Autoquoto questa parte del post al fine di riprendere il discorso qui iniziato ed evidenziato in grassetto che è quello che ancora mi fa credere ad un esordio temporaneo del caldo piuttosto che al consolidamento di una vera e propria onda termica.
In tal senso i principali modelli fino alle 144 ore (andare oltre non ha nessun senso) pur nelle diversità di dettaglio appaiono piuttosto simili nel disegnare l'andamento della circolazione euroatlantica e nel Mediterraneo.
Ecco alcuni raffronti:
L'apertura del varco atlantico sembrerebbe messo ben poco in discussione proprio a causa della ancora perduranti anomalìe superficiali oceaniche che rendono peraltro piuttosto vivo e attivo il J-s alle medie latitudini scarsamente inibito nella sua azione più o meno zonale a causa della debolezza delle fasce subtropicali.
Anzi il collegamento meridiano tra l'alta atlantica e quella situata ancora nel NW dell'Atlantico (eredità del fattore Nino) va proprio a dimostrare l'esistenza di un certo forcing che ancoea sussiste alle medie latitudini.
Allego in fondo le analisi a breve medio termine delle correnti a getto all'altezza corrispondente a 300 hpa ove si vede che l'onda termica in arrivo abbia le caratteristiche di mobilità e di temporaneità sopra indicate...
Aggiungo anche le ultime ssta che davvero sono significative nel indicare le strade prese dai GM.
Si può notare (nella sinottica a 300 hpa) la rapida evoluzione del promontorio che all'incirca in 48 ore si muove rapidamente verso l'est europa attenuandosi notevolmente (vista pure la successiva divergenza del getto e il mancato supporto subtropicale).
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Matteo
Credo a questo punto possa essere utile un breve aggiornamento a fronte dell'evoluzione fin qui avutasi e in merito a quella in corso.
Ritengo di aver sottovalutato in parte gli effetti ma soprattutto la durata, poi verificatisi sul piano sinottico, della bolla calda che ha interessato la ns. penisola quasi interamente e che ancora per circa 48-72 ore interesserà le ns. regioni meridionali.
Rimango tuttavia dell'idea che si tratti di una parentesi di caldo ascrivibile principalmente ancora una volta all'attuale panoramica delle SSTA che solo a tratti e in minima parte possono favorire una situazione stabile e più davvero prettamente estiva.
Si tratta di fasi alterne caratterizzate da un j-s alle medie latitudini teso/ondulato che opera nella maniera descritta dal quoting ingrassettato.
Le intense anomalìe negative il cui fulcro risiede nel settore occidentale del medio atlantico, inibiscono la risalita franca dei geopotenziali, delegando le eventuali fasi di maggior calore ad ondulazioni il cui movimento è per l'appunto legato all'intensità del getto e quindi alle variazioni delle anomalìe superficiali.
Proponendomi di ritornare con maggiori dettagli allego una carta (taroccata dal sottoscritto) che spero possa dare un'idea di quanto ritengo essere l'impianto generale.
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Matteo
Ok ultimo aggiornamento poi chiudo.
Questa in essere è una situazione molto complessa, che vede operare diversi protagonisti.
Intanto, a livello della circolazione polare, vi è uno stabile pattern, che nel nord Atlantico vede il comparto centro occidentale sede di gpt alti e prevalentemente presidiato da una salda area altopressoria, pertanto la circolazione deve gioco forza ruotare in senso orario a quella zona ridiscendendo lungo i meridiani in prossimità del comparto centro orientale mantenendo un regime prevalente di Scandinavian pattern negativo.
L'azione rimane pertanto caratterizzata da prevalenti scambi meridiani di masse d'aria c he favoriscono nel nord Europa il mantenimento di geopotenziali e di temperature insolitamente bassi per la stagione.
Al momento le forti anomalìe negative presenti nelle acque superficiali del medio atlantico in prossimità degli States non consentono una franca risalita della cintura altopressoria subtropicale ma solo delle "puntate" (onde) nel momento in cui le correnti a getto (ancora molto intense) si attenuano.
Ecco allora che si verifica il congiungimento tra l'onda subtropicale che riesce a svilupparsi verso nord laddove il getto è meno forte (ovvero nella fascia atlantica più a ridosso del nostro continente) e l'alta nordica sopra descritta.
Nel momento invece in cui il getto si rinforza e riesce ad arrivare fino alle coste ispaniche, ecco che viene inibito lo sviluppo altopressorio in Atlantico e favorita invece un'onda mobile (attraverso lo svilupppo di un promontorio di persistenza tra i 3 e i 7 gg.) che interessa maggiormente il Mediterraneo centrale consolidandosi con la forte e persistente onda termica presente nell'Europa orientale grazie alle anomalìe positive residenti nell'Oceano Indiano e la componente orientale della Qbo.
Cosa potrebbe accadere?
Potrebbe mantenersi un andamento altalenante fino probabilmente alla prima decade di luglio che vede pertanto alternarsi onde di calore (la prossima verosimilmente a partire da fine mese al nord e fino alla prima settimana di luglio al centro sud) a forte instabilità, le prime più durevoli a parte delle regioni centrali e quelle meridionali, le seconde più insistenti nel nord Europa e coinvolgenti il nord Italia con tutte le conseguenze, in termini di fenomeni, del caso....![]()
In seguito (diciamo il resto del mese di luglio) potrebbe (sottolineo il condizionale!!!), prevalere una circolazione settentrionale fresca da N o da NNW a favorire un'estate non propriamente del tutto stabile ma certamente meno violenta dal punto di vista dei fenomeni, non troppo calda al nord e parte del centro, più stabile e calda (forse senza eccessi) al sud.
Ancora caldo invece nell'Europa orientale (forse un pelino meno rovente di quanto finora).
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Matteo
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