Risultati da 1 a 10 di 10

Visualizzazione Ibrida

Messaggio precedente Messaggio precedente   Nuovo messaggio Nuovo messaggio
  1. #1
    Burrasca L'avatar di steph
    Data Registrazione
    23/08/06
    Località
    Lugano (Svizzera ita
    Messaggi
    6,016
    Menzionato
    9 Post(s)

    Predefinito Re: piccola curiosità su agosto 2003

    Senz'altro la scarsa umidità dei suoli ha giocato un ruolo molto importante, direi unita alle T estreme che ha toccato il Mediterraneo. E questo nel sostenere e amplificare l'anomalia termica al suolo.


    Evoluzione delle SSTA nel Mediterraneo dal 1999 (fonte: INGV)


    In realtà, poi, potremmo anche cercare qualche precursore nei mesi precedenti quell'incredibile agosto.

    In estate, quando il regime dei venti occidentali su larga scala si indebolisce, il tempo continentale è potenzialmente influenzato da parametri che presentano una memoria piuttosto lunga: le SST e l’umidità del suolo.
    Suoli umidi e/o coperti da neve tardiva (conseguenza di eccessiva copertura nevosa tardoinvernale) implicano un elevato consumo di calore latente dovuto al forte quantitativo di acqua liquida o solida che evapora risp. che si scioglie (con, in questo secondo caso, l’aggiunta dell’effetto albedo). Ne consegue che il riscaldamento primaverile/estivo dell’aria è inibito e ritardato.
    Il contrario, invece, avviene in caso si suoli secchi. In questo caso ci vuol poco a riscaldare l’atmosfera, perché suoli secchi emettono maggior calore sensibile, inibendo la formazione di nuvole e aumentando ulteriormente le temperature diurne.
    Fra l’altro, questo è uno dei fattori che ha scatenato la precoce canicola nell’estate 2003 (maggio-giugno).

    In caso di eccessiva secchezza dei suoli a tarda primavera (risultato di persistente siccità), ben il 90% del calore netto diurno emesso dal terreno si presenta in forma di calore sensibile, mentre nella norma, su un terreno coperto da vegetazione bassa (ad es. prati), il trasferimento di calore sensibile dal suolo all’atmosfera raggiunge a malapena il 30% della radiazione netta giornaliera, con il rimanente 70% impiegato nell’evaporazione (Stull, 2000).
    Come la disponibilità di umidità nel suolo è un fattore di innesco di forti precipitazioni (soprattutto nelle regioni più secche dell’Europa), allo stesso modo suoli secchi inibiscono la formazione di nuvolosità convettiva aumentando così la radiazione diurna ad onda corta, quindi aumentando l’ evapo-traspirazione e da ultimo portando dunque ad ulteriore deficit di umidità.

    Se, in aggiunta a quanto detto sulla siccità, ad inizio estate si forma un robusto anticiclone sull’Europa CW, le elevate temperature che ne conseguono possono riuscire, in questo specifico caso, a mantenere anche l’area più occidentale del continente (quella più vicina all’oceano) nella parte calda della principale zona baroclina e shiftare così i sistemi frontali delle depressioni mobili più lontano verso nord.

    L’umidità del suolo varia lentamente, su scale temporali che vanno da settimane a mesi e perciò conserva una sorta di memoria del clima dei precedenti mesi fino all’estate. Per es. le HW sulle pianure centrali statunitensi sono spesso precedute da persistente siccità (Chang and Wallace, 1987).
    Durante gli inverni siccitosi in Europa meridionale, i suoli rilasciano in atmosfera un quantitativo trascurabile di umidità. Il risultato è che, in occasione dell’espansione verso nord dell’aria calda e secca, la copertura nuvolosa viene inibita e l’aria riscaldata, portando ad un più rapido essiccamento dei suoli dell’Europa centrale e quindi alimentando ulteriormente il riscaldamento dell’aria.
    Ultima modifica di steph; 17/06/2009 alle 20:53
    ~~~ Always looking at the sky~~~








  2. #2
    Tempesta violenta L'avatar di Fenrir
    Data Registrazione
    05/09/03
    Località
    Tromsø (Nor)
    Età
    49
    Messaggi
    12,780
    Menzionato
    112 Post(s)

    Predefinito Re: piccola curiosità su agosto 2003

    Citazione Originariamente Scritto da steph Visualizza Messaggio
    Senz'altro la scarsa umidità dei suoli ha giocato un ruolo molto importante, direi unita alle T estreme che ha toccato il Mediterraneo. E questo nel sostenere e amplificare l'anomalia termica al suolo.


    Evoluzione delle SSTA nel Mediterraneo dal 1999 (fonte: INGV)


    In realtà, poi, potremmo anche cercare qualche precursore nei mesi precedenti quell'incredibile agosto.

    In estate, quando il regime dei venti occidentali su larga scala si indebolisce, il tempo continentale è potenzialmente influenzato da parametri che presentano una memoria piuttosto lunga: le SST e l’umidità del suolo.
    Suoli umidi e/o coperti da neve tardiva (conseguenza di eccessiva copertura nevosa tardoinvernale) implicano un elevato consumo di calore latente dovuto al forte quantitativo di acqua liquida o solida che evapora risp. che si scioglie (con, in questo secondo caso, l’aggiunta dell’effetto albedo). Ne consegue che il riscaldamento primaverile/estivo dell’aria è inibito e ritardato.
    Il contrario, invece, avviene in caso si suoli secchi. In questo caso ci vuol poco a riscaldare l’atmosfera, perché suoli secchi emettono maggior calore sensibile, inibendo la formazione di nuvole e aumentando ulteriormente le temperature diurne.
    Fra l’altro, questo è uno dei fattori che ha scatenato la precoce canicola nell’estate 2003 (maggio-giugno).

    In caso di eccessiva secchezza dei suoli a tarda primavera (risultato di persistente siccità), ben il 90% del calore netto diurno emesso dal terreno si presenta in forma di calore sensibile, mentre nella norma, su un terreno coperto da vegetazione bassa (ad es. prati), il trasferimento di calore sensibile dal suolo all’atmosfera raggiunge a malapena il 30% della radiazione netta giornaliera, con il rimanente 70% impiegato nell’evaporazione (Stull, 2000).
    Come la disponibilità di umidità nel suolo è un fattore di innesco di forti precipitazioni (soprattutto nelle regioni più secche dell’Europa), allo stesso modo suoli secchi inibiscono la formazione di nuvolosità convettiva aumentando così la radiazione diurna ad onda corta, quindi aumentando l’ evapo-traspirazione e da ultimo portando dunque ad ulteriore deficit di umidità.

    Se, in aggiunta a quanto detto sulla siccità, ad inizio estate si forma un robusto anticiclone sull’Europa CW, le elevate temperature che ne conseguono possono riuscire, in questo specifico caso, a mantenere anche l’area più occidentale del continente (quella più vicina all’oceano) nella parte calda della principale zona baroclina e shiftare così i sistemi frontali delle depressioni mobili più lontano verso nord.

    L’umidità del suolo varia lentamente, su scale temporali che vanno da settimane a mesi e perciò conserva una sorta di memoria del clima dei precedenti mesi fino all’estate. Per es. le HW sulle pianure centrali statunitensi sono spesso precedute da persistente siccità (Chang and Wallace, 1987).
    Durante gli inverni siccitosi in Europa meridionale, i suoli rilasciano in atmosfera un quantitativo trascurabile di umidità. Il risultato è che, in occasione dell’espansione verso nord dell’aria calda e secca, la copertura nuvolosa viene inibita e l’aria riscaldata, portando ad un più rapido essiccamento dei suoli dell’Europa centrale e quindi alimentando ulteriormente il riscaldamento dell’aria.
    Applauso!!! Così si spiegano le cose, competente ma preciso. Mi ricordi un certo Lorenzo
    Non mi ricordo una cosa, com'era stato l'inverno 2002-2003 a livello di copertura nevosa? Mi ricordo un episodio invernale pesante abbastanza tardo, se non erro, ma in generale?
    "You are not entitled to your opinion. You are entitled to your informed opinion. No one is entitled to be ignorant." (Harlan Ellison)

  3. #3
    Burrasca L'avatar di steph
    Data Registrazione
    23/08/06
    Località
    Lugano (Svizzera ita
    Messaggi
    6,016
    Menzionato
    9 Post(s)

    Predefinito Re: piccola curiosità su agosto 2003

    Citazione Originariamente Scritto da Fenrir Visualizza Messaggio
    Applauso!!! Così si spiegano le cose, competente ma preciso. Mi ricordi un certo Lorenzo
    Non mi ricordo una cosa, com'era stato l'inverno 2002-2003 a livello di copertura nevosa? Mi ricordo un episodio invernale pesante abbastanza tardo, se non erro, ma in generale?
    Grazie Lorenzo Catania?No, no, lui è fisico dell'atmosfera....

    Inv. 02/03 molto buono per snowcover sul NH e su Eurasia, molto scarso di precipitazioni sul Mediterraneo (in ordine al precedente post)



    ~~~ Always looking at the sky~~~








  4. #4
    Uragano L'avatar di simo89
    Data Registrazione
    31/08/05
    Località
    Rivalta (RE) 96 mslm
    Età
    36
    Messaggi
    22,300
    Menzionato
    81 Post(s)

    Predefinito Re: piccola curiosità su agosto 2003

    Citazione Originariamente Scritto da steph Visualizza Messaggio
    Grazie Lorenzo Catania?No, no, lui è fisico dell'atmosfera....

    Inv. 02/03 molto buono per snowcover sul NH e su Eurasia, molto scarso di precipitazioni sul Mediterraneo (in ordine al precedente post)



    Miseria...cosa è successo nel 1981?
    E' un errore o è un dato vero e provato?

  5. #5
    Burrasca forte L'avatar di peter65
    Data Registrazione
    17/06/02
    Località
    Cerasolo Coriano RN
    Età
    60
    Messaggi
    9,105
    Menzionato
    17 Post(s)

    Predefinito Re: piccola curiosità su agosto 2003

    Citazione Originariamente Scritto da steph Visualizza Messaggio
    Senz'altro la scarsa umidità dei suoli ha giocato un ruolo molto importante, direi unita alle T estreme che ha toccato il Mediterraneo. E questo nel sostenere e amplificare l'anomalia termica al suolo.


    Evoluzione delle SSTA nel Mediterraneo dal 1999 (fonte: INGV)


    In realtà, poi, potremmo anche cercare qualche precursore nei mesi precedenti quell'incredibile agosto.

    In estate, quando il regime dei venti occidentali su larga scala si indebolisce, il tempo continentale è potenzialmente influenzato da parametri che presentano una memoria piuttosto lunga: le SST e l’umidità del suolo.
    Suoli umidi e/o coperti da neve tardiva (conseguenza di eccessiva copertura nevosa tardoinvernale) implicano un elevato consumo di calore latente dovuto al forte quantitativo di acqua liquida o solida che evapora risp. che si scioglie (con, in questo secondo caso, l’aggiunta dell’effetto albedo). Ne consegue che il riscaldamento primaverile/estivo dell’aria è inibito e ritardato.
    Il contrario, invece, avviene in caso si suoli secchi. In questo caso ci vuol poco a riscaldare l’atmosfera, perché suoli secchi emettono maggior calore sensibile, inibendo la formazione di nuvole e aumentando ulteriormente le temperature diurne.
    Fra l’altro, questo è uno dei fattori che ha scatenato la precoce canicola nell’estate 2003 (maggio-giugno).

    In caso di eccessiva secchezza dei suoli a tarda primavera (risultato di persistente siccità), ben il 90% del calore netto diurno emesso dal terreno si presenta in forma di calore sensibile, mentre nella norma, su un terreno coperto da vegetazione bassa (ad es. prati), il trasferimento di calore sensibile dal suolo all’atmosfera raggiunge a malapena il 30% della radiazione netta giornaliera, con il rimanente 70% impiegato nell’evaporazione (Stull, 2000).
    Come la disponibilità di umidità nel suolo è un fattore di innesco di forti precipitazioni (soprattutto nelle regioni più secche dell’Europa), allo stesso modo suoli secchi inibiscono la formazione di nuvolosità convettiva aumentando così la radiazione diurna ad onda corta, quindi aumentando l’ evapo-traspirazione e da ultimo portando dunque ad ulteriore deficit di umidità.

    Se, in aggiunta a quanto detto sulla siccità, ad inizio estate si forma un robusto anticiclone sull’Europa CW, le elevate temperature che ne conseguono possono riuscire, in questo specifico caso, a mantenere anche l’area più occidentale del continente (quella più vicina all’oceano) nella parte calda della principale zona baroclina e shiftare così i sistemi frontali delle depressioni mobili più lontano verso nord.

    L’umidità del suolo varia lentamente, su scale temporali che vanno da settimane a mesi e perciò conserva una sorta di memoria del clima dei precedenti mesi fino all’estate. Per es. le HW sulle pianure centrali statunitensi sono spesso precedute da persistente siccità (Chang and Wallace, 1987).
    Durante gli inverni siccitosi in Europa meridionale, i suoli rilasciano in atmosfera un quantitativo trascurabile di umidità. Il risultato è che, in occasione dell’espansione verso nord dell’aria calda e secca, la copertura nuvolosa viene inibita e l’aria riscaldata, portando ad un più rapido essiccamento dei suoli dell’Europa centrale e quindi alimentando ulteriormente il riscaldamento dell’aria.
    Chapeau!!
    In attesa.........Dati aggiornati ogni 5 minuti qui. http://www.meteotitano.net/ora.php

Segnalibri

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •