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  1. #1
    Uragano L'avatar di Lou_Vall
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    Predefinito Clima italiano nell'antichità

    Ciao a tutti!
    La domanda è semplice, la risposta non credo
    Com'era il clima italiano nell'antichità? Com'è stato qui il Periodo Caldo Medioevale? E che clima c'era all'epoca dei Romani, intorno all'anno 0 e negli anni precedenti?

    Mi ha incuriosito molto uno scritto di Diodoro Siculo (90 a.C. - 27 a.C.) che, parlando dei Liguri, popolazione probabilmente preindoeuropea che occupava inizialmente l'attuale Provenza, Piemonte, Liguria, e grandi parti di Lombardia ed Emilia Romagna e Lunigiana, dice, riferendosi a loro territorio montano (Alpi e Prealpi di Provenza, Alpi Marittime e Liguri, Appennino Ligure e la sezione più occidentale dell'Appennino Tosco-Romagnolo) dice:

    "Essendo il loro paese montuoso e pieno di alberi [...] altri, che vogliono coltivar la terra, debbono occuparsi in rompere sassi, poichè tanto è arido il suolo che cogli strumenti non si può levare una zolla, che con essa non si levino sassi. [...] viene che, scorrendo per le loro montagne coperte di neve, ed assuefacendosi a praticare poi più difficili luoghi delle boscaglie [...]"

    Qui il terreno viene definito "arido", quindi probabilmente c'era un regime pluviometrico assai differente (ai giorni attuali quella zona si può definire tutto tranne che "arida"...
    Che clima poteva esserci grosso modo dal 400 a.C. al Periodo Caldo Medievale?
    Lou soulei nais per tuchi

  2. #2
    gps75
    Ospite

    Predefinito Re: Clima italiano nell'antichità

    Ti invito a sfogliare questo documento (fot pag 823 in particolare)

    http://www.clim-past.net/8/831/2012/cp-8-831-2012.pdf

    Sono docenti dell'Università di Torino e gli studi sono stati condotti per lo più in sedimenti marini del Mar Ionio

    (Ho fatto la tesi su questi argomenti)

  3. #3
    gps75
    Ospite

    Predefinito Re: Clima italiano nell'antichità

    Questo è meglio ancora

    http://www.clim-past.net/5/171/2009/cp-5-171-2009.pdf


    Il metodo di datazione dei sedimenti marini:

    http://www.pages.unibe.ch/download/d...009-1(8-9).pdf

  4. #4
    Burrasca L'avatar di EnnioDiPrinzio
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    Predefinito Re: Clima italiano nell'antichità

    Citazione Originariamente Scritto da Lou_Vall Visualizza Messaggio
    Ciao a tutti!
    La domanda è semplice, la risposta non credo
    Com'era il clima italiano nell'antichità? Com'è stato qui il Periodo Caldo Medioevale? E che clima c'era all'epoca dei Romani, intorno all'anno 0 e negli anni precedenti?

    Mi ha incuriosito molto uno scritto di Diodoro Siculo (90 a.C. - 27 a.C.) che, parlando dei Liguri, popolazione probabilmente preindoeuropea che occupava inizialmente l'attuale Provenza, Piemonte, Liguria, e grandi parti di Lombardia ed Emilia Romagna e Lunigiana, dice, riferendosi a loro territorio montano (Alpi e Prealpi di Provenza, Alpi Marittime e Liguri, Appennino Ligure e la sezione più occidentale dell'Appennino Tosco-Romagnolo) dice:

    "Essendo il loro paese montuoso e pieno di alberi [...] altri, che vogliono coltivar la terra, debbono occuparsi in rompere sassi, poichè tanto è arido il suolo che cogli strumenti non si può levare una zolla, che con essa non si levino sassi. [...] viene che, scorrendo per le loro montagne coperte di neve, ed assuefacendosi a praticare poi più difficili luoghi delle boscaglie [...]"

    Qui il terreno viene definito "arido", quindi probabilmente c'era un regime pluviometrico assai differente (ai giorni attuali quella zona si può definire tutto tranne che "arida"...
    Che clima poteva esserci grosso modo dal 400 a.C. al Periodo Caldo Medievale?
    Premetto che i successivi articoli in inglese,non li ho ancora letti(il mio inglese è un pò scarsetto per uscire fuori da argomenti facili e gli articoli scientifici mi risultano complicati in inglese).
    Tanto premesso credo che ai tempi di Diodoro Siculo,i Liguri occupassero ormai la sola Liguria o poco più(essendo già avvenute le invasioni celtiche che ne restrinsero le antiche aree da te ricordate).
    Ebbene i monti liguri,pur essendo ben irrorati,durante la stagione piovosa,risultano rocciosi ed "aridi" sottintendendo con questo termine la scarsezza di spessore del suolo coltivabile,che in estate asciuga a tal punto da risultare secco(almeno fino alle quote utili per coltivare le essenze mediterranee).Infatti i Liguri hanno con paziente lavoro di centinaia di anni reso coltivabili quelle terre tramite i terrazzamenti di pietre a secco.Senza quest'opera capillare e colossale i monti liguri sarebbero rimasti incolti ed improduttivi.Credo quindi che il termine arido di Diodoro abbia più una connotazione agronomica piuttosto che climatica.

    A rafforzamento di questa lettura del termine "arido" diverso da quello oggi in uso,dico che lo stesso Diodoro ci fa notare che questi monti sono "pieni di alberi",tutti sappiamo che i territori aridi,come li intendiamo oggi hanno tuttalpiù una copertura arborea rada,al massimo si salva qualche pendio più fresco,ma generalmente sono brulli.Sui monti liguri anche oggi c'è molto verde,salvo nei dintorni di Genova,dove la fame di legname della repubblica marinara ha disboscato tutto il disboscabile,ed i monti che sovrastano la città sono brulli oltre ogni immaginazione;ma basta allontanarsi di pochissimo (da Recco verso est) che i monti,dalla costa alle cime, tornano a coprirsi di boschi molto fitti.Ne restano fuori solo le cime più alte,oltre il limite del bosco (M.Aiona).
    Ultima modifica di EnnioDiPrinzio; 20/08/2014 alle 09:08

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