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  1. #61
    Burrasca L'avatar di EnnioDiPrinzio
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    Predefinito Re: Riconoscimento del modellamento glaciale quaternario in appennino tramite Google earth

    MONTE MAGGIORASCA (approfondimento lato ovest-Valle di Santo Stefano d'Aveto)

    Come si è detto l'osservazione precedente del monte Maggorasca e del monte Ragola sono state sviluppate in modo sommario(una mezza mattinata) per quello che macroscopicamente salta all'occhio da una visione zenitale e 3D di google earth con qualche zoommata di Bing mappe,è quindi da considerare un primo esame preliminare.Ebbene tornandoci sopra,usando la funzione di street view ,percorrendo la strada che sale a Santo Stefano d'Aveto ed ancora superato il paese verso la stazione di partenza degli impianti di sci,si notano massi di grandi dimensioni,che hanno tutta l'aria di essere massi erratici,pertanto se confermato, la prima traccia glaciale segnata nel precedente intervento và notevolmente estesa sino a portare la lingua glaciale a circa 850m slm il chè non è impossibile per una valle orientata ad ovest,visto che il rilievo che la borda sul lato sud determina un cono d'ombra protettivo che permetteva al ghiacciaio di spingersi così in basso (bisogna tenere conto che nella vicina Val Parma i ghiacciai scendevano anche più in basso).Nei prossimi interventi saranno approfonditi i restanti settori del monte Maggiorasca per determinare meglio (per quanto possibile) lo sviluppo delle morene terminali degli apparati.
    Per Enrico.
    Forse non si vedevano le immagini perchè le avevo messe in una cartella il cui percorso era troppo lungo(4 sub-cartelle) ora ci riprovo

    -masso erratico 1-1 masso erratico.jpg -Allegato 274372



    -massi erratici (?) 2-2 masso erratico.jpg-Allegato 274373



    -masso erratico 3 -3 masso erratico.jpg-Allegato 274374



    -masso erratico 4 -4 masso erratico.jpg-Allegato 274375



    -ubicazione generale dei massi erratici 1-2-3-4-ubicazione massi erratici.jpg-Allegato 274376



    -ubicazione di dettaglio 1-2-ubicazione massi erratici 1-2.jpg-Allegato 274377



    -ubicazione di dettaglio 3-4-ubicazione massi erratici 2-4.jpg-Allegato 274378




    -ricostruzione del ghiacciaio se sono erratici i massi 1-2
    2 valle di s stefano d'aveto ricostruzione.jpg
    -Allegato 274379
    Ultima modifica di EnnioDiPrinzio; 15/10/2012 alle 23:28

  2. #62
    Enrico_3bmeteo
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    Predefinito Re: Riconoscimento del modellamento glaciale quaternario in appennino tramite Google earth

    Citazione Originariamente Scritto da EnnioDiPrinzio Visualizza Messaggio
    MONTE MAGGIORASCA (approfondimento lato ovest-Valle di Santo Stefano d'Aveto)

    Come si è detto l'osservazione precedente del monte Maggorasca e del monte Ragola sono state sviluppate in modo sommario(una mezza mattinata) per quello che macroscopicamente salta all'occhio da una visione zenitale e 3D di google earth con qualche zoommata di Bing mappe,è quindi da considerare un primo esame preliminare.Ebbene tornandoci sopra,usando la funzione di street view ,percorrendo la strada che sale a Santo Stefano d'Aveto ed ancora superato il paese verso la stazione di partenza degli impianti di sci,si notano massi di grandi dimensioni,che hanno tutta l'aria di essere massi erratici,pertanto se confermato, la prima traccia glaciale segnata nel precedente intervento và notevolmente estesa sino a portare la lingua glaciale a circa 850m slm il chè non è impossibile per una valle orientata ad ovest,visto che il rilievo che la borda sul lato sud determina un cono d'ombra protettivo che permetteva al ghiacciaio di spingersi così in basso (bisogna tenere conto che nella vicina Val Parma i ghiacciai scendevano anche più in basso).Nei prossimi interventi saranno approfonditi i restanti settori del monte Maggiorasca per determinare meglio (per quanto possibile) lo sviluppo delle morene terminali degli apparati.

    -masso erratico 1 -Allegato 274372



    -massi erratici (?) 2-Allegato 274373



    -masso erratico 3 -Allegato 274374



    -masso erratico 4 -Allegato 274375



    -ubicazione generale dei massi erratici 1-2-3-4-Allegato 274376



    -ubicazione di dettaglio 1-2-Allegato 274377



    -ubicazione di dettaglio 3-4-Allegato 274378




    -ricostruzione del ghiacciaio se sono erratici i massi 1-2
    -Allegato 274379
    le foto non si vedono

  3. #63
    Burrasca L'avatar di EnnioDiPrinzio
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    Predefinito Re: Riconoscimento del modellamento glaciale quaternario in appennino tramite Google earth

    Ciao Enrico,ho reinserito le immagini,come ho spiegato nel mio intervento,il percorso della cartella da dove ho estratto le immagini era troppo lungo,ben quattro sub-cartelle.Ora direttamente da desktop le ha prese.

  4. #64
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    Predefinito Re: Riconoscimento del modellamento glaciale quaternario in appennino tramite Google earth

    MONTE MAGGIORASCA (piccola eventuale correzione presso il passo del Tomarlo)
    Nella zona sud del Maggiorasca,c'è una cima che supera i 1550 m. con orientamento a nord-est del pendio (attraversato dalla strada che porta al passo del Tomarlo) battuta anche da GE(street view).Presumibilmente,tale pendio per quota ed esposizione poteva ospitare un piccolo apparato anche se non percepisco particolari informazioni dall'esame delle immagini (tanto di Google earth che di Bing mappe).
    allego un paio di immagini dello stato attuale e di una ipotetica ricostruzione del piccolo eventuale apparato glacialePasso del Tomarlo GE.jpgPasso del Tomarlo ricostr.jpg

  5. #65
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    Predefinito Re: Riconoscimento del modellamento glaciale quaternario in appennino tramite Google earth

    MONTE RAGOLA (correzione zona del lago Bino)
    allego immagini relative alla zonadel lago Bino,lago di escavazione glaciale nella zona a nord rispetto al monte Ragola (esaminato insieme al monte Maggiorasca).
    La presenza di detto lago glaciale fa presupporre una lingua collaterale del ghiacciaio che scendeva dal versante nord del Ragola.

    P.S. per tutto il resto che rigurda sia il Ragola che il Maggiorasca,da un esame sommario di G.E. e di Bing mappe,oltre che street view non vedo elementi ulteriori rispetto alla prima analisi (salvo quella della valle di Santo Stefano d'Aveto suggerita dai massi erratici.La generosa copertura vegetale di questi monti,oltre al ruscellamento di questi terreni impermeabili e dotati di una cospicua piovosità.

    --ubicazione del lago Bino-ubicazione lago bino.jpg



    --immagine zenitale GE-lago Bino GE.jpg



    --immagine Bing mappe-GetMap[1].jpg



    --correzione ricostruttiva dell'apparato glaciale-lago Bino GE ricostr.jpg

  6. #66
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    Predefinito Re: Riconoscimento del modellamento glaciale quaternario in appennino tramite Google earth

    VAL PARMA
    L'alta Val Parma,da un punto di vista glaciologico,è stata talmente indagata che qui non posso aggiungere nulla,se non cercare di seguire,in un paio d'ore questa sera,sulle viste di Google earth quello che hanno indagato ed evidenziato gli studiosi della materia.E' arcinoto che la morena terminale si spingeva a nord dell'abitato di Bosco a quote intorno i 600-700 metri.I circhi glaciali sono ben visibili anche su G.E. tuttavia a titolo di esempio faccio notare alcune distosioni d'immagine sulle pareti strapiombanti confrontando l'immagine panoramica presa da un filmato sul monte Navert(guardando verso est,quindi fuori dal bacino del Parma e già in quello dell'Enza) e la corrispondente immagine di G.E..Se i circhi sommitali sono ben visibili,con questo mezzo d'indagine è più difficile individuare le morene di fondo e laterali sotto il limite del bosco,poichè la notevole copertura vegetale ostacola la visione,salvo le morene più pronunciate.Non mi dilungo ulteriormente salvo notare che il versante sud,molto ripido non mostra segni di apparati glaciali salvo sotto il monte Orsaro (versante ovest) ,il monte Matto (sempre sul versante ovest) e più ad est su una valletta esposta ad ovest sotto il crinale del Bragalata(così sembra chiamarsi quel crinale dalle foto di panoramio).Allego anche una ricostruzione dei circhi e delle morene della Val Parma che si trova sulle immagini di explorer digitando glacialismo val Parma-immagini(ne citerei l'autore se vi fosse riportato).

    --1.jpg


    --
    2.jpg


    --3.jpg



    -versante ovest del monte Orsaro
    -4.jpg



    -piccolo apparato sotto il versante ovest del monte Matto
    -5.jpg



    -valletta sotto il versante sud del Bragalata
    -6.jpg



    -da G.E. dal monte Navert guardando verso est (bacino dell'Enza)-
    7.jpg



    -lìimmagine da un filmato dal m. Navert
    -8.jpg




    -stessa inquadratura dal monte Navert verso est
    -9.jpg




    -la piantina presa da internet ( da explorer immagini)
    -10.JPG
    Ultima modifica di EnnioDiPrinzio; 23/10/2012 alle 09:58

  7. #67
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    Predefinito Re: Riconoscimento del modellamento glaciale quaternario in appennino tramite Google earth

    MASSICCIO DEL SIRINO-MONTE PAPA m 2005
    Una bellissima montagna lucana dell'Appennino meridionale di duemila metri,con un'ottima piovosità dovuta alla vicinanza del tirreno.Tutto ciò ha lasciato ben evidenti le impronte degli antichi ghiacciai anche in misura maggiore rispetto a tante montagne dell'Appennino centrale di pari altezza ma con un clima meno umido.Le foto tratte da wikipedia parlano ancora di più delle immagini di GE.Tuttavia anche con questo mezzo d'indagine non perfetto saltano subito agli occhi i circhi glaciali del versante nord.Ho segnato anche qualche piccolo apparato del lato sud,ed in una valle meridionale un apparato in via ipotetica poichè sembra di scorgere una morena ,ma non ne sono sicuro,per cui ne ho segnato solo i bordi.Il ghiacciaio principale,quello che ha creato il lago Remmo o Laudemio forse andava anche oltre,ma con GE non si riesce a percepirne la fine esatta.Il ghiacciaio che ho segnato sul lato occidentale forse proseguiva anche più in basso (valle del cacciatore fino al laghetto zapano(come riportato da Wikipedia ma dalle immagini di GE questo non si vede e siccome nel thread appunto è questo il mezzo d'indagine principale per una prima sommaria indagine,mi sono limitato prudenzialmente.Allego le immagini

    -lago Remmo e versante nord monte Papa(Wikipedia)-LAGO REMMO.png



    --vallone del porcile(wikipedia)-vallone del porcile 2.png



    --2.jpg



    --
    3.jpg


    --4.jpg



    --
    5.jpg


    --6.jpg



    --
    10.jpg


    --
    11.jpg


    --
    12.jpg


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    13.jpg

    --
    14.jpg


    --
    15.jpg
    Ultima modifica di EnnioDiPrinzio; 26/10/2012 alle 00:07

  8. #68
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    Predefinito Re: Riconoscimento del modellamento glaciale quaternario in appennino tramite Google earth

    BRIC MINDINO(sconfinamento in Alpi Marittime)

    Ho scelto apposta l'ultima montagna delle Alpi Marittime,quella più ad est prima che le quote divengano improponibili,per qualsiasi apparato glaciale wurmiano,per capire meglio cosa aspettarsi in Liguria ed in Appennino Tosco-Emiliano su montagne di pari quota che però per conformazione sfavorevole o posizionamento in relativa ombra pluviale sono penalizzate dal punto di vista della glaciazione antica(es monte Lesima,monte Gennaio-ad est di Corno alle Scale)
    Il monte in questione (m.1879) essendo posto ad est di monti ben più alti di lui.è in completa ombra pluviale rispetto alle correnti occidentali,sebbene non del tutto da quelle sud-occidentali,questo insieme ad una conformazione morfologica non favorevole (scarse superfici esposte a nord con le quote giuste) comporta un apparente debolissimo modellamento glaciale.
    Appena ad ovest c'è il monte Antoroto(m. 2144),che invece mostra un buon modellamento glaciale,ma anchesso non eccezionale,per gli stessi motivi di ombra pluviale (siamo ai livelli di una montagna di pari quota dell'Appennino centrale sul versante laziale,posto come sappiamo a latitudini più meridionali.

    --1.jpg



    --
    2.jpg


    --ecco invece il monte Antoroto 2144
    --monte antoroto.jpg

  9. #69
    Enrico_3bmeteo
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    Predefinito Re: Riconoscimento del modellamento glaciale quaternario in appennino tramite Google earth

    Citazione Originariamente Scritto da EnnioDiPrinzio Visualizza Messaggio
    MASSICCIO DEL SIRINO-MONTE PAPA m 2005
    Una bellissima montagna lucana dell'Appennino meridionale di duemila metri,con un'ottima piovosità dovuta alla vicinanza del tirreno.Tutto ciò ha lasciato ben evidenti le impronte degli antichi ghiacciai anche in misura maggiore rispetto a tante montagne dell'Appennino centrale di pari altezza ma con un clima meno umido.Le foto tratte da wikipedia parlano ancora di più delle immagini di GE.Tuttavia anche con questo mezzo d'indagine non perfetto saltano subito agli occhi i circhi glaciali del versante nord.Ho segnato anche qualche piccolo apparato del lato sud,ed in una valle meridionale un apparato in via ipotetica poichè sembra di scorgere una morena ,ma non ne sono sicuro,per cui ne ho segnato solo i bordi.Il ghiacciaio principale,quello che ha creato il lago Remmo o Laudemio forse andava anche oltre,ma con GE non si riesce a percepirne la fine esatta.Il ghiacciaio che ho segnato sul lato occidentale forse proseguiva anche più in basso (valle del cacciatore fino al laghetto zapano(come riportato da Wikipedia ma dalle immagini di GE questo non si vede e siccome nel thread appunto è questo il mezzo d'indagine principale per una prima sommaria indagine,mi sono limitato prudenzialmente.Allego le immagini

    -lago Remmo e versante nord monte Papa(Wikipedia)-LAGO REMMO.png



    --vallone del porcile(wikipedia)-vallone del porcile 2.png



    --2.jpg



    --
    3.jpg


    --4.jpg



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    5.jpg


    --6.jpg



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    10.jpg


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    11.jpg


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    12.jpg


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    13.jpg

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    15.jpg
    Sempre molto parco nelle ricostruzioni

  10. #70
    Burrasca L'avatar di EnnioDiPrinzio
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    Predefinito Re: Riconoscimento del modellamento glaciale quaternario in appennino tramite Google earth

    Citazione Originariamente Scritto da Enrico_3bmeteo Visualizza Messaggio
    Sempre molto parco nelle ricostruzioni
    Ben Tornato Enrico,diciamo che sono prudente,applico la massima degli antichi romani al contrario "melius abundare quam deficere" se non ricordo male ma il mio "latinorum" è parecchio arrugginito.
    Beh che dire se uno su una montagna non ci è mai stato ed i mezzi disponibili sono soltanto Google earth oppure Bing mappe e qualche foto da internet,vedi bene che non è facile sbilanciarsi,senza sopralluoghi diretti.Con questi mezzi saltano all'occhio subito le tracce più eclatanti,diciamo che quasi sempre esce fuori il tardo glaciale,mentre per il massimo glaciale,spesso la fase fluviale successiva,ed eventualmente la copertura vegetale fanno grande opera di mascheramento sui terreni interessati da glaciazione soltanto nel massimo della glaciazione stessa(morene terminali.apparati minori ecc).
    Se poi pensiamo che in montagne dove ad esempio il limite climatico stava a 1500 m. molto spesso esistevano nevai e vedrette nel massmo glaciale,intorno a quella quota,che da tempo sono stati cancellati,per la loro durata effimera,specie sui suoli teneri ed impermeabili(appennino settentrionale e monti della Laga) và un pò meglio sui terreni carsici dove il ruscellamento superficiale è quasi assente,e l'unico agente modellatore (che ha spostato i sassi e le ghiaie) è stato il ghiaccio di quei tempi lontani.(non è un caso che fui folgorato vedendo il Velino su G.E.
    Però è un buon inizio,sicuramente serve il tutto ad una prima scrematura,in attesa di affinamenti d'indagine.Saluti carissimi Enrico.

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