I dati della 3° decade di maggio a Falcone (media decadale 2010-2024):
media temperatura massima = 23.2° (-0.5)
media temperatura minima = 17.0° (+0.2)
media integrale decadale = 20.4° (+0.2)
Decade leggermente oltre la norma più recente caratterizzata da un inizio con temperature più alte, una parte centrale con temperature invece sotto la norma e la parte finale con lieve ripresa termica. A 850 hPa invece chiude in negativo con media di 11.9° a -1.3° sulla 81-10 e a -0.9° sulla 91-20.
decadi.jpg
Questi invece i dati completi di maggio 2025 (media mensile 2010-2024):
media temperatura massima = 22.7° (-0.5)
media temperatura minima = 16.0° (+0.3)
media integrale mensile = 19.6° (+0.2)
Maggio 2025 chiude al 7° posto su 16 tra i più caldi dal 2010. Nonostante 19 giorni su 31 abbiano chiuso sotto la media giornaliera contro i 12 sopra media, il mese non riesce a non chiudere in rosso anche se di poco, guadagnando due decimi decisivi proprio negli ultimi giorni. Ad una prima decade moderatamente mite si è contrapposta una seconda che invece ha visto quasi sempre valori al di sotto della norma così come anche la terza. L'anomalia maggiore è sempre a carico delle temperature minime mentre quelle massime sono in controtendenza, difatti non si sono avute scaldate particolari tali da far impennare i termometri tanto che la massima mensile è di appena 29.0°. Maggio 2025 ha registrato tutte massime over 20, cosa normale soprattutto da metà mese in poi mentre nella prima decade è frequente registrarne anche sotto i 20 gradi e proprio in questa particolare classifica, quella dei mesi di maggio con tutte massime over 20, entra di diritto insieme a quelli del 2013, 2015 e 2020.
Arrivati al 31 maggio la media progressiva annuale è pari a 15.6° pari a quella del 2016 e dietro solamente di 5 decimi a quella dello scorso anno nello stesso periodo. Anno 2025 dunque che, a parte marzo che è stato il mese fin qui più anomalo e con aprile chiuso in media, viaggia a ritmi sostenuti tenendo quasi testa al 2024 che ricordiamolo è stato l'anno più caldo per la mia breve serie storica ma anche per molte altre ben più lunghe:
Immagine 2025-06-02 164559.jpg MAG.jpg tempprogr.jpg
PLUVIOMETRIA
Maggio 2025 conferma il trend di questa prima parte dell'anno caratterizzata da un moderato surplus, difatti chiude con accumulo di 41.1 mm (+57.5% rispetto alla norma) e piazzandosi al 4° posto tra i mesi di maggio più piovosi. L'accumulo annuo supera quota 300 arrivando a 314.2 mm al 31 maggio, in 15 anni solamente 5 volte si era superata tale quota arrivati a questo periodo e quella di quest'anno in particolare è la 4° progressione pluviometrica più alta dietro solamente a quelle del trittico 2014-2015-2016:
Immagine 2025-06-02 140723.jpg
ATMOSFERA
L'anomalia nella parte più bassa della troposfera segue più o meno lo stesso ritmo di quella al suolo. Maggio 2025 termina con media di 11.8° a +0.1 sia sulla 81-10 che sulla 91-20 risultando così il mese più vicino alla media di questa prima parte dell'anno. Nulla in particolare da segnalare se non la prima +20° stagionale registrata giorno 20.
QUADRO REGIONALE
Trapani = 19.0°, +0.1° sulla 81-10 e 91-20
Ustica = 18.8°, +0.4° sulla 81-10 e 0.0° sulla 91-20
Palermo Punta Raisi = 19.4°, +0.1° sulla 81-10 e 91-20
Messina = 20.6°, +0.9° sulla 81-10 e a +0.8° sulla 91-20
Catania Fontanarossa = 19.6°, +0.9° sulla 81-10 e 91-20
Cozzo Spadaro = 20.7°, +1.7° sulla 81-10 e +1.3° sulla 91-20
Gela = 19.6°, +0.3 sulla 81-10 e -0.2 sulla 91-20
Lampedusa = 20.7°, +1.0° sulla 81-10 e +0.9° sulla 91-20
Pantelleria = 19.4°, +0.2° sulla 81-10 e +0.1° sulla 91-20
Davis Vantage Pro 2 - Installazione urbana su tetto
ESTREMI ASSOLUTI (inizio raccolta dati 01-01-2010):
Massima più alta: 46.1°C il 25-07-2023
Minima più alta: 30.4°C il 25-07-2023
Massima più bassa: 6.3°C il 07-01-2017
Minima più bassa: 1.3°C il 07-01-2017
Heat Index più alto: 49.5°C il 24-07-2023
Windchill più basso: -5.3°C il 07-01-2017
Dew Point più alto: 27.8°C il 22-07-2023
Dew Point più basso: -8.8°C il 25-04-2013
Accumulo maggiore in 24h: 91.2 mm il 13-10-2021
Rain rate più alto: 225 mm/hr il 17-01-2025
Livello pressione più alto: 1036.8 hPa il 17-03-2010
Livello pressione più basso: 984.6 hPa il 23-03-2016
Raffica di vento più forte: 119 km/h il 06-03-2013
maggio 2025 qui da me rispetto alle medie 2000-25:
T. MINIMA MEDIA 11,2° (-0,7°) 9° MESE PIU' FRESCO
T. MASSIMA MEDIA 22,5° (-1,3°) 5° MESE PIU' FRESCO
T. MEDIA 16,9° (-1,0) 7° MESE PIU' FRESCO
PLUVIO: 88,2MM (-37MM) 10° MESE PIU' SECCO
mese praticamente old style (di maggio ce ne sono diversi in questo secolo), sotto media pluvio per episodi sfortunati, ma non secco.
10 giorni di pioggia ma con 5 gg in più di bagnasciuga.
mese mediamente nuvoloso, non molto assolato.
Ecco la parte finale di maggio per i radiosondaggi di Udine-Rivolto:
• Media ad 850 hPa 8.6°C, -0.9°C dalla media 1991/2020, estremi 3.8°C/14.4°C, diciannovesimo posto su 45 tra le più fresche, cinque valori pari o inferiori a cinque gradi e sei sopra i dieci.
• Quota media ZT 2822 metri, -134 dalla media, estremi 2048/3816 metri, diciottesimo posto tra le più basse, 17 valori pari o inferiori a tremila metri (di cui cinque inferiori ai 2500) e tre sopra i 3500.
• Geopotenziali 500 hPa 5690 metri, -6 dalla media, estremi 5570/5830 metri, ventiduesimo posto tra le più alte.
Anche la terza decade mensile è stata per gran parte variabile e gradevole, con alternanza di giornate tranquille ad altre decisamente instabili; l’episodio più importante si è verificato giovedì 22 con forti temporali ed anche danni a causa del vento su alcune zone della pianura friulana.
Al minuto 13:17 (due numeri amati oppure odiati a seconda dei punti di vista!) l’Osmer ha fatto un interessante riassunto di quanto accaduto e degli accumuli complessivi: Edizione del 23/05/2025 - 14:00 - TGR Friuli Venezia Giulia
Non ha quasi mai fatto caldo, solo l’ultimo giorno la temperatura è salita a 13-14 gradi e lo zero termico a 3700-3800 metri.
Ecco il riassunto mensile:
• Media ad 850 hPa 7.7°C, -0.5°C dalla media 1991/2020, estremi 3.2°C/14.4°C, quattordicesimo posto su 45 tra i più freschi insieme al 1994, sedici valori sotto i cinque gradi e tredici sopra i dieci.
• Quota media ZT 2682 metri, -78 dalla media, estremi 1927/3816 metri, quattordicesimo posto tra i più bassi, 26 valori sotto i 2500 metri (di cui due inferiori ai duemila) e dodici sopra i tremila (di cui cinque oltre i 3500).
• Geopotenziali 500 hPa 5657 metri, -8 dalla media, estremi 5520/5830 metri, diciassettesimo posto tra i più bassi.
Maggio è stato molto variabile, piuttosto instabile e con molte giornate gradevoli.
Esso era iniziato caldo, sulla scia degli ultimi giorni di aprile, con giornate semi estive (o settembrine, se preferite):
Il tutto è durato poco, perché a partire dai giorni 5-6 la situazione si è capovolta lasciando spazio ad un tempo spesso instabile e fresco con anche due episodi importanti: Edizione del 09/05/2025 - 14:00 - TGR Friuli Venezia Giulia (minuto 15:38) e Edizione del 23/05/2025 - 14:00 - TGR Friuli Venezia Giulia (minuto 13:17).
Non c’è molto da dire su questo maggio, se non che si è trattato di un altro maggio instabile ed assolutamente non caldo; maggio è probabilmente il mese che è stato colpito in misura minore dal GW e curiosamente esso si trova fra due mesi che al contrario ne sono stati colpiti pesantemente (aprile e giugno sono vistosamente più caldi, ce se ne accorge anche senza rilevare i dati).
A volte maggio è stato caldo (ad esempio nel 2018 e 2022), ma prevalgono nettamente quelli in media o freschi (come il 2013, 2016, 2019 e 2021); esso, tra la fine degli anni Novanta ed i Duemila, era stato spesso caldo ed aveva presentato spesso delle ondate di calore vere e proprie ma a partire dal 2011 ha fatto marcia indietro ed ora l’estate non si fa quasi più vedere durante questo mese.
La stazione di Udine S.Osvaldo ha fatto segnare le medie seguenti al suolo, tra parentesi gli scarti dalla 1991/2020: 11.6°C (-0.5°C), 17°C (-0.6°C) e 22.3°C (-0.9°C).
È al dodicesimo (insieme al 2013), undicesimo (insieme al 2014) ed ancora undicesimo posto tra i più freschi (insieme al 2016); sono caduti 183 mm in 14 giorni, è al decimo posto tra i più piovosi con uno scarto di +50.3 dalla media.
Infine, l’Osmer ha fatto un riassunto di maggio a livello regionale (minuto 14:03): Edizione del 30/05/2025 - 14:00 - TGR Friuli Venezia Giulia
Ora passo al grafico delle temperature ad 850 hPa:
Distribuzione_850hPa.jpg Decenni_850hPa.png
Maggio si è scaldato di appena tre decimi, esso aveva raggiunto il massimo durante gli anni Duemila e poi è tornato indietro.
Marzo si è scaldato di 1.2°C (passando da 0.7°C a 1.9°C) ed aprile ben 1.8°C (passando da 3.4°C a 5.2°C); vediamo che maggio è il mese primaverile che è cambiato in misura minore rispetto al passato e questo vale anche considerando tutti i mesi dell’anno (un altro esempio è gennaio).
Maggio, analogamente al suolo, è sempre stato il mese primaverile più caldo; la distanza minima da marzo si è verificata nel 1991 (4.5°C vs 3°C) e quella da aprile nel 2019 (5.4°C vs 4.4°C).
Durante questo mese sono ancora (occasionalmente) possibili temperature negative: si è trattato di valori poco al di sotto dello zero e sono stati registrati nel 1984, 2012 e 2019, con il 1982, 1987 e 1991 arrivati a zero gradi spaccati.
Questi valori sono stati registrati non oltre la prima metà mensile.
Se poniamo il limite a cinque gradi, vediamo che quasi tutti i mesi hanno avuto almeno un valore al di sotto di esso: fanno eccezione solamente il 1986, 1993 e 2001.
D’altro canto, possiamo vedere dal secondo grafico che le giornate con valori inferiori ai cinque gradi sono state mediamente 4-6 durante i vari decenni, per cui il non averle è l’eccezione e non la regola.
Fra i mesi che ne hanno avute parecchie, segnaliamo il 1991 (ben venti), 1984 (quindici), 2004 (12.5) e 2019 (undici).
Dall’altro lato vediamo che durante maggio si affacciano con una certa continuità isoterme estive o quasi; in altre parole, in aprile abbiamo uno-due giorni con temperatura sopra i dieci gradi (ed a marzo solo valori isolati) mentre in maggio ne abbiamo mediamente 7-10 a seconda dei decenni.
Tutti i mesi hanno avuto almeno un valore in doppia cifra: alcuni come il 1989, 2019 e 2021 hanno superato questo limite di poco, vari altri mesi hanno avvicinato o superato i quindici gradi (ossia hanno avuto almeno un’ondata di calore di stampo estivo).
I mesi che hanno raggiunto o superato i quindici gradi almeno una volta sono il 1983, 1986, 1997, 1999, 2001, 2003, 2005, 2006, 2007, 2008, 2009 e 2012.
Tra questi valori segnalo soprattutto il 2009: ha addirittura superato i venti gradi, si tratta di un picco notevolissimo ed a mio parere eccezionale, in quanto i valori oltre i venti gradi sono concentrati quasi esclusivamente nel bimestre luglio-agosto (e non sono scontati neppure durante quei due mesi) e sono molto pochi anche in giugno ed in settembre.
L’elenco che ho appena scritto evidenzia la gran parte di queste ondate di caldo si era verificata tra la fine degli anni ’90 ed il decennio successivo: in effetti notiamo come maggio si fosse scaldato in quel periodo, per poi tornare indietro quasi ai livelli iniziali.
La gran parte dei mesi caldi si concentra nel periodo appena citato: abbiamo la coppia 2003 - 2009 (secondi), il 2001 (quarto), il 2007 (settimo), la coppia 2000-2011 (noni), la coppia 1999-2005 (undicesimi) ed il 2008 (tredicesimo).
Al di fuori di quel periodo, fra i mesi più caldi, abbiamo il 1986 (primo), la coppia 2018-2022 (quarta), il 1993 (ottavo) e poi dobbiamo scendere al tredicesimo posto per trovare il 2015.
Dall’altro lato i mesi freschi scarseggiano durante il periodo citato, essi si trovano per la gran parte negli altri e ci sono anche di recenti: i primi dieci sono il 1991, 2019, 1984, 2004, 1987, 2021, 2013, 1981, 1995 e 2016, con il 2014 subito dietro.
Gli anni Venti al momento non hanno portato svolte davvero significative rispetto alla situazione descritta poc’anzi: il 2021 è stato piuttosto fresco e piovoso, il 2022 molto caldo e secco, i due successivi sono stati piuttosto instabili ed in media termica, il 2025 è stato anch’esso instabile ed un po' più fresco rispetto alla media.
Adesso metto lo ZT:
Distribuzione_ZT.jpg Decenni_ZT.png
Maggio ha aumentato complessivamente la sua media di appena 38 metri; anche in questo caso aveva raggiunto il massimo durante gli anni Duemila per poi ritornare indietro.
Marzo ha aumentato la sua media di 162 metri (passando da 1660 a 1822 metri) ed aprile di ben 268 (passando da 2050 a 2368).
Il mese ha sempre avuto la media più alta durante la primavera: la distanza minima da marzo si è verificata nel 1991 (85 metri) e quella da aprile nel 1987 (162 metri).
Pure per lo ZT è possibile avere (raramente) valori invernali, ossia inferiori ai 1500 metri: è successo nel 1984, 1987, 1991, 2004, 2012 e 2019 e solo nel 1984 ne è stato registrato uno in terza decade.
È molto più probabile avere almeno un valore sotto i duemila metri: non è successo solamente nel 1986, 1993, 1999, 2000, 2001, 2015, 2020, 2022 e 2023 (quasi una volta su cinque).
Le giornate aventi lo ZT inferiore ai duemila metri sono sempre state circa tre per ogni mese, per cui è difficile non averne neppure un valore inferiore a questo limite.
Tra i mesi che hanno avuto parecchi giorni con ZT basso, segnaliamo il 1984 (19.5 giornate con valori sotto i 2500 metri, di cui 6.5 con ZT sotto i duemila), il 1987 (18 giornate con ZT sotto ai 2500 metri, di cui sei sotto i duemila), il 1991 (solo 4.5 giorni sopra i 2500 metri e ben 12.5 sotto ai duemila), il 2004 (21 giornate sotto i 2500 metri, di cui 6.5 sotto i duemila), il 2019 (unico mese a non superare i tremila metri, 21 sotto i 2500 di cui 7.5 inferiori ai duemila) ed il 2021 (20.5 giornate con ZT sotto i 2500 metri).
Dall’altro lato abbiamo mediamente un giorno su tre con ZT sopra i tremila metri (marzo ne ha mediamente uno, aprile quattro) e durante alcuni di questi lo ZT è salito sopra ai 3500 metri (ossia prettamente estivo).
Fino al 2023 maggio è stato il primo mese dell’anno durante il quale era possibile superare i quattromila metri, il valore più precoce era stato registrato il sette maggio 1986.
A partire dal 2024 il primo mese durante il quale lo zero termico può salire sopra i quattromila metri è diventato aprile, con i 4301 metri registrati il giorno sette; da notare anche che quel valore ha quasi eguagliato il primato mensile di maggio.
Ora i mesi che non hanno mai fatto registrare un valore superiore ai quattromila metri rimangono quattro, ossia il trimestre invernale e marzo; gennaio e febbraio si sono avvicinati molto a questo limite, con 3947 e 3988 metri registrati nel 1999 e 2016.
Lo zero termico ha superato i quattromila metri durante maggio una volta su quattro: 1986, 1988, 1996, 2001, 2005, 2008, 2009, 2012, 2014, 2015 e 2022.
Fra i mesi con molte giornate aventi ZT elevato, segnaliamo: il 1986 (16.5 giorni sopra i tremila, di cui nove oltre i 3500), il 2003 (venti giorni sopra i tremila, di cui 6.5 sopra i 3500), il 2009 (18 giornate oltre i tremila metri, di cui 6.5 sopra i 3500), il 2022 (18.5 giorni con ZT sopra i tremila metri, di cui 10.5 oltre i 3500) e la coppia 1999-2015 con sedici giornate ciascuna oltre i tremila metri.
Anche nel caso dello ZT notiamo che maggio aveva aumentato la sua media ed aveva raggiunto il massimo durante gli anni Duemila; poi è tornato indietro quasi ai livelli di partenza.
Anche in questo caso troviamo nella parte alta della classifica diversi mesi compresi tra la fine degli anni ’90 ed il decennio successivo: il 2003, 2009, 1999 e 2001 dal secondo al quinto posto, poi il 2000, 2007, 2005 e 2011 dall’ottavo all’undicesimo ed il 2002 è tredicesimo.
Fra le medie più basse, nelle prime dieci posizioni, abbiamo il 1991, 2019, 2004, 1987, 1984, 2021, 2013, 2010, 1981 e 1995, seguiti dal 2016, 1989 e dal 2014; vediamo che sono presenti anche alcuni mesi del decennio scorso.
Durante questo decennio, anche nel caso dello zero termico, abbiamo avuto due mesi opposti e tre a metà strada: il 2021 con ZT basso, il 2022 con una media molto alta ed il triennio 2023-2025 molto vicino alla media.
Infine, il riassunto dei primi cinque mesi del 2025:
• Media ad 850 hPa 3.4°C, +0.9°C dalla media 1991/2020, settimo posto su 44 tra i più caldi insieme al 2011.
• Quota media ZT 2062 metri, +130 dalla media, nono posto tra i più alti.
• Geopotenziali 500 hPa 5611 metri, +42 dalla media, quinto posto tra i più alti.
Primi cinque mesi complessivamente caldi, con zero termico e geopotenziali elevati.
Al momento solamente maggio è stato leggermente sotto alle proprie medie, gli altri mesi sono stati sopra con scarti di 1-2 gradi, 120-200 metri per lo zero termico e 30-90 per i geopotenziali.
I mesi più e meno anomali sono stati marzo e maggio per la temperatura, aprile e maggio per lo zero termico e febbraio/maggio per i geopotenziali; sei decadi su venti sono state sotto la media per la temperatura e lo zero termico, tre per i geopotenziali e di tutte e quindici ben sei si sono verificate durante maggio.
Quest’anno, a differenza del 2024, non sta facendo segnare record a ripetizione ma non ha ancora avuto periodi freddi davvero prolungati; questo spiega il fatto che esso si trovi nelle primissime posizioni, il 2025 sta seguendo l’andamento di svariati anni recenti ed al momento non ha presentato vere e proprie novità rispetto ad essi.
Discussione che raccoglie medie e statistiche sulle grandezze in quota (principalmente medie ad 850 hPa, quota ZT, geopotenziali a 500 hPa) di Udine:
http://forum.meteotriveneto.it/showt...tiche-in-quota
Se, ad inizio mese, si fosse tentato di immaginare l'esito più probabile per Maggio sulla base dell'andamento dei suoi primi giorni sicuramente mai si sarebbe pensato ad un mese fresco: Maggio è cominciato già gravato da un mare molto caldo per il periodo, in anticipo di quasi due settimane sulle normali tempistiche stagionali, e gli effetti si sono visti fin da subito sia sulle temperature minime (eccezionali i primissimi giorni in cui hanno dominato le correnti settentrionali) sia sulle temperature massime; inoltre, ha ereditato da Aprile una moderata fase sopra le medie a tutte le quote che è semplicemente proseguita, senza mostrare cenni di interruzione, durante la prima settimana del mese.
Il registro è però profondamente mutato a partire dagli ultimi giorni della prima decade, da allora infatti ha avuto inizio una prolungata fase di lieve anomalia negativa rispetto alle medie termiche che è andata avanti fino alle ultime ore del mese conoscendo solo una blandissima tregua nei primi giorni della terza decade, addirittura subendo una nuova intensificazione proprio sul finale mensile con due irruzioni successive dai quadranti settentrionali, l'ultima delle quali ha salvato il basso Adriatico dalle mire espansionistiche del vasto anticiclone sull'Europa e sul Mediterraneo occidentali fintanto che Maggio ha avuto vita.
Questa fase, che vista la durata si può far coincidere di fatto col mese stesso, non è stata mai caratterizzata da eccessivi scarti negativi dalla media (le massime, che da Maggio fino a Settembre sono il primario indicatore di freddo poichè ne sono più sensibili, son sempre rimaste sopra i 19° e, salvo due giorni, mai neppure sotto i 20°), ciononostante la sua lunghezza (più di 3 settimane) e la sua costanza la rendono il più duraturo scorcio di clima normale degli ultimi due anni assieme alle ultime due decadi di Novembre 2024, un evidente manifesto di quanto il clima si sia totalmente stravolto a partire dall'estate 2023 al punto da dover esaltare oltremodo ciò che fino ad un paio d'anni fa sarebbe stato guardato come parte necessaria e dovuta della variabilità climatica locale.
Inoltre, essendosi congelato lo stato termico sia dell'atmosfera sia del mare a quello che era sul finire della prima decade, il mese non ha vissuto un aumento delle temperature ma una stasi che si è interrotta, bruscamente dato il cambio di scenario nuovamente drastico, soltanto con lo start di Giugno. Poichè infatti a Maggio la media della prima decade è -1,5° dalla mensile, una prima decade moderatamente sopra la media risulta comunque nella media mensile o poco al di sopra di essa, e può venire bilanciata qualora le restanti due decadi siano fresche o chiudano in media, ed infatti è quanto avvenuto con la seconda decade che è stata persino la quinta più fredda degli ultimi 30 anni ed una terza decade terminata in perfetta norma recente (che, è bene ricordarlo, significa moderatamente sotto le medie 81/10 e 91/20 data l'esistenza della controtendenza di Maggio dal 2010).
Alla fine, Maggio 2025, nonostante sui nastri di partenza e nei primi metri sembrasse sconfitto, ha mostrato un portentoso recupero che lo ha consacrato quale primo mese da due anni (estate 2023) a chiudere SOTTO LE MEDIE 81/10 e 91/20 in atmosfera A TUTTE LE QUOTE, evento che ulteriormente ne fa risaltare l'impresa dato che sovente, anche negli anni pre-2023, era difficile avere una colonna interamente con anomalie negative per tutto un intero mese.
Al suolo il miracolo non riesce, eppure Maggio 2025 chiude in perfetta media 81/10 (ed anche 91/20, le due medie sono equipollenti) ed è il secondo mese a riuscirci dall'estate 2023 assieme al già citato, guarda caso, Novembre 2024, rispetto al quale in verità, se si considerano i centesimali, pare aver avuto una performance ancora più pura (questo utilizzando come riferimento la 81/10, in quanto adottando la 91/20 allora Novembre chiuse con una modesta ma vistosa anomalia negativa dato che la 91/20 di Novembre è più alta della 81/10, per Maggio invece le due medie sono, come detto, sostanzialmente identiche).
L'ultimo mese che al suolo riuscì a terminare con il segno meno è Maggio 2023, già Giugno 2023 chiuse come questo Maggio in perfetta media 81/10: per quanto Maggio 2025 costituisca un traguardo, proprio con esso si completa il secondo anno di fila senza mai una mensilità chiusa sotto la media 81/10, qualcosa di assolutamente inedito dato che già completare l'anno era, fino a poco tempo fa, un evento semplicemente mai avvenuto. Con l'avvento dell'estate le probabilità che uno dei prossimi 4 mesi chiuda in anomalia negativa rispetto ad una media quale la 81/10, ancor più antiquata e anacronistica proprio per la stagione estiva, rasentano l'impossibile, dunque le speranze di spezzare definitivamente questa catena si rimandano ad Ottobre o al prossimo inverno direttamente, ed intanto la catena continuerà ad allungarsi di nuovi anelli e proverà a conseguire anche il terzo anno consecutivo.
Di seguito le medie termiche di Maggio 2025 a Brindisi Casale:
media min: 14,85° (+0,15° dalla 81/10; +0,05° dalla 91/20)
media max: 22,7° (-0,1° dalla 81/10; -0,1° dalla 91/20)
media tot: 18,8° (+0,0° dalla 81/10; -0,0° dalla 91/20)
E' stato la perfetta rappresentazione del mese in media per antonomasia; la media minime potrebbe essere stata 14,8° (-0,05° da quella riportata) per via di alcune minime che si sono dovute stimare per eccesso.
Pochissime le statistiche significative del mese proprio per la perfetta aderenza alle medie che lo ha contraddistinto (e che equivale in questo contesto all'anonimato):
- estremi 11,1/26,9°
- nessuna minima sotto i 10°
- 2 max < 20°
- più precoce notte interamente sopra i 17° dal 1951 in presenza di costanti venti dal mare/dai quadranti settentrionali
- più precoce max sopra i 22° sotto venti settentrionali (tra NW e NE) dell'anno dal 1951
- la minima del 1° Maggio è stata 16.9°, essa costituisce la seconda più precoce minima ≥ 16,9° dell'anno dal 1951
- quarto posto, a pari merito con 1992 e 2013, per la più elevata max più bassa (19,4°) nel mese di Maggio dal 1951; questo record è stato la conseguenza diretta del mare già molto caldo nei primi giorni, normalmente infatti le acque son ben più fredde e ciò facilita le massime sotto i 20° nella prima settimana, anche in assenza di significative irruzioni (che son comunque mancate, le uniche si sono avute da metà mese in poi quando ormai era troppo tardi)
- record di minima giornaliera più alta il 1° Maggio
ZT Brindisi Maggio 2025.pngT850 hPa Brindisi Maggio 2025.pngT500 hPa Brindisi Maggio 2025.png
Atmosfera- Maggio 2025 diventa il primo mese dal lontano Giugno 2023 a terminare sotto la media 81/10 a tutte le quote troposferiche inferiori: si tratta di un traguardo di portata storica, pone fine infatti al più lungo dominio incontrastato di anomalie positive mai avuto nella serie storica di Brindisi e, molto probabilmente, negli ultimi secoli e millenni.
Da notare come abbia specificato "quote troposferiche inferiori": a 500 hPa Maggio 2025 ha chiuso infatti in perfetta media; anche ammesso lo abbia fatto leggermente sotto (esiste la possibilità di un errore di +0,1° nella stima del dato) esso metterebbe termine ad una sequenza di soli 4 mesi consecutivi sopra la 81/10, non di 24, poichè la quota gpt 500 hPa ha già interrotto la serie iniziata nel Giugno 2023 nel Dicembre 2024, che chiuse a -0,3° dalla 81/10.
Le medie (ricostruite) sono state:
- 850 hPa: 9,7° (-0,7° dalla 81/10)
- 700 hPa: -0,2° (-0,5° dalla 81/10)
- 500 hPa: -16,9° (+0,0° dalla 81/10)
- ZT: 3044 m (-39 m dalla 81/10)
Si denota il quadro già prima descritto, con una colonna modestamente sotto la norma in bassa troposfera, addirittura più di mezzo grado (non si è trattato, pertanto, di un sottomedia virtuale). Probabile che dunque anche al suolo, se i mari fossero stati ad inizio mese più freschi, Maggio 2025 sarebbe terminato con una modesta anomalia negativa, sicuramente sotto la media anche se di solo un paio di decimi.
Questo il riepilogo delle anomalie e delle medie delle varie quote per ogni decade (rispetto alla mensile):
Anomalie medie Maggio 2025.png
Ne approfitto per evidenziare la bontà delle mie stime, ricordo infatti che le medie sopra sono ricavate da valori fittizi che quotidianamente elaboro per la verticale di Brindisi basandomi sul confronto tra i vari modelli e i dati effettivamente misurati dai radiosondaggi 00 e 12Z di Galatina. Per ogni ricostruzione appongo un intervallo di errore, più o meno ampio a seconda di quanto i modelli si discostino tra loro e dai radiosondaggi.
Poichè i dati sono stimati indipendentemente l'uno dall'altro, scoprire che alla fine lo zero termico medio risulta al di sotto della quota media gpt 700 hPa (3079 m), come dovrebbe essere considerando che ad essa si è associata una media termica appena sotto lo zero (-0.2°), mette in luce la qualità del mio lavoro, tale per cui le varie stime riescono a combinarsi efficientemente tra loro e a resistere a test secondari di verifica.
Maggio 2025 è stato in termini di medie la copia quasi sputata del Maggio 2023, con sole piccole differenze. Il parallelismo col 2023, emerso casualmente dopo aver riletto il resoconto di due anni fa a fini di ricerca, si estende oltre la semplice somiglianza tra le medie e si è rivelato pertanto centrale per svelare appieno cosa sia stato e cosa abbia compiuto Maggio 2025.
Si scopre ad esempio, così, che come Maggio 2023 anche Maggio 2025 si è distinto per l'assenza di picchi termici: per quanto paradossale possa sembrare, a 700 e 850 hPa sia Marzo sia Aprile hanno registrato dei valori massimi mensili molto più alti di Maggio (da +2 a +3°!!!), mentre per quanto riguarda ZT e T500 Maggio eguaglia Aprile e supera, ma di pochissimo, Marzo. Se da un lato vien naturale pensare alle ondate di caldo piuttosto intense di Marzo e Aprile (invero neppure eccessivamente, fa eccezione soltanto l'ondata di caldo di metà Marzo esclusivamente, però, a 850 hPa), dall'altro è indubitabile che Maggio abbia contribuito in maniera fondamentale al conseguimento di questo curioso risultato, infatti:
- la più alta T700 mensile è stata 3.3° (intervallo possibile: fino a 3.6°) che costituisce la terza più bassa T700 più alta per un mese di Maggio dal 1974 (!!!), dietro soltanto a 2011 (2,6°) e 2004 (3,2°); il 2023 aveva già occupato il quarto posto, oggi divenuto quinto
- la più alta quota di ZT è stata attorno ai 3595 m, al quarto posto per il più basso ZT più alto per un mese di Maggio dal 1974, con il record che non era affatto distante (3530 m nel 2011; molto vicino nuovamente il 2004, che ebbe lo ZT più alto del mese a quota 3571 m)
- la più alta T500 mensile è stata -13.8°, anch'essa al quarto posto per la più bassa T500 max per un mese di Maggio dal 1974, ancora una volta a soli -0.1° dal terzo posto del 2004 ma anche a +0,1° dal quinto posto del 1976; per un possibile errore di stima di ±0.1° il 2025 potrebbe pertanto essere stato sempre quarto ma a pari merito col 1976 oppure terzo a pari merito col 2004
Manca la quota gpt 850 hPa, il che può sembrare assurdo visto che in termini di medie è stata quella con l'anomalia negativa più pronunciata. Anche a 850 hPa il picco massimo mensile è stato risibile (appena 14.4°, per confronto a Marzo si superarono i 17° e ad Aprile li si sfiorarono!!) tuttavia ci sono stati più di 5 mesi di Maggio nel passato che non superarono neppure i 14° a quella quota.
I dati appena esposti costituiscono le uniche statistiche significative che si possono rintracciare dall'analisi atmosferica di Maggio 2025, ed è molto interessante constatare che si tratti di statistiche di freddo. Ciò lascia intendere che Maggio 2025 si è impegnato davvero, nel suo piccolo, e qualche piccola traccia negli annali è persino riuscito a lasciarla, e che avrebbe potuto riuscirci proprio sui picchi massimi lo si era capito ad inizio terza decade quando analizzando la seconda era emerso che fosse stata una delle decadi centrali del mese col più basso valore max a 850 hPa degli ultimi 50 anni.
Escursioni- Il secondo capitolo, del tutto inaspettato, che il confronto col 2023 ha aperto riguarda le escursioni termiche mensili, quest'anno come allora estremamente contenute. Non è un dato così sorprendente a dire il vero, dopotutto l'assenza di ondate di caldo salvo i primi giorni (che però sono statisticamente i più freddi e i cui record sono significativamente più bassi che nel resto del mese) automaticamente ha generato una scarsa variabilità termica mensile, ulteriormente accentuata dalla poca varianza avuta sul profilo termico del resto del mese, rimasto sì più fresco della media ma senza parossismi.
Ciò che però era impensabile è che tali escursioni potessero essere di portata storica, e che lo fossero a tutte le quote.
Suolo- Maggio 2025 ha avuto come estremi di temperatura 11.1° e 26.9°, quasi 16° di escursione che però, di per sè, non costituisce un dato da top 5 dal 1951.
Diverso è il quadro se invece si esaminano singolarmente le escursioni tra i valori più estremi di massime, minime e medie giornaliere, di cui risultano rilevanti:
- l'escursione tra la massima più bassa e la più alta del mese (soli 7.5°, da 19.4° a 26.9°), la quinta più bassa per Maggio dal 1951 e a soli -0,1° dal quarto posto del 1988
- l'escursione tra la media grezza della giornata più calda e la media grezza della giornata più fredda (solo 5.8°, da 15.9° a 21.7°), la terza più bassa per Maggio dal 1951, a pari merito nientemeno che proprio con Maggio 2023!
Quota- La scoperta della rilevanza di Maggio 2025 per le scarse escursioni è nata proprio dalla comparazione delle escursioni termiche mensili alle varie quote atmosferiche con quelle del Maggio 2023, a seguito della quale si è svelata la realtà eccezionale della situazione avutasi:
- quinto posto per la minore escursione termica mensile a 850 hPa (10.3°, da 4.1° a 14.4°) a Maggio dal 1974
- terzo posto per la minore escursione termica mensile a 700 hPa (8.5°, da -5.2° a 3.3°) a Maggio dal 1974
- quarto posto per la maggiore escursione dello ZT (circa 1550 m, da 2050 m a 3600 m) a Maggio dal 1974
Pluviometria- Maggio 2025 ha visto cadere 36 mm, in modesto surplus (+36% dalla 81/10) e pertanto uno dei pochissimi mesi, da 6 anni, a terminare più piovoso della media.
9 giorni con precipitazioni segnalate, 6 dei quali con accumulo (almeno 0,2 mm).
La stragrande maggioranza delle piogge si è concentrata in due episodi, il pomeriggio/sera del 15 e la mattina/primo pomeriggio del 29 (in totale, da soli, 32 mm dei 36 mensili, o quasi il 90%).
Ultima modifica di burian br; 07/06/2025 alle 00:58
Usciti i dati CNR. Maggio 2025 in Italia +0,30. Non ce l' ha fatta a fare sto benedetto mese sottomedia a livello nazionale, l' unico quadratino blu e stato nel nordest, per il resto quasi tutti bianchi (intorno alla norma) con qualche rosa (+0,50/+1). Nessun +1 però. Molto equilibrato.
Siamo a 2 anni. 24 mesi , a livello europeo storico solo la Francia ha fatto una striscia più lunga in passato con 26, con giugno ormai la tendenza è chiara e siamo già a 25.
Costa di Rovigo (parte alta circa 7 m. s.l.m.) Estremi dal 2013: -7,5 9 gennaio 2017 38,2 3 agosto 2017 Estremi 2025: -2,8 1 gennaio 36,2 10 agosto
mag25.jpg
Temperatura media (°C) 17,8 (+0,3°C sulla media 2011-20) Precipitazioni cumulate (mm) 196,0 (+50 mm sulla media 2011-20)
Temperatura massima: 30,8°C il 31/05 (Stazione di Misinto - MB)
Temperatura minima: 8,7°C il 17/05 (Stazione di Rescaldina - MI)
- Fuori dalla top 5 dei maggi più caldi dal 2011, ben 2,2°C in meno di maggio 2022 ma +1,2°C su maggio 2024 e +0,4°C su maggio 2023
- Quinto maggio più piovoso della serie, dietro al 2013 (210 mm) e davanti al 2023 (192 mm). Lontanissimo maggio 2024 che fece il record con quasi 345 mm
Questa affermazione può sembrare ardita, ho deciso quindi di imbastire uno studio probabilistico per verificare quanto raro sia oggi e quanto lo sarebbe stato in passato stabilire una serie di n mesi consecutivi sopra la media 81/10.
Per semplificare, dato che non dispongo delle medie alle varie quote di tutti i mesi da inizio serie dei radiosondaggi, ho utilizzato le medie mensili dell'aeroporto le quali con le prime mostrano una correlazione positiva significativa.
Quanto si calcolerà, pertanto, rappresenta più la misura della probabilità di avere n mesi consecutivi sopra la media 81/10 al suolo, tuttavia il suo risultato si può ritenere, con buona confidenza, estendibile anche alla colonna troposferica.
Metodo
Si è disposto di tutte le anomalie mensili dal 1951 ad oggi calcolate rispetto al riferimento dato dalla media trentennale 81/10; di queste si è considerato il mero segno:
- tutti i mesi chiusi con segno - sono stati considerati "sotto la 81/10"
- tutti i mesi senza segno - (inclusi quelli in perfetta media) sono stati considerati "sopra la 81/10"
Per stimare la probabilità singola che un mese chiuda sopra o sotto la 81/10 (da intendere da questo momento in avanti secondo le definizioni appena date) si è semplicemente proceduto a contare il numero di mesi chiusi con segno - o senza del periodo immediatamente precedente o che si è ritenuto di volta in volta più opportuno.
Analisi
Dall'esame della serie storica dal 1951 al 2025 sono emerse innanzitutto alcuni risultati interessanti:
- fino a metà anni Ottanta la più lunga sequenza di mesi consecutivi sopra la 81/10 era stata di 4, ripetuta più volte in special modo negli anni 50
- tra metà anni Ottanta e il 1993 la più lunga sequenza è aumentata a 6 mesi
- tra fine 1993 e fine 1994 si allungò ulteriormente la sequenza di più del doppio (!!!) fino ad arrivare a 14 mesi di fila mai sotto la 81/10
- il record del 1994 è rimasto intonso fino all'ultimo triennio, venendo solo pareggiato un'altra volta con una striscia di 14 mesi sopra la 81/10 tra 2015 e 2016
- da Giugno 2023 è iniziata l'attuale sequenza record, giunta con Maggio 2025 a 24 mesi consecutivi
E' palese la progressione, e per molti versi ovvia: più il clima si riscalda, più è difficile chiudere sotto una media che semplicemente non è affatto rappresentativa del presente, più diventano lunghe le sequenze ininterrotte di mesi sopra la 81/10.
Le tappe appena descritte (1994, 2024) sono altamente significative: il 1994 ha detenuto il record di anno più caldo fino al 2023, soltanto lo scorso anno è riuscito a spodestare il 1994 da un primo posto divenuto oramai più che anacronistico. Per certi versi, l'attuale sequenza in corso pare voler emulare proprio quanto fece il 1994 ben 30 anni fa, puntando a più che raddoppiare la precedente sequenza record (per farlo, in fondo, servono solo altri 5 mesi sopra la 81/10, e non è affatto difficile visto che 4 di questi 5 mesi richiesti corrispondono al trimestre estivo + Settembre, tra quelli in cui è oramai quasi impossibile terminare sotto la 81/10).
Calcolo
1. 1994 e 2015-16
Dal 1951 al 1993 il numero di mesi sopra la 81/10 era stato di 189 su 516, il 37%, che si può considerare la probabilità che un qualunque mese chiudesse sopra la 81/10. Per calcolare la probabilità di una striscia consecutiva di 14 mensilità sopra la 81/10 basta dunque moltiplicare 0,37 (37% = 37/100) per sè stesso 14 volte, esattamente come, quando si lancia una moneta, la probabilità di fare 14 volte consecutive testa si determina moltiplicando 0,5 (il 50%) per sè stesso 14 volte.
La serie di 14 mesi consecutivi sopra la 81/10 compiuta dal 1994, secondo la 51/90, appare dunque FOLLEMENTE anomala: la probabilità che si verificasse era dello 0.00008%!
E' palese che il 1994 non sarebbe già di suo MAI potuto avvenire se la probabilità che un singolo mese chiudesse sopra la 81/10 fosse stata già all'epoca pari a quella del precedente quarantennio: DOVEVA essere MOLTO più alta!
Ho provato a rielaborare il calcolo adottando pertanto come riferimento un altro periodo temporale, quello tra 1994 e 2010: su 204 mesi tra 1994 e 2010, 114 terminarono sopra la 81/10 (il 56%). Adottando questa nuova probabilità, la probabilità che si stabilissero 14 mesi consecutivi sopra la media risulta dello 0.03%, comunque eccezionale ma 1000 ordini di grandezza (!!!!) meno rispetto a quella calcolata usando come riferimento la 51/90.
E' evidente come il 1994, semplicemente, sia stato fortemente anomalo persino per i tempi successivi: probabilmente, in un mondo in cui il riscaldamento globale si fosse arrestato al 2000, la sequenza record del 1994 a Brindisi non sarebbe stata più riscritta per svariati secoli*.
Ed invece così non è stato: tra 2015 e 2016 la sequenza record del 1994 è stata nuovamente pareggiata, solo 20 anni dopo (altro che secoli!): palesemente, il riscaldamento è andato così avanti da rimescolare nuovamente le probabilità. Se si adotta, stavolta, come riferimento la media decennale 2011-2020 per correggere le probabilità ad una media più rappresentativa, si ricava che la probabilità di fare 14 mesi di fila sopra la 81/10 aumenta allo 0,7%. Anche così, comunque, è palese che si sarebbe dovuto trattare di una rarità.
2. Tempi di ritorno
Per definire la reale eccezionalità, però, serve collocare queste probabilità in una stima dei tempi di ritorno.
Per fare questo si può adottare un procedimento markoviano applicato ai lanci di moneta (il prototipo di processo di Bernoulli): senza andare troppo nel dettaglio, la formula per calcolare i tempi di ritorno medi è la seguente:
Screenshot 2025-06-11 at 01-55-01 mh.dvi - mh.pdf.png
dove p è la probabilità che si verifichi un evento (nel nostro caso è la probabilità di avere un mese sopra la 81/10), mentre n il numero di volte consecutive in cui ciò capita.
Applicandola, emergono le seguenti stime dei tempi di ritorno medi per 1994 e 2015-16.
1994
- usando la 51/90: 142mila anni (!!!!!!!!!)
- usando la 94/10: 635 anni
2015/16
- usando la 94/10: 635 anni
- usando la 2011/20: 41 anni
L'accorciamento dei tempi di ritorno è formidabile, e tutto è dipendente semplicemente dall'aumento della probabilità che un mese termini sopra la 81/10: è stato sufficiente un aumento di quest'ultima dal 55% al 70% (dalla 94/10 alla 2011/20) perchè i tempi di ritorno diminuissero drasticamente da oltre metà millennio a meno di metà secolo!
3. 2023-25
Si arriva infine alla serie attualmente ancora in corso, giunta a 24 mesi. Per quest'ultima ho scelto di usare come riferimento il decennio 2015-2024, all'interno del quale solo il 22% dei mesi ha chiuso sotto la 81/10. La probabilità che si stabilisse una sequenza di 24 mesi sopra la 81/10 che si ricava è dello 0.26%, sempre molto bassa, e i tempi di ritorno sono ampi ma non troppo (167 anni).
CONCLUSIONI
E' evidente, dall'esposizione sopra, come le medie, anche solo del periodo immediatamente precedente, siano DEL TUTTO inutilizzabili al fine di stimare e predire sequenze future. Per fare un paragone, è come se si basassero le previsioni su una eventuale vincita ai dadi senza sapere, però, che i dadi sono truccati.
Il paragone è calzante: semplicemente, bisognerebbe adottare medie anteriori, ovvero medie future che per forza di cose NON si possono conoscere, perchè solo in questo modo si può davvero comprendere la reale probabilità di certi fenomeni in atto. Questo vale in senso lato nel cambiamento climatico, che va sempre più veloce ed è proiettato sempre in avanti più che indietro, ma assume per quanto concerne questo particolare parametro statistico (numero di mesi consecutivi sopra la 81/10) dimensioni pazzesche.
E così, ad esempio, un 2015-16 diviene pienamente comprensibile se si adotta la media del decennio successivo (2015-24): la probabilità cumulativa che si stabilissero almeno 14 mesi consecutivi sopra la media sale addirittura al 12%, con tempi di ritorno stimati sui 12 anni. E, non a caso, ecco quasi 10 anni dopo la sequenza ora in atto, che però sta surclassando la precedente già di 10 mesi e non accenna a fermarsi (nè probabilmente lo farà fino almeno a Settembre incluso, le probabilità che ciò accada sono inferiori al 30%).
L'attuale sequenza sarebbe pertanto molto meglio inquadrabile e spiegabile alla luce di una media futura che non conosciamo, tuttavia già si può ipotizzare dove si sta tendendo da quanto visto per il recente passato.
Nello specifico, se si ipotizza che nel prossimo decennio la probabilità che una qualunque mensilità chiuda sopra la 81/10 sia almeno dell'85% (10 mesi su 12 annuali), l'attuale sequenza assume una probabilità cumulativadel 9%, che sale al 57% addirittura se si considera una probabilità del 90% di chiudere un mese sopra la 81/10 nei prossimi 10-15 anni. I tempi di ritorno sono tutt'altro che eccezionali, rispettivamente 27 anni nel primo caso e 9 anni e mezzo nel secondo.
*Ultima considerazione, fondamentale: da quanto detto, emerge che l'attuale sequenza in corso, benchè allunghi già di 10 mesi quella del 1994 (e probabilmente lo farà anche per più di 12), sia tutt'altro che della stessa portata in quanto per esserlo, anche se utilizzassimo i tempi di ritorno per il 1994 ottenuti adottando la 94/10 come media, dovrebbe arrivare ad almeno 42-43 mesi, ovvero prolungarsi di un altro anno e mezzo!
Ne deriva una sorprendente conclusione: il 1994 è stato l'anno più eccezionale almeno degli ultimi secoli, e tale sarebbe dovuto rimanere. Possiamo stimare che, anche senza GW, avrebbe tagliato una sequenza record di mesi consecutivi sopra la 81/10 pari ad almeno 8 mesi, raddoppiando comunque il record fino al 1993.
Il 1994 potrebbe sembrare frutto di un errore di sovrastima della stazione meteorologica al suolo a questo punto, ma questa ipotesi si può smentire immediatamente considerando che il 1994 a 850 hPa restò l'anno più caldo fino al 2011 e tra i più caldi fino a nientemeno che il 2021.
Scrivevo 3 anni e mezzo fa:
Alla luce di quanto detto, è altamente improbabile che sia mai stata stabilita una sequenza di 24 mesi consecutivi sopra la 81/10 a Brindisi nell'ultimo interglaciale: anche se ci fossero stati periodi, nell'Olocene, nel quale la temperatura media abbia temporaneamente abbordato la 81/10, la probabilità che si facessero 24 mesi di fila sopra tale norma sarebbe irrisoria (0,0005%) con tempi di ritorno medi di 44mila anni. Considerando che prima dell'Olocene c'è stata l'ultima glaciazione, durata 100mila anni, è altamente probabile che il triennio 2023-25 sia stato quello con la più lunga serie di mesi consecutivi sopra la 81/10 almeno degli ultimi 120mila anni. Viene così non solo confermata l'ipotesi iniziale, essa ne viene persino esaltata.
Ultima modifica di burian br; 11/06/2025 alle 11:26
Esattamente, e anni come il 1994 dimostrano che già 30 anni fa, se si fossero analizzati certi indici, si sarebbe capito che quanto succedeva non aveva nulla a che vedere con la variabilità naturale.
Questo per dire che, benchè meno appariscente, il cambiamento climatico fosse già tra noi in tempi apparentemente poco sospetti.
Segnalibri