Simone è stato preciso nella sua risposta, che apprezzo per la chiarezza espositiva. Prima di tutto occorre che da quelle parti si inneschi un processo di feedback positivo pioggia-vegetazione (e questo è un evento di per sé assai difficile che avvenga; in genere è molto più facile il contrario). Se ciò avvenisse le conseguenze sul nostro clima si vedrebbero lontane nel tempo, climatologicamente parlando (figuriamoci se ci riferiamo a una scala temporale "umana"!!). Io poi sono convinto che lo studio del clima sia qualcosa di estremamente difficile perchè il ricercatore vive una vita che rispetto ai tempi climatici è paragonabile a quella di una farfalla. Accade così che normalissime fluttuazioni climatiche diventino motivo di stupore o preoccupazione. Il mio ovviamente è un parere da comune mortale, e certamente non mi permetterei mai di mettere minimanente in forse il lavoro e lo studio di tanta gente che ogni giorno si trova a fronteggiare non solo un gigante più grande di lui (il clima) ma anche la speculazione di mass media e mentecatti.
Riguardo al fatto che l'"Africa" (intendendo la provincia romana tra Tunisia e Libia) era il "granaio dell'Impero" è sicuramente vero perchè attestato dai cronisti dell'epoca; ma le cose non è che siano cambiate molto: quella dirimpetto il Canale di Sicilia rimane ancor oggi una delle aree più piovose di tutta l'Africa settentrionale e per accorgersene basta vedere che quando in Sicilia fa il maltempo serio quell'area viene assai coinvolte, in alcuni casi è pure più colpita della nostra regione. Ricordiamoci sempre che nelle coste in generale piove moderatamente e la macchia mediterranea cresce rigogliosa. Lo dico perchè c'è spesso tra la gente il luogo comune Africa Sahariana = deserto. Certo, al di là delle montagne dell'Atlante oppure semplicemente spostandosi nell'entroterra il paesaggio cambia radicalmente.
Si tratta comunque di qualcosa che non va sottovalutato e che anzi è degno di essere studiato approfonditamente: potrebbe essere solo un'impressione temporanea e quindi un "falso allarme"; non dimentichiamoci che servono prove, archivi pluviometrici, un'osservazione costante. Staremo a vedere
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Ultima modifica di voria; 07/09/2009 alle 21:10
Algeria Weather Forecast - Current weather in Algeria - Freemeteo.com
per il momento ho trovato questo sito ma non ha il rapporto sulle piogge
forse non hanno neppure i pluviometri sigh
https://www.wunderground.com/personal-weather-station/dashboard?ID=IMRCASEB2
Freddofilo e nivofilo in Inverno ,Temporalofilo in primavera e autunno ,Caldofilo in estate,Tornadofilo tutto l'anno
La desertificazione è stata molto graduale del Sahara, i primi problemi sono iniziati circa 6000 anni fa, fino ad allora c'era una estesa foresta molto rigogliosa, come è stato dimostrato da più parti, gradualmente, e non è noto perchè, sono iniziati i problemi nella parte più centrale. Ancora al tempo dei romani, oltrechè essere il granaio dell'impero, vi era anche ancora la savana e i leoni (i romani scrivevano sulle mappe hic sunt leonex mi pare), quindi, ancora non era proprio deserto il Sahara interessato dall'impero. Anche oggi, ci sono molti boschi sulle montagne tunisine e algerine, vi sono pure alcune stazioni sciistiche, ma appena superate tali catene sul mare, c'è il deserto
...chat con James Reynolds, www.typhoonfury.com
Always looking at the sky...James says:
http://www.wmo.int/pages/mediacentre...nfo_58_en.html
Simone says:
holy s**t....
James says:
now that's something I'd like to film!!
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