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Discussione: E dopo...?

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  1. #1
    pippy70
    Ospite

    Predefinito Re: E dopo...?

    no good per i miei gusti....


  2. #2
    campy
    Ospite

    Predefinito Re: E dopo...?

    Premessa: ne è sconsigliata la lettura ai fantasiosi, sognatori, santoni e affini, l'autore non risponde di eventuali nevrosi o epatiti scaturite dalla lettura del seguente bollettino. Tuttavia i contenuti di questa analisi sono più generali possibile parlando anche delle possibili ondate di gelo su altri comparti del nord emisfero.



    Analisi: classica chiusura a tenaglia molto simil all'episodio precedente occorso tra il 20 ed il 23 dicembre c.m. con la differenza che quest'ultimo a venire sarà molto più a nord ed ad ovest. Quindi poca roba anche al Nord il quale seppur trovandosi nella zona di confluenza, l'aria fredda che affluirà sarà molto minore al precedente episodio. Tuttavia non è escluso qualche episodio nevoso temporaneo specie al Nordovest nei giorni precedenti l'Epifania.

    Continua la presenza del forte jet-stream sull'Atlantico tra il 30° ed il 40° parallelo, corrente molto tesa e senza ondulazioni degne di nota. Quindi nessuna novità sotto i ponti.

    Evoluzione: probabile nuovo forte episodio di SCAND - seguito da altrettanta esacerbazione del pattern NAO - con sbilanciamento del getto nuovamente sull'Atlantico centrale. Probabile nuova ed intensa scaldata sul Mediterraneo Centro Orientale tra il 7 ed il 10 gennaio 2010. Continuano i disturbi troposferici sul polo con il vortice polare (se possiamo chiamarlo ancora così) spezzettato in più core con la tendenza ad avere un certo ricompattamento tra l'Europa settentrionale e il Canada.

    Molto probabilmente andrà a morire l'anomalia positiva sulla Groenlandia andandosi a creare un unico core molto sbilanciato tra il Canada e il Polo passando dall'Islanda e la Scandinavia. Elemento nuovo evidenziato da Reading è la nascita ed il rinforzo di un vasto anticiclone asiatico supportato questa volta anche in quota il quale avrà, se confermato, il merito di portare una possente ondata di gelo su tutto il comparto asiatico (le cronache parleranno presto se confermato). Molto probabilmente anche l'America del Nord subirà continue ondate di gelo grazie allo sbilanciamento dei core principali dei nuclei di vorticità. Tale evoluzione se confermata potrebbe in futuro essere interessante per l'area europea.

    Evoluzione sull'Italia: dopo la potente scaldata tra il 29 ed il 1° dell'anno, aria fredda affluirà specie al CentroNord, dal 3, durante l'evoluzione a "tenaglia" aria mite si andrà a sovrapporre all'aria fredda precedentemente affluita, provocando qualche nevicata essenzialmente al Nord Italia specie nordovest, successivamente le perturbazioni atlantiche entreranno da sudovest verso nordest e la presssione specie in quota tenderà a salire sui comparti sud e orientali. Come accennato probabile nuova forte ondata di caldo tra il 7 ed il 10 gennaio seguita da probabili nuovi passaggi perturbati atlantici diretti principalmente al Nord e sul tirreno.

    A presto!

  3. #3
    Uragano L'avatar di simofir
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    Predefinito Re: E dopo...?

    Ancora confusione nelle carte.vedremo

  4. #4
    Brezza tesa L'avatar di blusalento
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    Predefinito Re: E dopo...?

    Citazione Originariamente Scritto da campy Visualizza Messaggio
    Premessa: ne è sconsigliata la lettura ai fantasiosi, sognatori, santoni e affini, l'autore non risponde di eventuali nevrosi o epatiti scaturite dalla lettura del seguente bollettino. Tuttavia i contenuti di questa analisi sono più generali possibile parlando anche delle possibili ondate di gelo su altri comparti del nord emisfero.



    Analisi: classica chiusura a tenaglia molto simil all'episodio precedente occorso tra il 20 ed il 23 dicembre c.m. con la differenza che quest'ultimo a venire sarà molto più a nord ed ad ovest. Quindi poca roba anche al Nord il quale seppur trovandosi nella zona di confluenza, l'aria fredda che affluirà sarà molto minore al precedente episodio. Tuttavia non è escluso qualche episodio nevoso temporaneo specie al Nordovest nei giorni precedenti l'Epifania.

    Continua la presenza del forte jet-stream sull'Atlantico tra il 30° ed il 40° parallelo, corrente molto tesa e senza ondulazioni degne di nota. Quindi nessuna novità sotto i ponti.

    Evoluzione: probabile nuovo forte episodio di SCAND - seguito da altrettanta esacerbazione del pattern NAO - con sbilanciamento del getto nuovamente sull'Atlantico centrale. Probabile nuova ed intensa scaldata sul Mediterraneo Centro Orientale tra il 7 ed il 10 gennaio 2010. Continuano i disturbi troposferici sul polo con il vortice polare (se possiamo chiamarlo ancora così) spezzettato in più core con la tendenza ad avere un certo ricompattamento tra l'Europa settentrionale e il Canada.

    Molto probabilmente andrà a morire l'anomalia positiva sulla Groenlandia andandosi a creare un unico core molto sbilanciato tra il Canada e il Polo passando dall'Islanda e la Scandinavia. Elemento nuovo evidenziato da Reading è la nascita ed il rinforzo di un vasto anticiclone asiatico supportato questa volta anche in quota il quale avrà, se confermato, il merito di portare una possente ondata di gelo su tutto il comparto asiatico (le cronache parleranno presto se confermato). Molto probabilmente anche l'America del Nord subirà continue ondate di gelo grazie allo sbilanciamento dei core principali dei nuclei di vorticità. Tale evoluzione se confermata potrebbe in futuro essere interessante per l'area europea.

    Evoluzione sull'Italia: dopo la potente scaldata tra il 29 ed il 1° dell'anno, aria fredda affluirà specie al CentroNord, dal 3, durante l'evoluzione a "tenaglia" aria mite si andrà a sovrapporre all'aria fredda precedentemente affluita, provocando qualche nevicata essenzialmente al Nord Italia specie nordovest, successivamente le perturbazioni atlantiche entreranno da sudovest verso nordest e la presssione specie in quota tenderà a salire sui comparti sud e orientali. Come accennato probabile nuova forte ondata di caldo tra il 7 ed il 10 gennaio seguita da probabili nuovi passaggi perturbati atlantici diretti principalmente al Nord e sul tirreno.

    A presto!

  5. #5
    Tempesta violenta L'avatar di Fabry18
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    Predefinito Re: E dopo...?

    Citazione Originariamente Scritto da blusalento Visualizza Messaggio

    io lo quoto, quindi fabio metà gennaio come possibile svolta?
    No spoken word....Just a scream

    stazione meteo di casa: https://www.wunderground.com/dashboard/pws/ITAGLI6

  6. #6
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: E dopo...?

    Citazione Originariamente Scritto da campy Visualizza Messaggio
    Premessa: ne è sconsigliata la lettura ai fantasiosi, sognatori, santoni e affini, l'autore non risponde di eventuali nevrosi o epatiti scaturite dalla lettura del seguente bollettino. Tuttavia i contenuti di questa analisi sono più generali possibile parlando anche delle possibili ondate di gelo su altri comparti del nord emisfero.



    Analisi: classica chiusura a tenaglia molto simil all'episodio precedente occorso tra il 20 ed il 23 dicembre c.m. con la differenza che quest'ultimo a venire sarà molto più a nord ed ad ovest. Quindi poca roba anche al Nord il quale seppur trovandosi nella zona di confluenza, l'aria fredda che affluirà sarà molto minore al precedente episodio. Tuttavia non è escluso qualche episodio nevoso temporaneo specie al Nordovest nei giorni precedenti l'Epifania.

    Continua la presenza del forte jet-stream sull'Atlantico tra il 30° ed il 40° parallelo, corrente molto tesa e senza ondulazioni degne di nota. Quindi nessuna novità sotto i ponti.

    Evoluzione: probabile nuovo forte episodio di SCAND - seguito da altrettanta esacerbazione del pattern NAO - con sbilanciamento del getto nuovamente sull'Atlantico centrale. Probabile nuova ed intensa scaldata sul Mediterraneo Centro Orientale tra il 7 ed il 10 gennaio 2010. Continuano i disturbi troposferici sul polo con il vortice polare (se possiamo chiamarlo ancora così) spezzettato in più core con la tendenza ad avere un certo ricompattamento tra l'Europa settentrionale e il Canada.

    Molto probabilmente andrà a morire l'anomalia positiva sulla Groenlandia andandosi a creare un unico core molto sbilanciato tra il Canada e il Polo passando dall'Islanda e la Scandinavia. Elemento nuovo evidenziato da Reading è la nascita ed il rinforzo di un vasto anticiclone asiatico supportato questa volta anche in quota il quale avrà, se confermato, il merito di portare una possente ondata di gelo su tutto il comparto asiatico (le cronache parleranno presto se confermato). Molto probabilmente anche l'America del Nord subirà continue ondate di gelo grazie allo sbilanciamento dei core principali dei nuclei di vorticità. Tale evoluzione se confermata potrebbe in futuro essere interessante per l'area europea.

    Evoluzione sull'Italia: dopo la potente scaldata tra il 29 ed il 1° dell'anno, aria fredda affluirà specie al CentroNord, dal 3, durante l'evoluzione a "tenaglia" aria mite si andrà a sovrapporre all'aria fredda precedentemente affluita, provocando qualche nevicata essenzialmente al Nord Italia specie nordovest, successivamente le perturbazioni atlantiche entreranno da sudovest verso nordest e la presssione specie in quota tenderà a salire sui comparti sud e orientali. Come accennato probabile nuova forte ondata di caldo tra il 7 ed il 10 gennaio seguita da probabili nuovi passaggi perturbati atlantici diretti principalmente al Nord e sul tirreno.

    A presto!

    Trovo che l'analisi di Fabio sia tutt'altro che campata per aria, anzi!

    Il problema è che vi è un certo immobilismo di fondo nello schema circolatorio emisferico e, come ad inizio post, ribadisco il fatto che come un'esasperata funzionalità del vp inibisce qualsivoglia velleità meridiana o quasi, così un'esasperata frammentazione e dislocazione al di fuori del polo difficilmente crea i presupposti per coriacei blocchi alle medie latitudini in quanto ne impedisce la formazione attraverso forcing ad onda lunga che normalmente partono proprio da profonde spinte del vortice polare, disturbato si ma generalmente grossomodo presente a latitudini polari.
    Inoltre mentre nel Pacifico la formazione di blocchi è favorita da quello straordinario fenomeno che è El Nino, in Atlantico le attuali SST favoriscono indubbiamente un blocco altopressorio alto (guardate che razza di anomalìe vi sono a livello polare e subpolare e soprattutto attorno all'Islanda) ma con scarse o fugaci probabilità di un radicamento alle medio basse latitudini ove sarebbe necessaria una profonda spinta meridiana.

    Da ieri gfs e in un certo senso da oggi anche Reading stanno evidenziando un qualche cenno di ripresa del vortice polare troposferico e non a caso si sta parlando di possibili effetti di uno Strat Cooling piuttosto intenso e che, verosimilmente dovrebbe arrivare, come effetti almeno fino ai 30 hpa (dove è in atto un intenso raffreddamento).
    Personalmente non ho la più pallida idea di quanto di questo potrebbe raggiungere la troposfera e soprattutto quanto, una troposfera così disturbata, possa eventualmente concedere ad esso, tuttavia, senza rischiare di voler cadere come si suol dire "dalla padella alla brace" , ritengo che una moderata ripresa dell'attività oltre che fisiologica sia anche auspicabile... (in termini pragmatici direi un AO intorno ai -2 ), anche se tuttavia per gli amici del nord, visto che l'aria fredda "pesa", non è escluso che quel bagaglio gelido presente sull'Europa sett. e orientale possa fornire temporanee interferenze con aria più umida di origine atlantica...ma tutto ciò i GM fanno davvero fatica ad inquadrarlo.

    Matteo



  7. #7
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    Predefinito Re: E dopo...?

    Le carte son nettamente migliorate

    il canadese praticamente non esiste più

  8. #8
    Tempesta violenta L'avatar di Fabry18
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    Predefinito Re: E dopo...?

    Citazione Originariamente Scritto da Il_Priaforà Visualizza Messaggio
    Le carte son nettamente migliorate

    il canadese praticamente non esiste più
    e forse questo è ancora peggio per un blocco, io non so se è meglio che sia bello compatto per mandare aria calda verso su, oppure deve essere debole ma con appunto quelle pulsazioni che portano al tempo di questi gg...
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  9. #9
    Vento forte L'avatar di mmg1
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    Predefinito Re: E dopo...?

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    Trovo che l'analisi di Fabio sia tutt'altro che campata per aria, anzi!

    Il problema è che vi è un certo immobilismo di fondo nello schema circolatorio emisferico e, come ad inizio post, ribadisco il fatto che come un'esasperata funzionalità del vp inibisce qualsivoglia velleità meridiana o quasi, così un'esasperata frammentazione e dislocazione al di fuori del polo difficilmente crea i presupposti per coriacei blocchi alle medie latitudini in quanto ne impedisce la formazione attraverso forcing ad onda lunga che normalmente partono proprio da profonde spinte del vortice polare, disturbato si ma generalmente grossomodo presente a latitudini polari.
    Inoltre mentre nel Pacifico la formazione di blocchi è favorita da quello straordinario fenomeno che è El Nino, in Atlantico le attuali SST favoriscono indubbiamente un blocco altopressorio alto (guardate che razza di anomalìe vi sono a livello polare e subpolare e soprattutto attorno all'Islanda) ma con scarse o fugaci probabilità di un radicamento alle medio basse latitudini ove sarebbe necessaria una profonda spinta meridiana.

    Da ieri gfs e in un certo senso da oggi anche Reading stanno evidenziando un qualche cenno di ripresa del vortice polare troposferico e non a caso si sta parlando di possibili effetti di uno Strat Cooling piuttosto intenso e che, verosimilmente dovrebbe arrivare, come effetti almeno fino ai 30 hpa (dove è in atto un intenso raffreddamento).
    Personalmente non ho la più pallida idea di quanto di questo potrebbe raggiungere la troposfera e soprattutto quanto, una troposfera così disturbata, possa eventualmente concedere ad esso, tuttavia, senza rischiare di voler cadere come si suol dire "dalla padella alla brace" , ritengo che una moderata ripresa dell'attività oltre che fisiologica sia anche auspicabile... (in termini pragmatici direi un AO intorno ai -2 ), anche se tuttavia per gli amici del nord, visto che l'aria fredda "pesa", non è escluso che quel bagaglio gelido presente sull'Europa sett. e orientale possa fornire temporanee interferenze con aria più umida di origine atlantica...ma tutto ciò i GM fanno davvero fatica ad inquadrarlo.

    In effetti concordo pienamente con te per quanto riguarda l'eventuale nascita di un blocco altopressorio atlantico capace di raggiungere dalle medie latitudini quelle groenlandesi, si tratta cmq di un equilibrio molto delicato perchè penserei possibile un rinforzo del JS in uscita dal Labrador ( agevolato a mio avviso dalla convergenza della circolazione anticiclonica nel midwest americano con la convergenza dell'area ciclonica in discesa dal labador) capace di proporre per fine anno un tentativo di blocco atlantico, probabilmente fugace ( ma ancora difficile da definire potrebbe riservare qualche sorpresa, manca a mio avviso la risposta delle medie latitudini occorrerebbe un forcing più meridiano in discesa dal Labrador) e seguito da una ripresa del flusso atlantico in un quadro di entrate atlantiche precedute da riprese anticicloniche nel Mediterraneo centro orientale ( come già fatto notare in un precedente intervento in questo td).
    La sorpresa in questo contesto potrebbe essere proprio questa cioè la resistenza del blocco atlantico ( agevolato da quanto potrebbe succedere nel Labrador) e la conseguente discesa di aria fredda sul lato orientale del blocco groenlandese, che in parte si mette anche in moto, tanto che già ora si prevede una discesa fredda sulla Scozia che viene annicchilita dal successivo ingresso atlantico.
    Record :Tmin -9.7°C min più alta 24,9°C Tmax 40,4°C max più bassa -1.9°C Pioggia 24 h: 69,2mm Vento:91.4 km/h Pmin 975.8 hPa Pmax 1027.3 hPa
    VUE :2011 -3,4°C +40,4°C 622,2 mm 2012 -4.0°C +38.7°C 800,9 mm 2013 -2.4°C +36.4°C 735,6 mm 2014 -2.4°C +35,2°C 1168,2 mm

  10. #10
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di 4ecast
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    Predefinito Re: E dopo...?

    Dunque...... la situazione intorno all'Epifania è delinata abbastanza bene e trovo che siamo più o meno tutti sulla stessa lunghezza d'onda.
    Ci presentiamo all'appuntamento con la seconda retrogressione da split in bassa strato con un blocking atlantico dai piedi d'argilla.

    Citazione Originariamente Scritto da 4ecast
    Ecco la mia preoccupazione per la nascita di un nuovo blocco dai piedi d'argilla. Allego un composito che riassume questi miei dubbi che ripeto, riguardano SOLO ED ESCLUSIVAMENTE l'affondo che avverrà poco prima dell'Epifania.
    Peccato, perchè la parte continentale europea si raffredderà significativamente.

    Andrea

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