
Originariamente Scritto da
4ecast
Approfondiamo questo punto. Per far questo prendiamo come media di riferimento la 1979-2008, che è la trentennale più calda possibile, con temperature tra +0.3 / +0.7 (a seconda della zona) sulle temperature maggio.
Ecco come si trasforma l'onda di calore che abbiamo seguito (ho aggiunto 3 stazioni, una per il nord, una per il centro ed una per il sud):
Prendiamo un sigma appastanza largo, tipo -3°/+3° per discriminare una condizione normalmente fredda o calda, rispettivamente.
Con temperature oltre il +sigma il caldo non è più normale, con temperature oltre i +2 sigma cioè maggiori di +6° entra l'onda di calore. Statisticamente per le ultime 10 decadi di maggio (dal 2000 al 2009), sono riservati solo 5 giorni per temperature maggiori di 2 sigma ma a ben vedere questi 5 giorni
li abbiamo fatti solo con questa onda di calore su la stragrande parte del territorio, ad eccezione delle "fresche" coste basso tirreniche.
Facciamo un passettino in più. Con temperature oltre i 3 sigma, oltre i +9°, solo 3 giorni bollenti sarebbero riservati alle ultime 100 decadi di maggio (cioè dal 1910 al 2009). Ma solo con questa onda di calore,
Milano, Verona e Bologna ne hanno fatti 2 ... poi Verona e Milano sono andati a fare i +4 sigma, ma quì si dirà che non hanno i termometri a norma.
Signori non c'è trucco, sto anche usando la media più calda degli ultimi cento anni, quindi ci sto largo... confrontateli con la 61-90 del post precedente e vedete voi cosa sarebbe successo.
Sappiamo che c'è un trend termico sotto che falsa la gaussiana, che è la condizione che i dati si stiano distribuendo secondo la distribuzione normale ed è quello il "trucco".
Insomma, non ci troviamo certo di fronte al concetto di normalità, a meno che non
li confrontiamo con le termiche..... venusiane.
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