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Risultati da 41 a 50 di 62
  1. #41
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: Flusso (Mediamente) Zonale a Gonfie Vele



    E' vero: è meglio UKMO.
    Matteo



  2. #42
    Burrasca L'avatar di steph
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    Predefinito Re: Flusso (Mediamente) Zonale a Gonfie Vele

    Citazione Originariamente Scritto da bugimeteo Visualizza Messaggio

    PS: ban ad Andrea se ci piglia anche stavolta
    Per questo ho detto che concordo con lui. Non c'è modello e GWO che tenga di fronte ad Andrea....

    ~~~ Always looking at the sky~~~








  3. #43
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: Flusso (Mediamente) Zonale a Gonfie Vele

    Ci vorrebbe la garanzia di un cambio serio di pattern per capire quale tesi sia davvero calzante a questo caso e non solo.
    Se L'AO index, riuscirà a mantere, dopo la prevista risalita, stabili i propri valori (ritengo grossomodo attorno ai -1) avremo elementi dirimenti in più.
    Se invece dovesse ripartire qualche nuovo forcing in area pacifica (effetti del Nino ancora assai perduranti) il valore potrebbe tornare a scendere.
    Cmq anche io come Alex mantengo la convinzione circa il cambio circolatorio nell'Europa centro settentrionale e probabilmente , almeno in parte sull'Italia.
    Circa la durata non mi pronuncio per i motivi appena espressi.
    Matteo



  4. #44
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    Predefinito Re: Flusso (Mediamente) Zonale a Gonfie Vele

    Citazione Originariamente Scritto da 4ecast Visualizza Messaggio
    Ad oggi francamente non capisco come si possa pensare ad un rovesciamento del pattern che ha prevalso durante l’inverno, attraverso l’instaurarsi di una situazione di blocco tra l’Atlantico e l’Europa, laddove viene addotta una neutralizzazione dell’indice AO come fattore determinante.
    Se è vero come è pur vero che un blocking atlantico è descritto da una neutralità dei pattern NAO e AO, anche una blanda azione zonale con debole semipermanente ed alta delle Azzorre opportunamente bassa di latitudine, se non addirittura un flusso Atlantico piuttosto basso di latitudine associato a ridge altopressori disposti attorno al 65°N sono descritte dal medesimo pattern. La differenza tra le disposizioni meridiane e quelle zonali è generalmente osservata attraverso la variabilità del pattern descrittivo PNA.

    Tuttavia anche il PNA non presentarà carattere forzante. Il tutto sembra relegato ancora una volta all’interazione oceano-atmosfera sul comparto atlantico soggetto all’input del jetstream delle medie latitudini.
    La Global Wind Oscillation è attualmente in piena fase zonale, portandosi anche oltre il fondo scala positivo mentre la Madden non appare possa avere influenza sulla circolazione generale. Per quanto riguarda il comparto atmosferico sovrastante, si osserva una normale fase stagionale di stratcooling a cui potrebbe venir meno il coupling nei bassi strati, con una situazione che alla fine è vista poco incline ad AO positiva.
    E’ da poco sopraggiunta l’inversione completa della QBO ed il vortice polare rimane disassato sulla Siberia in modo tale da spingere verso un 4-wave pattern emisferico nell’arco dei prossimi 10 giorni con valori sui 20 dam/gpt per blocking strutturato in nordamerica ed un omega-ridge associato a basso contenuto di anomalia sulla Siberia centrale.
    Fa da contorno al primo blocking una azione zonale a dipolo invertito sui 2 oceani: una striscia di basse pressioni sul nord-Pacifico e una su latitudini quasi-tropicali del nord-Atlantico.
    Quest’ultima è in accordo ad una disposizione della linea di demarcazione delle SSTA nordatlantiche che osserveremo modificata rispetto al pattern invernale in quanto si disporrà accentuando l’asse WSW-ENE per due motivi:
    1) un ricompattamento ancorchè debole in area polare associato al blocking strutturato sul nord-America porterà affondi artici in ovest atlantico atti a rialimentare il canale depressionario alle basse latitudini;
    2) la ripartenza dell’aliseo di NE porterà il maggior calore derivato dall'anomalia termica positiva e costante negli ultimi 6 mesi sull’Africa settentrionale, a mantenere calde le acque superficiali dell’Atlantico tropicale.

    Francamente la presenza del Nino non consente di forzare lo schema degli alisei e dunque non ritengo facilmente estinguibile verso ovest (cioè sulla zona caraibica) l’anomalo calore accumulato in area sahariana. E questa sarà un questione da tenere in debita considerazione quando verrà ceduto questo surplus energetico.

    In conclusione (e qui mi scuso per la lunghezza del post) nella nostra area ci troviamo di fronte ad un periodo caratterizzato da tre fasce con fasi di instabilità decrescente e caldo crescente: 1) nord-ovest; 2) centrali tirreniche e nord-est; 3) centrali adriatiche e sud. In altre parole il pendolo atlantico continuerà ad alzarsi a est e ad abbassarsi a ovest.
    I break al flusso mediamente zonale, laddove si formino, permetteranno alla massa d'aria fredda di essere pilotata dalla depressione in est-Europa ma si avranno effetti modesti su ¾ d’Italia, provocando “solo” contrasti accentuati al sud e freddo sulla media Europa. Non mi è chiaro ancora se questo periodo sarà concluso da un break con caratteristiche tardo-invernali che avverrebbe più avanti con la stagione.

    Immagine


    Interessante la parte grassettata. Credi che ciò possa favorire ondate di caldo piuttosto precoci sul'Italia nella seconda parte della primavera?

  5. #45
    Vento teso L'avatar di Sandro58
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    Predefinito Re: Flusso (Mediamente) Zonale a Gonfie Vele

    Una cosa che certamente puo' "sostenere" la zonalita' bassa dal sud degli USA/Caraibi verso il NW africano e' il Nino. E il suo tono, seppure ora dimesso rispetto all'1.8 ONI di dicembre, e' sempre da tenere ben evidente.

    Quindi da questo punto di vista c'e' ancora da aspettarsi zonalita' media bassa in atlantico.

    Pero' ci sono 2 elementi da tenere in considerazione:

    - la stagione (la graduale perdita di frigorie nel VP)

    - il graduale calo della forza del Nino con probabile riduzione delle anomalie positive nei venti zonali

    Il fatto che i modelli vedano ormai da tempo la caduta di GPT in zona Groenlandese e' un segnale che consente di pensare a maggiori oscillazioni sulla corda atlantica rispetto alla fase attuale e altre passate quest'inverno, quindi pur non potendosi aspettare un CAMBIO generazionale, e' comunque possibile pensare che stiamo entrando in una fase molto + dinamica sulla corda atlantica pur nell'ambito di una "forzante" Nino che "tende" a tenerla tesa o poco oscillante.

    Quindi un colpo al cerchio e uno alla botte.

  6. #46
    Vento moderato L'avatar di nicholas
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    Predefinito Re: Flusso (Mediamente) Zonale a Gonfie Vele

    Ammazza che parata di big questo post: Mat69.4forecast,bugimeteo, Lorenzo Catania, Steph, Zago Remigio ecc...

  7. #47
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di 4ecast
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    Citazione Originariamente Scritto da Snowstorm84 Visualizza Messaggio
    Interessante la parte grassettata. Credi che ciò possa favorire ondate di caldo piuttosto precoci sul'Italia nella seconda parte della primavera?
    No, al momento non è quello il problema (ne riparleremo...).
    Significa invece che mi attendo una stagione tropicale particolarmente florida in est Atlantico.

    Andrea

  8. #48
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    Predefinito Re: Flusso (Mediamente) Zonale a Gonfie Vele

    Citazione Originariamente Scritto da nicholas Visualizza Messaggio
    Ammazza che parata di big questo post: Mat69.4forecast,bugimeteo, Lorenzo Catania, Steph, Zago Remigio ecc...
    quoto ma non dimenticarsi di sandro 58
    [URL="http://forum.meteonetwork.it/%3Ca%20href="]e a un dio a lieto fine non credere mai!
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  9. #49
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    Predefinito Re: Flusso (Mediamente) Zonale a Gonfie Vele

    interessante...un po troppo occidentale ma un bel blocco all'atlantico sarebbe...


  10. #50
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: Flusso (Mediamente) Zonale a Gonfie Vele

    Riporto alcuni elementi di un'analisi iniziata diversi giorni fa e aperta con la disamina del col. Giuliacci.
    Alcune mie considerazioni avevano individuato un possibile cambio circolatorio rispetto all'attuale situazione:

    http://forum.meteonetwork.it/1058113755-post87.html

    altri aspetti qui :

    http://forum.meteonetwork.it/1058111153-post76.html

    Forse era questa la necessaria premessa per poter collegare le considerazioni critiche espresse da 4ecast all'inizio di questa bella disamina
    Matteo



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