[QUOTE=burian br;1061844851]____________________________________________________________ _______
La differenza fra il carbonio organico (glucosio, cellulosa, legno, carbone ,petrolio, metano e in generale carboidrati) e quello inorganico (ad esempio CO2 e carbonati vari) è chimica e risiede nella possibilità dei primi di reagire con l'ossigeno e generare una reazione isotermica che fornisce energia.
Ad esempio il glucosio si ricombina nelle cellule con l'ossigeno e genera l'energia necessaria per farci campare, mentre gli idrocarburi e il carbone bruciano e aumentano l'energia interna del sistema.
Al contrario CO2 e carbonati sono inerti.
Esatto, alla fine la combustione infatti permette l'ossidazione del carbonio. Raggiunto il massimo stato di ossidazione, come in CO2 e carbonati, il carbonio risulta stabile ed è molto difficile ridurlo.
P.S: reazione esotermica, dannati correttori.
Per il resto, si possono fare varie ipotesi sull'eccesso di ossigeno nell'atmosfera terrestre, potrebbe essere anche stato liberato dai minerali in cui è presente in vari modi (silicati, alluminati, probabilmente emessi nelle eruzioni vulcaniche) oppure anche parzialmente per radiolisi dell'acqua in atmosfera, dove l'idrogeno sarebbe stato perso nello spazio. Il carbonio inorganico invece è ben presente nelle rocce calcaree (principalmente CaCO3), in atmosfera come CO2 e nei mari dove va a influire sul pH (acidificazione degli oceani).
Spero di non aver tralasciato qualcosa, queste sono proprio le prime ipotesi che mi vengono in mente.
Ultima modifica di Tarcii; 24/01/2025 alle 17:06
dalla storia si impara che non si impara dalla storia
Buongiorno, riapro questa discussione dopo un poco di tempo spero di non tediare.
Ho letto il libro: Paleoclimate di Michael L. Bender sempre della serie: Princeton Primers in Climate.
Dalla lettura e altre ricerche ho scoperto che la quantitÃ* di ossigeno nell'atmosfere, misurata con la pressione parziale dello stesso i kilo pascal, è variata notevolmente con il passare delle ere geologiche.
Qualche esempio: Cambriano (541–443 Ma) PO2= 7-10 kPa
Carbonifero (358–252 Ma) po2 32-35 Kpa
Era attuale 21 kPa
E questa variazione è sempre spiegata con la variazione della quantitÃ* del carbonio organico presente nel sistema terrestre.
Questo mi porta a pensare che tutto o quasi l'ossigeno sia dovuto alla fotosintesi e quindi ancora una volta ad ogni molecola di ossigeno deve
esserci da qualche parte una molecola di carbonio organico.
Secondo me ci sono ancora un sacco di idrocarburi da scoprire.
No è carbonio organico, potrebbe essersi nascosto nella crosta o chissa' dove.
[QUOTE=burian br;1061844851]Il C14 è un isotopo instabile prodotto principalmente in alta atmosfera dall'assorbimento delle radiazioni cosmiche da parte dell'azoto.
Questo C14 poi per vari processi viene assunto da tutti i viventi ma anche nei carbonati di formazione recente come le concrezioni in grotta o i travertini.
Una volta fissato in composti organici o inorganici inizia naturalmente a diminuire, ogni 5730 anni la sua quantità si dimezza.
Per questo motivo nei combustibili fossili è praticamente assente e hai solo C13. Fra l'altro la combustione dei combustibili fossili ha alterato il rapporto C13/C14 a favore del primo.
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