
Originariamente Scritto da
mat69
A mio avviso come non mai si può notare come l'andamento delle
ssta possano fornire una buona spiegazione dell'attuale andamento circolatorio e come partendo da esse si possa tentare di creare un panorama evolutivo, pur con le dovute cautele a cui occorre ricondursi nel momento in cui si stia per entrare in una possibile fase di transizione della zona
ENSO.
A tal fine si osservino alcune condizioni:
1) la transizione da una fase molto lunga di
El Nino w-based ad una presumibilmente molto breve di e-based con graduale definitiva attenuazione delle anomalìe durante la fase estiva ma comunque già in qualche modo visibile dal graduale raffreddamento della fascia
PDO che pur in costanza di una fase semipermanente negativa ha virato in segno opposto un pò come già, mi pare accadde, durante l'episodio ben diverso dell'inverno 2006/2007.
2) Proseguono intensificandosi le anomalìe negative nel nord est dell'Atlantico mentre permangono quelle di segno opposto al nord ovest.
3) Si interrompe decisamente il percorso delle anomalìe negative nel medio atlantico (che permangono lungo i meridiani centro occidentali) e che aveva favorito un J-S decisamente teso fino alle coste del Vecchio continente ispanico portoghesi ove invece tendono gradualmente a risalire le forti anomalìe positive presenti già da almeno un mese nel nord Ovest dell'africa.
4) l'attuale fase nella fascia
IOD (oceano indiano) si mantiene generalmente di segno +.
A questo punto, come si può evincere in figura allegata, benchè la progressiva maggior ondulazione del j-s sia per lo sviluppo di onde termiche stagionali che per l'attenuazione degli effetti dell'
ENSO +, non dovrebbe permettere ulteriori significative entrate del flusso medio atlantico in direzione del Bacino occidentale del Mediterraneo, l'instabilità che residua specialmente al nord e in parte del centro continuerà ancora a provenire dai quadranti settentrionali dell'Oceano atlantico (tra Il Regno Unito e la Penisola Scandinava) e tale circolazione sarà verosimilmente in parte costituita dai residui effetti combinati di un Vortice polare troposferico ancora piuttosto disturbato nonchè sbilanciato (con i suoi residui effetti freddi) verso l'Europa settentrionale e il comparto e-
Atl.
Effetti che dovrebbero ulteriormente attenuarsi con il procedere della stagione e da un lato con l'indebolimento fisiologico del frammento stesso del
vp (in grado di mantenere alle medie latitudini al più dei cut-off via via sempre meno alimentati) dall'altro con i sempre più marginali effetti del fattore Nino sul Pacifico con possibilità di espansioni altopressorie verso nord sempre più ridotte giusto anche il fattore
PDO in verosimile graduale ulteriore negativizzazione.
Fase estiva invece probabilmente avviata sull'europa orientale con deciso innalzamento delle fasce subtropicali.
Un'evoluzione pertanto molto graduale che ancora potrebbe non vedere un'espansione franca dei promontori altopressori verso il Mediterraneo ma che nulla al momento mi dice in merito all'evoluzione dell'estate alla cui partenza manca ancora circa 1 mesetto

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