Dopo aver vissuto il td di Lorenzo Catania per il nowcasting di questo ultimo peggioramento sono stato incuriosito dalle carte da lui postate e metto qua un esempio:
La domanda allora è questa: per interpretare la posizione dei fronti con carte come quelle proposte da gfs è comunque necessario avere il supporto delle immagini del satellite oppure è possibile anche in precedenza eseguire una previsione di posizione del fronte ( freddo, caldo e occluso)sulla base delle carte a nostra disposizione ( magari oltre la 500 hPa la 850, o che altro ? )Ringrazio già da ora se qualcuno dello staff di meteonetwork può illustrare come possiamo costruire la mappa della presunta posizione del fronte passo passo![]()
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Record :Tmin -9.7°C min più alta 24,9°C Tmax 40,4°C max più bassa -1.9°C Pioggia 24 h: 69,2mm Vento:91.4 km/h Pmin 975.8 hPa Pmax 1027.3 hPa
VUE :2011 -3,4°C +40,4°C 622,2 mm 2012 -4.0°C +38.7°C 800,9 mm 2013 -2.4°C +36.4°C 735,6 mm 2014 -2.4°C +35,2°C 1168,2 mm
E' un po' complicato spiegarlo così in 2 parole. In generale per arrivare a disegnare i fronti sulle mappe con una certa precisione devi:
- sapere bene quali sono le fenomenologie associate ad ogni tipo di fronte (tipo di nubi, di precipitazioni, come si muovono, come variano temperatura, umidità e pressione al loro passaggio)
- digerirti mappe su mappe, facendo confronti tra diversi parametri (oltre a quelli che ti ho già detto mettici anche geopotenziale, intensità e direzione del vento).
- confrontare quello che pensi sia un risultato verosimile (la posizione del fronte che hai trovato) con ciò che poi vedi sul satellite
E questo lo devi ripetere centinaia e centinaia di volte per acquisire un po' di esperienza e capire i meccanismi principali che stanno alla base della genesi, dello sviluppo e del movimento di un fronte (fai conto che praticamente io disegno una mappa isobarica con i fronti sovrapposti almeno una volta al giorno dal febbraio 1991)
Comunque provo di seguito a farti un esempio molto sintetico di quello che devi cercare su una mappa isobarica semplice. Te lo divido in passi, rimanendo sul generale:
1) I sistemi frontali sono solitamente collegati con strutture di bassa pressione. Quindi individui il tuo obiettivo, ad esempio su questa mappa la struttura di bassa pressione tra il Portogallo e l'Islanda.
2) I venti all'interno di una bassa pressione ruotano (nel nostro Emisfero) in senso antiorario quindi, in generale sul fianco destro portano aria calda verso nord, e sul fianco sinistro portano aria fredda verso sud. Dato che i fronti indicano l'INIZIO di una avvezione di aria fredda o calda puo aspettarti in prima approssimazione che il fronte caldo stia più o meno sul lato destro della depressione ed il fronte freddo sul lato sinistro.
3) Già ... ma DOVE potremo collocare i due fronti? Visto il discorso appena fatto ti puoi aiutare con una mappa che riporti un campo di temperature. Quella al suolo è meglio di no, perché troppo influenzata dall'irraggiamento solare giornaliero; allora è meglio salire un po' più sù, ad esempio ad 850 hPa. Prendi allora la mappa relativa e ti ricordi un paio di regoline mnemoniche:
a) i fronti si collocano dove il gradiente di temperatura subisce una brusca variazione. Guardi cioé dove le isoterme da fitte si fanno rade, o viceversa.
b) Le isolinee di geopotenziale o le isobare, dove si trovano i fronti, subiscono una brusca variazione di curvatura (occhio che non vale il viceversa)
In base a queste puoi già trovare qualcosa, tenendo a mente quanto al punto 1) riguardo alla rotazione dei venti (i pallini neri ti indicano i vari centri della bassa pessione).
4) Attenzione però: qui ora stiamo lavorando sulla mappa ad 850 hPa, quindi i fronti avranno una posizione leggermente diversa dalla mappa al suolo (in particolare il fronte freddo rimane un po' "indietro" e quello caldo un po' "avanti").
Comunque, ci può convincere la forma e la posizione di quel fronte? Per buona parte sì, ma c'è qualcosa che stride: in corrispondenza del centro della depressione ad WNW della Scozia infatti si vede una bolla di aria più calda rispetto al circondario (la macchia gialla a temperature sopra gli 0°C). Ebbene, quando una bolla di aria calda si isola vicino al centro di una depressione, significa che quella depressione ha già iniziato la sua fase di occlusione (cioé di invecchiamento); quindi dovremo aspettarci anche un fronte occluso da qualche parte.
Allora che si fa? Beh, se quella depressione ha un fronte occluso, ma presenta anche un fronte caldo (quello tra Islanda e Norvegia), verosimilmente presenterà anche un fronte freddo, che però si troverà "davanti" (cioé a destra rispetto) al fronte occluso, quindi in un certo senso in territorio proibito, a destra dell'occhio della depressione stessa.
Dove? Nell'altro punto di massima curvatura delle isolinee (vedi figura); quindi, una volta inserito il fronte freddo vero e proprio potrai mettere il ramo occluso dove prima avevi inserito il "falso" fronte freddo.
5) Torniamo ora alla mappa delle isobare al suolo e vediamo se questa ricostruzione che abbiamo fatto puà tornare, osservando se le isobare si incurvano di più in prossimità dei punti dove abbiamo disegnato i fronti sulla carta a 850 hPa.
Sembra proprio che non ci siano incongruenze: ecco quindi un buon candidato per diventare la tua linea frontale![]()
P.s.: questa era una mappa di previsione a 180 ore (quasi 8 giorni), quindi con tutta probabilità non potrai verificarne la validità con le immagini satellitari.
Purtroppo non ho trovato esempi più semplici su mappe a scadenza minore, mi spiace![]()
Ciò che ti ho descritto comunque è solo una semplificazione di una vera e propria elaborazione di un fronte, ripeto; in realtà i ragionamenti che si fanno sono molto più incasinati.
Anzi, in teoria se volessi fare le cose con rigorosità dovresti riferirti alle sole mappe di temperatura potenziale, che però sono piuttosto complicate da leggere, e non si trovano facilmente sulla rete. Ma eventualmente questo sarà un passo successivo, molto lontano nel tempo (te lo garantisco).
Spero perlomeno ti abbia comunque aiutato a capirci qualcosa in più![]()
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Ultima modifica di Lorenzo Catania; 22/03/2007 alle 17:56
"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
mamma mia... questa roba al terzo anno mi servirà un casino.... comunque grazie di scrivere questi post Lorenzo! davvero interessantissimo questo passo-passo!
fantastica spiegazione, ottimo !![]()
Non posso che esprimerti tutta la mia gratitudine perchè nella vita faccio tutt'altro (medico) e conoscere persone che ci permettono di capire quanto è affascinante la meteorologia è comunque sempre uno stimolo per saperne sempre di più.
GRAZIE !
Record :Tmin -9.7°C min più alta 24,9°C Tmax 40,4°C max più bassa -1.9°C Pioggia 24 h: 69,2mm Vento:91.4 km/h Pmin 975.8 hPa Pmax 1027.3 hPa
VUE :2011 -3,4°C +40,4°C 622,2 mm 2012 -4.0°C +38.7°C 800,9 mm 2013 -2.4°C +36.4°C 735,6 mm 2014 -2.4°C +35,2°C 1168,2 mm
Lorenzo non ricordo bene...
Quand'è che si comincia a vedere sulle carte che il fronte occluso (fronte freddo che raggiunge il caldo) si è ormai formato?
Forse quando è presente un cuore caldo nella depressione per caso?
Non ricordo proprio...
Si, in quella fase l'occlusione è già conclamata diciamo.
Comunque in generale il meccanismo ha quello come scopo perché, proprio come dici tu, aria fredda ed aria calda vengono a contatto, e devono rimescolarsi in qualche modo per trovare una sorta di equilibrio (stabilità). Allora cosa deve succedere? Dato che l'aria fredda è più densa di quella calda, alla fine dovrà trovarsi sotto, e quindi l'aria calda dovrà stare in quota; altrimenti l'aria rimane instabile.
Pertanto l'occlusione, che caratterizza la fase decadente di un ciclone, dovrà portare all'isolamento dell'aria calda in alta quota, con obiettivo ultimo la parte centrale della depressione, in modo da "chiudere i rubinetti" che lo alimentano, in qualche modo![]()
Qui sotto ti riporto un esempio semplice (finalmente) che si trova(va) nelle mappe di oggi; dalla nascita dell'onda baroclina (e del ciclone collegato) allo sviluppo dell'occlusione.
Se guardi con attenzione, le isoterme tra fronte freddo e fronte caldo lentamente si fanno sempre più appuntite verso il centro della depressione, fino a che non si isola una bolla di aria più calda (o comunque meno fredda), cioé il settore occluso del ciclone![]()
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"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
chiaro come l'acqua!
Grandissima spiegazione di lorenzo che ringrazio come gli altri.
Giusto per arricchire il discorso inserisco una pillola sull'argomento.
Esaminando la corrente a getto che fa da azione guida alle onde frontali, possiamo dire che il fronte freddo sarà collocato un pò davanti rispetto alla saccatura del getto, il fronte caldo un pò più indietro rispetto al promontorio del getto che segue. ovvio che se il getto si intensifica, anche i fronti si intensificano e viceversa.
Poi se abbiamo una carta delle tendenze barometriche ancora meglio, però non saprei dove rintracciarle sul web. Anzi se qualcuno riesce a trovarle le commentiamo insieme.![]()
"....[I]E vedrete il Figlio dell'uomo, seduto alla destra della Potenza, venire con le nubi del cielo[/I]."
[B]Gesù Cristo[/B] (Marco 14,62)
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Francesco Nucera
"Sono un tipo burbero, scontroso e permaloso ma se mi impegno so essere anche simpatico"
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meteorologo Meteosolutions S.r.l.
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