spetta, per soli +0.2°, alla prima decade di Giugno 1996 (-13,9°)




    Nonostante il tempo sia stato in apparenza, spesso, tutt'altro che stabile (frequenti, infatti, sono state le giornate nuvolose), le altezze gpt sono state mediamente molto alte ma solo in medio-alta troposfera, quote alle quali si sono stabiliti rispettivamente il sesto posto per la più alta quota gpt 700 hPa media in prima decade di Giugno dal 1974 e soprattutto il terzo posto per la più alta quota gpt 500 hPa media in prima decade di Giugno dal 1974.

    Sempre alle quote gpt 700 e 500 hPa si riferiscono le altre due statistiche rilevanti della decade per le altezze gpt:

    • terzo posto per la più elevata altezza gpt 700 hPa minima (3119 m) in prima decade di Giugno dal 1974
    • secondo posto (a solo -10 m dal primo) per la più elevata altezza gpt 500 hPa minima (5770 m) in prima decade di Giugno dal 1974







    2. SECONDA DECADE DI GIUGNO 2024


    Dopo una tregua che ha ripristinato brevemente condizioni tipiche per il periodo (e dunque assolutamente gradevoli visto che, come ho già detto più volte, la prima metà di Giugno è ancora tarda primavera a Brindisi), il caldo è tornato con un nuovo affondo ancor più intenso e ancor più duraturo. Tale ondata di calore, nuovamente a cavallo tra fine decade e l'inizio della successiva, si è conclusa nella giornata di ieri 23 Giugno, e avendo raggiunto la durata soglia dei 5 gg diviene la 39esima ondata di calore (definita secondo lo standard meteorologico come il superamento dell'isoterma +20 a 850 hPa) lunga almeno 5 gg dal 1957, la più precoce della storia ad essere entrata in classifica: da evidenziare, in proposito, come tale record appartenesse all'ondata di calore dell'ultima decade di Giugno 2021, dunque era un primato peraltro recente.
    L'ondata di caldo tra 19 e 23 Giugno 2024 è la prima della storia con una durata di almeno 5 gg ad aver avuto inizio nella seconda decade di Giugno.




    Come sempre, la prima sezione è dedicata all'analisi al suolo.
    Di seguito le medie termiche della seconda decade di Giugno 2024 a Brindisi Casale:

    media min: 20,3° (+2,3° dalla decadale 71/00)
    media max: 28,8° (+2,5° dalla decadale 71/00)
    media tot: 24,5° (+2,4° dalla decadale 71/00)

    E' stata la settima più calda seconda decade di Giugno dal 1951, la quinta più calda dal 1960: tra le più calde, infatti, fatto piuttosto inconsueto per l'estate, figurano le remote seconde decadi di Giugno 1952 e 1957. Che figuri Giugno 1957, in realtà, stupisce molto relativamente dal momento che fino al 2003, e ancora fino al 2021, prima cioè che si verificasse il 2022, era stato l'antesignano del Giugno di epoca moderna figurando per media finale sostanzialmente nel podio, scalzato appunto solo dal 2003 con la sua eclatante anomalia statistica.
    A dimostrazione di quanto sia stata calda anche per l'epoca moderna, ha chiuso a +1.8° dalla decadale 81/10, +1.3° dalla decadale 91/20 e +1.1° dalla decadale 2011/20.
    Si evidenzia, da queste anomalie, la portentosa evoluzione che ha subito la seconda decade di Giugno negli ultimi decenni: mediamente, una seconda decade di Giugno dello scorso decennio è circa +1,3° più calda dell'ultimo trentennio del Novecento. Notevole la differenza con la prima decade di Giugno, scaldatasi ma di appena +0.6°, la metà.



    La media minime è stata la sesta più alta per la seconda decade di Giugno dal 1951, per un solo decimo davanti al 2022. Furono più alte soltanto le medie minime delle seconde decadi di Giugno 1997, 2003, 2010, 2017 e 2019.
    L'evoluzione subita dalla media minime in seconda decade è davvero impressionante, riporto in proposito quanto già scrissi due anni fa:

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    Fino al 1996 nessuna media minime in seconda decade di Giugno era stata superiore a 20,1° (registrata nel 1957), una media a -0.1° da quella rilevata in questa seconda decade di Giugno 2022!
    Da notare come il record 1951-1996, durato 46 anni, si collocherebbe oggi appena a +0.3/+0.4° (!) dalla nuova media min 2011/20 per la decade!
    E' solo dopo il 1996, dunque negli ultimi 25 anni, che quel vecchio record è stato superato: 1997, 2003, 2010, 2012, 2017, 2019, 2022. Negli ultimi 11 anni (2012-2022) ben 4 volte (il 36.4%) la seconda decade di Giugno ha rilevato una media min ≥ 20.1°, un aumento di frequenza del +1550% rispetto al 1951-1996 (1 volta su 46 anni, frequenza 2.2%) e del +80% rispetto al 1997-2011 (3 volte in 15 anni).
    Aggiornando al 2024, negli ultimi 13 anni (2012-2024) ben 5 volte (il 38.4%, +2% rispetto a due anni fa) la seconda decade di Giugno ha rilevato una media min ≥ 20.1°, un aumento di frequenza del +1750% rispetto al 1951-1996 (1 volta su 46 anni, frequenza 2.2%, +200% rispetto alla frequenza calcolata due anni fa) e del +190% rispetto al 1997-2011 (3 volte in 15 anni, +110% rispetto alla frequenza calcolata due anni fa).


    Nel resoconto di due anni fa feci anche uno studio sulle motivazioni di una così elevata media minime nella seconda decade di Giugno, per ulteriori approfondimenti rimando a quanto scrissi allora:

    Giugno 2022: anomalie termiche e pluviometriche


    Tra tutte le minime, spicca per rilievo storico quella del 20 Giugno, superiore ai 24°: con 24.4°, infatti, se si escludesse Giugno 2003, quando 24.4° fu non la minima più alta MA LA MEDIA MINIME DI TUTTA LA DECADE (24.3°), a +6.3° (!!!!!) dalla 71/00 decadale, è la più precoce minima dal 1951 sopra i 24.2°, la seconda più precoce sopra i 24° dietro solo al 6/6/2022.

    Escluso il 2003, in nessun altro anno dal 1951 al 2023 si erano mai superati i 24° di minima in seconda decade di Giugno: è dunque secondo posto per la più elevata minima più alta decadale in seconda decade di Giugno dal 1951.
    Il 2003 resta sempre fuori portata, con la minima più elevata che fu 26° (!!!) e praticamente tutte le minime della seconda decade sopra i 24° (!!).
    Eppure, il 2024 lascia un graffito irrimediabile sull'opera mastodontica compiuta a suo tempo dal 2003: da oggi, infatti, Giugno 2003 non possiederà più l'en plein per le minime record decadali poichè il 2024 strappa al 2003 il record di minima decadale del 20 Giugno: solo 9 gg su 10 della seconda decade di Giugno possiedono adesso il proprio record di minima più alta risalente al 2003.



    Anche se l'anomalia è stata maggiore (di poco) nella media max, questa non è stata storica, trovandosi diversi precedenti ben più alti, alcuni dei quali persino superiori ai 30° in epoca remota (1952 e 1957 ad esempio). E' un pattern caratteristico, quest'ultimo, di Brindisi, località di mare che risente parecchio delle brezze e delle correnti settentrionali le quali tendono a tenere basse le massime (a fronte spesso di un aumento spropositato del dew point) ma alzare inevitabilmente le minime impostandole sul livello deciso dal termostato marino, il quale a sua volta dipende dalle condizioni atmosferiche pregresse.
    Per avere una media max elevata serve dunque una soppressione delle brezze, cosa che si può avere solo in presenza di un pervicace vento sinottico dai quadranti meridionali che, tuttavia, non si è avuta in questa decade.
    A maggior ragione, però, risulta per questo notevole una media max così elevata, proprio perchè non pompata dai venti secchi da sud, divenendo così la migliore espressione di quanto caldo abbia fatto in quota. A dimostrazione di ciò, la max più alta della decade (31,1°) è stata di poco superiore alla media max (28,8°), segnale che la varianza sia stata scarsa su una baseline elevata.

    Per le massime, dunque, nessun dato da segnalare, nè per la media nè per gli estremi (max più bassa o max più alta).





    Atmosfera- Inutile dire che la seconda decade sia stata molto calda anche in quota, addirittura ben più calda di quanto avvenuto al suolo e con un gradiente "di eccezionalità" crescente al salire di altitudine: questo è dovuto al fatto che il breve strappo fresco attorno a metà decade si è fatto sentire esclusivamente nei bassi strati, mentre oltre i 3000 m è stato virtualmente assente.
    Ho esteso la ricerca all'intera serie dei radiosondaggi fin dal 1957, così da includere anche le altre due seconde decadi di Giugno che al suolo hanno saputo competere con la 2024 (1957 e 1966) così da valutarne il comportamento in quota e verificare se altrettanto avessero saputo fare lungo la colonna.


    Le medie sono state (anomalie rispetto alla mensile):

    • 850 hPa: 17,9° (+3,9° dalla 81/10)
    • 700 hPa: 8,5° (+4,8° dalla 81/10)
    • 500 hPa: -9,8° (+3,3° dalla 81/10)
    • ZT: 4422 m (+685 m dalla 81/10)


    Sulla base di queste medie, è stata:

    • la terza più calda seconda decade di Giugno dal 1957 a 850 hPa, a pari merito con il 2003
    • la più calda seconda decade di Giugno dal 1957 a 700 hPa
    • la più calda seconda decade di Giugno dal 1957 a 500 hPa, a +0.1° dal precedente primato che spettava alla seconda decade di Giugno 2012; 2012 e 2024 sono le uniche seconde decadi di Giugno ad aver avuto una T500 media superiore a -10°
    • la seconda per ZT medio più alto tra tutte le seconde decadi di Giugno dal 1957, stavolta dietro di circa 80 m proprio al 2012



    Come già in prima decade, anche la seconda decade ha visto proprio alla sua fine una forte ondata di calore che è poi proseguita anche nei primi giorni della terza divenendo così la 39esima ondata di calore più lunga dal 1957.
    Il momento più intenso in quota della decade, diversamente da quanto avvenuto al suolo, si è però collocato temporalmente alle ultime ore della seconda decade, quanto bastava per riscrivere le statistiche storiche di quest'ultima:

    • quinto posto per la più alta T850 decadale (24,1°) in seconda decade di Giugno dal 1957
    • quarto posto per la più alta T700 decadale (11,9) in seconda decade di Giugno almeno dal 1974; potrebbe essere a pari merito con il 1980 nel caso il dato fosse stato sovrastimato di +0,1°
    • terzo posto per il più alto ZT decadale (4855 m) in seconda decade di Giugno almeno dal 1974; davanti figurano il 2017 e il 1980 (quest'ultimo addirittura con ZT massimo sopra i 5000 m, il più precoce mai misurato)
    • quarto posto per la più alta T500 decadale (-7,2°) in seconda decade di Giugno almeno dal 1974, ma sussiste la possibilità che il dato reale sia stato fino a -0,3° più basso nel cui caso limite precipiterebbe in un vasto quinto posto occupato da altri 3 anni


    Nuovamente, proprio come accaduto con la prima decade, il tempismo è stato canaglia: alle 00Z del 21/6, infatti, ho stimato che lo ZT abbia sfiorato i 5000 m e la T500 abbia raggiunto quasi i -6.5°, valori che se fossero stati riferibili alla seconda decade di Giugno sarebbe stati rispettivamente da secondo posto e da record assoluto. Per quanto le 00Z del 21/6 sono un orario limite tra le due decadi, e dunque possa essere anche interpretato volendo ancora come seconda decade, il suo ultimo istante per la precisione (equivalente alle 24Z del 20/6), per convenzione è visto come terza decade, motivo per cui non può essere preso in considerazione. Era comunque giusta la segnalazione, perchè ancora una volta quel che ha separato dei record decadali dall'avverarsi è stata letteralmente una questione di ore.



    Come già anticipato all'inizio della sezione dedicata all'atmosfera, la pausa fresca di metà decade si è sentita soltanto nei bassi strati. A dimostrazione di questo il fatto che siano stati stabiliti dei dati significativi anche per i valori minimi di temperatura a tutte le quote meno che all'altezza gpt 850 hPa:

    • sesto posto, a pari merito però con altri due anni (2004 e 2007), per la più alta T700 minima (2°) per una seconda decade di Giugno dal 1974
    • quarto posto per la più alta T500 minima (-14°) per una seconda decade di Giugno dal 1974; mancato il secondo posto per appena un decimo (-13,9° delle seconde decadi di Giugno 1997 e 2009)
    • terzo posto per la più alta quota minima di ZT (3800 m, potenzialmente da 3640 m) per una seconda decade di Giugno dal 1974, dietro a 2012 (3983 m) e 2019 (3800 m); potrebbe essere stato quinto nel caso in cui fosse stato più basso fino a 3640 m, accodandosi anche dietro a 2009 e 1997




    Il parallelismo con la prima decade torna anche per quanto concerne la distribuzione delle anomalie delle altezze gpt, elevate ma non storiche a 850 hPa e viceversa eccezionali sempre più salendo di quota.
    In seconda decade, differentemente dalla prima, l'eccezionalità è stata però molto più marcata:

    • quarto posto, a solo -1 m dal terzo, per la più alta media gpt 700 hPa (3168 m) per la seconda decade di Giugno almeno dal 1974
    • record assoluto e indiscusso per la più alta media gpt 500 hPa (5856 m) di una seconda decade di Giugno almeno dal 1974

    Probabilmente questi risultati valgono anche per l'intera serie dei radiosondaggi dal 1957, ma non avendo esaminato la serie pre-1974 per confermare la mia ipotesi ho scelto di riferirmi prudentemente soltanto agli ultimi 50 anni.


    L'ondata di caldo a cavallo tra fine seconda ed inizio terza decade si è caratterizzata anche per le altezze gpt molto elevate, ancora una volta più storiche salendo di quota.
    In particolare:

    • quinto posto per la più alta quota gpt 850 hPa (1588 m) massima per una seconda decade di Giugno dal 1974, a solo -1 m dal quarto posto del 1996
    • secondo posto, stavolta a +1 m dal terzo, per la più alta quota gpt 700 hPa (3244 m) massima per una seconda decade di Giugno dal 1974
    • pareggiato il record del 1980 per la più alta quota gpt 500 hPa (5950 m) per una seconda decade di Giugno dal 1974; è stata inoltre il secondo più precoce raggiungimento della quota gpt 500 hPa dei 5950 m dal 1974, il 19-20/6, qualche giorno dopo il 1980 che detiene tuttora il record di precocità



    Per concludere, alla quota gpt 700 hPa è stato rilevante anche il valore minimo, 3109 m, al terzo posto per la più elevata quota gpt 700 hPa minima per una singola seconda decade di Giugno dal 1974; detto in altro modo, solo in altri due anni (2009 e 2019) era accaduto che la quota gpt 700 hPa non scendesse mai sotto i 3110 m in seconda decade di Giugno dal 1974.







    3. ANDAMENTO DEL MESE AL 20 GIUGNO


    Nel momento in cui termino questo resoconto mancano una manciata di giorni alla fine del mese, gran parte della terza decade è già stata archiviata e i modelli per il medio termine sono abbastanza chiari. Alla luce di quel che è stata anche la prima parte della terza decade nonchè di quanto previsto attualmente dai modelli per gli ultimi giorni, la prospettiva è per un Giugno 2024 che si contenderà i vari titoli con il 2022, quello di Giugno più caldo di sempre in atmosfera e di secondo Giugno più caldo di sempre al suolo. La lotta sarà all'ultimo decimo, ma al momento propenderei per una maggiore probabilità di una "vittoria" del 2024 sul 2022. In ogni caso, quanto avverrà sarà l'ennesimo salto in avanti di un mese, Giugno, che dal 2017 ha preso una strada evolutiva forsennata come nessun altro mese dell'anno.


    Al 20 del mese, Giugno 2024 risultava:

    • il secondo Giugno più caldo al suolo, dietro soltanto al 2003 (di gran lunga davanti, oltre +1°!) e a pari merito con il 1999; il 2022 appare al terzo posto, appena dietro di -0,2° sul 2024
    • il più caldo Giugno di sempre in atmosfera, a tutte le quote

    Inoltre, era il Giugno con la più alta quota gpt 700 e 500 hPa.



    Questo il grafico delle anomalie 1-20 Giugno alla stazione aeroportuale dal 1951 al 2023, per gli ultimi 13 anni le anomalie sarebbero da ridurre di 1-2 decimi per via del fatto che il database da cui viene elaborato il grafico registra come minime del giorno dal 2010-11 le minime notturne le quali a volte vengono ritoccate:

    Screenshot 2024-06-26 at 14-29-02 Météo climat stats Relevés à Brindisi du 1 Juin 2019 au 20 Jui.png
    Ultima modifica di burian br; 29/06/2024 alle 12:01

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