Risultati da 1 a 10 di 10
  1. #1
    Burrasca L'avatar di Cristian-Ostuni/Bologna
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    Predefinito piccola curiosità su agosto 2003

    al suolo è sicuramente stato il più caldo in assoluto come media nazionale (in figura ci sono le t medie mensili per agosto dal 49 al 2008 a 1000 hPa)


    ma a 850 hPa è stato battuto di poco (0.05 gradi) dal 1994 (stessa figura di sopra ma riferita a 850 hPa)



    da qui si evince l 'importanza dell'umidità del suolo e del mare nel contenere le temperature. (area griglia 37-46 N, 7-18 E)
    Cit. dal film Wanted:"... Voi che cazz0 avete fatto ultimamente?"
    Cit. da Colorado: "La neve scende a fiocchi perchè se scendesse a nodi non si scioglierebbe."

    viva la φγα

  2. #2
    Vento forte
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    Predefinito Re: piccola curiosità su agosto 2003

    Citazione Originariamente Scritto da Cristian-Ostuni/Bologna Visualizza Messaggio
    al suolo è sicuramente stato il più caldo in assoluto come media nazionale (in figura ci sono le t medie mensili per agosto dal 49 al 2008 a 1000 hPa)


    ma a 850 hPa è stato battuto di poco (0.05 gradi) dal 1994 (stessa figura di sopra ma riferita a 850 hPa)



    da qui si evince l 'importanza dell'umidità del suolo e del mare nel contenere le temperature. (area griglia 37-46 N, 7-18 E)
    Post molto interessante Cristian
    D'altronde dando un rapido sguardo alle reanalisi di WZ ma anche ai RS, si nota come nella seconda parte del mese le t850 pur mantendendosi elevate non raggiunsero valori allarmanti (al N si rimase attorno a +17/+18) eppure si continuavano a registrare max sui 34\35 come se niente fosse, con minime molto sopra i 20..una grossa peculiarità dell'agosto 2003 è stata quella di far registrare T al suolo elevatissime anche con configurazioni non eccessivamente calde, probabilmente è vero che influì la grande aridità dei terreni provati da mesi di siccità e caldo intenso.
    Comunque almeno al Sud l'agosto 1994 fu più caldo del 2003, forse da qualche parte fu il mese più caldo degli ultimi 50 anni almeno..

  3. #3
    Tempesta violenta L'avatar di bufera87
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    Predefinito Re: piccola curiosità su agosto 2003

    secondo me ruolo decisivo l'ha svolto il fatto che l'onda calda della prima decade di agosto è arrivata dopo giù 2 mesi di caldo che aveva indotto una secchezza eccezionale dei suoli, quindi impedendo una parziale copertura data dall'evaporazione dell'acqua contenuta nei suoli.

    e anche il fatto che non c'erano state clamorose "rotture" prima di quei giorni, se si esclude un vortice transitato velocemente tra 31 luglio e 1 agosto
    Tecnico Meteorologo certificato (WMO 1083 – registro DEKRA DTC-TMT-001-17 secondo UNI CEI EN ISO/IEC 17024:2012). www.meteoravanel.it (webcam realtime e dati meteo da oltre 15 punti di osservazione e monitoraggio a Vittorio Veneto e dintorni).

  4. #4
    Burrasca L'avatar di steph
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    Predefinito Re: piccola curiosità su agosto 2003

    Senz'altro la scarsa umidità dei suoli ha giocato un ruolo molto importante, direi unita alle T estreme che ha toccato il Mediterraneo. E questo nel sostenere e amplificare l'anomalia termica al suolo.


    Evoluzione delle SSTA nel Mediterraneo dal 1999 (fonte: INGV)


    In realtà, poi, potremmo anche cercare qualche precursore nei mesi precedenti quell'incredibile agosto.

    In estate, quando il regime dei venti occidentali su larga scala si indebolisce, il tempo continentale è potenzialmente influenzato da parametri che presentano una memoria piuttosto lunga: le SST e l’umidità del suolo.
    Suoli umidi e/o coperti da neve tardiva (conseguenza di eccessiva copertura nevosa tardoinvernale) implicano un elevato consumo di calore latente dovuto al forte quantitativo di acqua liquida o solida che evapora risp. che si scioglie (con, in questo secondo caso, l’aggiunta dell’effetto albedo). Ne consegue che il riscaldamento primaverile/estivo dell’aria è inibito e ritardato.
    Il contrario, invece, avviene in caso si suoli secchi. In questo caso ci vuol poco a riscaldare l’atmosfera, perché suoli secchi emettono maggior calore sensibile, inibendo la formazione di nuvole e aumentando ulteriormente le temperature diurne.
    Fra l’altro, questo è uno dei fattori che ha scatenato la precoce canicola nell’estate 2003 (maggio-giugno).

    In caso di eccessiva secchezza dei suoli a tarda primavera (risultato di persistente siccità), ben il 90% del calore netto diurno emesso dal terreno si presenta in forma di calore sensibile, mentre nella norma, su un terreno coperto da vegetazione bassa (ad es. prati), il trasferimento di calore sensibile dal suolo all’atmosfera raggiunge a malapena il 30% della radiazione netta giornaliera, con il rimanente 70% impiegato nell’evaporazione (Stull, 2000).
    Come la disponibilità di umidità nel suolo è un fattore di innesco di forti precipitazioni (soprattutto nelle regioni più secche dell’Europa), allo stesso modo suoli secchi inibiscono la formazione di nuvolosità convettiva aumentando così la radiazione diurna ad onda corta, quindi aumentando l’ evapo-traspirazione e da ultimo portando dunque ad ulteriore deficit di umidità.

    Se, in aggiunta a quanto detto sulla siccità, ad inizio estate si forma un robusto anticiclone sull’Europa CW, le elevate temperature che ne conseguono possono riuscire, in questo specifico caso, a mantenere anche l’area più occidentale del continente (quella più vicina all’oceano) nella parte calda della principale zona baroclina e shiftare così i sistemi frontali delle depressioni mobili più lontano verso nord.

    L’umidità del suolo varia lentamente, su scale temporali che vanno da settimane a mesi e perciò conserva una sorta di memoria del clima dei precedenti mesi fino all’estate. Per es. le HW sulle pianure centrali statunitensi sono spesso precedute da persistente siccità (Chang and Wallace, 1987).
    Durante gli inverni siccitosi in Europa meridionale, i suoli rilasciano in atmosfera un quantitativo trascurabile di umidità. Il risultato è che, in occasione dell’espansione verso nord dell’aria calda e secca, la copertura nuvolosa viene inibita e l’aria riscaldata, portando ad un più rapido essiccamento dei suoli dell’Europa centrale e quindi alimentando ulteriormente il riscaldamento dell’aria.
    Ultima modifica di steph; 17/06/2009 alle 20:53
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  5. #5
    Tempesta violenta L'avatar di Fenrir
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    Predefinito Re: piccola curiosità su agosto 2003

    Citazione Originariamente Scritto da steph Visualizza Messaggio
    Senz'altro la scarsa umidità dei suoli ha giocato un ruolo molto importante, direi unita alle T estreme che ha toccato il Mediterraneo. E questo nel sostenere e amplificare l'anomalia termica al suolo.


    Evoluzione delle SSTA nel Mediterraneo dal 1999 (fonte: INGV)


    In realtà, poi, potremmo anche cercare qualche precursore nei mesi precedenti quell'incredibile agosto.

    In estate, quando il regime dei venti occidentali su larga scala si indebolisce, il tempo continentale è potenzialmente influenzato da parametri che presentano una memoria piuttosto lunga: le SST e l’umidità del suolo.
    Suoli umidi e/o coperti da neve tardiva (conseguenza di eccessiva copertura nevosa tardoinvernale) implicano un elevato consumo di calore latente dovuto al forte quantitativo di acqua liquida o solida che evapora risp. che si scioglie (con, in questo secondo caso, l’aggiunta dell’effetto albedo). Ne consegue che il riscaldamento primaverile/estivo dell’aria è inibito e ritardato.
    Il contrario, invece, avviene in caso si suoli secchi. In questo caso ci vuol poco a riscaldare l’atmosfera, perché suoli secchi emettono maggior calore sensibile, inibendo la formazione di nuvole e aumentando ulteriormente le temperature diurne.
    Fra l’altro, questo è uno dei fattori che ha scatenato la precoce canicola nell’estate 2003 (maggio-giugno).

    In caso di eccessiva secchezza dei suoli a tarda primavera (risultato di persistente siccità), ben il 90% del calore netto diurno emesso dal terreno si presenta in forma di calore sensibile, mentre nella norma, su un terreno coperto da vegetazione bassa (ad es. prati), il trasferimento di calore sensibile dal suolo all’atmosfera raggiunge a malapena il 30% della radiazione netta giornaliera, con il rimanente 70% impiegato nell’evaporazione (Stull, 2000).
    Come la disponibilità di umidità nel suolo è un fattore di innesco di forti precipitazioni (soprattutto nelle regioni più secche dell’Europa), allo stesso modo suoli secchi inibiscono la formazione di nuvolosità convettiva aumentando così la radiazione diurna ad onda corta, quindi aumentando l’ evapo-traspirazione e da ultimo portando dunque ad ulteriore deficit di umidità.

    Se, in aggiunta a quanto detto sulla siccità, ad inizio estate si forma un robusto anticiclone sull’Europa CW, le elevate temperature che ne conseguono possono riuscire, in questo specifico caso, a mantenere anche l’area più occidentale del continente (quella più vicina all’oceano) nella parte calda della principale zona baroclina e shiftare così i sistemi frontali delle depressioni mobili più lontano verso nord.

    L’umidità del suolo varia lentamente, su scale temporali che vanno da settimane a mesi e perciò conserva una sorta di memoria del clima dei precedenti mesi fino all’estate. Per es. le HW sulle pianure centrali statunitensi sono spesso precedute da persistente siccità (Chang and Wallace, 1987).
    Durante gli inverni siccitosi in Europa meridionale, i suoli rilasciano in atmosfera un quantitativo trascurabile di umidità. Il risultato è che, in occasione dell’espansione verso nord dell’aria calda e secca, la copertura nuvolosa viene inibita e l’aria riscaldata, portando ad un più rapido essiccamento dei suoli dell’Europa centrale e quindi alimentando ulteriormente il riscaldamento dell’aria.
    Applauso!!! Così si spiegano le cose, competente ma preciso. Mi ricordi un certo Lorenzo
    Non mi ricordo una cosa, com'era stato l'inverno 2002-2003 a livello di copertura nevosa? Mi ricordo un episodio invernale pesante abbastanza tardo, se non erro, ma in generale?
    "You are not entitled to your opinion. You are entitled to your informed opinion. No one is entitled to be ignorant." (Harlan Ellison)

  6. #6
    Burrasca L'avatar di steph
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    Predefinito Re: piccola curiosità su agosto 2003

    Citazione Originariamente Scritto da Fenrir Visualizza Messaggio
    Applauso!!! Così si spiegano le cose, competente ma preciso. Mi ricordi un certo Lorenzo
    Non mi ricordo una cosa, com'era stato l'inverno 2002-2003 a livello di copertura nevosa? Mi ricordo un episodio invernale pesante abbastanza tardo, se non erro, ma in generale?
    Grazie Lorenzo Catania?No, no, lui è fisico dell'atmosfera....

    Inv. 02/03 molto buono per snowcover sul NH e su Eurasia, molto scarso di precipitazioni sul Mediterraneo (in ordine al precedente post)



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  7. #7
    Tempesta violenta L'avatar di Fenrir
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    Predefinito Re: piccola curiosità su agosto 2003

    Grazie. Steph, non è quello che sai, ma è come lo spieghi. Lorenzo ha una dote naturale per spiegare cose complesse con un linguaggio molto abbordabile, e lo stesso vale per te.
    Tirar fuori un italiano superforbito e una valanga di sigle è interessante per i pochi addetti ai lavori, ma in un forum di divulgazione... alla fine non lascia niente nel 99% degli utenti. Ci vuole arte, come diceva il mio vecchio capo
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  8. #8
    Uragano L'avatar di giorgio1940
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    Predefinito Re: piccola curiosità su agosto 2003

    Citazione Originariamente Scritto da Fenrir Visualizza Messaggio
    Grazie. Steph, non è quello che sai, ma è come lo spieghi. Lorenzo ha una dote naturale per spiegare cose complesse con un linguaggio molto abbordabile, e lo stesso vale per te.
    Tirar fuori un italiano superforbito e una valanga di sigle è interessante per i pochi addetti ai lavori, ma in un forum di divulgazione... alla fine non lascia niente nel 99% degli utenti. Ci vuole arte, come diceva il mio vecchio capo
    ***

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  9. #9
    Burrasca forte L'avatar di peter65
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    Predefinito Re: piccola curiosità su agosto 2003

    Citazione Originariamente Scritto da steph Visualizza Messaggio
    Senz'altro la scarsa umidità dei suoli ha giocato un ruolo molto importante, direi unita alle T estreme che ha toccato il Mediterraneo. E questo nel sostenere e amplificare l'anomalia termica al suolo.


    Evoluzione delle SSTA nel Mediterraneo dal 1999 (fonte: INGV)


    In realtà, poi, potremmo anche cercare qualche precursore nei mesi precedenti quell'incredibile agosto.

    In estate, quando il regime dei venti occidentali su larga scala si indebolisce, il tempo continentale è potenzialmente influenzato da parametri che presentano una memoria piuttosto lunga: le SST e l’umidità del suolo.
    Suoli umidi e/o coperti da neve tardiva (conseguenza di eccessiva copertura nevosa tardoinvernale) implicano un elevato consumo di calore latente dovuto al forte quantitativo di acqua liquida o solida che evapora risp. che si scioglie (con, in questo secondo caso, l’aggiunta dell’effetto albedo). Ne consegue che il riscaldamento primaverile/estivo dell’aria è inibito e ritardato.
    Il contrario, invece, avviene in caso si suoli secchi. In questo caso ci vuol poco a riscaldare l’atmosfera, perché suoli secchi emettono maggior calore sensibile, inibendo la formazione di nuvole e aumentando ulteriormente le temperature diurne.
    Fra l’altro, questo è uno dei fattori che ha scatenato la precoce canicola nell’estate 2003 (maggio-giugno).

    In caso di eccessiva secchezza dei suoli a tarda primavera (risultato di persistente siccità), ben il 90% del calore netto diurno emesso dal terreno si presenta in forma di calore sensibile, mentre nella norma, su un terreno coperto da vegetazione bassa (ad es. prati), il trasferimento di calore sensibile dal suolo all’atmosfera raggiunge a malapena il 30% della radiazione netta giornaliera, con il rimanente 70% impiegato nell’evaporazione (Stull, 2000).
    Come la disponibilità di umidità nel suolo è un fattore di innesco di forti precipitazioni (soprattutto nelle regioni più secche dell’Europa), allo stesso modo suoli secchi inibiscono la formazione di nuvolosità convettiva aumentando così la radiazione diurna ad onda corta, quindi aumentando l’ evapo-traspirazione e da ultimo portando dunque ad ulteriore deficit di umidità.

    Se, in aggiunta a quanto detto sulla siccità, ad inizio estate si forma un robusto anticiclone sull’Europa CW, le elevate temperature che ne conseguono possono riuscire, in questo specifico caso, a mantenere anche l’area più occidentale del continente (quella più vicina all’oceano) nella parte calda della principale zona baroclina e shiftare così i sistemi frontali delle depressioni mobili più lontano verso nord.

    L’umidità del suolo varia lentamente, su scale temporali che vanno da settimane a mesi e perciò conserva una sorta di memoria del clima dei precedenti mesi fino all’estate. Per es. le HW sulle pianure centrali statunitensi sono spesso precedute da persistente siccità (Chang and Wallace, 1987).
    Durante gli inverni siccitosi in Europa meridionale, i suoli rilasciano in atmosfera un quantitativo trascurabile di umidità. Il risultato è che, in occasione dell’espansione verso nord dell’aria calda e secca, la copertura nuvolosa viene inibita e l’aria riscaldata, portando ad un più rapido essiccamento dei suoli dell’Europa centrale e quindi alimentando ulteriormente il riscaldamento dell’aria.
    Chapeau!!
    In attesa.........Dati aggiornati ogni 5 minuti qui. http://www.meteotitano.net/ora.php

  10. #10
    Uragano L'avatar di simo89
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    Predefinito Re: piccola curiosità su agosto 2003

    Citazione Originariamente Scritto da steph Visualizza Messaggio
    Grazie Lorenzo Catania?No, no, lui è fisico dell'atmosfera....

    Inv. 02/03 molto buono per snowcover sul NH e su Eurasia, molto scarso di precipitazioni sul Mediterraneo (in ordine al precedente post)



    Miseria...cosa è successo nel 1981?
    E' un errore o è un dato vero e provato?

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