Buongiorno a tutti
I disturbi al vps in media e bassa stratosfera ormai sembrano cosa acquisita tali da poterli configurare come un normale trend di quest'inverno.
Comincia peraltro anche a delinearsi, sembrerebbe, la scarsa incisività, da parte dei piani più alti della strato, a breve decisamente raffreddati e, a quanto pare liberi da nuovi disturbi, ad apportare ordine ai piani più bassi.
La forte antizonalità infatti sembra stemperarsi per la mancanza di nuovi intensi forcings più che virare decisamente il proprio verso a causa del raffreddamento indotto dai piani superiori.
Ecco il motivo per cui si dovrebbe assistere entro i primi di marzo ad una graduale ma non significativa risalita dell'AO index verso valori sempre negativi ma non fondo scala come quelli odierni.
Gli effetti entro tale periodo, a livello troposferico, dovrebbero concretizzarsi in un nuovo aumento degli scambi meridiani e ad una graduale attenuazione del flusso occidentale alle medie latitudini.
Il come e la posizione delle figure bariche che andranno a crearsi per effetto di quanto sopra è cosa difficile da prevedere, anche se in tal senso potranno nuovamente aiutare l'assetto delle SST nonchè il posizionamento della fase della MJO.
Potrebbe esservi in più e di diverso rispetto a simili episodi intercorsi in quest'inverno, come elemento da valutare, il graduale riscaldamento delle fasce tropicali e subtropicali in grado di apportare una maggior incisività all'azione meridiana proprio per una maggior resistenza della radice subtropicale altopressoria.
Naturalmente non è del tutto peregrino pensare che lo sviluppo meridiano del promontorio (sempre a livello subtropicale) abbia più probabilità di successo laddove sostenuto da anomalìe oceaniche positive e, in mancanza di esse sulla terraferma....
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Matteo
Qualche ENS ci mostra scenari veramente notevoli....
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Così avviò il TD, il giorno 15, il Colonnello.
Sette giorni fa esatti scrivevamo così, con Matteo che il giorno successivo aggiungeva:
Da lì, a seguire nel corso del TD, aggiornamenti ulteriori da parte di diversi di noi, indirizzati nel senso dei topic sopra quotati sulla scorta dell'analisi di alcuni indicatori.
Ancora molta strada da percorrere e tante le incertezze, ma la ultime proiezioni modellistiche "annusano qualcosa".
Marzo potrebbe effettivamente riservare qualche sorpresa invernale.
Presto per sbilanciarsi, il rischio di prender granchi incombe ancora.... ma per il momento può andar bene così.
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Ultima modifica di montel-NA; 24/02/2010 alle 21:37
"La meteo è una passione che non comprende solo colui che non la nutre"
Genny, forever.
Ciao Alex
ora attendiamo una analisi dal colonnello sul mese di marzo..
Non sarà affatto semplice delineare una linea di tendenza in questo periodo stagionale,in quanto siamo in un periodo che sarà contraddistinto dalla presenza di masse d’aria contrapposte,e legate dunque all’evolversi stagionale.Di certo anche nelle analisi precedenti propendevo per la fine di questa esasperata anti-zonalità,complice anche ripresa dell’ARTIC-OSCILLATION,ad individuare dunque una svolta dai connotati meridiani.Il decorso stagionale dunque non sarà privo di sussulti e mostra chiaramente la realizzazione di un impianto configurativo,figlio della particolare situazione teleconnettiva,prontamente individuata dai principali GM.Non dimentichiamoci che in ogni caso siamo ancora sotto i moderati effetti del MAJOR WARMING di tipo split,che proponeva la presenza di un poderoso hp alle latitudini polari.Sottolineo comunque che permane la possibile compattazione dello stesso,nella seconda metà di marzo,complice raffreddamento in alta stratosfera che andrebbe a riaccoppiare i vari piani isobarici inibendo di fatto gli slanci altopressori,ma su ciò vi torneremo successivamente in quanto è una fase molto delicata ove ci giochiamo l’intero assetto primaverile. La situazione si farebbe interessante già nel medio-termine che vedrebbe dopo un ultimo passaggio instabile la prima avvenzione sub-tropicale enfatizzata dalla presenza depressionaria al largo del Portogallo,ove si genererebbe un vero ciclone con una 970 hpa,e venti di tempesta dato lo strappo al getto e convergenza tra differenti masse d’aria.Su queste aree si avrebbe forte maltempo,che risalirebbe verso la manica,mentre il ,mediterraneo vedrebbe al centro-sud una fase stabile e molto mite(sino a 20-22°c),col nord che avrebbe comunque il passaggio di onde atlantiche dalla traiettoria alta.Nella fase successiva assisteremo entro i primi di marzo alla compattazione del canadese che si arriccerebbe su se stesso,pompando calore verso nord,con un parziale cout-off atlantico a generare complice prima pulsazione del PNA un blocking atlantico,minato alla radice dall’eredità depressionaria precedente,e nonostante il parziale riassorbimento delle SSTA negative in questo frangente con target 5 marzo sembra prevedibile una prima intrusione di aria fredda con target alto,passando per il nord Italia,Francia e Spagna (colata moderata).Sarà però da valutare come evolverà da li la situazione con un blocco atlantico in appoggio allo SCAND+,con una seconda pulsazione positiva del PNA.In oltre elemento non trascurabile sarà la spinta del canadese il quale mentre si avvicinerebbe una possente colata artico-continentale convesserebbe leggermente l’hp di blocco,evitando una sorta di effetto palloncino,col blocco che cederebbe dall’alto,ed un target adriatico per la colata pronosticabile nella fase 8-9 marzo.Ovviamente la prognosi non sarà sciolta prima di domenica o lunedì,visti anche i continui balletti della MADDEN,dunque ai prossimi aggiornamenti.
PS l'immagine è stata realizzata una settimana fa..tempi di realizzazione 4-5 giorni in ritardo
Il mio dubbio/timore è sempre lo stesso: freddo con percorso reiterato o svolta (finalmente) nel suo muoversi verso l'Italia centrando meglio le regioni adriatiche? Sta pulsazione azzorriana ce la farà a piantare i piedi come si deve o gli diverranno di burro come accaduto sempre quest'inverno?
Ai posteri........
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"L'uomo non ha avuto il mondo in regalo dai suoi genitori, lo ha avuto in prestito dai propri figli"
Hai centrato il nocciolo della questione.E c'è da aggiungere che tanta debolezza azzorriana depone male per il futuro,lasciandoci in balia di rimonte sempre più agguerrite.Non dimentichiamo che con una risalita come quella di questi giorni in una giornata estiva si può rivivere al sud più di un'ondata in stile 2007,con le conseguenze del caso!Se già a fine dicembre Reggio C. ha toccato i 26° e tanto mi porta a tanto...
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