Eduardo Zorita: Conososco questo ricercatore da quando lo incontrai in Polonia per un corso sugli estremi climatici che teneva lui ed alri importanti esponenti di spicco del Downscaling. Persona squisita e molto preparata. Lo trovate in diversi papers tra cui molti con il geniale Hans Von Storch (http://en.wikipedia.org/wiki/Hans_von_Storch).
Leggete quello che dice e pensate le cose gravi che sono scritte tra le righe.
Che interessi dovrebbe avere uno come lui di dire certe cose?
preso dal sito
http://coast.gkss.de/staff/zorita/
http://coast.gkss.de/staff/zorita/myview.html
Ultima modifica di Tormenta; 28/11/2009 alle 08:18
Stazione meteo Sacrofano (Roma)http://nuovosalario.altervista.org/C...antage_Pro.htm
Paolo, www.centrometeoitaliano.it
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"L'uomo non ha avuto il mondo in regalo dai suoi genitori, lo ha avuto in prestito dai propri figli"
che hai capito?
io dico che il fatto di cercare a tutti i costi un confronto col passato anche quando non è possibile, è sbagliato...
serve solo a voler confermare a tutti i costi delle ipotesi....
per me ad oggi non è possibile fare confronti affidabili col passato pre-rilevazioni... quindi giusto continuare a studiare l'argomento, altro che scienziati tonti, fanno benissimo invece...
cioè fare un grafico con le rilevazioni dal XIX secolo in poi va bene, è sufficientemente affidabile, anche se con opportune approssimazioni dovute a sistemi diversi di misura...
fare ricostruzioni del remoto con tutti i sistemi che vogliamo va altrettanto bene, ovviamente qui si non si potrà entrare molto nel dettaglio ma in linea di massima va bene...
mischiare le due cose è parecchio problematico, non dico che non si debba fare, ma non darei a questo miscuglio troppo credito...
tutto qui...
E io rilancio
Questo è Briffa che scrive a Mann
http://www.eastangliaemails.com/emails.php?eid=136&filename=938018124.txt
I know there is pressure to present a
>nice tidy story as regards ‘apparent unprecedented warming in a thousand
>years or more in the proxy data’ but in reality the situation is not quite
>so simple. We don’t have a lot of proxies that come right up to date and
>those that do (at least a significant number of tree proxies ) some
>unexpected changes in response that do not match the recent warming. I do
>not think it wise that this issue be ignored in the chapter.
> For the record, I do believe that the proxy data do show unusually
>warm conditions in recent decades. I am not sure that this unusual warming
>is so clear in the summer responsive data. I believe that the recent warmth
>was probably matched about 1000 years ago. I do not believe that global
>mean annual temperatures have simply cooled progressively over thousands of
>years as Mike appears to and I contend that that there is strong evidence
>for major changes in climate over the Holocene (not Milankovich) that
>require explanation and that could represent part of the current or future
>background variability of our climate. I think the Venice meeting will be
>a good place to air these isssues.
> Finally I appologise for this rather self-indulgent ramble, but I
>thought I may as well voice these points to you . I too would be happy to
>go through the recent draft of the chapter when it becomes available
In cui il Briffa parla di pressioni per affermare che non c’è stato mai un riscaldamento simile a quello dell’ultimo periodo….
Tanto che anch’io come il Morabito pensavo che la talpa fosse il Briffa o qualcuno a lui vicino, colpito da una crisi di coscienza
La domanda è secca e non ammetto scappatoie: chi è secondo voi a far pressione su Mann e Jones per far sparire il periodo caldo e poter dire che l’attuale riscaldamento non ha precedenti e quindi non può che essere dovuto all’uomo.?
e perchè ?
e se questa è scienza?
my web site: http://www.anguillara-meteo.com con webcam live streaming
Ho imparato negli anni che discutere di meteo e cambiamenti climatici con chi si è avvicinato a questo hobby per amor di freddo e neve...alla fine è tempo perso.
Se lo dice Briffa .....
Ricercare gli andamenti del passato su lag temporali molto brevi e' assai difficile xche' non sara' mai facile ottenere un numero discreto di sampling sullo STESSO breve periodo e quindi quello che si riesce a fare e' una MEDIA che smussa i dati di sampling su periodi lunghi.
L'attuale periodo e' certamente molto caldo e probabilmente vicino ai top del periodo medievale, che pero' ebbe frequenti cadute di temperatura, come d'altronde anche l'ultimo secolo ha visto il minimo degli anni 10 e quello anni 60-70 e massimi anni 30-40 e 90-2000.
Tra 1000 anni un sampling sul nostro periodo misurera' una media che non equivarra' certamente alle attuali condizioni ma certamente ben inferiore. Magari usciranno fuori alcuni carotaggi con valori molto alti e altri con valori assai inferiori, come le crocette di sampling riportate nel grafico e molto superiori o molto inferiori allo smoothing eseguito.
Quindi a chi non vuol capire cosa significhi la TRUFFA di innestare temperature reali misurate con sampling di ricostruzione su proxy dico di ragionarci un attimo sopra. L'Hockey Stick e' una TRUFFA ai danni degli imbecilli e dei politici.
Ma grave e' soprattutto il fatto che anche il lavoro di ricostruzione delle temperature REALI, cioe' quelle misurate dalle stazioni NON E' SCIENTIFICO in quanto NON E' RIPRODUCIBILE il metodo che hanno adottato da parte di nessun altro scienziato: i dati row sono stati BUTTATI !!!
News Release In The Sunday Times By Jonathan Leake – Climate Change Data Dumped Climate Science: Roger Pielke Sr.
Per fortuna pare che in realta' ci siano archiviati da qualche parte ma se non e' possibile ricostruire i metodi usati da quali dati row, tutto il lavoro e i dati che oggi noi andiamo a plottare .... sono FALSI !!!
che bomba, sandro
mò tienti forte che ti arriveranno legnate a destra e a manca
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Quando all'università sostenevo esami attinenti la fisica nei suoi differenti rami di applicazione, non fu subito difficile rendersi conto che la scienza del clima, rispetto allo studio di sistemi perfetti e definiti nel tempo e nello spazio, avesse oggettive difficoltà tecniche relative alla lunghezza delle scale temporali oggetto di indagine e verifiche retroattive. La ricostruzione millenaria del clima terrestre è pertanto un fondamento imprescindibile per la costruzione di ipotesi interpretative e predittive sul clima terreste. Qualsiasi tecnica di ricostruzione venga adottata è pur sempre una ricostruzione (STIMA) e quantunque POSSA incontrare il consenso unanime della comunità scientifica resterebbe pur sempre una ricostruzione - LA CUI VALENZA SCIENTIFICA' - RICHIEDEREBBE UNA VALIDAZIONE A POSTERIORI DI UN PERIODO TEMPORALE ANALOGO A QUELLO SIMULATO.
In altri settori della ricerca scientifica (penso alla medicina, alla biologia applicata, )il rigore scientifico è molto ma molto più accentuato a tal punto che differentemente da quanto accade sul clima è pressoché impossibile che possa esserci un atteggiamento di negazionismo o scetticismo nei confronti del contenuto di un articolo pubblicato su Science o Nature.
Ora tornando al clima. Se l’aspetto fondamentale dell’ approccio conoscitivo è ricostruire il clima del passato siamo di fronte all’elemento tecnico più debole, e da ciò scaturisce che la scienza del clima è ancora oggi nell’impossibilità di compiere significativi passi avanti nella conoscenza dei meccanismi funzionali. E da qui nasce il germogliare di continui attacchi e controversie….che affondano le radici nella debolezza delle metodologie.
Ma sarà sempre così..non riesco ad immaginare una umanità che sia in grado di comprendere in toto gli aspetti della climatologia che non possono essere studiati ed analizzati con metodo diretto ma solo attraverso approssimazioni.
Ed allora cosa fare?
1-Primo rassegnarsi all’idea che le diatribe e le controversie sul clima ci saranno sempre perché se è vero che la fisica è una scienza esatta la climatologia non lo può essere per mancanza di controllo.
2- Le battaglie senza esclusioni di colpi bassi ci saranno sempre perché l’uomo è nella impossibilità tecnologica di emettere teorie inoppugnabili predittive sui meccanismi di funzionamento del clima.
3-La climatologia è direttamente connessa alle questioni energetico - ambientali e quindi terreno fertile per sconti di natura politica.
In questo contesto, mi metto nella veste di quei climatologi ai quali non è sfuggito il senso di debolezza delle fondamenta delle proprie convinzioni e che hanno cercato di “trickerare” -passi questo termine- queste debolezze nel tentativo di rendere più “robust” i loro statements. Bisognerebbe stare nelle loro coscienze per stabilire il grado di tradimento della grande etica e deontologia professionale di cui svariati scribacchini “benpensanti” della rete fanno grande vanto soltanto perché forse di questa professione sanno molto ma molto poco. Parlassero delle politiche CHE STANNO DIETRO ALLA GRANDE INFORMAZIONE MEDIATICA.
Ma stiamo parlando di quel poco del clima che conosciamo come umanità (sia scettici che GHG warming supporters)
Il problema è che le difficoltà che incontrano i GHG supporters nel rendere la loro teoria inattaccabile è la stessa che incontrano gli scettici nel buttarla giù definitivamente….ma stiamo sempre parlando di una piccola fetta di conoscenza…e debbo dire in tutta franchezza che per quello che riguarda questa piccola fetta…la teoria dei GHG….che assimila il globo terrestre ad un unico sistema energetico nel quale un’atmosfera arricchita di gas serra (GHG, Vapore..) aumenta la sua capacità termica alterando le dinamiche di scambio energetico con la idrosfera oceanica, il grande serbatoio di calore del globo, e lo spazio.... MI AFFASCINA, PERCHE almeno mi pone nella responsabilita' di poter fare qualcosa per mitigare. Sapere che tutto dipende dal sole...mi lascerebbe spettatore passivo.
Ovviamente della teoria dei GHG non condivido la centralità assoluta.., ma quella ha radici politiche oramai lo sappiamo e come il sottoscritto molti scienziati l’hanno sempre considerata una forzatura antropica ad uso e consumo della politica e dei media.
L’accanimento scetticista , ALLO STATO ATTUALE DELLE CONOSCENZE DELLE POSSIBILI ALTERNATIVE, è un’altra forzatura antropica illogica ed irrazionale allorquando tende ad escludere o minimizzare l’effetto serra ad un fattore prossimo a zero. Non ci sono mail taroccate che tengano…l’impalcatura scientifica pro GHG Warming è ancora tutta lì che aspetta di essere smontata.
Da scienziato mi aspetto questa rivoluzione…CHE PRIMA O POI ARRIVERà ma vedo ancora molto fumo (affetto serra) e poco arrosto (ipotesi alternative).
Infine alcune considerazioni su “climagate”. L’affare ha avuto come immaginavo una rilevanza estremamente marginale sui grandi media e negli ambienti scientifici che fanno massa critica: la gente comune neanche sa minimamente quello che ha accaduto, ma sa che tra pochi giorni ci sarà il vertice di Copenaghen.
Ho VISTO CROCIFIGGERE LA SCIENZA..in questi giorni……MA NON HO VISTO UN SOLO ATTACCO FORTE NEI CONFRONTI DELLA GRANDE INFORMAZIONE MEDIATICA CHE HA IGNORATO IL “GRANDE SCANDALO”.
Ma non sarà che i blogger che trattano di clima, con molti leader laureati in discipline umanistiche, sono più conniventi con le grandi editorie che con gli scienziati del clima (con cui hanno poco a che fare, evidentemente) ? Ma non sarà che tra coloro che scrivono sui blogs ci sono aspiranti giornalisti che non intendono mettersi contro la grande editoria?..
Uno che scrive un editoriale è pur sempre un aspirante giornalista…più che climatologo.
Mi è venuto questo dubbio CHE C’ENTRA POCO COL CLIMA.
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Ho imparato negli anni che discutere di meteo e cambiamenti climatici con chi si è avvicinato a questo hobby per amor di freddo e neve...alla fine è tempo perso.
Marco Pifferetti Albinea - Reggio E.
http://marcopifferetti.altervista.org/index.htm
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