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Discussione: Uno sguardo in Africa

  1. #21
    Brezza leggera L'avatar di voria
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    Predefinito Re: Uno sguardo in africa

    Citazione Originariamente Scritto da paolo61 Visualizza Messaggio
    quante e quali sarebbero per l'italia le conseguenze se ciò divenisse una costante o si intensificasse nei prossimi anni ?
    Simone è stato preciso nella sua risposta, che apprezzo per la chiarezza espositiva. Prima di tutto occorre che da quelle parti si inneschi un processo di feedback positivo pioggia-vegetazione (e questo è un evento di per sé assai difficile che avvenga; in genere è molto più facile il contrario). Se ciò avvenisse le conseguenze sul nostro clima si vedrebbero lontane nel tempo, climatologicamente parlando (figuriamoci se ci riferiamo a una scala temporale "umana"!!). Io poi sono convinto che lo studio del clima sia qualcosa di estremamente difficile perchè il ricercatore vive una vita che rispetto ai tempi climatici è paragonabile a quella di una farfalla. Accade così che normalissime fluttuazioni climatiche diventino motivo di stupore o preoccupazione. Il mio ovviamente è un parere da comune mortale, e certamente non mi permetterei mai di mettere minimanente in forse il lavoro e lo studio di tanta gente che ogni giorno si trova a fronteggiare non solo un gigante più grande di lui (il clima) ma anche la speculazione di mass media e mentecatti.

    Riguardo al fatto che l'"Africa" (intendendo la provincia romana tra Tunisia e Libia) era il "granaio dell'Impero" è sicuramente vero perchè attestato dai cronisti dell'epoca; ma le cose non è che siano cambiate molto: quella dirimpetto il Canale di Sicilia rimane ancor oggi una delle aree più piovose di tutta l'Africa settentrionale e per accorgersene basta vedere che quando in Sicilia fa il maltempo serio quell'area viene assai coinvolte, in alcuni casi è pure più colpita della nostra regione. Ricordiamoci sempre che nelle coste in generale piove moderatamente e la macchia mediterranea cresce rigogliosa. Lo dico perchè c'è spesso tra la gente il luogo comune Africa Sahariana = deserto. Certo, al di là delle montagne dell'Atlante oppure semplicemente spostandosi nell'entroterra il paesaggio cambia radicalmente.

    Si tratta comunque di qualcosa che non va sottovalutato e che anzi è degno di essere studiato approfonditamente: potrebbe essere solo un'impressione temporanea e quindi un "falso allarme"; non dimentichiamoci che servono prove, archivi pluviometrici, un'osservazione costante. Staremo a vedere

    Ultima modifica di voria; 07/09/2009 alle 21:10

  2. #22
    Uragano L'avatar di paolo61
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    Predefinito Re: Uno sguardo in africa

    Algeria Weather Forecast - Current weather in Algeria - Freemeteo.com
    per il momento ho trovato questo sito ma non ha il rapporto sulle piogge
    forse non hanno neppure i pluviometri sigh

    https://www.wunderground.com/personal-weather-station/dashboard?ID=IMRCASEB2

    Freddofilo e nivofilo in Inverno
    ,Temporalofilo in primavera e autunno ,Caldofilo in estate,Tornadofilo tutto l'anno

  3. #23
    Uragano
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    Predefinito Re: Uno sguardo in africa

    Citazione Originariamente Scritto da voria Visualizza Messaggio
    Simone è stato preciso nella sua risposta, che apprezzo per la chiarezza espositiva. Prima di tutto occorre che da quelle parti si inneschi un processo di feedback positivo pioggia-vegetazione (e questo è un evento di per sé assai difficile che avvenga; in genere è molto più facile il contrario). Se ciò avvenisse le conseguenze sul nostro clima si vedrebbero lontane nel tempo, climatologicamente parlando (figuriamoci se ci riferiamo a una scala temporale "umana"!!). Io poi sono convinto che lo studio del clima sia qualcosa di estremamente difficile perchè il ricercatore vive una vita che rispetto ai tempi climatici è paragonabile a quella di una farfalla. Accade così che normalissime fluttuazioni climatiche diventino motivo di stupore o preoccupazione. Il mio ovviamente è un parere da comune mortale, e certamente non mi permetterei mai di mettere minimanente in forse il lavoro e lo studio di tanta gente che ogni giorno si trova a fronteggiare non solo un gigante più grande di lui (il clima) ma anche la speculazione di mass media e mentecatti.

    Riguardo al fatto che l'"Africa" (intendendo la provincia romana tra Tunisia e Libia) era il "granaio dell'Impero" è sicuramente vero perchè attestato dai cronisti dell'epoca; ma le cose non è che siano cambiate molto: quella dirimpetto il Canale di Sicilia rimane ancor oggi una delle aree più piovose di tutta l'Africa settentrionale e per accorgersene basta vedere che quando in Sicilia fa il maltempo serio quell'area viene assai coinvolte, in alcuni casi è pure più colpita della nostra regione. Ricordiamoci sempre che nelle coste in generale piove moderatamente e la macchia mediterranea cresce rigogliosa. Lo dico perchè c'è spesso tra la gente il luogo comune Africa Sahariana = deserto. Certo, al di là delle montagne dell'Atlante oppure semplicemente spostandosi nell'entroterra il paesaggio cambia radicalmente.

    Si tratta comunque di qualcosa che non va sottovalutato e che anzi è degno di essere studiato approfonditamente: potrebbe essere solo un'impressione temporanea e quindi un "falso allarme"; non dimentichiamoci che servono prove, archivi pluviometrici, un'osservazione costante. Staremo a vedere

    La desertificazione è stata molto graduale del Sahara, i primi problemi sono iniziati circa 6000 anni fa, fino ad allora c'era una estesa foresta molto rigogliosa, come è stato dimostrato da più parti, gradualmente, e non è noto perchè, sono iniziati i problemi nella parte più centrale. Ancora al tempo dei romani, oltrechè essere il granaio dell'impero, vi era anche ancora la savana e i leoni (i romani scrivevano sulle mappe hic sunt leonex mi pare), quindi, ancora non era proprio deserto il Sahara interessato dall'impero. Anche oggi, ci sono molti boschi sulle montagne tunisine e algerine, vi sono pure alcune stazioni sciistiche, ma appena superate tali catene sul mare, c'è il deserto

  4. #24
    Uragano
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    Predefinito Re: Uno sguardo in africa

    Citazione Originariamente Scritto da Gdr Visualizza Messaggio
    Tre anni fa ho fatto un giro in moto in Tunisia con la tenda verso la fine di febbraio, ho preso un bel temporale notturno in mezzo alle dune di sabbia. Confesso che non me lo aspettavo e non è stato particolarmente piacevole sapere che le nostre tende fossero gli unici oggetti sporgenti - per non contare le moto - in chilometri e chilometri di nulla. Chi di noi era già stato da quelle parti ha però detto che non era una novità. Ora che ci penso ne ho preso anche uno diurno sulla strada del ritorno.

    Secondo me ad ogni buon conto nel calderone imperscrutabile dell'aumento della disponibilità di energia nella nostra atmosfera ci sta qualsiasi modifica del clima a livello locale. E se non ricordo male, la Tunisia settentrionale ai tempi della Roma antica era il granaio del Mediterraneo, dunque pioveva eccome.
    In inverno, può accadere che piova nel nord Sahara, non è una cosa anomala. Vedo che molti si sono stupiti di ciò. In etsate, invece vi sono precipitazioni sulla aprte sud del Sahara

  5. #25
    Vento teso L'avatar di Simone Lussardi
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    Predefinito Re: Uno sguardo in africa

    Citazione Originariamente Scritto da Stefano De C. Visualizza Messaggio
    In inverno, può accadere che piova nel nord Sahara, non è una cosa anomala. Vedo che molti si sono stupiti di ciò. In etsate, invece vi sono precipitazioni sulla aprte sud del Sahara
    Esatto, e' la risalita del monsone equatoriale verso nord. L'anomalia pare essere appunto che sale un pelo "troppo" in questi anni, nonostante l'ITCZ vera e propria se ne stia piu' a sud.

    ...chat con James Reynolds, www.typhoonfury.com

    James says:
    http://www.wmo.int/pages/mediacentre...nfo_58_en.html
    Simone says:
    holy s**t....
    James says:
    now that's something I'd like to film!!
    Always looking at the sky...

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