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  1. #1
    Uragano L'avatar di Marco.Iannucci
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    Predefinito Meteorologia: le impressioni dei nobili del 1600-1700

    Ecco alcune frasi di diari di nobili francesi che danno l'idea di come l'uomo comune vivesse la metereologia, tratto da "Metereologia nella scienza nell'arte e nel folklore di Edomondo Bernacca e Curzia Ferrari. Sorprendenti le analogie con oggi

    Ecco alcuni pensieri dal diario di Madame de Sévigné:

    "Sono stata a vedere la procesione di S.Genoveffa, era per far cessare la pioggia e far venire il caldo". Parigi 19 Luglio 1674

    "Il corso del sole e delle stagioni è tutto cambiato". Parigi 24 Luglio 1674

    "Non si ricorda a memoria d'uomo un tempo così bello e persistente; e ci si è dimenticati che esista la pioggia". Parigi 7 ottobre 1677

    "Da un mese piove tutti i giorni, le piogge sono tali da far pensare a due inverni sovrapposti l'uno all'altro". Rochers 31 Maggio 1680

    "è una pena, fa freddo e piove contro tutte le regole. Ho una veste da camera ovattata e tutti i giorni accendo il fuoco" Rochers 19 Giugno 1680

    "Mai, dico mai, si è avuto un tempo più perfetto, più costante, più sincero" Parigi 20 settembre 1687

    "Il tempo è spaventoso e piovoso; non c'è mai stato un autunno più brutto"
    Parigi, fine Novembre 1687

    "è un freddo estremo, neve in gran quantità, poi gelate, poi ancora neve, poi vetrone" Grignan 22 febbraio 1695

    I romani, attenti osservatori dei fenomeni metereologici, ci hanno lasciato osservazioni particolareggiate. Da Plinio si può apprendere che i venti più freddi erano quelli di tramontana; il loro soffio violento scacciava le nubi dal cielo del lazio.
    Un bel libro dove ci sono tutte le osservazioni metereologiche dai tempi antichi ad oggi. Osservazioni prive dati ma che danno un'idea degli andamenti climatici. Plinio afferma ad esempio che spesso nella seconda parte di Febbraio c'era a Roma un ritorno dei venti più umidi e miti libecciali e un ritorno di piovosità. Lo stesso Plinio commenta i temporali pomeridiani estivi romani, le nubi torreggianti e i rovesci che spesso riuscivano dall'appennino a coinvolgere la città in serata. Lo stesso Bernacca afferma come d'estate i quartieri orientali di Roma siano i più soggetti ai temporali estivi (cita Eur e Spinaceto)
    Ultima modifica di Marco.Iannucci; 26/09/2009 alle 13:20

  2. #2
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    Predefinito Re: Metereologia: le impressioni dei nobili de1600-1700

    Vince le critiche alla pioggia contro le critiche alla siccità.

    Indicativo.




  3. #3
    Burrasca L'avatar di Cristian-Ostuni/Bologna
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    Predefinito Re: Metereologia: le impressioni dei nobili de1600-1700

    le meteREologia non so cosa sia
    Cit. dal film Wanted:"... Voi che cazz0 avete fatto ultimamente?"
    Cit. da Colorado: "La neve scende a fiocchi perchè se scendesse a nodi non si scioglierebbe."

    viva la φγα

  4. #4
    Uragano L'avatar di Marco.Iannucci
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    Predefinito Re: Metereologia: le impressioni dei nobili de1600-1700

    Citazione Originariamente Scritto da Cristian-Ostuni/Bologna Visualizza Messaggio
    le meteREologia non so cosa sia
    O mamma, lo faccio sempre quest'errore!!

  5. #5
    Uragano
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    Predefinito Re: Meteorologia: le impressioni dei nobili del 1600-1700

    Citazione Originariamente Scritto da Malveolus Visualizza Messaggio
    Ecco alcune frasi di diari di nobili francesi che danno l'idea di come l'uomo comune vivesse la metereologia, tratto da "Metereologia nella scienza nell'arte e nel folklore di Edomondo Bernacca e Curzia Ferrari. Sorprendenti le analogie con oggi

    Ecco alcuni pensieri dal diario di Madame de Sévigné:

    "Sono stata a vedere la procesione di S.Genoveffa, era per far cessare la pioggia e far venire il caldo". Parigi 19 Luglio 1674

    "Il corso del sole e delle stagioni è tutto cambiato". Parigi 24 Luglio 1674

    "Non si ricorda a memoria d'uomo un tempo così bello e persistente; e ci si è dimenticati che esista la pioggia". Parigi 7 ottobre 1677

    "Da un mese piove tutti i giorni, le piogge sono tali da far pensare a due inverni sovrapposti l'uno all'altro". Rochers 31 Maggio 1680

    "è una pena, fa freddo e piove contro tutte le regole. Ho una veste da camera ovattata e tutti i giorni accendo il fuoco" Rochers 19 Giugno 1680

    "Mai, dico mai, si è avuto un tempo più perfetto, più costante, più sincero" Parigi 20 settembre 1687

    "Il tempo è spaventoso e piovoso; non c'è mai stato un autunno più brutto"
    Parigi, fine Novembre 1687

    "è un freddo estremo, neve in gran quantità, poi gelate, poi ancora neve, poi vetrone" Grignan 22 febbraio 1695

    I romani, attenti osservatori dei fenomeni metereologici, ci hanno lasciato osservazioni particolareggiate. Da Plinio si può apprendere che i venti più freddi erano quelli di tramontana; il loro soffio violento scacciava le nubi dal cielo del lazio.
    Un bel libro dove ci sono tutte le osservazioni metereologiche dai tempi antichi ad oggi. Osservazioni prive dati ma che danno un'idea degli andamenti climatici. Plinio afferma ad esempio che spesso nella seconda parte di Febbraio c'era a Roma un ritorno dei venti più umidi e miti libecciali e un ritorno di piovosità. Lo stesso Plinio commenta i temporali pomeridiani estivi romani, le nubi torreggianti e i rovesci che spesso riuscivano dall'appennino a coinvolgere la città in serata. Lo stesso Bernacca afferma come d'estate i quartieri orientali di Roma siano i più soggetti ai temporali estivi (cita Eur e Spinaceto)
    Solo che l'Eur non è un quartiere orientale

  6. #6
    Uragano L'avatar di Marco.Iannucci
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    Predefinito Re: Meteorologia: le impressioni dei nobili del 1600-1700

    Citazione Originariamente Scritto da Stefano De C. Visualizza Messaggio
    Solo che l'Eur non è un quartiere orientale
    Non è più interno rispetto al centro città?

  7. #7
    Uragano
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    Predefinito Re: Meteorologia: le impressioni dei nobili del 1600-1700

    Citazione Originariamente Scritto da Malveolus Visualizza Messaggio
    Non è più interno rispetto al centro città?
    Quartiere periferico, ma è sulla zona SW della città

  8. #8
    Vento forte L'avatar di Snowhell
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    Predefinito Re: Meteorologia: le impressioni dei nobili del 1600-1700

    preziosa e indicativa testimonianza!
    Socio fondatore e consigliere Caput Frigoris.
    Avezzano, 15 aprile 1995 nevicata max ultimi 14 anni...115cm

  9. #9
    Josh
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    Predefinito Re: Meteorologia: le impressioni dei nobili del 1600-1700

    Citazione Originariamente Scritto da Malveolus Visualizza Messaggio
    Ecco alcune frasi di diari di nobili francesi che danno l'idea di come l'uomo comune vivesse la metereologia, tratto da "Metereologia nella scienza nell'arte e nel folklore di Edomondo Bernacca e Curzia Ferrari. Sorprendenti le analogie con oggi

    Ecco alcuni pensieri dal diario di Madame de Sévigné:

    "Sono stata a vedere la procesione di S.Genoveffa, era per far cessare la pioggia e far venire il caldo". Parigi 19 Luglio 1674

    "Il corso del sole e delle stagioni è tutto cambiato". Parigi 24 Luglio 1674

    "Non si ricorda a memoria d'uomo un tempo così bello e persistente; e ci si è dimenticati che esista la pioggia". Parigi 7 ottobre 1677

    "Da un mese piove tutti i giorni, le piogge sono tali da far pensare a due inverni sovrapposti l'uno all'altro". Rochers 31 Maggio 1680

    "è una pena, fa freddo e piove contro tutte le regole. Ho una veste da camera ovattata e tutti i giorni accendo il fuoco" Rochers 19 Giugno 1680

    "Mai, dico mai, si è avuto un tempo più perfetto, più costante, più sincero" Parigi 20 settembre 1687

    "Il tempo è spaventoso e piovoso; non c'è mai stato un autunno più brutto"
    Parigi, fine Novembre 1687

    "è un freddo estremo, neve in gran quantità, poi gelate, poi ancora neve, poi vetrone" Grignan 22 febbraio 1695

    I romani, attenti osservatori dei fenomeni metereologici, ci hanno lasciato osservazioni particolareggiate. Da Plinio si può apprendere che i venti più freddi erano quelli di tramontana; il loro soffio violento scacciava le nubi dal cielo del lazio.
    Un bel libro dove ci sono tutte le osservazioni metereologiche dai tempi antichi ad oggi. Osservazioni prive dati ma che danno un'idea degli andamenti climatici. Plinio afferma ad esempio che spesso nella seconda parte di Febbraio c'era a Roma un ritorno dei venti più umidi e miti libecciali e un ritorno di piovosità. Lo stesso Plinio commenta i temporali pomeridiani estivi romani, le nubi torreggianti e i rovesci che spesso riuscivano dall'appennino a coinvolgere la città in serata. Lo stesso Bernacca afferma come d'estate i quartieri orientali di Roma siano i più soggetti ai temporali estivi (cita Eur e Spinaceto)
    Occhio,però,a Roma ondate di freddo nella seconda metà di febbraio non sono rare.Quest'anno intorno al 15-20 si battevano i denti ed anche l'ondata di freddo di febbraio 2004,pur breve,fu forse la più incisiva dell'inverno 2003/04.Più tosta l'ondata di freddo del febbraio 2003,che in realtà fu la continuazione del gelo che interessò l'Italia ed i Balcani a partire dal 20-01-2003.Idem nel 2005,mentre febbraio 2000 e febbraio 2002 furono decisamente miti ed anticicloni.Freddo a Roma il febbraio 1993(più la prima parte,in questo caso).Tra i più"libecciati"a Roma-quando frequentavo più spesso la capitale- ricordo soprattutto il noioso febbraio 1995 e il solito febbraio 2001.

  10. #10
    Uragano L'avatar di Marco.Iannucci
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    Predefinito Re: Meteorologia: le impressioni dei nobili del 1600-1700

    Citazione Originariamente Scritto da DeRoma Visualizza Messaggio
    Occhio,però,a Roma ondate di freddo nella seconda metà di febbraio non sono rare.Quest'anno intorno al 15-20 si battevano i denti ed anche l'ondata di freddo di febbraio 2004,pur breve,fu forse la più incisiva dell'inverno 2003/04.Più tosta l'ondata di freddo del febbraio 2003,che in realtà fu la continuazione del gelo che interessò l'Italia ed i Balcani a partire dal 20-01-2003.Idem nel 2005,mentre febbraio 2000 e febbraio 2002 furono decisamente miti ed anticicloni.Freddo a Roma il febbraio 1993(più la prima parte,in questo caso).Tra i più"libecciati"a Roma-quando frequentavo più spesso la capitale- ricordo soprattutto il noioso febbraio 1995 e il solito febbraio 2001.
    Infatti mi incuriosiva proprio questa cosa. Plinio diceva spesso che a fine febbraio il tempo si mitigava a Roma, col ritorno di venti occidentali. Chissà se era un'impressione dovuta a solo qualche anno o fondata su più anni di osservazione.

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