Come promesso vi propongo una mia analisi sinottica che sper vi farà piacere leggere dopo un pò di tempo di assenza.
Peggioramento del tempo è in atto su parte della Penisola che diverrà ancor più palese nel corso delle prossime ore quando rovesci e temporali anche di forte intensità, coinvolgeranno il Nord e la Toscana.
Prima di analizzare la situazione a livello “locale” focalizziamo la nostra attenzione a ad ovest della Penisola ove è possibile forte maltempo, tra Spagna Francia centro meridionale, una situazione sinottica che può provvedere a generare sistemi convettivi a mesoscala quasi stazionari capaci di produrre intensi fenomeni. In genere gli ammassi temporaleschi hanno una buona percentuale che possano presentarsi quasi stazionari, tipicamente notturni, a causa dell'apporto del low leve jet rafforzato dal raffreddamento radiativo e da processi del boundary layer. L'evoluzione di questi sistemi a mesoscala (sempre se si formano) usualmente iniziano in testa al fronte, a sud ovest del “mesohigh” (poco sotto ove ci sta il promontorio degli isospessori) apportando intensi fenomeni. In pratica dove è massima la convergenza e dove l'energia potenziale è alta. Il nucleo di aria più fredda alla superficie creata dalla precedente attività temporalesca e dalle piogge (mesohigh pressure center), frequentemente provvede un sufficiente lifting a portare l'aria umida al livello di libera convezione per cui è possibile una concentrata e prolungata attivià temporalesca in genere a ovest o sud ovest dell'iniziale sistema convettivo. In parole povere questo è come meccanismo addizionale. Il risultato è dunque il prolungamento delle precipitazioni. I venti alle alte quote sono paralleli all'outflow boundary, e questo avvalora l'ipotesi che le eventuali formazioni convettive possono muoversi nella stessa zona. L'attività temporalesca è modulata dall'azione del trough. I sistemi si formano entro il settore di un debole fronte caldo orientato ovest-est, in un corridoio condizionatamente molto instabile. Tuttavia, una sostanziale energia negativa è presente sotto il livello di libera convezione e l'energia non è rilasciata fino a quando la massa d'aria non si raggiunge i fronte caldo o stazionario. E in Italia cosa accadrà?
Posto nel ramo ascendente della saccatura in lento avanzamento dalla Penisola Iberica, un intenso massimo di vento in quota è previsto raggiungere nel corso della notte prossima il nostro settore nord occidentale italiano. Nel contempo, un flusso caldo e umido dal Mediterraneo sud occidentale, alle quote medio basse, è richiamato dalla perdita di massa in alta troposfera dovuta alla massima divergenza causata dal forcing quasi geostrofico ivi presente. Le infiltrazioni di aria più fresca e secca ad intrufolarsi sull'alito umido, determinano una stratificazione potenzialmente instabile
. Ma formazioni temporalesche potrebbero anche generarsi inizialmente in testa alla superficie frontale, stante la combinazione tra l'aria calda e umida, adiacente a quella più fresca e secca alle quote medio alte. A causa dello shear verticale del vento piuttosto intenso è possibile che i fenomeni temporaleschi siano ben organizzati (multicelle o MCSs visto il sufficiente forcing dinamico causato dal transito di un nucleo differenziale di vorticità positiva) ma appare piuttosto alta il rischio di supercelle (è possibile un ulteriore aumento del Cape in virtù del pronunciato gradiente termico verticale nel momento in cui l'asse di saccatura inizierà a ruotare, il che andrebbe a sommarsi al forte shear tra 0-6 km e alla propensione dell'aria a ruotare salendo con la quota) associate a intense grandinate. Le precipitazioni, infatti, potrebbero assumere carattere di forte intensità. Un canale instabile è possibile che si generi anche sul Tirreno (coinvolta la Sardegna) anche se tuttavia, l'aria risulta troppo cappata per la genesi temporalesca. Ma attenzione ad eventuali forzanti dinamici. Di contro, il tempo si presenterà piuttosto bello al Sud e sulla Sicilia, a parte il transito di stratificazioni, ove il rinforzo dello Scirocco, porterà ad un graduale e conseguente aumento delle temperature. a presto
Meteo e Previsioni del tempo in Italia | 3B METEO
Francesco Nucera
"Sono un tipo burbero, scontroso e permaloso ma se mi impegno so essere anche simpatico"
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Ottimo spunto Fra
Anch'io pensavo da un paio di giorni all'alto rischio di formazione di MCS, sia per la situazione favorevole in termini di potenziale (CAPE, PW, umidità e venti nei bassi strati, ecc.), sia per la direzione di distensione del fronte freddo al uolo, sia ... per il fatto che nessun modello prevede MCS! ()
Metto un mio piccolo contributo riguardante l'evoluzione della posizione del fronte freddo in quota in arrivo nelle prossime 12 ore, fronte freddo che non è altro che la proiezione alle medie quote del fronte dell'entrante jet-streak.
Ultima nota: attenzione alla Low Level Jet sul Mar Ligure orientale e sull'alto Tirreno. Nella prima parte della nottata le raffiche di vento potrebbero toccare i 100 km/h![]()
"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
E' interessante notare come l'intrusione secca avvettata dallo strappo del getto sostenga lo sviluppo dei primi Cb cluster tra la zona pirenaica e la Francia meridionale in procinto di degenerare in MCSs. Il tutto sotto la spinta dell'avvezione differenziale di vorticità in seno al left exit region lungo lo strappo stesso.
Per quanto riguarda il nord Italia occorre aggiungere per questa sera e domani l'ulteriore manipolazione indotta dai rilievi e che si manifesterà con uno smorzamento parziale dei fenomeni sui settori padani posti a sud del Po sottovento all'Appennino Ligure e ad un'esaltazione prodotta dall'imbottigliamento dei flusso umidi della low level jet contro il versante sudalpino con fenomeni intensi probabili tra Verbano, Lario, Orobie, Gardsesano, Lessini, Dolomiti venete e Prealpi Friulane.
Saluiti
Luca
Meteobook.it
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Occhio ai Pirenei, riguardo agli MCS.
Intanto MCS lineare sul Golfo del Leone![]()
"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
"Noi non sappiamo aver pazienza. Vogliamo l'uovo, il culo caldo e la gallina. Ma quella, appena ha fatto l'uovo se ne va, e il culo caldo non ce l'hai. So che è un pò volgare, ma è così...." 07-06-2011 G.Trapattoni
l'intrusione secca da SW alle medie quote sta rovinando tutto sulle pianure del nord, e non solo a sud del po, ma anche a nord, comprese le pedemontane (dove i fenomeni mi sembrano non rilevanti) a parte ovviamente est-veneto e friulie zona verbano-sesia-ticino
solito problema del SW seccopoco considerato ma determinante
![]()
Lo strappo del getto, circa 50 m/s, si sta approssimando ai cieli del nord Italia con direttrice da SW. Ci troviamo dunque sul ramo ascendente della saccatura laddove massima risulta l'avvezione positiva di vorticità; Quest'ultima tra l'altro manifesta valori crescenti con la quota (avvezione differenziale) e crea le condizioni ottimali per un ottimo tiraggio verticale dai bassi strati.
Analizzando questi ultimi si nota un promontorio di theta-e, con massimi tra Sardegna, Tirreno, Toscana, Marche, e Triveneto, che testimonia l'apporto di aria caldo-umida in bassa troposfera all'origine di un netto gradiente termo-igrometrico verticale con buona instabilizzazione della colonna d'aria.
A 700hPa notevole risulta il dipolo termico con massimo di avvezione calda su Italia centrale e Triveneto, mentre sull'estremo nord-ovest (Piemonte e Ponente ligure) è già evidente l'ingresso di aria più fresca e asciutta al seguito del transito del ramo freddo della perturbazione, così come ci suggerisce l'attuale posizione del parametro termico frontale.
Scendendo ancora di quota pare interessante notare, nell'insieme della situazione descritta, due fattori importanti, primo: la disposizione del vento che crea un non trascurabile shear direzionale e in velocità tra 0-6 km. Secondo: una importante linea di convergenza al suolo a parziale induzione orografica che potrebbe fungere da innesco allo sviluppo di strutture temporalesche velenose sulla pedemontana veneta centro-orientale e friulana.
Lungo questi settori nel pomeriggio di oggi verranno a stretto contatto per qualche ora la massa d'aria secca in caduta dall'Appennino emiliano tramite vento da SW, quella calda e umida in rientro dall'Adriatico con venti da ESE e i downdraft alpini in discesa dalle vallate dolomitiche con direzione ENE. Sulle zone citate sussisteranno senz'altro condizioni favorevoli all'innesco potenziale di cellule temporalesche a base rotante (dai presupposti possibili minisupercelle) accompagnate da qualche grandinata ed eventuali manifestazioni vorticose. Attenzione, avere le condizioni favorevoli non significa avere la certezza che i fenomeni poi effettivamente si svilupperanno, ma prendere atto di questa probabilie eventualità.
Ciao
Luca
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Ultima modifica di Luca Angelini; 07/06/2009 alle 11:12
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