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Risultati da 11 a 20 di 25
  1. #11
    alevilla
    Ospite

    Smile Re: Presentazione e correnti termiche ascensionali

    Ciao a tutti! Scusate se ho latitato ma sabato e domenica ho avuto impegni aero-agonistici e non ho potuto guardare il forum.

    Citazione Originariamente Scritto da Pierpaolo.
    condizioni differenti, specie se i gradienti di pressione nell'atmosfera iniziano a muovere le masse d'aria alle varie quote, allora iniziano ad avere un certo peso anche i moti "dinamici", come quando venti a 30/40 km/h impattano lunga una catena montuosa e sono forzatamente costretti a superarla.
    Purtroppo, parlando del "mio" Mottarone il volo in dinamica non è praticamente possibile. Il pendio è rivolto verso sud e venti di quelle entitÃ* si hanno soltanto quando vengono da nord e quindi altamente "nocivi" per i nostri scopi (hai presente cosa vuol dire volare in mezzo ai rotori???)

    Si, i venti da sud vengono mossi dalle basse pressioni locali che vanno formandosi su vette e pendii montuosi, innescando il processo a catena descritto che cessa con il calare del sole.
    Però... C'è un però..
    Parliamo sempre di pendio... Quando cala il sole, che d'estate avviene verso le 7 di sera circa, si crea una condizione termica particolare che da quelli bravi viene chiamata "restituzione". Le termiche non sono potenti come quelle che si sono sviluppate durante il giorno, ma parrebbero diffuse lungo tutto il pendio. Praticamente puoi permetterti di volare dove vuoi con modelli non troppo caricati. Io ho chiesto agli assidui frequentatori del pendio cosa sta sotto questo fenomeno, ma non ti sto a scrivere le storielle che mi hanno raccontato. Alcune erano palesemente delle caz..te, altre parrebbero avere qualche fondamento di veritÃ* ma ad essere sincero mi fido decisamente più di te..........

    Dipende da una serie di fattori, ovviamente nel nostro caso non parliamo di nubi di natura frontale, bensì di nubi a sviluppo verticale diurno, chiamati in gergo "cumuli di calore". Il livello di condensazione, ovvero la base delle nuvole, dipende essenzialmente dal grado di umiditÃ* dell'aria che sale in altezza,
    Allora, vediamo se ho capito. Parliamo di umiditÃ* relativa dell'aria.
    Da quanto capito l'umiditÃ* relativa è, appunto, relativa alla massima quantitÃ* di acqua che l'aria può contenere. Questa massima quantitÃ* dipende dalla temperatura. Più la temperatura è alta e più sono i grammi di acqua che un metro cubo di aria può contenere. Ciò significa che, mantenendo costante l'umiditÃ* assoluta al variare della quota, quella relativa aumenta perché la temperatura diminuisce secondo il gradiente termico di circa 1 grado ogni 100 metri. Giusto?
    Quando nella massa d'aria si raggiunge un'umiditÃ* relativa del 100 % e si raggiunge la temperatura di rugiada essa incomincia a condensarsi e si formano le nuvole (però le bolle continuano a salire grazie al calore latente di condensazione...)
    Spero di non aver sparato troppe 'azzate...

    La domanda sorge spontanea.
    Partendo da una certa umiditÃ* e temperatura al suolo (e quindi potendo sapere quale sia l'umiditÃ* assoluta) potrei con certezza dire: in mezzo a quella nuvola c'è una temperatura di "x" gradi e si trova ad una quota "y"???

    Esempio: al suolo ho un'umiditÃ* relativa del 50% e una temperatura di circa 20 °C. Ciò significa che, andando a vedere il grafico del punto di rugiada, (http://www.eduspace.esa.int/Backgrou...es/grafenb.jpg) dovrei avere circa 8,5 grammi di vapore acqueo per metro cubo d'aria.
    Se ipotizzo che l'umiditÃ* assoluta non varia al variare di quota e temperatura, viene facile vedere che per avere un'aria satura con 8,5 grammi di acqua devo scendere a circa 7,5 °C.
    Quindi sono partito da 20 °C e sono arrivato a 7,5 °C con un abbassamento di 12,5 °C. Dato che il gradiente adiabatico secco è di 1 °C ogni 100 metri, la nostra nuvoletta dovrebbe essere a circa 1250 metri dalle nostre teste. Giusto??? La tabella qui sotto tenderebbe a darmi abbastanza ragione...

    http://www.vivoscuola.it/US/RSIGPP32...ltezzanubi.htm

    20 °C al suolo con umiditÃ* relativa al 50% mi da un'altezza di 1343 m. Questo scarto potrebbe essere giustificato se al posto del gradiente adiabatico secco ne usassi uno "umido" pari a 0,93 ogni 100 metri.
    Potrebbe essere?

    se non viene raggiunto per tutta l'altezza verticale del moto ascendente dell'aria ( come penso tu sappia, l'aria può condensare se raffreddandosi raggiunge la sua temperatura di rugiada che è tanto più alta quanto più l'aria è umida ), il cumulo non si formerÃ*.
    Quindi aria particolarmente secca e temperatura particolarmente elevata significano poche nuvolozz o comunque molto alte.
    Aria piuttosto umida e temperatura piuttosto bassa significano tante nuvole e basse, fino ad arrivare alla classica nebbia invernale dove il punto di rugiada viene raggiunto a pochi centimetri dal suolo. Giusto?
    Però la non presenza di nuvole non implica assolutamente la non presenza di termiche...

    Oppure se ad esempio a 1000 metri è presente una inversione termica,
    Ecco, questa cosa dell'inversione termica non mi è molto chiara.
    Perché ci dovrebbe essere un'inversione proprio a 1000 metri???

    Specialmente nei cumuli abbastanza sviluppati devi sapere che a lato degli stessi prevalgono moti in realtÃ* discendenti che inibiscono di conseguenza la formazione di nuvolositÃ*, lo stesso effetto succede anche in regime di termiche senza nuvolositÃ* con la differenza di non riuscire a vedere l'effetto ad occhio.

    Per fortuna non vado mai fin sotto "il pompone" ma scendo decisamente prima. Fino ai 600 metri ci arrivo, ma poi non vedo più come è messo l'aereo e soprattuto rischio di perderlo in mezzo alle nuvole. E per farlo scendere devo metterlo in vite, cosa non molto simpatica soprattutto se nel frattempo l'aeromodello si è fatto quei 300 metri di distanza e tu lo cerchi da una parte mentre poi senti il "CRASHHHHH" dall'altra...........

    Ovviamente come detto dipende anche dalla "forza" inziale della termica che deve essere capace di raggiungere il livello di condensazione, in altri punti la non formazione di cumuli può dipendere anche dal fatto che la termica stessa non ha la "forza" di arrivare al livello di condensazione ( come giÃ* spiegato poco fa).
    Claro.

    I suoli non sono tutti uguali, alcuni tendono a riscaldarsi di più come campi arati o zone con cemento ed asfalto, quindi danno una maggiore enfasi alle termiche. [CUT] Nel tuo piccolo quindi le migliori termiche le troverai in aree con suoli maggiormente propensi a riscaldarsi. Le bolle di aria calda comunque non si staccano dal suolo da sole, servono dei venti anche deboli a favorire il distacco.
    Ok

    Penso che le migliori condizioni le puoi avere se per qualche minuto il vento è quasi calmo ( il suolo quindi accumula meglio calore ) e dopodichè alcune raffiche di vento fanno staccare le "bolle", è in quel momento quindi che ci sono le condizioni propizie.
    E quindi dovrei lanciare l'aereo nella direzione in cui soffia il vento. Giusto?
    Spero di no......

    Nei radiosondaggi viene riportata l'altitudine e quale pressione atmosferica c'è a quella quota e non c'è una corrispondenza fissa. In caso di forte maltempo, il livello ad esempio dei 900 hPa sarÃ* posto più in basso rispetto a condizioni di alta pressione, qui entra il gioco il concetto di geopotenziale.

    Geopotenziale?????????
    Ok. Cerco su Google.....

    Si chiedi pure, nel frattempo consulta anche questi 2 link...

    http://www.fenomenitemporaleschi.it/page17.htm
    Qualcosa in più riesco a capire...



    Questo è spettacolare!!!! Sto imparando tantissime cose!!!!!

    Grazie mille per la pazienza!!!!

    Saluti
    Alessandro

  2. #12
    Vento forte L'avatar di Pierpaolo
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    Predefinito Re: Presentazione e correnti termiche ascensionali

    Citazione Originariamente Scritto da alevilla
    Purtroppo, parlando del "mio" Mottarone il volo in dinamica non è praticamente possibile. Il pendio è rivolto verso sud e venti di quelle entitÃ* si hanno soltanto quando vengono da nord e quindi altamente "nocivi" per i nostri scopi (hai presente cosa vuol dire volare in mezzo ai rotori???)
    Si, con i venti da nord c'è il problema rotori, il mio era comunque un discorso in generale. Da noi venti da sud intensi significano quasi sempre condizioni di maltempo, impossibile quindi fare volare gli aereomodelli.

    Però... C'è un però..
    Parliamo sempre di pendio... Quando cala il sole, che d'estate avviene verso le 7 di sera circa, si crea una condizione termica particolare che da quelli bravi viene chiamata "restituzione". Le termiche non sono potenti come quelle che si sono sviluppate durante il giorno, ma parrebbero diffuse lungo tutto il pendio. Praticamente puoi permetterti di volare dove vuoi con modelli non troppo caricati. Io ho chiesto agli assidui frequentatori del pendio cosa sta sotto questo fenomeno, ma non ti sto a scrivere le storielle che mi hanno raccontato. Alcune erano palesemente delle caz..te, altre parrebbero avere qualche fondamento di veritÃ* ma ad essere sincero mi fido decisamente più di te..........
    Ma questa cosa riguarda il Mottarone? Potrebbe trattarsi di una cosa favorita dall'orografia del posto. Conta che d'estate al calare del sole continua ad esserci, seppur lievemente, uno scompenso barico tra pendii e pianura che alimenta ancora per breve tempo le termiche nella loro risalita che diventa però più dolce, con il passare dei minuti cessano anche gli ultimi refoli di brezza da sud e le termiche si interrompono definitivamente, lasciando il posto alle brezze di monte che scendono lungo il pendio, dando luogo alle brezze da nord serali e notturne sulle aree pedemontane.

    Allora, vediamo se ho capito. Parliamo di umiditÃ* relativa dell'aria.
    Da quanto capito l'umiditÃ* relativa è, appunto, relativa alla massima quantitÃ* di acqua che l'aria può contenere. Questa massima quantitÃ* dipende dalla temperatura. Più la temperatura è alta e più sono i grammi di acqua che un metro cubo di aria può contenere. Ciò significa che, mantenendo costante l'umiditÃ* assoluta al variare della quota, quella relativa aumenta perché la temperatura diminuisce secondo il gradiente termico di circa 1 grado ogni 100 metri. Giusto?
    Quando nella massa d'aria si raggiunge un'umiditÃ* relativa del 100 % e si raggiunge la temperatura di rugiada essa incomincia a condensarsi e si formano le nuvole (però le bolle continuano a salire grazie al calore latente di condensazione...)
    Spero di non aver sparato troppe 'azzate...
    Nessuna cavolata, hai capito alla perfezione.

    La domanda sorge spontanea.
    Partendo da una certa umiditÃ* e temperatura al suolo (e quindi potendo sapere quale sia l'umiditÃ* assoluta) potrei con certezza dire: in mezzo a quella nuvola c'è una temperatura di "x" gradi e si trova ad una quota "y"???

    Esempio: al suolo ho un'umiditÃ* relativa del 50% e una temperatura di circa 20 °C. Ciò significa che, andando a vedere il grafico del punto di rugiada, (http://www.eduspace.esa.int/Backgrou...es/grafenb.jpg) dovrei avere circa 8,5 grammi di vapore acqueo per metro cubo d'aria.
    Se ipotizzo che l'umiditÃ* assoluta non varia al variare di quota e temperatura, viene facile vedere che per avere un'aria satura con 8,5 grammi di acqua devo scendere a circa 7,5 °C.
    Quindi sono partito da 20 °C e sono arrivato a 7,5 °C con un abbassamento di 12,5 °C. Dato che il gradiente adiabatico secco è di 1 °C ogni 100 metri, la nostra nuvoletta dovrebbe essere a circa 1250 metri dalle nostre teste. Giusto??? La tabella qui sotto tenderebbe a darmi abbastanza ragione...

    http://www.vivoscuola.it/US/RSIGPP32...ltezzanubi.htm

    20 °C al suolo con umiditÃ* relativa al 50% mi da un'altezza di 1343 m. Questo scarto potrebbe essere giustificato se al posto del gradiente adiabatico secco ne usassi uno "umido" pari a 0,93 ogni 100 metri.
    Potrebbe essere?
    Il ragionamento va bene in linea di massima, ma non è perfetto. L'aria calda quando sale è vero che teoricamente lo fa senza scambi di calore con l'esterno, però è anche vero che durante l'ascesa tende a "raccogliere" l'aria delle quote superiori, che avrÃ* una sua temperatura ed un suo tasso igrometrico ( concetto di "entrainement" ), inficiando parzialmente il calcolo precendetemente esposto. A tal proposito questi concetti si ricollegano al discorso dei temporali, se aria calda e soprattutto particolarmente umida si può trovare solo a contatto con il suolo, l'energia per la formazione di celle temporalesche sarÃ* debole, mentre se in tutti i primi 1000 metri di atmosfera l'aria è carica di umiditÃ* allora l'energia sarÃ* cospicua e la visibilitÃ* generale sarÃ* ostacolata da foschia anche durante le ore diurne. Non a caso, osservando gli indici di previsione temporalesca, è meglio affidarsi al MLCAPE ( Mean Layer Convective Available Potential Energy, in pratica "riassume" l'energia nei primi 500 o 1000 metri di quota circa ) piuttosto che al Surface CAPE ( calcolato solo sui dati al suolo ).

    Quindi aria particolarmente secca e temperatura particolarmente elevata significano poche nuvolozz o comunque molto alte.
    Aria piuttosto umida e temperatura piuttosto bassa significano tante nuvole e basse, fino ad arrivare alla classica nebbia invernale dove il punto di rugiada viene raggiunto a pochi centimetri dal suolo. Giusto?
    Però la non presenza di nuvole non implica assolutamente la non presenza di termiche...
    Si, è così, alcune volte se al mattino, dopo una giornata piovosa, permane aria umida in un contesto instabile, con le prime luci del sole che riscaldano i suoli parte subito la convezione e la base dei cumuli è molto bassa.

    Ecco, questa cosa dell'inversione termica non mi è molto chiara.
    Perché ci dovrebbe essere un'inversione proprio a 1000 metri???
    E' un discorso lungo e non facilissimo. D'estate quello che si chiama PBL ( Planetary Boundary Layer, o Strato Limite ) si assesta di solito tra i 1000 ed i 1500 metri. In quello strato il vento cambia di solito direzione e la temperatura che prima scendeva salendo di quota, tende a risalire per un lieve tratto per poi tornare a ridiscendere, tutto questo per una serie di cause. Questa inversione termica fa letteralmente da tappo alla convezione in libera amosfera che spesso è costretta a fermarsi a quel livello. Se l'inversione si trova come detto ad un livello abbastanza basso e l'atmosfera nei bassi strati è ricca di energia, vedremo quasi sicuramente cieli azzurri in pianura e temporali in montagna, questo perchè le termiche riescono a salire facilmente il pendio dove la struttura dell'atmosfera è stata modificata dalle cause orografiche spiegate nei precendenti messaggi, superando forzatamente il livello "di arresto" non "sfondabile" nella libera atmosfera. Se il livello di inversione è invece alto, specie se oltre i 2000 metri, non avremo temporali nemmeno in montagna. Non tutti i mali vengono per nuocere. L'inversione termica ha infatti l'importante ruolo di conservare l'energia nei bassistrati che non viene "dispersa" verso l'alto dalla convezione o dalla prematura formazione di cumuli giÃ* al mattino in libera atmosfera, così come avviene in una pentola con il coperchio con dentro l'acqua in ebollizione. L'ingresso di un fronte freddo può improvvisamente rompere l'inversione termica ed il tappo da essa formato, facendo esplodere la convezione che produrrÃ* violenti temporali dal momento che l'energia si è come detto conservata.

    E quindi dovrei lanciare l'aereo nella direzione in cui soffia il vento. Giusto?
    Spero di no......
    Su questo non credo di poterti dare un risposta valida, credo che dipenda anche da come sia fatto il posto e come favorisca le termiche, penso sia più una questione di esperienza.

  3. #13
    alevilla
    Ospite

    Predefinito Re: Presentazione e correnti termiche ascensionali

    Citazione Originariamente Scritto da Pierpaolo.
    Si, con i venti da nord c'è il problema rotori, il mio era comunque un discorso in generale. Da noi venti da sud intensi significano quasi sempre condizioni di maltempo, impossibile quindi fare volare gli aereomodelli.
    Beh, però presumo che i venti intensi da sud possano in qualche "preannunciare" maltempo, o si manifestano solo nell'istante in cui c'è maltempo?
    Per fare chiarezza: al Mottarone venti intensi da sud non se ne sono mai visti. I venti intensi ci sono solo da nord. Se il sole inizia a scaldare subito il lato sud allora possono nascere le termiche che in qualche modo "vincono" il vento dominante, se invece non scalda allora il vento continua a soffiare da nord e noi ci troviamo in mezzo ai rotori...
    Infatti succede spesso d'estate che di mattina, 9 o 9 e mezza, il vento soffi ancora da nord, poi se c'è sole nel giro di un'oretta il vento "gira" e incomincia a svilupparsi la termica da sud che viene su dal lago d'Orta.
    In quelle condizioni possiamo volare, altrimenti ti sei fatto almeno 60 km per niente!

    Ma questa cosa riguarda il Mottarone?
    La favoletta della "restituzione termica" c'è, seppure in minore misura, anche in pianura, non solo al Mottarone, ma gli effetti sono meno tangibili.
    Con lo stesso aeromodello: in pendio riesci ancora a fare quota, in pianura invece scendi meno velocemente.

    Potrebbe trattarsi di una cosa favorita dall'orografia del posto. Conta che d'estate al calare del sole continua ad esserci, seppur lievemente, uno scompenso barico
    Scompenso barico mi farebbe venire in mente una differenza di pressione...

    tra pendii e pianura che alimenta ancora per breve tempo le termiche nella loro risalita che diventa però più dolce, con il passare dei minuti cessano anche gli ultimi refoli di brezza da sud e le termiche si interrompono definitivamente, lasciando il posto alle brezze di monte che scendono lungo il pendio, dando luogo alle brezze da nord serali e notturne sulle aree pedemontane.
    Quindi sussiste una differenza di pressione tra pendio e pianura. Ma questa cosa è vera a prescindere dalle condizioni meteo.
    Il pendio è in montagna, quota più elevata e pressione più bassa che in pianura. Sto tralasciando qualche aspetto????

    Il ragionamento va bene in linea di massima, ma non è perfetto. L'aria calda quando sale è vero che teoricamente lo fa senza scambi di calore con l'esterno, però è anche vero che durante l'ascesa tende a "raccogliere" l'aria delle quote superiori, che avrÃ* una sua temperatura ed un suo tasso igrometrico ( concetto di "entrainement" ), inficiando parzialmente il calcolo precendetemente esposto.
    Ok. Capito. l'avevo fatta un po' troppo semplice...

    A tal proposito questi concetti si ricollegano al discorso dei temporali, se aria calda e soprattutto particolarmente umida si può trovare solo a contatto con il suolo, l'energia per la formazione di celle temporalesche sarÃ* debole, mentre se in tutti i primi 1000 metri di atmosfera l'aria è carica di umiditÃ* allora l'energia sarÃ* cospicua e la visibilitÃ* generale sarÃ* ostacolata da foschia anche durante le ore diurne.
    E quindi dove in piena estate vedo foschia (la classica giornata "velata") significa che a breve potrebbero formarsi delle celle temporalesche??
    Interessante.... Anche se, ad essere sincero, non sono ancora andato a studiarmi i fenomeni temporaleschi. Queste tue parole le tengo da parte per "digerirle" quando avrò gli strumenti per farlo.

    Non a caso, osservando gli indici di previsione temporalesca, è meglio affidarsi al MLCAPE ( Mean Layer Convective Available Potential Energy, in pratica "riassume" l'energia nei primi 500 o 1000 metri di quota circa ) piuttosto che al Surface CAPE ( calcolato solo sui dati al suolo ).
    Vedi sopra...
    E questi indici si trovano nei radiosondaggi, vero?

    Si, è così, alcune volte se al mattino, dopo una giornata piovosa, permane aria umida in un contesto instabile, con le prime luci del sole che riscaldano i suoli parte subito la convezione e la base dei cumuli è molto bassa.
    E' come quando si vede la terra che "fuma" alla mattina presto, giusto?
    Per esperienza: parliamo di pianura, la mattina dopo il temporale c'è il sole che scalda da subito, appena sorto, verso metÃ* mattina partono di quelle bolle che le pagheresti da tanto che sono intense. Lato negativo: sono molto piccole e non sono alte....

    E' un discorso lungo e non facilissimo. D'estate quello che si chiama PBL ( Planetary Boundary Layer, o Strato Limite ) si assesta di solito tra i 1000 ed i 1500 metri. In quello strato il vento cambia di solito direzione e la temperatura che prima scendeva salendo di quota, tende a risalire per un lieve tratto per poi tornare a ridiscendere, tutto questo per una serie di cause.
    Ok. Fin qui ci siamo.

    Questa inversione termica fa letteralmente da tappo alla convezione in libera amosfera che spesso è costretta a fermarsi a quel livello. Se l'inversione si trova come detto ad un livello abbastanza basso e l'atmosfera nei bassi strati è ricca di energia, vedremo quasi sicuramente cieli azzurri in pianura e temporali in montagna, questo perchè le termiche riescono a salire facilmente il pendio dove la struttura dell'atmosfera è stata modificata dalle cause orografiche spiegate nei precendenti messaggi, superando forzatamente il livello "di arresto" non "sfondabile" nella libera atmosfera.
    praticamente le termiche è come se venissero "spinte in su" dal vento che deve superare le montagne, giusto?

    Se il livello di inversione è invece alto, specie se oltre i 2000 metri, non avremo temporali nemmeno in montagna.
    Ok.

    L'inversione termica ha infatti l'importante ruolo di conservare l'energia nei bassistrati che non viene "dispersa" verso l'alto dalla convezione o dalla prematura formazione di cumuli giÃ* al mattino in libera atmosfera, così come avviene in una pentola con il coperchio con dentro l'acqua in ebollizione.
    Domanda da profano: e quale sarebbe il mio interesse a far sì che l'energia non venga dispersa verso l'alto? Una temperatura più alta e quindi una condizione di più facile distacco della termica?

    L'ingresso di un fronte freddo può improvvisamente rompere l'inversione termica ed il tappo da essa formato, facendo esplodere la convezione che produrrÃ* violenti temporali dal momento che l'energia si è come detto conservata.
    Ah.........
    Ecco a cosa serviva l'energia accumulata!
    E quindi se dalle cartine meteo si vedono fronti freddi avanzare significa che probabilmente dopo il loro passaggio ci potrebbero essere temporali?

    Mi sto appassionando sempre di più a questa disciplina, anche grazie alle tue esaurienti risposte!!!

    Saluti
    Alessandro

  4. #14
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    Predefinito Re: Presentazione e correnti termiche ascensionali

    Beh, però presumo che i venti intensi da sud possano in qualche "preannunciare" maltempo, o si manifestano solo nell'istante in cui c'è maltempo?
    Per fare chiarezza: al Mottarone venti intensi da sud non se ne sono mai visti. I venti intensi ci sono solo da nord. Se il sole inizia a scaldare subito il lato sud allora possono nascere le termiche che in qualche modo "vincono" il vento dominante, se invece non scalda allora il vento continua a soffiare da nord e noi ci troviamo in mezzo ai rotori...
    Infatti succede spesso d'estate che di mattina, 9 o 9 e mezza, il vento soffi ancora da nord, poi se c'è sole nel giro di un'oretta il vento "gira" e incomincia a svilupparsi la termica da sud che viene su dal lago d'Orta.
    In quelle condizioni possiamo volare, altrimenti ti sei fatto almeno 60 km per niente!
    Venti intensi da sud possono capitare, seppur raramente, in concomitanza a forti libecciate o sciroccate. In genere sulla zona del Mottarone se i venti sono intensi significa che il maltempo è giÃ* vicino al suo clou.
    Per la questione venti da nord/sud vanno guardate le previsioni, se la sinottica evidenzierÃ* venti moderati forti dai quadranti settentrionali a quote medio basse sul nord Italia allora è molto più probabile che i venti permangano per tutta la giornata da nord, magari producendo anche effetti favonici, se invece si prevede stabilitÃ* anticiclonica con tempo soleggiato e venti molto deboli in tutta la colonna atmosferica, allora il regime sul Mottarone sarÃ* al 100% di brezza.

    La favoletta della "restituzione termica" c'è, seppure in minore misura, anche in pianura, non solo al Mottarone, ma gli effetti sono meno tangibili.
    Con lo stesso aeromodello: in pendio riesci ancora a fare quota, in pianura invece scendi meno velocemente.
    E' il termine "restituzione termica" che è un pò ambiguo.

    Scompenso barico mi farebbe venire in mente una differenza di pressione...



    Quindi sussiste una differenza di pressione tra pendio e pianura. Ma questa cosa è vera a prescindere dalle condizioni meteo.
    Il pendio è in montagna, quota più elevata e pressione più bassa che in pianura. Sto tralasciando qualche aspetto????
    Si ricollega tutto ai discorsi fatti nei messaggi precedenti. Nelle ore centrali e pomeridiane in condizioni stabili e soleggiate, specie nel periodo primaverile ed estivo, l'azione riscaldante del sole fa calare la pressione anche in pianura, possedendo un barometro potrai verificare questa cosa intorno alle 16 dove si toccherÃ* un minimo, dopodichè la pressione tornerÃ* a salire. Solitamente questo calo della pressione non supera i 2 hPa. Sulle vette e sui pendii montuosi assolati il calo è più marcato, quindi con il passare delle ore si viene a creare una differenza pressoria fra pianura e monti. Questo scarto barico muove il processo a catena descritto qualche giorno fa, con le termiche che risalgono i monti e le brezze da sud in pianura. Di notte avviene il processo totalmente inverso, i pendii e le vette, specie se costituiti da rocce di natura dolomitica, perdono molto calore raffreddando l'aria a contatto con essi, va dunque formandosi un'area di alta pressione termica, l'aria fredda più pesante si stacca quindi dai pendii giungendo a valle. Le risultanti brezze da nord nella valle ed al suo sbocco sono tanto più intense quanto la valle è stretta e profonda.

    E quindi dove in piena estate vedo foschia (la classica giornata "velata") significa che a breve potrebbero formarsi delle celle temporalesche??
    Interessante.... Anche se, ad essere sincero, non sono ancora andato a studiarmi i fenomeni temporaleschi. Queste tue parole le tengo da parte per "digerirle" quando avrò gli strumenti per farlo.
    Pesante foschia è indice di molta energia, ma non necessariamente di temporali immediati. Come detto dipende dal profilo termico dell'atmosfera, se per più giorni l'inversione termica rimane salda i cieli, soprattutto in pianura, riamarrano sgombri da qualsiasi nube convettiva. In genere però i temporali sono solo rimandati, prima o poi qualche fronte freddo più o meno organizzato entrerÃ* ed allora i temporali, dove colpiranno, saranno devastanti.

    E questi indici si trovano nei radiosondaggi, vero?
    Si

    praticamente le termiche è come se venissero "spinte in su" dal vento che deve superare le montagne, giusto?
    Non proprio, come detto sui pendii il profilo termico è modificato dalle cause orografiche tra la formazione dell'area locale di basa pressione, trasformazioni adiabatiche e non ( l'aria che risale i pendii sta a contatto con il suolo, quindi benchè teoricamente salendo lo faccia adiabaticamente, risentirÃ* di un certo riscaldamento ), questo mix di "ingredienti" rende molto meno incisiva l'azione delle inversioni termiche

    Domanda da profano: e quale sarebbe il mio interesse a far sì che l'energia non venga dispersa verso l'alto? Una temperatura più alta e quindi una condizione di più facile distacco della termica?
    Visto che voli con gli aeromodelli la cosa non ha granchè interesse, anche se l'assenza di inversioni termiche salde in concomitanza ad una certa energia contribuirÃ* alla formazione di cumuli fin dal mattino sui monti che se tenderanno a svilupparsi molto in altezza enfatizzeranno la forza delle termiche che risalgono i pendii dal momento che i cumuli che crescono in altezza tendono a richiamare molta aria dal basso.


    Ah.........
    Ecco a cosa serviva l'energia accumulata!
    E quindi se dalle cartine meteo si vedono fronti freddi avanzare significa che probabilmente dopo il loro passaggio ci potrebbero essere temporali?
    Dopo un periodo anticiclonico in cui in pianura padana è andata accumulandosi una certa energia, l'ingresso di un fronte freddo produrrÃ* quasi sicuramente una passata temporalesca sulla pianura padana con zone maggiormente interessate dai fenomeni e zone meno interessate, i temporali non colpiscono in egual misura dappertutto.

  5. #15
    alevilla
    Ospite

    Predefinito Re: Presentazione e correnti termiche ascensionali

    Citazione Originariamente Scritto da Pierpaolo.
    Venti intensi da sud possono capitare, seppur raramente, in concomitanza a forti libecciate o sciroccate. In genere sulla zona del Mottarone se i venti sono intensi significa che il maltempo è giÃ* vicino al suo clou.
    Il fatto è che, per esperienza, venti intensi ci sono solo da nord e mai, dico MAI, da sud.
    Può darsi anche che sia a causa della conformazione orografica locale...

    Per la questione venti da nord/sud vanno guardate le previsioni, se la sinottica evidenzierÃ* venti moderati forti dai quadranti settentrionali a quote medio basse sul nord Italia allora è molto più probabile che i venti permangano per tutta la giornata da nord,
    In genere prima di sciropparmi 60 km, di cui 20 in salita, tendo a guardare i venti da dove arrivano, ma non sempre basta. Ho notato che spesso se c'è vento da nord le nuvole non sono a mo' di "panna montata", ma piuttosto tipo queste:

    http://mouser.org/gallery/albums/clouds/IMG_2852.jpg

    magari producendo anche effetti favonici, se invece si prevede stabilitÃ* anticiclonica con tempo soleggiato e venti molto deboli in tutta la colonna atmosferica, allora il regime sul Mottarone sarÃ* al 100% di brezza.
    Ci metterei la firma per avere sempre regime di brezza...
    Effetti favonici????? What???

    Nelle ore centrali e pomeridiane in condizioni stabili e soleggiate, specie nel periodo primaverile ed estivo, l'azione riscaldante del sole fa calare la pressione anche in pianura, possedendo un barometro potrai verificare questa cosa intorno alle 16 dove si toccherÃ* un minimo, dopodichè la pressione tornerÃ* a salire. Solitamente questo calo della pressione non supera i 2 hPa.
    E quindi oltre al valore "assoluto" della pressione c'è anche da guardare la variazione della medesima...

    A proposito di barometri e strumenti di misura: sono venuto in possesso di una piccolissima stazione meteo della Oregon Scientific. Nulla a che fare con quelle che ho visto nell'apposita sezione del forum...

    Qui trovi la descrizione del prodotto:
    http://www.oregonscientific.it/produ...?c=1&s=1&p=322

    E qui il manuale:
    http://www.oregonscientific.it/asset...ls/AWS888N.pdf

    Ho visto che indica: temperatura, pressione e umiditÃ*. Penso che per le previsioni del tempo locali non mi serva altro...

    Inoltre ha anche un'unitÃ* esterna che non ho ancora ben capito se può trasmettere anche la pressione oppure solo umiditÃ* e temperatura.
    A pensarci bene, la pressione tra interno ed esterno non dovrebbe essere diversa...............

    Riesci a darmi un giudizio?

    Pesante foschia è indice di molta energia, ma non necessariamente di temporali immediati. Come detto dipende dal profilo termico dell'atmosfera, se per più giorni l'inversione termica rimane salda i cieli, soprattutto in pianura, riamarrano sgombri da qualsiasi nube convettiva. In genere però i temporali sono solo rimandati, prima o poi qualche fronte freddo più o meno organizzato entrerÃ* ed allora i temporali, dove colpiranno, saranno devastanti.
    Capito ma poco. Tu parli di profilo termico dell'atmosfera e quindi presumo rientrino in gioco ancora i radiosondaggi che non sono ancora riuscito a comprendere decentemente...
    Però, come ti ho detto, rimando la comprensione di quanto scritto a quando mi sarò studiato la teoria sulla formazione dei temporali.

    Non proprio, come detto sui pendii il profilo termico è modificato dalle cause orografiche tra la formazione dell'area locale di basa pressione, trasformazioni adiabatiche e non ( l'aria che risale i pendii sta a contatto con il suolo, quindi benchè teoricamente salendo lo faccia adiabaticamente, risentirÃ* di un certo riscaldamento ), questo mix di "ingredienti" rende molto meno incisiva l'azione delle inversioni termiche

    Ho capito che sulle montagne succedono di quei casini che non finiscono più. Ovviamente casini "climatici".....
    Sulle montagne è meno facile una qual sorta di "generalizzazione" dei concetti che invece in pianura è meno difficile.
    Ma pian piano imparerò a districarmi tra i casini montuosi....

    Dopo un periodo anticiclonico in cui in pianura padana è andata accumulandosi una certa energia, l'ingresso di un fronte freddo produrrÃ* quasi sicuramente una passata temporalesca sulla pianura padana con zone maggiormente interessate dai fenomeni e zone meno interessate, i temporali non colpiscono in egual misura dappertutto.
    Ok. Quindi periodo di bel tempo con successivo fronte freddo in genere porta a maltempo.

    Una cosa che non ho mai capito, e che spero di capire, è perché alcune nuvole lasciano giù pioggia mentre altre no....
    Sicuramente non è dovuto all'umiditÃ* che dovrebbe essere pari al 100% in entrambi i casi. Temperatura? Pressione? Ai posteri l'ardua sentenza!

    Grazie ancora per le risposte!!!!

    Saluti
    Alessandro

  6. #16
    Vento forte L'avatar di Pierpaolo
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    Predefinito Re: Presentazione e correnti termiche ascensionali

    Il fatto è che, per esperienza, venti intensi ci sono solo da nord e mai, dico MAI, da sud.
    Può darsi anche che sia a causa della conformazione orografica locale...
    I venti più intensi sull'arco alpino e prealpino si registrano ovviamente con correnti da nord, specie in concomitanza ad intensi fronti freddi da NW che apportano maltempo in Svizzera mentre da noi i cieli rimangono perlopiù sereni con venti moderati/forti anche in pianura, questo tipo di vento prende il nome di foehn, ma più che un vento vero e proprio il foehn è un effetto, determinato dalla "caduta" delle correnti sottovento all'arco alpino con effetti di catabasi ( l'aria scendendo di quota, ed a livelli quindi con una pressione atmosferica maggiore, tende a subire effetti di compressione allontanandosi dalla sua temperatura di rugiada ).
    I venti da sud in condizioni di maltempo possono essere anche abbastanza intensi, ma mai come come quelli da nord, senza contare che in Piemonte le intense sciroccate sono sempre meno frequenti.

    In genere prima di sciropparmi 60 km, di cui 20 in salita, tendo a guardare i venti da dove arrivano, ma non sempre basta. Ho notato che spesso se c'è vento da nord le nuvole non sono a mo' di "panna montata", ma piuttosto tipo queste:

    http://mouser.org/gallery/albums/clouds/IMG_2852.jpg
    Quelli sono cirrus spissatus, con venti da nord moderati intensi ( e probabilmente anche con foehn ) la formazione di cumuli sviluppati in altezza, specie nella tua zona, è quasi impossibile. Gli spissatus comunque non si presentano con il foehn, più che altro tendono a formarsi quando aria più calda tende a scorrere in alta quota ( oltre i 5000/6000 metri ). Le "nubi del foehn" sono di solito cumuli humilis ed altocumuli lenticolari.

    E quindi oltre al valore "assoluto" della pressione c'è anche da guardare la variazione della medesima...

    A proposito di barometri e strumenti di misura: sono venuto in possesso di una piccolissima stazione meteo della Oregon Scientific. Nulla a che fare con quelle che ho visto nell'apposita sezione del forum...

    Qui trovi la descrizione del prodotto:
    http://www.oregonscientific.it/produ...?c=1&s=1&p=322

    E qui il manuale:
    http://www.oregonscientific.it/asset...ls/AWS888N.pdf

    Ho visto che indica: temperatura, pressione e umiditÃ*. Penso che per le previsioni del tempo locali non mi serva altro...

    Inoltre ha anche un'unitÃ* esterna che non ho ancora ben capito se può trasmettere anche la pressione oppure solo umiditÃ* e temperatura.
    A pensarci bene, la pressione tra interno ed esterno non dovrebbe essere diversa...............

    Riesci a darmi un giudizio?
    Per la maggioranza dei casi la tua stazioncina sarÃ* decisamente inaffidabile per fare previsioni. Quel tipo di stazione per fare le previsioni si basa solamente sull'andamento della pressione atmosferica, ma le condizioni atmosferiche non dipendono assolutamente solo da quello, specialmente per noi che abitiamo sotto una grande catena montuosa. Tanto per farti un esempio, la giornata precedente a venti di foehn la tua stazione porrÃ* il simbolo della pioggia come previsione perchè con fronti freddi da NW tende a formarsi una innocua ( in termini di peggioramento del tempo ) depressione orografica sul mar ligure. Il giorno seguente anzichè nuvole e pioggia il cielo sarÃ* blu, la ventilazione sostenuta ed il sole accecante. Le stazioni meteo, evolute o meno, non servono a fare previsioni ma solamente a conoscere lo stato attuale dei principali parametri come temperatura, umiditÃ* e pressione. In quella stazione la sonda esterna rileva la temperatura e l'umiditÃ*, la pressione è misurata dall'unitÃ* principale. Chiaramente la pressione atmosferica interna è identica a quella esterna, le variazioni barometriche sono molto lente e dal momento che le case non sono a tenuta stagna la pressione interna, al variare di quella esterna, si adegua rapidamente a quest'ultima.


    Una cosa che non ho mai capito, e che spero di capire, è perché alcune nuvole lasciano giù pioggia mentre altre no....
    Sicuramente non è dovuto all'umiditÃ* che dovrebbe essere pari al 100% in entrambi i casi. Temperatura? Pressione? Ai posteri l'ardua sentenza!
    Anche questo è un discorso lunghissimo ed articolato. Facendo un piccolo riassunto, nelle nubi a sviluppo verticale nello spazio di poco tempo ( se c'è forte instabilitÃ* ) gli intensi moti verticali ascendenti costruiscono altissime torri di acqua dal momento che l'aria salendo molto velocemente di quota condensa altrettanto velocemente, esasperando tutti processi che portano alla formazione delle precipitazioni in una nube, che di conseguenza saranno intense. Gli intensi moti verticali ascendenti sono anche alla base delle grandinate, dal momento che l'aria che sale verso l'alto riesce a tenere i chicchi in sospensione che nel frattempo vanno ingrossandosi. Più la grandine è grossa, maggiore sarÃ* stata l'intensitÃ* dei moti ascendenti in grado di tenerli in sospensione durante il loro accrescimento. Se c'è poca instabilitÃ*, i cumuli saranno poco sviluppati così come saranno deboli i moti verticali che li hanno costruiti, dunque non sussisterÃ* la condizione per precipitazioni.
    Le piogge "stile inglese" deboli e prolungate invece di solito sono prodotte da fronti caldi. L'aria più calda ed umida, muovendosi spinta dalla presenza di basse pressioni, viaggia verso aree dove è presente aria più fredda e secca ed essendo più "leggera" di quest'ultima tende a sormontarla dando anche questa volta vita a moti verticali ascendenti che costruiranno strati o nembostrati in grado di produrre piogge deboli e prolungate. I fronti caldi quindi sono tanto più intensi quanto la massa d'aria "in arrivo" ha caratteristiche termo/igrometriche differenti da quella preesistente, possono quindi a volte produrre precipitazioni anche forti, ma mai quanto quelle presenti in concomitanza a temporali. Le catene montuose poi enfatizzaranno le piogge dal momento che l'aria che va impattando su esse sarÃ* a costretta a salire forzatamente di quota, intensificando i moti verticali.
    Come hai ben capito la formazione di nubi avviene sempre ad opera di aria che per qualche motivo sale verso l'alto in una porzione di troposfera più o meno sviluppata.
    Comunque come detto è un discorso molto in generale, se vuoi saperne di più su questo ed altri argomenti inerenti alla meteo ( anche riguardo ai radiosondaggi ) puoi leggere qualche buon libro, come ad esempio "Prevedere il tempo con Internet" di Giuliacci.

    Ho inoltre dato un'occhiata al tuo sito, guardando sia le foto che i video, devo dire che la cosa di fare volare modellini di elicotteri o aerei mi ha sempre affascinato, chissÃ* che prima o poi non cominci con qualcosa di piccolo. Ho visto che possiedi molti modelli, ma è difficile farli volare?
    Ultima modifica di Pierpaolo; 14/04/2006 alle 23:06

  7. #17
    Calma di vento L'avatar di ilcosta
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    Predefinito Re: Presentazione e correnti termiche ascensionali

    Per quanto riguarda le termiche cosiddette di restituzione la loro genesi sembra derivare dal fatto che dopo un intero pomeriggio al sole le zone del terreno più termicamente ricettive (ad esempio le pietraie) hanno accumulato una notevole quantitÃ* di calore, che richiede più tempo per essere restituito all'ambiente, che non il calore accumulato da un prato, per esempio. Ciò significa che mentre il sole cala e cessa di fornire calore al suolo, comunque il suolo stesso mantiene per un certo periodo differenze relative di temperatura capaci di continuare a staccare termiche.
    Curvatura isoipse a 850 - 700 - 500 hPa: non ciclonica
    Venti: in quota deboli settentrionali, al suolo brezze
    Pressione al suolo: tra 1016 e 1024 hPa
    Variazioni di pressione al suolo: < 1 hPa/3 ore
    Visibilità in montagna: > 20 Km
    Copertura nuvolosa: cumuli, < 4/8
    Precipitazioni ultime 24 h: assenti

  8. #18
    alevilla
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    Predefinito Re: Presentazione e correnti termiche ascensionali

    Una premessa: chiedo umilmente perdono per il fatto di aver latitato per tutti questi giorni, ma la Pasqua, le gare e le manifestazioni aeromodellistiche mi hanno lasciato davvero pochissimo tempo per qualsiasi cosa.
    Detto ciò, passiamo a noi...

    Citazione Originariamente Scritto da Pierpaolo.
    I venti più intensi sull'arco alpino e prealpino si registrano ovviamente con correnti da nord, specie in concomitanza ad intensi fronti freddi da NW che apportano maltempo in Svizzera mentre da noi i cieli rimangono perlopiù sereni con venti moderati/forti anche in pianura, questo tipo di vento prende il nome di föhn, ma più che un vento vero e proprio il föhn è un effetto, determinato dalla "caduta" delle correnti sottovento all'arco alpino con effetti di catabasi.
    Quindi l'aria fredda batte sulle pareti svizzere rivolte a nord, scarica l'acqua e poi "scavalca" le montagne e quindi da noi c'è tempo bello. In effetti generalmente succede così ed è questo che "mi frega". Guardo il pendio, vedo che ci batte su il sole, carico la macchina, parto e appena arrivato mi accorgo che il vento viene da nord ergo giornata sprecata.
    Ora mi sono accorto che condizione sufficiente a far sì che non ci sia vento da nord è la presenza di cielo velato e cumuli in vetta. Ciò dovrebbe significare che le termiche si sono potute formare e che quindi il vento in pendio viene dalla parte giusta.

    ( l'aria scendendo di quota, ed a livelli quindi con una pressione atmosferica maggiore, tende a subire effetti di compressione allontanandosi dalla sua temperatura di rugiada )
    E quindi è come se le nuvole "sparissero"???

    I venti da sud in condizioni di maltempo possono essere anche abbastanza intensi, ma mai come come quelli da nord, senza contare che in Piemonte le intense sciroccate sono sempre meno frequenti.
    Per non dire praticamente ormai assenti

    Quelli sono cirrus spissatus, con venti da nord moderati intensi ( e probabilmente anche con föhn ) la formazione di cumuli sviluppati in altezza, specie nella tua zona, è quasi impossibile. Gli spissatus comunque non si presentano con il föhn, più che altro tendono a formarsi quando aria più calda tende a scorrere in alta quota ( oltre i 5000/6000 metri ). Le "nubi del föhn" sono di solito cumuli humilis ed altocumuli lenticolari.
    Bene, vedo che sull'osservazione delle nuvole ci siamo proprio!!!!
    Come posso riparare?


    Per la maggioranza dei casi la tua stazioncina sarÃ* decisamente inaffidabile per fare previsioni. Quel tipo di stazione per fare le previsioni si basa solamente sull'andamento della pressione atmosferica, ma le condizioni atmosferiche non dipendono assolutamente solo da quello, specialmente per noi che abitiamo sotto una grande catena montuosa.
    Ottimo!!! E' proprio quello che volevo sentirmi dire
    Scherzi a parte, finora i fallimenti sono stati al pari quasi dei successi.

    Tanto per farti un esempio, la giornata precedente a venti di föhn la tua stazione porrÃ* il simbolo della pioggia come previsione perchè con fronti freddi da NW tende a formarsi una innocua ( in termini di peggioramento del tempo ) depressione orografica sul mar ligure. Il giorno seguente anzichè nuvole e pioggia il cielo sarÃ* blu, la ventilazione sostenuta ed il sole accecante.
    Beh, ma questo mi potrebbe giÃ* bastare a non farmi km a vuoto!
    Per esempio, ora la pressione è 1013 mb, 24 ore fa era a 1009, quindi il trend è abbastanza crescente. Ciò significa che almeno per domani dovrei poter andare abbastanza a colpo sicuro, no?

    Anche questo è un discorso lunghissimo ed articolato. Facendo un piccolo riassunto, nelle nubi a sviluppo verticale nello spazio di poco tempo ( se c'è forte instabilitÃ* )
    Forte instabilitÃ* significa essenzialmente elevato gradiente termico, giusto?

    gli intensi moti verticali ascendenti costruiscono altissime torri di acqua dal momento che l'aria salendo molto velocemente di quota condensa altrettanto velocemente, esasperando tutti processi che portano alla formazione delle precipitazioni in una nube, che di conseguenza saranno intense. Gli intensi moti verticali ascendenti sono anche alla base delle grandinate, dal momento che l'aria che sale verso l'alto riesce a tenere i chicchi in sospensione che nel frattempo vanno ingrossandosi. Più la grandine è grossa, maggiore sarÃ* stata l'intensitÃ* dei moti ascendenti in grado di tenerli in sospensione durante il loro accrescimento.
    Sono indeciso tra due "teorie":
    1 - Le gocce d'acqua incominciano a formarsi ad una certa quota, ben più alta di quella di formazione delle basi delle nubi e poi, quasi magicamente, cadono.
    2 - Le gocce d'acqua incominciano a formarsi appena si raggiunge il punto di rugiada, partono da piccole piccole e pian piano si ingrossano. Questo succede finché le correnti ascensionali sono talmente forti da tenerle sospese. Ad un certo punto le correnti ascensionali cessano e le gocce incominciano a cadere

    Ad occhio mi verrebbe da dire che sia più giusta la seconda.

    Se c'è poca instabilitÃ*, i cumuli saranno poco sviluppati così come saranno deboli i moti verticali che li hanno costruiti, dunque non sussisterÃ* la condizione per precipitazioni.
    Da questa frase parrebbe essere più giusta la prima...

    Come hai ben capito la formazione di nubi avviene sempre ad opera di aria che per qualche motivo sale verso l'alto in una porzione di troposfera più o meno sviluppata.
    Ok. Concetto immagazzinato!

    Comunque come detto è un discorso molto in generale, se vuoi saperne di più su questo ed altri argomenti inerenti alla meteo ( anche riguardo ai radiosondaggi ) puoi leggere qualche buon libro, come ad esempio "Prevedere il tempo con Internet" di Giuliacci.
    Ricercando in questo forum ho scoperto che anche il "Manuale di meteorologia" sempre della alphatest è stato consigliato.
    Provvedo all'acquisto di entrambi!!!!

    Ho inoltre dato un'occhiata al tuo sito, guardando sia le foto che i video, devo dire che la cosa di fare volare modellini di elicotteri o aerei mi ha sempre affascinato, chissÃ* che prima o poi non cominci con qualcosa di piccolo.Ho visto che possiedi molti modelli, ma è difficile farli volare?
    Hehe... Ora in cattedra posso salire io......
    Dopo la prima fase di "drogaggio" (far appassionare il malcapitato), avviene quella di "assuefazione" (modelli sempre più difficili ma divertenti).
    Gli elicotteri sono piuttosto difficili da far volare, mooooolto di più degli aerei, che però ovviamente si basano su concetti abbastanza diversi.
    Ci sono dei modelli che volano praticamente da soli, altri che ti ci vuole quasi la laurea...
    Come per tutte le cose si parte da quelli facili, lenti, inerziali e grossi per poi passare a quelli piccoli, brutti e cattivi!!!

    Se vuoi provare, basta che combiniamo un giorno così ti rendi conto!!!

    Grazie ancora per le spiegazioni!!!


    Saluti
    Alessandro

  9. #19
    Burrasca L'avatar di Aliseo
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    coperto Re: Presentazione e correnti termiche ascensionali

    Ciao, mi permetto di fare una precisazione sulla caduta delle gocce d'acqua. Esse non cadono perchè cessa la corrente ascensionale, ma perchè quest'ultima non è più capace di 2reggere" le gocce che frattanto si sono ingrossate, quindi è il peso delle goccie che vince contro la forza ascensionale, ma questa continua o può continuare. E' lo stesso discorso della grandine, quanto più i chicchi sono grossi tanto più le correnti ascensionali nel cumulonembo erano forti.
    "....[I]E vedrete il Figlio dell'uomo, seduto alla destra della Potenza, venire con le nubi del cielo[/I]."
    [B]Gesù Cristo[/B] (Marco 14,62)

    [B][URL="http://www.luceraweb.eu"]
    [/URL][/B]

  10. #20
    Vento forte L'avatar di Pierpaolo
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    Predefinito Re: Presentazione e correnti termiche ascensionali

    Citazione Originariamente Scritto da alevilla
    E quindi è come se le nuvole "sparissero"???
    Detto "terra terra" si, in pratica quando l'aria subisce movimenti verticali discendenti si comprime, si riscalda e si allontana dal punto di condensazione, nei movimenti ascendenti si espande, si raffredda e raggiunto il punto di condensazione forma le nubi.
    Qusto schemino indica il foehn...



    ...e questo è un caso reale, con il muro del foehn visibile sottovento alle correnti...



    Questo è invece un video che mostra sul lato sopravvento alla montagna le nubi da Stau e sottovento il cielo sereno con il muro del foehn che si colloca quindi nello "spartiacque" in vetta...

    http://www.mobotix.de/content/downlo...Zugspitze.mpeg

    Bene, vedo che sull'osservazione delle nuvole ci siamo proprio!!!!
    Come posso riparare?
    Atlante delle nubi...

    http://www.rlmet.it/atlante/default.htm

    Forte instabilitÃ* significa essenzialmente elevato gradiente termico, giusto?
    Si, negli strati bassi deve esserci però aria sufficientemente calda ed umida mentre il gradiente termico verticale negli strati medio bassi deve essere in grado di sostentare i moti verticali ascendenti, tanto per farti un esempio uno scarto termico fra 850 e 500 hPa di 20°C indica un'atmosfera stabile, di 30°C invece un'atmosfera potenzialmente propensa alla formazione di temporali se nei bassistrati c'è energia.

    Sono indeciso tra due "teorie":
    1 - Le gocce d'acqua incominciano a formarsi ad una certa quota, ben più alta di quella di formazione delle basi delle nubi e poi, quasi magicamente, cadono.
    2 - Le gocce d'acqua incominciano a formarsi appena si raggiunge il punto di rugiada, partono da piccole piccole e pian piano si ingrossano. Questo succede finché le correnti ascensionali sono talmente forti da tenerle sospese. Ad un certo punto le correnti ascensionali cessano e le gocce incominciano a cadere
    Per questi concetti, dal momento che ho visto che hai il libro prevedere il tempo con Internet, ti conviene leggere a pag 86 e a pag 221 per quanto riguarda i temporali, sono spiegati i concetti di base legati alle precipitazioni.

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