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Ghiacciaio o Rock Glacier di Croda Rossa d'Ampezzo
Apro un thread separato in quanto ho parecchie foto e non vorrei intasare il normale nowcasting. Un po' anche perchè trovo che questo luogo lo meriti e in passato non ricordo thread sulla Croda Rossa.
Comunque, giornata in solitaria dedicata alla "ricerca" di quello che rimane del ghiacciaio di Croda Rossa. Partenza più o meno da Cimebanche seguendo il sentiero abbastanza affollato che porta a Pratopiazza, poi prendo il sentiero n 3 in salita verso Cadin del Ghiacciaio. Giunto ad un alto prato dove beate pascolano delle mucche devio dal sentiero scorgendo di fronte a me un imponente apparato morenico che risalgo a fatica. Arrivato in cima ad esso mi si apre un paesaggio incredibile, sconvolto, colline moreniche imponenti, sfaciumi e detriti in quantità impressionante e sullo sfondo attacata alle pareti neve residua. Le foto come sempre renderanno poco l'idea e di certo non riprodurrano il rumore continuo di caduta di pietre che incessantemente avviene da tutte le pareti intorno. Mi risulta ora chiara la formazione di tali colline di detriti morenici alla base di un ghiacciaio che anche al suo massimo splendore non doveva essere poi così enorme. Continuo a camminare su di loro e dopo un 200 metri circa scorgo il primo ghiaccio ricoperta letteralmente da una montagna di detriti.Ne ho viste di situazioni simili sul Sorapiss, in Cristallo e altrove sulle Dolomiti ma nulla di simile. Sarò a trecento metri dalla prima neve residua e al primo cambio di pendenza. Dato lo spessore notevole del ghiaccio sepolto per quello che posso intuire il ghiaccio fossile sicuramente si spinge ancora più giù e fa si che l'areale di questo rock glacier sia davvero notevole. Procedendo il ghiaccio affiora sempre qua e la dando comunque un'idea di continuità davvero affascinante. Decisamente un luogo per feticisti di sfasciumi e congetture sulla vita sotterranea del ghiaccio..... Procedendo arrivo sulla prima neve stagionale che letteralmente lotta contro la caduta costante di detriti per rimanere visibile.Inntorno a me intanto si mostrano pareti sempre più rosse, gialle,brune e candide in contrasti stupefacenti. Decido di andare sopra la parte più inclinata verso la mia sinistra anche per vedere meglio il canalone che fende la montagna e risale verso destra. La neve qui è molto compatta e a 60-70 metri dalla parete verticale( impressionante, un muro di 400-500 metri a strapiombo) mi fermo anche perchè continua la caduta di detriti, seppur non di grandi dimensioni. I detriti maggiori cadono dai fianci che sono letteralmente rosso scuri, completamente marci. Girandomi vedo parte dell'arco alpino con i ghiacciai austriaci e la verde pusteria sotto di me. Al ritorno devio verso sinistra e arrivo la piccolo laghetto glaciale. Qui mi fermo per riammirare questo posto selvaggio e inospitale che mi ha regalato grandi emozioni e chiudendo gli occhi me lo immagino nel 1800 quando vinceva contro la roccia, roccia che oggi lo preserva certo meglio che mille teloni o altre diavolerie.
Ora le foto. Prima vista del ghiacciaio dopo che ho deiviato dal sentiero 3 e morena frontale più avanzata.
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