foto che a mio avviso dice molte cose...
- strato di ghiaccio nero che faceva da piano di appoggio appoggio al successivo manto, ma con scarsa presa tra i due. Finchè il ghiacciaio era un unico corpo, non c'era alcun rischio di crollo, ma con la progressiva fusione e conseguente separazione dai corpi glaciali vicini, la struttura ha iniziato ad avere problemi di aderenza
- il ghiacciaio si è crepacciato con 2 fessure importanti, la più bassa più ampia (vedere foto pre crollo).
- la profondità del crepaccio è visibile dal colore del ghiaccio più chiaro , mentre gli ultimi metri più azzurri stanno a indicare il punto in cui la base era collegata senza fessurazione.
- Questo crepaccio si è probabilmente riempito parzialmente d'acqua di fusione, esercitando una certa pressione sulla parete a valle del crepaccio
tutti questi indizi fanno intuire che la probabile causa del crollo è la scarsa aderenza tra lo strato superficiale di ghiaccio e quello di base (nero), unita alla pressione dell'acqua nel crepaccio, il tutto in un contesto di piano fortemente inclinato del pendio
"Noi non sappiamo aver pazienza. Vogliamo l'uovo, il culo caldo e la gallina. Ma quella, appena ha fatto l'uovo se ne va, e il culo caldo non ce l'hai. So che è un pò volgare, ma è così...." 07-06-2011 G.Trapattoni
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