Risultati da 1 a 4 di 4
  1. #1
    Brezza leggera L'avatar di NimbostratuS
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    Predefinito Quali sono le supercelle più potenti ?

    Ciao a tutti. Una curiosità: in molte discussioni si è parlato dei vari elementi che concorrono alla formazione di un temporale a supercella, ossia presenza di shear elevato, cape e corrente a getto concomitante, ma forse si è un pò passato sotto silenzio le differenze che possono esserci a seconda del contesto ciclonico.
    Che caratteristiche hanno le supercelle da fronte caldo, freddo o da settore caldo (prefrontali) o post frontali ? Quali possono essere potenzialmente le più pericolose? E le supercelle da instabilità termica?

    Ciao!

  2. #2
    TT-chaser L'avatar di Aletemporale
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    lampo Re: Quali sono le supercelle più potenti ?

    Bella domanda, qui ci vuole Griffa.
    Alessandro 1981
    membro del TT-chaser

  3. #3
    Brezza tesa L'avatar di Luca Angelini
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    Predefinito Re: Quali sono le supercelle più potenti ?

    Citazione Originariamente Scritto da NimbostratuS Visualizza Messaggio
    Ciao a tutti. Una curiosità: in molte discussioni si è parlato dei vari elementi che concorrono alla formazione di un temporale a supercella, ossia presenza di shear elevato, cape e corrente a getto concomitante, ma forse si è un pò passato sotto silenzio le differenze che possono esserci a seconda del contesto ciclonico.
    Che caratteristiche hanno le supercelle da fronte caldo, freddo o da settore caldo (prefrontali) o post frontali ? Quali possono essere potenzialmente le più pericolose? E le supercelle da instabilità termica?

    Ciao!

    Anzitutto va detto che in Italia le supercelle non sono cosi frequenti come siamo portati a credere.
    La loro formazione prevede la concomitanza di numerose circostanze favorevoli tra le quali,come hai giustamente detto tu,uno shear verticale in velocità e direzione elevato,cape e lift elevati,aggiungerei anche l’indice EHI tra il suolo e i 3 km di quota,l’energy Helicity index,che misura la propensione dell’aria a salire con moto rotazionale in rapporto con il valore del CAPE,getto ascendente che agevola la convergenza nei bassi strati ecc...

    In un territorio complesso come il nostro,attraversato da grandi catene montuose,si possono verificare alcuni indici altamente favorevoli alla formazione della supercella,altri invece assolutamente sfavorevoli o indifferenti,cosi abbiamo ad esempio poderosi MCS (sistemi convettivi a mesoscala,in sostanza grandi temporali dati dall’unione di più celle) che possono essere scambiati per supercelle,ma che invece non lo sono (e lo si può dedurre da radar,satellite osservazione visiva,in particolare sull’eventuale nube a muro posteriore).

    Direi che la condizione sinottica che più facilmente può condurre alla formazione di supercelle sia il transito di un sistema frontale preceduto da aria calda subtropicale e seguito da aria polare o meglio artica marittima.In particolare nei mesi estivi nel settore caldo del corpo nuvoloso,a seguito del fronte caldo,l’aria subtropicale può organizzarsi in una linea prefrontale composta da numerose celle temporalesche a updraft inclinato;alcune di queste possono trovare le condizioni favorevoli per raggiungere,anche solo temporaneamente lo stadio di supercella.
    Sulla pianura Padana ciò avviene quando l’aria fredda nord atlantica,il cui spessore è solitamente ragguardevole,sopraggiunge da NW e si trova a dover scavalcare le Alpi;in questa situazione l’aria fredda al suolo,dovendo aggirare la barriera montuosa,ritarda l’irruzione di alcune ore rispetto al flusso in quota il quale,in questo modo,si trova a scorrere improvvisamente sul catino padano colmo di aria calda e molto umida subtropicale con notevole salto termo igrometrico foriero di forte instabilità.

    Anche sul mar Ligure ,l’alto Tirreno o l’alto Adriatico in questa situazione si possono verificare condizioni favorevoli allo sviluppo di supercelle,a patto però che il mare sia sufficientemente caldo.

    Un'altra circostanza per lo sviluppo del mesociclone lo si trova al passaggio di Dry line (linea secca) una specie di fronte di discontinuità,non termica,ma igrometrica.
    Ad esempio dopo il transito di un fronte freddo su Piemonte e Lombardia può arrivare il föhn,mentre sul Veneto la massa d’aria,in rientro da est,transita sul mare Adriatico umidificandosi;il fronte di contatto tra le due masse d’aria (se lo shear lo consente) può provocare l’insorgenza dei maestosi cumulonembi rotanti che spesso colpiscono le pianure venete,friulane e emiliano romagnole,nonchè l’est della Lombardia.

    Altre ancora sono le condizioni ma le principali sono queste.

    Un cordiale saluto,Luca
    Meteobook.it
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  4. #4
    TT-chaser L'avatar di Aletemporale
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    lampo Re: Quali sono le supercelle più potenti ?

    Bella spiegazione!
    Alessandro 1981
    membro del TT-chaser

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