...si forma una piccola linea temporalesca autorigenerante solo davanti alla costa tra Marche ed Abruzzo in certe occasioni tipo quella attuale?
Senza nome.png
L'ultima volta è stata la notte tra il 20 ed il 21 febbraio quando un tale sistema ha scaricato in circa 6 ore ben 85 mm sopra la mia zona. Ovviamente nemmeno i vari LAM avevano "visto" una tale cosa. Anche stasera stesso fenomeno non previsto sebbene ciò accada cmq in un contesto di instabilità atmosferica.
Sicuramente c'è di mezzo la catena del G. Sasso che devierà in qualche modo le correnti al punto di formare una linea di convergenza in quota e sostenuta in basso da venti che, dalle zone interne sollevano l'aria presente sopra il mare più mite e più umida fornendo "benzina" al sistema. Una sorta di wind shear micro-locale insomma.
Dico questo perchè in genere questa fenomenologia si sviluppa nelle ore notturne o prossime ad esse come è accaduto e sta accadendo ora. Aggiungo che il sistema a V che si osserva dal satellite è sempre orientato da S verso N.
Poichè non sono assolutamente un esperto di fenomeni convettivi chiedo a chi lo è di trovare una spiegazione ragionevole sfruttando tutte le mappe modellistiche che si possono reperire in rete.
Certamente il fatto che i LAM non riescano a "vedere" tali eventi mi fa sorgere il dubbio su come poter dare spiegazioni ben motivate.
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Davis Vantage Pro2 wireless. LaCrosse WS 2300 cablata con schermo artigianale autoventilabile.
"L'uomo non ha avuto il mondo in regalo dai suoi genitori, lo ha avuto in prestito dai propri figli"
Non lo so.
L'unica idea che mi viene è questa: il fronte freddo da ovest era già passato, e sotto la spinta della Bora il sistema stava cominciando ad occludersi.
Il settore caldo si trovava nel Meridione e - ad occhio - al suolo si spingeva fin verso il Gargano.
Ed è in questo punto che - sotto la spinta dei venti miti e umidi del settore caldo, la pressione stava scendendo in maniera più corposa.
Tuttavia da nord l'alta pressione non è intervenuta subito, e di conseguenza il gradiente di pressione è rimasto piuttosto basso tra Abruzzo, Marche e regioni del Settentrione in genere.
Questo ha fatto sì che sulla terraferma tra Romagna, Marche e parte dell'Abruzzo non ci fossero venti sinottici significativi, e quindi ad un certo punto (metà pomeriggio?) l'aria fredda stazionante alle quote medio-basse sul Settentrione, con il graduale approfondimento della depressione al sud, abbia cominciato ad essere "trascinata" lungo il versante adriatico, a partire dalla Romagna, verso le Marche, con un vento piuttosto leggero.
Una volta che quest'aria fredda, scorrendo verso SSE, ha incontrato lungo le coste l'aria mite ed umida del settore caldo (a quote attorno ai 1500-3000 metri, quindi un po' più a nord rispetto al settore caldo al suolo), si è generata la linea temporalesca in esame.
L'ho buttata lì, ma a mio parere potrebbe essere un'idea![]()
"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
Non lo so.
L'unica idea che mi viene è questa: il fronte freddo da ovest era già passato, e sotto la spinta della Bora il sistema stava cominciando ad occludersi.
Il settore caldo si trovava nel Meridione e - ad occhio - al suolo si spingeva fin verso il Gargano.
Ed è in questo punto che - sotto la spinta dei venti miti e umidi del settore caldo, la pressione stava scendendo in maniera più corposa.
Tuttavia da nord l'alta pressione non è intervenuta subito, e di conseguenza il gradiente di pressione è rimasto piuttosto basso tra Abruzzo, Marche e regioni del Settentrione in genere.
Questo ha fatto sì che sulla terraferma tra Romagna, Marche e parte dell'Abruzzo non ci fossero venti sinottici significativi, e quindi ad un certo punto (metà pomeriggio?) l'aria fredda stazionante alle quote medio-basse sul Settentrione, con il graduale approfondimento della depressione al sud, abbia cominciato ad essere "trascinata" lungo il versante adriatico, a partire dalla Romagna, verso le Marche, con un vento piuttosto leggero.
Una volta che quest'aria fredda, scorrendo verso SSE, ha incontrato lungo le coste l'aria mite ed umida del settore caldo (a quote attorno ai 1500-3000 metri, quindi un po' più a nord rispetto al settore caldo al suolo), si è generata la linea temporalesca in esame.
L'ho buttata lì, ma a mio parere potrebbe essere una soluzione![]()
"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
Provo a rendere visiva l'idea della soluzione proposta:
Temp+SLP.png
Risalita calda lungo il basso adriatico, discesa fredda lungo l'Appennino centrale. Gradiente termico orizzontale / zona convergenza termica. (Temperatura a 975 Hpa & Pressione Livello Mare)
Wind suolo.png
Zona di convergenza delle correnti al suolo.
Spero in qualche altro spunto da parte degli esperti in quanto sarebbe interessante approfondire a livello didattico. Se servono altre carte con altri parametri vediamo di estrapolarli.
Personalmente non conosco la zona e non ho mai approfondito la materia "temporali" pertanto non sono in grado di contribuire seriamente all'approfondimento del tema anche se l'idea esposta mi sembra ottima!
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Grazie delle esposizioni e delle ipotesi.![]()
Certo è curioso come nel giro di 15 gg si siano generate due situazioni quasi identiche, sia come fenomenologia (ieri 60 mm contro gli 85 della volta scorsa) che sopratutto come localizzazione geografica ecco perchè ho ipotizzato che ci sia di mezzo anche un fattore orografico che faciliti l'innesco di certi sistemi temporaleschi.![]()
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