
Originariamente Scritto da
freddofilopuro
Certamente. Il corpo umano forma un piccolissimo starto di "aria calda" che lo avvolge e protegge il riscaldamento di esso.
Quando si hanno condizioni atmosferiche stabili (esempio cielo sereno con +5 gradi) e senza vento, lo strato rimane realtivamente stabile e se siamo coperti bene, la maggior parte delle volte non sentiamo troppo freddo , quando invece soffia il vento a parita di condizioni atmosferiche, quel picolissimo strato di aria calda viene spazzato via e quindi il corpo umano si raffreda piu`velocemente sentendo naturalmente piu`freddo "a pelle".
Il vento tradizionalmente favorisce l`incremenzione dell`evaporazione e quindi esalta di conseguenza la separazione del calore corporeo dal corpo stesso, facendo cosi sentire soggettivamente una T piu`bassa di quella effettivamente misurata. La sensazione di freddo nel corpo umano e`la conseguenza dello ippotalamo(spero si dica cosi in italiano) ed e`molto soggettiva gia`in un individuo unico. L`aria e`un ottimo isolante e se non c`e vento il raffreddamento per convezione e`poco efficente. Il corpo umano perde il calore in tre forme: a) iraggiamento b)convezione c)evaporazione
La condizione meteo "ideale" per perdere calore coproreo e senitre piu`freddo possibile a parita`di T e` di notte, con cielo sereno che aumeno l`iraggiamento, superificie esterna dell`abbigliamento bagnata,
UR piu`bassa possibile e vento piu`forte possibile. Queste caratteristiche provocano una massima evaporazione e convezione.
Poi sulla percezione della T non c`e una regola ferrea perche`e`una cosa estremamente soggettiva ed individuale. Oltre al tipo e provvenienza del vento (massa d`aria fredda/calda) contano anche la sua forza, umidita`relativa della massa d`aria, gradiente delle correnti,eliofania solare, vicinanza delle fonti di calore, abbigliamento e la qualita`di esso , metabolismo etc.
Ma conta moltissimo anche la condizione fisica individuale del giorno singolo: Se il corpo e`stanco e si ha fame, e`normale sentire nettamente piu`freddo (con fuori ad esempio cielo nuvoloso e +10 gradi) che quando si e`rilassati e con un metabolismo funzionante che produce piu`calore corporeo.
In poche parole, sono cosi tante le differenze sia climatiche che individuali che e`praticamente impossibile parlare di una regola che potrebbe essere applicata su tutti. E alla fine conta naturalmente anche l`abitudine ad un fenomeno climatico. Io sono nato nella valli Dinariche dove valori sotto i -20 sono regolarita`negli inverni freddi, e di conseguenza ho sviluppato una certa immunita`(si fa`per dire) alle giornate fredde ma senza vento. Quando invece mi trovo in condizioni climatiche diverse (sulla carta anche piu`calde), soffro di piu`il freddo proprio perche non sono abituato a quelle condizioni. Quando mi trovo sotto le Montagne Dinariche con +2 gradi e Bora di 150km/h provo una sensazione di freddo che neanche le mattine piu`gelide di casa mia me le regalano, nonostante la differenza anche di -15 gradi. Naturalmente cosa soggettiva...
Sicuramente avro`sbagliato qualcosa e fatto una serie di errori grammaticali (per i quali mi scuso) ma spero che almeno un po`sia stato chiaro e leggibile

Cordiali saluti.
Segnalibri