Scusate la lunghezza del racconto stile Roby il Canavese o Fabry Caput Mundi, ma mi andava di farlo...
Sabato pomeriggio la tramontana che ha ripulito il cielo dalla maccaja mi ha dato modo di tentare l’apertura della stagione escursionistica autunnale.e la speranza di fotografare un bel tramonto verso le Alpi.
Alle 17 quindi saluto moglie e figli, e con 28°C parto... destinazione: "La mia Svizzera" , il Parco Regionale del Monte Beigua.
Per chi non conosce la zona la cosa potrebbe fare ridere, da buon alpino posso assicurarvi che da ridere c’è proprio poco... c’è solo da rimanere a bocca aperta di fronte a tanta meraviglia.
Il Monte Reixa, giungendo a poche spanne dai 1200 metri domina Genova ed è il punto più alto del territorio comunale del capoluogo ligure.
Qui non sembra d’essere in Liguria, non sembra di essere a soli 5 km dalla spiaggia di Vesima... la faggeta, la brughiera, la prateria d’alta quota, le malghe, il rifugio (la Faiallo Hutte) una nevosità invernale che fa invidia a molte località sciistiche alpine rendono questa zona veramente una piccola Svizzera...
Incredibile questo spartiacque: si vede il Mar Ligure; la gente che fa il bagno è lì ad un tiro di schioppo ma la pioggia che cade oltre la madonnina in vetta (tanta, la media oltre i 2000 mm) va a finire 400 km più a est, nell’Adriatico.
Arrivo al Passo del Faiallo verso le 18, la tempreatura è già scesa a 21°C. Dal passo la salita in vetta è una passeggiata per bambini, il rifugio a 1050 m è una buona scusa per un caffè e quattro chiacchere col gestore. L’area picnic, affollatissima in primavera, è ormai deserta.
Mi incammino facendo varie soste fotografiche; ormai la fioritura primaverile è un lontano ricordo, rimangono tante carline, qualche fiordaliso e un bel po’ di garofani selvatici. Di funghi neanche l’ombra.
Dopo un oretta sono in cima, cima si fa per dire... l’anticima è un panettone erboso con un cippo, la cima vera e propria è una roccia di poco sovrastante un altro panettone. Ovviamente, per la gioia di Lioz, in vetta troviamo: Croce, Targa Mariana, Statua Mariana, Presepe e molti ex voto...
Tira una tramontana bastarda, sospettando simili condizioni meteo per fortuna ho portato pile e giacca a vento. Rapida cena al riparo di un masso sottovento e inizia la fantasmagoria del tramonto.
Purtroppo la tramontana non ha spazzato verso il mare: la Corsica non è visibile e le Apuane sono coperte da un temporale. Anche verso la Lombardia c’è ancora foschia.
Mi accontento perché i colori sono favolosi e le Alpi Piemontesi si presentano al gran completo, dalle Liguri fino al Monte Rosa, 170 km più in là.
Il sole che scompare dietro al Monviso è indimenticabile.
Faccio decine di scatti, giuro che comprerò un treppiedi decente quanto prima... il vento fa sbattere tutto e non fare mosso è un’impresa ardua.
Ormai è quasi buio, torno a guardare verso la costa: Genova e Savona illuminate meritano qualche inquadratura, così come la luna piena che sorge dietro il Monte Maggiorasca.
E’ tempo di rientrare; la luce della torcia illumina il sentiero buio nel bosco. Sono le 21; al rifugio ci scappa un altro caffè e l’inizio del secondo tempo di Georgia-Italia.
Il termometro segna 13°C
Non appagato, prima di arrivare alla macchina faccio ancora qualche notturna; amche nel viaggio di ritorno lungo la strada mi fermo un paio di volte... il panorama illuminato dalla luna piena è fiabesco e merita veramente.
In pochi minuti sono in città e poi a casa, il PC aspetta i risultati della serata; ecco cosa è venuto fuori, è una sintesi, spero vi piaccia.

I primi contrafforti visti dalla strada che collega il Passo del Turchino al Passo del Faiallo.


L'area picnic al Passo del Faiallo


La Faiallo Hutte in veste invernale il 20 gennaio 2008


Pochi i fiori ancora presenti, in prevalenza carline, fiordalisi e garofani




Segnavia, Genova è laggiù...


Durante la salita dò uno sguardo indietro, verso il rifugio, il Bric del Dente e la pianura alessandrina.


continua...