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  1. #1
    Brezza tesa L'avatar di Geppox
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    Predefinito Re: Clima, i ghiacciai si sciolgono.''Andiamo dritti verso l'abisso''

    Citazione Originariamente Scritto da clayco Visualizza Messaggio



    ...nella tua foto c'è un piccolo boschetto più che una foresta...




    Notevole, il 6° grado ti fa un baffo.

    In ogni caso, manco farlo apposta, sulla stessa foto che ho postato c'è scritto chiaramente "Kussuaq forest". Forse si son sbagliati? O semplicemente volevano fare un dispetto al povero Clayco? Boh, non mi stupirei di leggere che secondo te qualcuno ha violato il sito dove hanno pubblicato il documento e modificato foto e testo con photoshop. Mai mettere limiti alla provvidenza del resto, no?

    Sugli articoli che hai postato, che dicono cose ben diverse da quanto hai scritto te (evidentemente volevi postare tutt'altro), preferisco evitare di perdere altro tempo per scrivere a riguardo e chiudere qua la discussione.



  2. #2
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    Predefinito Re: Clima, i ghiacciai si sciolgono.''Andiamo dritti verso l'abisso''

    Citazione Originariamente Scritto da Geppox Visualizza Messaggio
    Sugli articoli che hai postato, che dicono cose ben diverse da quanto hai scritto te (evidentemente volevi postare tutt'altro), preferisco evitare di perdere altro tempo per scrivere a riguardo e chiudere qua la discussione.

    Dimostralo altrimenti non perdere tempo

    indo pacific

    This work revealed, in their words, that "the warmest temperatures and highest salinities occurred during the Medieval Warm Period," which lasted from about AD 1020 to 1260. Over this period, summer SSTs averaged about 29.7°C, as best we can determine from their graph of the data, with a peak of about 30.9°C in the vicinity of AD 1080, which values are to be compared with "the average modern summer SST [of] 29°C." Consequently, modern summer temperatures still average about 0.7°C less than those of the Medieval Warm Period.

    sui salici

    Much of
    the past paleo-environmental research in the area has focussed
    on the pollen and macrofossil record [18e21]. In common
    with Iceland and the Faroe Islands, the major change in the
    pollen record at landnám is the sequential reduction in tree
    and shrub species (Salix sp., Betula sp.) and a rise in grasses
    (Poaceae). With the exception of a single pollen grain of
    barley type (Hordeum) [19

    sul periodo caldo e secco

    The 1200–1350 A.D. time period coincides with warm and dry conditions which characterized the Medieval Warm Period

  3. #3
    Burrasca L'avatar di steph
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    Predefinito Re: Clima, i ghiacciai si sciolgono.''Andiamo dritti verso l'abisso''

    Citazione Originariamente Scritto da clayco Visualizza Messaggio
    Dimostralo altrimenti non perdere tempo

    indo pacific

    This work revealed, in their words, that "the warmest temperatures and highest salinities occurred during the Medieval Warm Period," which lasted from about AD 1020 to 1260. Over this period, summer SSTs averaged about 29.7°C, as best we can determine from their graph of the data, with a peak of about 30.9°C in the vicinity of AD 1080, which values are to be compared with "the average modern summer SST [of] 29°C." Consequently, modern summer temperatures still average about 0.7°C less than those of the Medieval Warm Period.
    In effetti:



    Sea surface temperature reconstructions from the Indo-Pacific Warm Pool. Different colored symbols indicate data from different cores used in the reconstruction. A northern hemisphere temperature reconstruction from Mann et al. (2008) is shown in the black curve. The previously published data is from Newton et al. (2006). Colored lines are the average of the data points. Triangles at the bottom of the figure show where age control exists. The horizontal black line labeled 1997-2007 Mean Annual SST shows the value of the annual average sea surface temperature for the same time period. The Little Ice Age, which occurred around A.D. 1700, was a cool period, but its magnitude was only about 0.5 to 1˚C cooler than modern winter temperatures. Water temperature during the late Medieval Warm Period, between about A.D. 1000 to 1250, was within error of modern annual sea surface temperatures. (Oppo, Rosenthal, Linsley; 2009)

    Poi non è che sia così sorprendente, considerando che:
    1) durante gran parte del MWP/MCA, in conseguenza di uno stato del Pacifico frequentemente e in modo protratto Nina-like e in PDO-, una cella di Walker più forte e associati alisei più robusti hanno aumentato il gradiente longitudinale delle SST tropicali e quindi ammassato una maggior quantità di acque più calde ad ovest; sostenendo quindi le SST più alte nell'IPWP. La correlazione (spiegata anche fisicamente!) fra SST in zona Nino 3.4 e nell'IPWP è negativa e abbastanza significativa, è ben noto.
    2) altre evidenze (dalla Grande Barriera corallina australiana, Gagan et al.) mostrano che, in ogni caso, le SST e la salinità della zona (che fa parte della zona più orientale dell'IPWP) erano più alte nel XVIII secolo rispetto a quanto non lo siano state nel XX. Probabilmente questa evidenza potrebbe sostenere l'ipotesi di un Pacifico tropicale che giocava un ruolo come fonte di vapore acqueo (notoriamente la convezione profonda e gli scambi idrologici con l'atmosfera sono accentuati nelle aree tropicali con più alte SST) durante l'espansione quasi globale dei ghiacciai in quel periodo della LIA. Ma è un'ipotesi come un'altra.
    Ultima modifica di steph; 17/09/2009 alle 22:35
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  4. #4
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    Predefinito Re: Clima, i ghiacciai si sciolgono.''Andiamo dritti verso l'abisso''

    Citazione Originariamente Scritto da steph Visualizza Messaggio
    In effetti:






    Poi non è che sia così sorprendente, considerando che:
    1) durante gran parte del MWP/MCA, in conseguenza di uno stato del Pacifico frequentemente e in modo protratto Nina-like e in PDO-, una cella di Walker più forte e associati alisei più robusti hanno aumentato il gradiente longitudinale delle SST tropicali e quindi ammassato una maggior quantità di acque più calde ad ovest; sostenendo quindi le SST più alte nell'IPWP. La correlazione (spiegata anche fisicamente!) fra SST in zona Nino 3.4 e nell'IPWP è negativa e abbastanza significativa, è ben noto.
    2) altre evidenze (dalla Grande Barriera corallina australiana, Gagan et al.) mostrano che, in ogni caso, le SST e la salinità della zona (che fa parte della zona più orientale dell'IPWP) erano più alte nel XVIII secolo rispetto a quanto non lo siano state nel XX. Probabilmente questa evidenza potrebbe sostenere l'ipotesi di un Pacifico tropicale che giocava un ruolo come fonte di vapore acqueo (notoriamente la convezione profonda e gli scambi idrologici con l'atmosfera sono accentuati nelle aree tropicali con più alte SST) durante l'espansione quasi globale dei ghiacciai in quel periodo della LIA. Ma è un'ipotesi come un'altra.
    la linea nera è Mann 2008 che chiude come al solito con il codone delle temperature strumentali e poi riguarda l'intero emisfero
    la linea della T nell'altro grafico è 29° qui è 29,5° e non so perchè, non è forse perchè il primo usa le T regionali e l'altro le T globali che sono ben altra cosa????
    Ultima modifica di clayco; 18/09/2009 alle 13:01

  5. #5
    Vento teso L'avatar di Sandro58
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    Predefinito Re: Clima, i ghiacciai si sciolgono.''Andiamo dritti verso l'abisso''

    Citazione Originariamente Scritto da steph Visualizza Messaggio
    In effetti:






    Poi non è che sia così sorprendente, considerando che:
    1) durante gran parte del MWP/MCA, in conseguenza di uno stato del Pacifico frequentemente e in modo protratto Nina-like e in PDO-, una cella di Walker più forte e associati alisei più robusti hanno aumentato il gradiente longitudinale delle SST tropicali e quindi ammassato una maggior quantità di acque più calde ad ovest; sostenendo quindi le SST più alte nell'IPWP. La correlazione (spiegata anche fisicamente!) fra SST in zona Nino 3.4 e nell'IPWP è negativa e abbastanza significativa, è ben noto.
    2) altre evidenze (dalla Grande Barriera corallina australiana, Gagan et al.) mostrano che, in ogni caso, le SST e la salinità della zona (che fa parte della zona più orientale dell'IPWP) erano più alte nel XVIII secolo rispetto a quanto non lo siano state nel XX. Probabilmente questa evidenza potrebbe sostenere l'ipotesi di un Pacifico tropicale che giocava un ruolo come fonte di vapore acqueo (notoriamente la convezione profonda e gli scambi idrologici con l'atmosfera sono accentuati nelle aree tropicali con più alte SST) durante l'espansione quasi globale dei ghiacciai in quel periodo della LIA. Ma è un'ipotesi come un'altra.
    Starei piu' in campana con l'IPWP. E' vero che "pare" che abbia quel comportamento, ma a me non risulta affatto che sia contro-fase rispetto alle fasi ENSO. Nel lungo termine segue le sorti della PDO e dell'ENSO medio. Almeno questo e' cio' che ho riscontrato.

    Quindi ho seri dubbi che l'MWP abbia prodotto lunghe fasi di PDO- perche' questo NON avrebbe portato a salire cosi' forte la IPWP. Quindi io ritengo che:

    - o siano errate le ricerche sulle fasi ENSO di quel periodo
    - oppure che la fase MWP fu assai variabile con frequenti fasi controtendenti e quindi e' difficile distinguere perfettamente cio' che avvenne. Inoltre il fatto che si abbiano proxy cosi' contrastanti in zone diverse vuol dire che o sono sfasati e sbagliati o sono esatti ma non temporalemente ben collocati e quel periodo fu a picchi caldi ma non mediamente caldo come gli ultimi 20 anni.

    D'altronde distinguere tra 1000 anni precisamente cosa sta avvenendo adesso con le tecnologie di oggi penso che darebbe risultati analoghi a quelli che abbiamo con l'MWP.

  6. #6
    Burrasca L'avatar di steph
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    Predefinito Re: Clima, i ghiacciai si sciolgono.''Andiamo dritti verso l'abisso''

    Citazione Originariamente Scritto da Sandro58 Visualizza Messaggio
    Starei piu' in campana con l'IPWP. E' vero che "pare" che abbia quel comportamento, ma a me non risulta affatto che sia contro-fase rispetto alle fasi ENSO. Nel lungo termine segue le sorti della PDO e dell'ENSO medio. Almeno questo e' cio' che ho riscontrato.

    Quindi ho seri dubbi che l'MWP abbia prodotto lunghe fasi di PDO- perche' questo NON avrebbe portato a salire cosi' forte la IPWP. Quindi io ritengo che:

    - o siano errate le ricerche sulle fasi ENSO di quel periodo
    - oppure che la fase MWP fu assai variabile con frequenti fasi controtendenti e quindi e' difficile distinguere perfettamente cio' che avvenne. Inoltre il fatto che si abbiano proxy cosi' contrastanti in zone diverse vuol dire che o sono sfasati e sbagliati o sono esatti ma non temporalemente ben collocati e quel periodo fu a picchi caldi ma non mediamente caldo come gli ultimi 20 anni.

    D'altronde distinguere tra 1000 anni precisamente cosa sta avvenendo adesso con le tecnologie di oggi penso che darebbe risultati analoghi a quelli che abbiamo con l'MWP.
    Mah, non so. Sicuramente è azzardato trarre inferenze precise e sicure. È anche vero che non sempre l'anticorrelazione fra SST nell'IPWP e nelle zone Nino è data e forse, come dici tu, il tutto si accorda all'andamento generale dei trend e/o alle fasi multi- e interdecadali del Pacifco.
    Tuttavia ci sono robuste spiegazioni fisiche di un simile comportamento, e queste vanno ricercate principalmente, come già detto, nel comportamento della circolazione di Walker.

    Cmq, da quel che se ne sa ad oggi, durante buona parte dell'MWP il Pacifico conobbe frequenti e persistenti fasi di Nina e molto probabilmente fu spesso anche in fase di PDO-.
    Ci sono 3 principali fonti che lo segnalano:
    1) dati proxy diretti, che fan capo a sedimenti oceanici e soprattutto ai coralli (ad es. delle isole galapagos e della grande barriera australiana, ma non solo);
    2) dati proxy indiretti, facenti capo ad es. ai tree-ring del SW degli States (ma non solo). Questo indicatore, tuttavia, presuppone che il Nino e in generale lo stato del Pacifico induca una reazione climatica simile e costante - ieri come oggi - sulle terre emerse. E se è vero che l'ENSO non sempre produce effetti simili (anche a parità di intensità e di modalità) da noi o in altre aree come in India, la probabilità che i suoi effetti siano simili e costanti nel tempo aumenta con la vicinanza geografica alla "sorgente" del fenomeno e quindi ai margini del bacino pacifico.
    3) deduzioni tratte da altre inferenze: le ricostruzioni solari ci indicano che durante il MWP l'attività solare dovrebbe essere stata abbastanza forte, cmq più elevata rispetto a prima e dopo; sappiamo oggi che un'elevata attività solare tende a forzare il Pacifico verso uno stato Nina-like. Si tratta, ovviamente, di una doppia inferenza, ma che, in sé, tenderebbe a corrobarare quel che dicevo prima.

    Un po' di bibliografia che ho consultato, a suo tempo, per un piccolo lavoro di ricerca:

    Gergis e Fowler 2009
    Trouet et al. 2009
    Helama et al. 2009
    Wanner et al. 2008
    Emile-Gray et al. 2008
    Seager et al. 2007
    Graham et al. 2007
    D'Arrigo et al. 2005
    MacDonald e Case 2005
    McGregor e Gagan 2004
    Rein et al. 2004
    Cobb et al. 2003
    Gagan et al. 2003
    Koutavas et al. 2002
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  7. #7
    Brezza tesa L'avatar di Billa
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    Predefinito Re: Clima, i ghiacciai si sciolgono.''Andiamo dritti verso l'abisso''

    Articolo di oggi su "Il Tempo"

    cambiamenti climatici

    "Servono 50 anni per conoscere
    la verità sul destino del pianeta"


    Il ricercatore Franco Prodi, fratello di Romano: "Obama parla di catastrofe in disaccordo con la scienza".


    «Fantascienza». Basta una parola per descrivere le teorie catastrofiste degli ambientalisti estremisti. Il clima è argomento serio. È per questo che professori come Franco Prodi, fratello del più famoso Romano ex inquilino di Palazzo Chigi, dedicano una vita allo studio della materia. Ricercatore del Cnr, studioso della fisica dell'atmosfera, meteorologia e climatologia, Prodi vigila su fenomeni come il global warming, il surriscaldamento dei mari o lo scioglimento dei ghiacchi, con occhio scientifico.

    Professore, Obama parla di «rischio catastrofe» per le generazioni future.
    «C'è una parziale contraddizione. Noi non siamo in grado di fare scenari precisi, previsioni concrete. Non sono d'accordo con Obama, perché dà una certezza di catastrofismo che non è in accordo con le condizioni della conoscenza. Su questo tema oggi di dominio internazionale anche a livello politico, la mia opinione è che c'è stata una macroscopica falsa partenza e il discorso è passato dalle mani dei ricercatori agli esperti di scenari. Ciò ha portato le Nazioni Unite a operare secondo principi di precauzione, a concepire il meccanismo delle conferenze che riguarda i ministeri e i capi di governo, che acquisiscono consigli da scienziati per procedere, appunto, in base a principi di precauzione».

    I consigli sono seguiti?
    «Di sicuro si è arrivati a Kyoto: una proposta di accordo disattesa da molti Paesi, come la Cina. Tutto questo è una falsa partenza: si dà l'impressione di aver già acquisito tutti gli strumenti necessari per generare una soluzione ma non è così. E la ricerca invece di essere sotto i riflettori viene messa da parte».

    Nella peggiore delle ipotesi cosa si rischia con i cambiamenti climatici?
    «Potremmo anche assistere a variazioni di correnti oceaniche, o altri importanti cambiamenti. Ma questa è una situazione in cui la conoscenza è incompleta: non possiamo né tranquillizzarci né parlare di catastrofe».

    In ogni caso, il nostro Pianeta non affronta la fase di mutamento climatico per la prima volta.
    «Vede, il clima cambia per definizione. È come avere una lampada, che è il Sole, e una sfera, che è la Terra: la distanza che c'è tra i due elementi può cambiare e anche l'intensità della lampada può cambiare, è normale. In passato ci sono stati grandi cambiamenti climatici, grandi cicli astronomici e astrofisici. E in questo l'uomo non c'entra nulla. Bene, l'atmosfera che circonda la Terra media tra il Sole e il nostro pianeta: lascia passare la luce visibile ma non gli infrarossi. Quindi possiamo dire che l'atmosfera complica molto il sistema».

    Quando l'influenza dell'uomo entra in gioco e quanto incide sul clima?
    «Da due secoli a questa parte l'uomo è in grado di competere con la natura. Può generare particelle e gas, modificando la natura. Se contiamo tutte queste le particelle prodotte dall'uomo, arriviamo al 20 per cento del totale. Non poco. Ma due secoli, rispetto ai grandi cicli di cui parlavamo prima, sono solo un battito di ciglia. Il problema è: siamo noi in grado di avere modelli che comprendono tutte le variabili in modo coerente, per cui si possa isolare il comportamento dell'uomo dagli altri agenti che contribuiscono al cambiamento climatico? La risposta è no».

    Quindi chi parla di global warming non può puntare il dito sull'Uomo?
    «A mio avviso la situazione dei modelli attuali è ancora nell'infanzia, i processi di separazione del contributo antropico da tutti gli altri non è ancora quantificato. È chiaro che l'impedimento del riscaldamento globale attraverso il contenimento della Co2 è basata sul principio di precauzione. Anche perché quello che fa male al clima fa male anche all'ambiente. Cominciamo quindi a dire che tutto lo sviluppo industriale dimentica che stiamo distruggendo le risorse e cerchiamo di capire quali correzioni l'umanità deve fare al sistema di mercato e all'economia per rispettare il pianeta».

    Se non conosciamo il problema, i grandi leader cosa cercano di risolvere?
    «Infatti Kyoto, come detto, è stata una grande falsa partenza. Non dico che non sia una preoccupazione giusta cercare un dialogo fra il mondo della scienza e dei politici, però non è solo questo il canale. Si è dimenticato che l'umanità si deve basare sulla verità scientifica».

    Dal vertice Onu di Copenaghen cosa si aspetta?
    «Troveranno un accordo per una riduzione che cercherà di far contenti tutti, ma sarà insufficiente. Ci sarà chi sottoscriverà, chi no, chi si svincolerà come al solito: finirà con un ulteriore rinvio e un'attenuazione dei buoni propositi».

    Gli italiani conoscono i pericoli dei cambiamenti climatici?
    «No, assolutamente. C'è una gran confusione e un distacco dalla scienza. Si privilegia la fantascienza».

    Ma la scienza che tempi si dà per avere risposte certe?
    «Per arrivare a un modello di clima affidabile si parla di 40-50 anni, se prendiamo la strada giusta. Anche lo stesso monitoraggio satellitare è da perfezionare. Guardare la Terra dallo Spazio ci dà una comprensione del clima sempre più importante, ma ci vorranno altri vent'anni con missioni spaziali specifiche per avere nuove risposte».



    I lunghi singhiozzi dei violini d'autunno feriscono il mio cuore con monotono languore


  8. #8
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    Predefinito Re: Clima, i ghiacciai si sciolgono.''Andiamo dritti verso l'abisso''

    Citazione Originariamente Scritto da zago remigio Visualizza Messaggio
    Continua ad andare in onda la fiction sponsorizzata da ONU-IPCC.
    Peccato che la realtà si stia rivelando diversa.
    Ma ci sono le prove che questa realtà si stia rivelando veramente diversa ?

    E non rispondermi (rispondetemi ... ) che anche dell'all'altra tesi non ci sono le prove ! Non vale.

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