Immagino che questo gia lo conoscete tutti:
INDAGINI GEORADAR SUL GHIACCIAIO DEL CALDERONE DEL GRAN SASSO D?ITALIA: PRIMI DATI RELATIVI ALLA RICOSTRUZIONE DELLO SPESSORE DI GHIACCIO RESIDUO
Parliamo di una vita fa..... Luglio 98...
Gia gli autori dello studio nel luglio 98 dicevano che sopra la strozzatura gli spessori non erano significativi in pratica, tant e vero che li non hanno perso tempo a misurare. Strozzatura che era proprio sul punto di diventare salto di roccia. Adesso, dopo 16 anni, non escludo che qualche placchetta nella parte alta ancora ci sia, e la foto di damon hill del 2012 qualcosa lo lasciva intravedere. Ma parliamo di residui non significativi. Piuttosto, anche nella conca a questo punto inizio a chiedermi quanti metri di ghiaccio possano esserci ancora, visto che in quel profilo individuavano il fondo roccioso a una quota poco sopra i 2650..... Ho paura che anche sotto ormai ci siano solo placche separate fra loro con spessori di qualche metro..... Chissa....mi par di capire pero che la fatica di portare un georadar lassu non voglia farla piu nessuno.....non valendone piu la pena.... Insomma, un indagine sofisticata per vedere che cosa?
Credo che sia molto difficile fare più che semplici supposizioni, però secondo me il ghiaccio è ancora ben presente.
Per come la vedo io noi sappiamo soltanto che negli ultimi anni la conca si è approfondita, e di molto anche, (mi sembra che cristiano avesse calcolato circa 50cm all'anno in media di scioglimento), e questo è l'unico dato SICURO che abbiamo sul ghiaccio sottostante. Questo ci deve far pensare che ghiaccio sotto la ghiaia è ancora presente nella maggior parte della conca, altrimenti non ci saremmo affatto accorti dello sprofondamento, mentre il cambiamento è stato chiaro e ben visibile, tanto da favorire in maniera chiara l'effetto dolina nella parte bassa e persino piccole valanghe.
Ricordo l'accostamento delle due disastrose stagioni 2007 e 2012 che lasciando il calderone drammaticamente sprovvisto di neve ci permisero il confronto dell'aspetto del ghiacciaio nella sua interezza, e non solo quasi tutta la parte bassa ma anche la parte alta sembrava essere leggermente sprofondata, segno che di ghiaccio ce n'era (e probabilmente ce n'è) ancora. Certo senza un georadar o un qualche tipo di sondaggio non sapremo mai i veri spessori residui, ma l'ampiezza della zona ancora in via di sprofondamento mi farebbe pensare che siano ancora piuttosto consistenti![]()
Ciao a tutti, in effetti come ho raccontato a Giampiero, io lavoro col georadar fin dal 2001, e ad inizio anno ho anche rinnovato la strumentazione. Di solito lo uso per il rilievo di strutture di fondazione, per la ricerca di cavità sotterranee, la mappatura di tubazioni sottostrada e con le antenne più piccole anche per la mappatura dei ferri di armatura. Ma con l'università abbiamo fatto anche ricerche sulle forme carsiche (rilievo del fondo roccioso di doline, anche ricoperte di neve).
Col mio strumento arrivo a circa 4-5 m (in teoria fino a 12 ma l'onda difficilmente ci arriva). Il problema è che la strumentazione è pesante (una quindicina di kg tra una cosa e l'altra), quindi occorrerebbe un elicottero, oltre che un'autorizzazione per i rilievi immagino.
Visto il mio personale interesse sarei anche disposto a farlo gratis, ma tutte queste altre cose occorrono per poterla fare davvero! Chissà ...
Anzi anzi, ora che ci penso, frazionando le componenti si può anche fare in modo di suddividere i pesi e portare il tutto a piedi, già con 3 o 4 persone ce la si dovrebbe fare. Non prima dell'estate prossima ovviamente.
CERCASI PORTATORI SHERPA PER QUESTA MISSIONE.
L'idea comincia a prendere forma![]()
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