Comunque in genere le temperature massime, nelle pianure o fondivalle interni, quando il tempo è completamente anticiclonico (cielo sereno, venti deboli ecc.), si raggiungono verso le 15, 16 o 17, a volte persino più tardi, e in genere restano costanti fino a circa un'ora prima del tramonto; poi scendono costantemente fino circa all'alba. Guardate ad esempio le temperature orarie delle località della pianura padana, di Bolzano, di Aosta, di Perugia Sant'Egidio ecc., e troverete un comportamento molto simile.
Completamente diverso è il discorso per le località relativamente vicine al mare (fino a 15/20 chilometri): qui le temperature spesso scendono bruscamente non appena la località viene raggiunta dalle brezze marine (seppur attenuate). Anche a Sigonella, per esempio, che dista solo 15 km dal mare, talvolta càpita che la temperatura scenda quasi bruscamente non appena il vento si orienta da est. Quindi il crollo precoce della stazione di jovi72 (Villagrazia di Palermo), che è a soli 5 o 6 km dal mare, o anche di quella di alcantara (Francavilla di Sicilia), che dista dal mare una quindicina di chilometri, si spiegano facilmente. Ma il picco precoce, e quindi il calo precoce, di Presa Dittaino, che dista dal mare oltre 50 km, quindi circa quanto Ferrara, sinceramente non riesco a spiegarmelo!Come mai si comporta così diversamente dalle stazioni di pianura interna di AM, anche a parità di condizioni meteorologiche?
Discorso simile vale per Catenanuova, che dal mare dista circa 35 km.
Chariamente, se una stazione è poco schermata, allora si spiega tutto, perché la temperatura avrà molta meno inerzia. Provate a mettere un termometro per terra, direttamente sotto il sole, e vedrete che alle 17 la temperatura sarà scesa già di una quindicina di gradi rispetto al picco massimo.
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