si appunto era ironico...poi per carità...ha il 50 % di probabilità che l'aumento continui oppure che ci sia un'inversione...sinceramente spero in un futuro GC ma i fatti attuali sn questi e io nn ho visto un vp poi così tanto espanso...o eccezionalmente espanso...infatti nn mi sento di appoggiare la sua teoria...
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André
seganlo in topic questo articolo
Questa è la lista degli scienziati solari e non che hanno predetto un Grand Minima e un Global Cooling New ice age
Simon sempre sul pezzo direi
scusate, ma è il madrigali che a fine novembre 2006, vedeva un inverno da apocalisse artico-siberiana con nevoni storici ovunque?![]()
Quando questo mondo ti sta crollando addosso..
La vita non si ferma con una diagnosi di Sclerosi Multipla..
Ragazzi lui si fa sostenitore di una teoria climatica; io non voglio difenderlo, a volte non condivido affatto quello che scrive, però diamo atto del fatto che i cambiamenti climatici non si vedono giorno per giorno, e nemmeno anno per anno; sarà il tempo, i decenni, a chiarire tutto.In ogni caso il fenomeno Madrigali è interessante, perchè nonostante il fatto che nessuno "condivida", scommetto che tutti, o quasi, una guardata al suo sito la diamo ogni tanto. Ne è una prova il fatto che ogni inverno, puntualmente, sorgono post come questo...sempre!Come ogni persona che si espone ha i suoi successi e i suoi insuccessi...è giusto, ad esempio ricordare, che nell'ottobre scorso, quando ci fu quella fantastica avvenzione nord orientale lui fu sicuramente il primo, e uno dei pochi, a prevederla mentre tutti gridavano alla alta pressione...è anche vero però che in genere è troppo troppo eccessivo e "si butta sempre"...diamo merito al merito e critichiamo quando se lo merita quindi; secondo me è la sua impostazione sbagliata, troppo ridondante e a volte martellante; otterrebbe molto di più se fosse diplomatico nella comunicazione...non si tratta di essere diretti o meno, ma semplicemente di trasmettere messaggi...
In realtà, e di questo sono sicuro, tutti noi vorremmo che ciò che dice madrigali fosse vero...lo vogliamo e come.. e questo crea il fenomeno madrigali...
una critica però se la merita...il suo forum è una sorta di "democrazia controllata"...prova a metterti contro e sei liquidato..c'è poco posto per le critiche...questo si deve dire, e che i forumisti ne prendano atto...
é vero che per sostenere la tesi c'è bisogno di adesioni...ma non di militanza...la mia vuole essere una considerazione quasi amichevole (!)...
insomma madrigali...otterrebbe molto di più con semplici accorgimenti comunicativi...poi chi è pro è pro, chi è contro è contro...a prescindere!
Una volta Samuelson (Nobel Economia) parlando di Galbraith (noto profeta di sventure) diceva che era veramente bravo: era riuscito a prevedere 5 delle ultime 2 recessioni.
E' ovvio che se io prevedo una temperatura minima su Roma di 5,4 gradi e la prevedo per ogni giorno che va dal primo gennaio 2010 al 31 dicembre 2013 (estati incluse) capiterà che prima o poi ci azzecchi. E quel giorno spero di trovare qualcuno che riconosca il fatto che l'abbia prevista con MESI se non ANNI di anticipo.
Per Madrigali, il succo della sua teoria è questo:
Il mio pensiero e deduzione meteoclimatico è iniziato da tempo,con la mia analisi assidua e rigorosa del clima del passato, facendo riferimento alla estrema variabilità dell’era climatica attuale, l’era interglaciale che stiamo vivendo, un era climatica che è in essere da ben 12-13000 anni, e che molto probabilmente è nella sua fase terminale, essendo mediamente in azione in un range temporale di max 13000 anni. Il fatto importante da evidenziare, è senza dubbio la non per caso attitudine dell’era interglaciale, ad essere assai variegata dal punto di vista di mutamenti climatici.
Il trend termico del pianeta ha visto l’alternarsi di ere glaciali di ben 100.000 anni tondi di durata, intervallate a periodi interglaciali di durata media di circa 13000 anni, periodi climatici più corti, dove viene avvantaggiato un certo riscaldamento del pianeta, che avviene comunque con un intercedere termico tutto particolare, dove niente è per caso e tutte le variabili cospirano verso una ben precisa direzione meteoclimatica.
Il che suscita qualche dubbio, se non altro per quell'intervallarsi degno di un cronometro svizzero di 100.000 (tondi!: non 99.000 e non 101.000) e 13.000 anni. Che non è andata così: la Terra ha avuto orologi ben più vari: le glaciazioni sono durate più o meno e così i periodi interglaciali. Insomma: la cosa è più complicata. Ma parecchio.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
altro articolo uscito il 30 novembre di Madrigali che fa ben sperare per dicembre
Indici teleconnettivi chiari: in arrivo per dicembre, (seconda decade) possente movimento artico
Come le attese, la situazione osservata nella lettura degli indici teleconnettivi, stanno ad indicare ancora una volta, l’importanza della espansionecontrazione del VP e l’invadenza del JS. Si sta palesando nel finire di novembre e nella prima decade di dicembre, un progressivo “crollo” impietoso e marcato dell’indice AO (Artic Oscillation) con valori che nella ultime proiezioni, vanno addirittura a toccare il fondo scala.
Anche la NAO (North Atlantic Oscillation) si delinea su valori mediamente negativi significativi, che tendono ad oscillare fra una prima discesa a -2 e di seguito anche verso i -3.
Una situazione probabilistica degli indici teleconnettivi, che rende evidente una offensiva marcante artica nel prossimo futuro, per l’arrivo di blocking barico significativo, che molto probabilmente, segnerà l’avvento di masse di aria sempre più fredde verso l’Italia.
I modelli fisico matematici hanno avuto, in questi ultimi tempi, un primo periodo di confusione evidente, con proiezioni orientate a flusso occidentale alternato a possibili anticicloni mediterranei.
Una illusione del tutto fallace letta nei modelli euro-mondiali, che hanno sofferto una chiara evoluzione del flusso troposferico, assai diversa dagli anni ’80-’90, con un nuovo trend orientato ad inasprimento meteoclimatico. Sono proseguite le strillate dei proGW e l’esaltazione di proclami di inverni miti ad oltranza, del tutto fuori luogo e come sempre orientate a rimarcare un illusorio optimum climatico antropico.
Ancora una volta si osserva la scarsa attitudine di alcuni, riguardo obbiettività e cultura climatica, con le solite uscite caldiste, rivolte sempre a subtropicali dilaganti e mitezza meteoclimatica.
Affermazioni immotivate, poiché l’annata mite ‘80/ ’90 è oramai praticamente conclusa, con l’inizio di una nuova fase del JS eVP, stimolante e assai dinamica……
Si evince l’importanza della Tesi Madrigali sui cambiamenti climatici, esposta con acclamazione, anche all’ultimo convegno di Grosseto del 28 novembre, con la corrente a getto della libera atmosfera, vero protagonista, insieme al VP, delle vicissitudini termiche e meteoriche al suolo.
Ma torniamo sugli indici teleconnettivi dove si palesa un crollo evidente, che sovente non viene inizialmente “percepito” dagli elaboratori fisico-matematici, che rimangono ingannati da una situazione configurativa inneggiante al passato ventennio, oramai destinata a rimanere archivio storico climatico.
Non mi preoccuperei assolutamente di mitezza invernale come di ipotetiche subtropicali, ma consiglierei vivamente di cominciare più a preoccuparsi, per i possibili risvolti configurativi decisamente” rigidi” in prospettiva per dicembre, con futuri movimenti artici marittimi e continentali marcanti.
Già a fasi alterne nel long range, GFS come ECMWF hanno percepito questa marcata negatività AO-NAO con le prime proiezioni di possibili blocking significativi oceanici e richiamo di correnti fredde artiche marittime e di seguito rigide nordorientali.
Aspettiamoci di conseguenza, dopo la fase “marcatamente” perturbata dal 30 di novembre, una sempre più invadenza del JS polare, con successivi impulsi perturbati con avvento di aria sempre più fredda polare marittima. Le condizioni climatiche future saranno orientate a tempo perturbato, crollo termico e precipitazioni attive, con la neve abbondante sui rilievi, che al nord si avvicinerà a quote irrilevanti nel corso dei prossimi giorni.
Nella prima decade di Dicembre, inizio dell’inverno meteorologico, assisteremo ad una progressione impietosa del JS, che tenderà a formare vari impulsi ciclonici, con il primo blocking barico, a caratteristiche invernali in avvicinamento.
Un ponte dell’Immacolata Concezione, che si preannuncia favorevole a traghettarci nella seconda decade di dicembre, verso un epilogo sempre più freddo artico, che ci farà sprofondare in una recrudescenza artica continentale sempre più attiva ed incisiva, che si scatenerà presumibilmente verso metà mese.
Concludo affermando che l’autunno proseguirà a fare il suo corso perturbato come da logica stagionale, ma con l’inverno astronomico che si delinea in ingresso su offensive artiche significative. Gli indici teleconnettivi sempre decisivi, stanno disegnando da giorni, presagi di correnti artiche intense in arrivo, e attenzione anche alla “new entry” dell’alta Russo-Siberiana in grande forma……Un nuovo trend configurativo è di fatto acquisito, e ignorarlo è pura follia. Aspettiamoci per il mese di dicembre, effetti termici e meteorici che saranno sempre più “marcanti”, ma con l’incombenza di eventi meteoclimatici “invernali” incisivi. Artico intenso sempre più probabile, nella seconda decade di dicembre.
Facciamo tutti il tifo per lui.
Chissà che almeno una volta.....
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