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Discussione: Ciao Amici!!

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  1. #1
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    Predefinito Re: Ciao Amici!!

    Ben ritrovati a tutti voi amici ed un salutone a Pasquale Quebec.

    Questo il racconto di quella terribile ed indelebile notte:

    Dal 16 dicembre 2008 , come molte famiglie aquilane, anche i miei cari ed io cominciamo a convivere con la paura del terremoto, paura che diventa angoscia e poi ossessione dalla metà di gennaio, quando le scosse cominciano a presentarsi ripetutamente nel corso delle giornate.
    Dagli inizi di marzo, mia moglie ed io maturiamo la decisione di far dormire le bambine nel nostro letto matrimoniale, e di tenere in camera da letto, una bottiglia di vetro rovesciata, che cadendo avrebbe dovuto svegliarci ai primi tremolii e gli scuri della finestra aperti per consentire, all’occorrenza, una rapida fuga dal giardino.
    Domenica 5 aprile, dopo un paio di giorni trascorsi senza avvertire scosse, decidiamo, quasi per esorcizzare la paura, di riportare le bambine a dormire nella loro camera, che si trova al secondo piano della casa.
    Attorno alle 22:45 vado nella stanza delle piccole per dare loro il classico bacio della buona notte e scendo nella camera matrimoniale, ma prima di mettermi a letto sussurro a mia moglie che non mi sento tranquillo.
    Passa solo qualche minuto ed un boato fortissimo ci piomba addosso come un macigno, la casa trema, la paura sale alle stelle…
    Corro dalle bambine le prendo e le riporto nel nostro letto.
    Un paio di ore più tardi una nuova violenta scossa, un nuovo rombo, di nuovo il sangue ghiacciato nelle vene. Rimango sveglio, seduto sul letto a guardare fuori dalla finestra, mentre mia moglie e le bambine riescono a prendere sonno.
    Attorno alle 2 e mezzo ho la sensazione che un mostro sia lì fuori, nascosto chissà dove e decido di non dormire rimanendo seduto ancora sul bordo del letto con lo sguardo fisso alla finestra.
    Alle 3 i miei occhi si appesantiscono, la tensione si alleggerisce e rannicchiato mi stendo sul ciglio del letto.
    Alle 3.32 il mostro viene fuori: un boato assordante, continuo, crescente, la mia camera la mia casa, tutto, sembrava essere stato improvvisamente scaraventato dentro una centrifuga in pieno movimento, mobili e oggetti che cadevano, ante dell’armadio che si aprivano e chiudevano in una frazione di secondo, il frastuono, il frastuono, il frastuono, la luce che non c’era, il buio più totale. Abbracciamo le bambine e cerchiamo di arrivare alla finestra, con il quel mostro impedisce i nostri movimenti: due passi avanti e subito due indietro, riesco ad arrivare alla finestra, aprirla e con una gamba gia fuori, sento nel frastuono le tegole cadere e mi blocco con la famiglia tra le braccia sotto la finestra aspettando che passi….non finiva mai….non finiva mai…..poi finalmente, dopo 21 interminabili secondi l’inferno si placa. Metto al sicuro la mia famiglia fuori, io rientro e durante una seconda scossa riesco a prendere il cane e via verso la macchina.
    Mentre il paese è nel panico più totale, riesco a raggiungere una zona tra Lucoli e Roio tranquilla, lontano dall’abitato, fermo la macchina che balla in continuazione per le numerosissime ulteriori scosse.
    I miei occhi, quelli di mia moglie, delle bambine e persino quelli del cane, sembrano specchi vuoti in cui si riflette solo il terrore…

    Il resto lo sapete… la mia famiglia ed io ci sentiamo dei miracolati.

    Bisogna ricominciare, rialzarsi e ripartire, come ancora non lo sappiamo, ma lo faremo!... L’Aquila IMMOTA MANET.
    [B]Editorialista-Previsore Meteo Aquilano. Editorialista SuperMeteo - EmiliaRomagnaMeteo.
    Previsore in radio: Radio Ciao - Radio Studio 5.
    Responsabile-Previsore METEO Aquilano...e non solo[/B]

  2. #2
    Tempesta violenta L'avatar di Fabry18
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    Predefinito Re: Ciao Amici!!

    Citazione Originariamente Scritto da StefanoBernardi Visualizza Messaggio
    Ben ritrovati a tutti voi amici ed un salutone a Pasquale Quebec.

    Questo il racconto di quella terribile ed indelebile notte:

    Dal 16 dicembre 2008 , come molte famiglie aquilane, anche i miei cari ed io cominciamo a convivere con la paura del terremoto, paura che diventa angoscia e poi ossessione dalla metà di gennaio, quando le scosse cominciano a presentarsi ripetutamente nel corso delle giornate.
    Dagli inizi di marzo, mia moglie ed io maturiamo la decisione di far dormire le bambine nel nostro letto matrimoniale, e di tenere in camera da letto, una bottiglia di vetro rovesciata, che cadendo avrebbe dovuto svegliarci ai primi tremolii e gli scuri della finestra aperti per consentire, all’occorrenza, una rapida fuga dal giardino.
    Domenica 5 aprile, dopo un paio di giorni trascorsi senza avvertire scosse, decidiamo, quasi per esorcizzare la paura, di riportare le bambine a dormire nella loro camera, che si trova al secondo piano della casa.
    Attorno alle 22:45 vado nella stanza delle piccole per dare loro il classico bacio della buona notte e scendo nella camera matrimoniale, ma prima di mettermi a letto sussurro a mia moglie che non mi sento tranquillo.
    Passa solo qualche minuto ed un boato fortissimo ci piomba addosso come un macigno, la casa trema, la paura sale alle stelle…
    Corro dalle bambine le prendo e le riporto nel nostro letto.
    Un paio di ore più tardi una nuova violenta scossa, un nuovo rombo, di nuovo il sangue ghiacciato nelle vene. Rimango sveglio, seduto sul letto a guardare fuori dalla finestra, mentre mia moglie e le bambine riescono a prendere sonno.
    Attorno alle 2 e mezzo ho la sensazione che un mostro sia lì fuori, nascosto chissà dove e decido di non dormire rimanendo seduto ancora sul bordo del letto con lo sguardo fisso alla finestra.
    Alle 3 i miei occhi si appesantiscono, la tensione si alleggerisce e rannicchiato mi stendo sul ciglio del letto.
    Alle 3.32 il mostro viene fuori: un boato assordante, continuo, crescente, la mia camera la mia casa, tutto, sembrava essere stato improvvisamente scaraventato dentro una centrifuga in pieno movimento, mobili e oggetti che cadevano, ante dell’armadio che si aprivano e chiudevano in una frazione di secondo, il frastuono, il frastuono, il frastuono, la luce che non c’era, il buio più totale. Abbracciamo le bambine e cerchiamo di arrivare alla finestra, con il quel mostro impedisce i nostri movimenti: due passi avanti e subito due indietro, riesco ad arrivare alla finestra, aprirla e con una gamba gia fuori, sento nel frastuono le tegole cadere e mi blocco con la famiglia tra le braccia sotto la finestra aspettando che passi….non finiva mai….non finiva mai…..poi finalmente, dopo 21 interminabili secondi l’inferno si placa. Metto al sicuro la mia famiglia fuori, io rientro e durante una seconda scossa riesco a prendere il cane e via verso la macchina.
    Mentre il paese è nel panico più totale, riesco a raggiungere una zona tra Lucoli e Roio tranquilla, lontano dall’abitato, fermo la macchina che balla in continuazione per le numerosissime ulteriori scosse.
    I miei occhi, quelli di mia moglie, delle bambine e persino quelli del cane, sembrano specchi vuoti in cui si riflette solo il terrore…

    Il resto lo sapete… la mia famiglia ed io ci sentiamo dei miracolati.

    Bisogna ricominciare, rialzarsi e ripartire, come ancora non lo sappiamo, ma lo faremo!... L’Aquila IMMOTA MANET.
    Stefano, se ripenso a quel topic sui terremoti, come era iniziato, quasi scherzando.....
    e pensare che quella domenica sono andato a dormire pensando, vedi lo sciame si sta calmando, oggi praticamente zero scosse, poi qui quella della mezzanotte non si è sentita, ci siamo svegliati solo a quella grande.
    Io ero convinto che era avezzano l'epicentro, poi usciti di casa qui era tutto come prima, mai avrei immaginato quello che era successo a 30 minuti di autostrada....
    ho la tristezza nel cuore per quello che è successo, perchè all'aquila c'è un pezzo della mia vita e oltre a voi, tanta gente ha visto la morte in faccia....per fortuna tutti i miei amici sono salvi, inclusi voi.

    Da romano trapiantato qui a 16 anni, non ho potuto far altro che avete dimostrato di essere un popolo con le palle quadrate, sapremo rialzarci tutti!!!!!
    No spoken word....Just a scream

    stazione meteo di casa: https://www.wunderground.com/dashboard/pws/ITAGLI6

  3. #3
    Burrasca forte L'avatar di Franzoso
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    Predefinito Re: Ciao Amici!!

    Citazione Originariamente Scritto da StefanoBernardi Visualizza Messaggio
    Ben ritrovati a tutti voi amici ed un salutone a Pasquale Quebec.

    Questo il racconto di quella terribile ed indelebile notte:

    Dal 16 dicembre 2008 , come molte famiglie aquilane, anche i miei cari ed io cominciamo a convivere con la paura del terremoto, paura che diventa angoscia e poi ossessione dalla metà di gennaio, quando le scosse cominciano a presentarsi ripetutamente nel corso delle giornate.
    Dagli inizi di marzo, mia moglie ed io maturiamo la decisione di far dormire le bambine nel nostro letto matrimoniale, e di tenere in camera da letto, una bottiglia di vetro rovesciata, che cadendo avrebbe dovuto svegliarci ai primi tremolii e gli scuri della finestra aperti per consentire, all’occorrenza, una rapida fuga dal giardino.
    Domenica 5 aprile, dopo un paio di giorni trascorsi senza avvertire scosse, decidiamo, quasi per esorcizzare la paura, di riportare le bambine a dormire nella loro camera, che si trova al secondo piano della casa.
    Attorno alle 22:45 vado nella stanza delle piccole per dare loro il classico bacio della buona notte e scendo nella camera matrimoniale, ma prima di mettermi a letto sussurro a mia moglie che non mi sento tranquillo.
    Passa solo qualche minuto ed un boato fortissimo ci piomba addosso come un macigno, la casa trema, la paura sale alle stelle…
    Corro dalle bambine le prendo e le riporto nel nostro letto.
    Un paio di ore più tardi una nuova violenta scossa, un nuovo rombo, di nuovo il sangue ghiacciato nelle vene. Rimango sveglio, seduto sul letto a guardare fuori dalla finestra, mentre mia moglie e le bambine riescono a prendere sonno.
    Attorno alle 2 e mezzo ho la sensazione che un mostro sia lì fuori, nascosto chissà dove e decido di non dormire rimanendo seduto ancora sul bordo del letto con lo sguardo fisso alla finestra.
    Alle 3 i miei occhi si appesantiscono, la tensione si alleggerisce e rannicchiato mi stendo sul ciglio del letto.
    Alle 3.32 il mostro viene fuori: un boato assordante, continuo, crescente, la mia camera la mia casa, tutto, sembrava essere stato improvvisamente scaraventato dentro una centrifuga in pieno movimento, mobili e oggetti che cadevano, ante dell’armadio che si aprivano e chiudevano in una frazione di secondo, il frastuono, il frastuono, il frastuono, la luce che non c’era, il buio più totale. Abbracciamo le bambine e cerchiamo di arrivare alla finestra, con il quel mostro impedisce i nostri movimenti: due passi avanti e subito due indietro, riesco ad arrivare alla finestra, aprirla e con una gamba gia fuori, sento nel frastuono le tegole cadere e mi blocco con la famiglia tra le braccia sotto la finestra aspettando che passi….non finiva mai….non finiva mai…..poi finalmente, dopo 21 interminabili secondi l’inferno si placa. Metto al sicuro la mia famiglia fuori, io rientro e durante una seconda scossa riesco a prendere il cane e via verso la macchina.
    Mentre il paese è nel panico più totale, riesco a raggiungere una zona tra Lucoli e Roio tranquilla, lontano dall’abitato, fermo la macchina che balla in continuazione per le numerosissime ulteriori scosse.
    I miei occhi, quelli di mia moglie, delle bambine e persino quelli del cane, sembrano specchi vuoti in cui si riflette solo il terrore…

    Il resto lo sapete… la mia famiglia ed io ci sentiamo dei miracolati.

    Bisogna ricominciare, rialzarsi e ripartire, come ancora non lo sappiamo, ma lo faremo!... L’Aquila IMMOTA MANET.
    Ste,che racconto...
    Quello che ti dovevo dire te l'ho detto via mp,quindi credo non ci sia bisogno di altre parole.

  4. #4
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    Predefinito Re: Ciao Amici!!

    Citazione Originariamente Scritto da StefanoBernardi Visualizza Messaggio
    Ben ritrovati a tutti voi amici ed un salutone a Pasquale Quebec.

    Questo il racconto di quella terribile ed indelebile notte:

    Dal 16 dicembre 2008 , come molte famiglie aquilane, anche i miei cari ed io cominciamo a convivere con la paura del terremoto, paura che diventa angoscia e poi ossessione dalla metà di gennaio, quando le scosse cominciano a presentarsi ripetutamente nel corso delle giornate.
    Dagli inizi di marzo, mia moglie ed io maturiamo la decisione di far dormire le bambine nel nostro letto matrimoniale, e di tenere in camera da letto, una bottiglia di vetro rovesciata, che cadendo avrebbe dovuto svegliarci ai primi tremolii e gli scuri della finestra aperti per consentire, all’occorrenza, una rapida fuga dal giardino.
    Domenica 5 aprile, dopo un paio di giorni trascorsi senza avvertire scosse, decidiamo, quasi per esorcizzare la paura, di riportare le bambine a dormire nella loro camera, che si trova al secondo piano della casa.
    Attorno alle 22:45 vado nella stanza delle piccole per dare loro il classico bacio della buona notte e scendo nella camera matrimoniale, ma prima di mettermi a letto sussurro a mia moglie che non mi sento tranquillo.
    Passa solo qualche minuto ed un boato fortissimo ci piomba addosso come un macigno, la casa trema, la paura sale alle stelle…
    Corro dalle bambine le prendo e le riporto nel nostro letto.
    Un paio di ore più tardi una nuova violenta scossa, un nuovo rombo, di nuovo il sangue ghiacciato nelle vene. Rimango sveglio, seduto sul letto a guardare fuori dalla finestra, mentre mia moglie e le bambine riescono a prendere sonno.
    Attorno alle 2 e mezzo ho la sensazione che un mostro sia lì fuori, nascosto chissà dove e decido di non dormire rimanendo seduto ancora sul bordo del letto con lo sguardo fisso alla finestra.
    Alle 3 i miei occhi si appesantiscono, la tensione si alleggerisce e rannicchiato mi stendo sul ciglio del letto.
    Alle 3.32 il mostro viene fuori: un boato assordante, continuo, crescente, la mia camera la mia casa, tutto, sembrava essere stato improvvisamente scaraventato dentro una centrifuga in pieno movimento, mobili e oggetti che cadevano, ante dell’armadio che si aprivano e chiudevano in una frazione di secondo, il frastuono, il frastuono, il frastuono, la luce che non c’era, il buio più totale. Abbracciamo le bambine e cerchiamo di arrivare alla finestra, con il quel mostro impedisce i nostri movimenti: due passi avanti e subito due indietro, riesco ad arrivare alla finestra, aprirla e con una gamba gia fuori, sento nel frastuono le tegole cadere e mi blocco con la famiglia tra le braccia sotto la finestra aspettando che passi….non finiva mai….non finiva mai…..poi finalmente, dopo 21 interminabili secondi l’inferno si placa. Metto al sicuro la mia famiglia fuori, io rientro e durante una seconda scossa riesco a prendere il cane e via verso la macchina.
    Mentre il paese è nel panico più totale, riesco a raggiungere una zona tra Lucoli e Roio tranquilla, lontano dall’abitato, fermo la macchina che balla in continuazione per le numerosissime ulteriori scosse.
    I miei occhi, quelli di mia moglie, delle bambine e persino quelli del cane, sembrano specchi vuoti in cui si riflette solo il terrore…

    Il resto lo sapete… la mia famiglia ed io ci sentiamo dei miracolati.

    Bisogna ricominciare, rialzarsi e ripartire, come ancora non lo sappiamo, ma lo faremo!... L’Aquila IMMOTA MANET.
    confesso d'aver la pelle d'oca dopo aver letto questo racconto...
    benritrovati comunque

  5. #5
    Vento forte L'avatar di Raf76Como
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    Predefinito Re: Ciao Amici!!

    Veramente da pelle d'oca....
    Siate forti tutti, sono convinto che pian piano col tempo, riuscirete anche con l'aiuto di tutti a portare di nuovo in vita il vostro paese

  6. #6
    Brezza tesa L'avatar di roby85
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    Predefinito Re: Ciao Amici!!

    Leggendo il racconto ho provato una sensazione che non vorrei mai provare nella vita.......forza e coraggio ti faccio tanti auguri a te e a tutti gli aquilani tenete duro.
    Inverno 2016?" Che l' HP si ammali di PRIAPISMO !!"
    Cassano M: PET
    Mai discutere con un cretino..dopo 5 min non si capisce + chi sia tra i due”

  7. #7
    Presidente MeteoNetwork L'avatar di Jerry
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    Predefinito Re: Ciao Amici!!

    Citazione Originariamente Scritto da StefanoBernardi Visualizza Messaggio
    Ben ritrovati a tutti voi amici ed un salutone a Pasquale Quebec.

    Questo il racconto di quella terribile ed indelebile notte:

    Dal 16 dicembre 2008 , come molte famiglie aquilane, anche i miei cari ed io cominciamo a convivere con la paura del terremoto, paura che diventa angoscia e poi ossessione dalla metà di gennaio, quando le scosse cominciano a presentarsi ripetutamente nel corso delle giornate.
    Dagli inizi di marzo, mia moglie ed io maturiamo la decisione di far dormire le bambine nel nostro letto matrimoniale, e di tenere in camera da letto, una bottiglia di vetro rovesciata, che cadendo avrebbe dovuto svegliarci ai primi tremolii e gli scuri della finestra aperti per consentire, all’occorrenza, una rapida fuga dal giardino.
    Domenica 5 aprile, dopo un paio di giorni trascorsi senza avvertire scosse, decidiamo, quasi per esorcizzare la paura, di riportare le bambine a dormire nella loro camera, che si trova al secondo piano della casa.
    Attorno alle 22:45 vado nella stanza delle piccole per dare loro il classico bacio della buona notte e scendo nella camera matrimoniale, ma prima di mettermi a letto sussurro a mia moglie che non mi sento tranquillo.
    Passa solo qualche minuto ed un boato fortissimo ci piomba addosso come un macigno, la casa trema, la paura sale alle stelle…
    Corro dalle bambine le prendo e le riporto nel nostro letto.
    Un paio di ore più tardi una nuova violenta scossa, un nuovo rombo, di nuovo il sangue ghiacciato nelle vene. Rimango sveglio, seduto sul letto a guardare fuori dalla finestra, mentre mia moglie e le bambine riescono a prendere sonno.
    Attorno alle 2 e mezzo ho la sensazione che un mostro sia lì fuori, nascosto chissà dove e decido di non dormire rimanendo seduto ancora sul bordo del letto con lo sguardo fisso alla finestra.
    Alle 3 i miei occhi si appesantiscono, la tensione si alleggerisce e rannicchiato mi stendo sul ciglio del letto.
    Alle 3.32 il mostro viene fuori: un boato assordante, continuo, crescente, la mia camera la mia casa, tutto, sembrava essere stato improvvisamente scaraventato dentro una centrifuga in pieno movimento, mobili e oggetti che cadevano, ante dell’armadio che si aprivano e chiudevano in una frazione di secondo, il frastuono, il frastuono, il frastuono, la luce che non c’era, il buio più totale. Abbracciamo le bambine e cerchiamo di arrivare alla finestra, con il quel mostro impedisce i nostri movimenti: due passi avanti e subito due indietro, riesco ad arrivare alla finestra, aprirla e con una gamba gia fuori, sento nel frastuono le tegole cadere e mi blocco con la famiglia tra le braccia sotto la finestra aspettando che passi….non finiva mai….non finiva mai…..poi finalmente, dopo 21 interminabili secondi l’inferno si placa. Metto al sicuro la mia famiglia fuori, io rientro e durante una seconda scossa riesco a prendere il cane e via verso la macchina.
    Mentre il paese è nel panico più totale, riesco a raggiungere una zona tra Lucoli e Roio tranquilla, lontano dall’abitato, fermo la macchina che balla in continuazione per le numerosissime ulteriori scosse.
    I miei occhi, quelli di mia moglie, delle bambine e persino quelli del cane, sembrano specchi vuoti in cui si riflette solo il terrore…

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    Mamma mia Stefano, mamma mia......
    e con tutte le volte che ci siamo sentiti al telefono, non ho mai avuto il coraggio di chiederti cosa hai vissuto in quei terribili 21 secondi...
    Marco Giazzi, Presidente MeteoNetwork

    Esiste quindi la possibilità di creare una realtà completamente nuova partendo da zero ma con forze nuove che abbiano voglia di divertirsi e lavorare. (Marco Giazzi, 27 Marzo 2002)

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