Ormai siamo molto vicini alla fase indicata nelle scorse emissioni,con il VP stratosferico che attende una ennesima destabilizzazione,in un contesto davvero inusuale ove i continui disturbi basso-stratosferici sono costanti e ripetuti nel corso del tempo andando a vanificare ogni tentativo di propagazione del cooling ormai in riassorbimento, causa decoopling con l’alta stratosfera.Piuttosto oltre le 160 ore nuovo parziale split ben visibile nelle recenti emissioni a 100 hpa,con il nocciolo siberiano del VPT isolato sulla vicina Russia.Anche nel lunghissimo termine tra l’altro va sicuramente rimarcato che l’attuale MINOR WARMING in area siberiana con discreta convergenza dell’EP flux sarebbe il preludio ad un intenso riscaldamento atteso per fine mese,con i primi segnali dell’hp aleutinico che già sta tentando con la sua pressione sul VPS ad aumentarne in modo considerevole l’eccentricità.Stiamo dunque per sperimentare gli effetti di un inverno partito subito sul binario giusto con grosse potenzialità all’orizzonte,ma la continua debolezza del VP ha delle cause ben definite le une concatenate alle altre.Prima di tutto non vanno dimenticate sia la gli effetti del minimo solare e anche dei venti,ma soprattutto per la particolare dislocazione delle anomalie oceaniche (ssta), e dunque del tripolo atlantico.tornando a noi in un discorso più diretto e concreto va sicuramente affermato che dopo l’evoluzione orientale del nocciolo freddo per lunedì verso i balcani,il mediterraneo per 5-6 giorni si troverà sull’asse di convergenza tra un canale oceanico che sfornerebbe vari minimi,ed un tentativo di aggancio parziale con i refoli di aria gelida che scorrerebbero sul bordo orientale del blocco scandivano,il quale tenderebbe poi parzialmente a collassare mentre inizierebbero successivamente le grandi manovre.Dunque sul giro di boa mensile un clima termicamente nella media di gennaio,con piccole depressioni e fenomeni specie tra n/e e centro-sud a tratti,ma nulla di rilevante.A seguire azioni a tenaglia sul VPT,figlie dell’ennesima propagazione di calore,con forcing atlantico a tenaglia sul vortice polare,con lobo siberiano sbilanciato verso l’Europa complice hp alle latitudini polari.Più ad ovest sarà un redivivo groenlandese che tra 15-17 preparerebbe il terreno per la successiva bordata continentale,pompando calore verso nord andrà a sospingere l’azzorriano alla conquista di lidi settentrionali,lasciando aperto un canale depressionario in prima fase nord-atlantico ,che fungerebbe poi una volta spostatosi verso il mediterraneo da apripista al gelo siberiano nella fase 17-23 del cm,con occasioni successive da qui a fine mese.Rispetto alle emissioni precedenti và sicuramente rimarcato una ripartizione di pressione meglio distribuita e non eccessivamente sbilanciata,lungo la meridiana oceanica(NAO),che tenderebbe a risalire verso valori di -0,7 indicando un blocco azzorriano più solido ottimo indizio per il gelo diretto sullo stivale.Il tutto certo in fase successiva potrebbe sfondare ad ovest,ma anche nell’ultima parte mensile si reitereranno le condizioni per blocking oceanici in attesa del colpo grosso di febbraio.Sicuramente va affermato che la massa d’aria che potremmo sperimentare da qui a fine mese ha dei connotati puramente continentali ,con isoterme rilevantissime e non mi stupirei di avere sulla testa una bella -15 a 850 hpa data la provenienza..ma su ciò ci torneremo nel prossimo futuro monitorando attentamente le prossime mosse della natura,pronti li a cogliere in quanto piccoli dettagli possono ancora fare la gioia di molti o purtroppo anche grosse delusioni.