Le differenze modellistiche stanno mettendo a dura prova i nervi di molti meteoappassionati che si vedono svanire sotto il naso nevicate storiche o, al contrario, ogni 6 ore si trovano con un cammello invece dell'orso che avevano ordinato come animale di compagnia....
Senza entrare in dettagli tecnici direi di fare una prova sul campo, ovvero posto due carte previste a 84 ore, che mi pare una scadenza abbastanza vicina. Il momento ritratto non è favoloso, visto che si tratta di anticiclone, ma le mappe che posto sono le ultime uscite di GFS e NOGAPS per domenica 22 gennaio ore 00Z.
GiÃ* ci sono molte differenze tra le due mappe a sole 84 ore...
Forza, teniamole d'occhio e commentiamo domenica le loro performances........
Ultima modifica di stratus; 06/03/2006 alle 15:51
ok, a domenica allora.![]()
Tutta la fiducia è riposta in Madre Natura
ricordo solo (e qui i grattamenti dovrebbero andare a mille...) che anche venerdì 13 ci eravamo dati appuntamento per domenica sera....... e poi il peggioramento del 18 è svanito come neve al sole....
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L'essenza dell'uomo ha la forma di una domanda. (K. Heidegger)
Infatti non ho preso il clou di un evento, altrimenti la discussione sarebbe deviata verso altri argomenti. Così, data l'alta pressione, potremo soffermarci sulla discussione modellistica.Originariamente Scritto da snowman
Anche se, rispetto a quando ho postato il messaggio, la situazione è migliorata per gli adriatici del CentroSud... vediamo e..... grattiamoci![]()
Eccoci alla scadenza prefissata.
Che è successo nel frattempo? Di tutto direi, anche se per le 84 ore di termine previsto la situazione non ha subito grossi scossoni.
Allego due immagini che sono l'analisi di oggi domenica 22 gennaio e, come potete notare, giÃ* in partenza ci sono alcune differenze da parte dei due modelli presi in esame. GiÃ* l'analisi infatti rivela il diverso modo di tracciare su "carta" i dati provenienti dalle osservazioni, in sostanza la rielaborazione si adatta alla risoluzione del modello. GFS più dettagliata e NGP più "soft"...
A prima vista il risultato migliore lo ottiene GFS, dato che la direzione delle correnti sul nostro settore è più orientale di quanto prospettato da NGP che dava correnti quasi del tutto settentrionali. NGP inoltre prevedeva tre centri depressionari intorno all'Islanda mentre GFS ne vedeva due, ma in realtÃ* oggi ne abbiamo uno solo con correnti disposte più similmente a GFS.
Se osserviamo l'intera mappa di analisi (scegliete quella che volete tra le due) notiamo che gli errori maggiori di NGP sono nelle zone settentrionali del pannello e in quelle continentali, dove i geopotenziali sono più bassi e le masse d'aria in gioco hanno spessori limitati ed agiscono diversamente sui vari livelli dell'atmosfera. Al contrario, nelle zone con geopotenziali più elevati, la precisione nel campo barico è a vantaggio di NGP, vedi la depressione sul basso Mediterraneo e la piccola depressione al largo del Canada non così intensa come previsto da GFS.
In sostanza si riconferma ancora una volta la difficoltÃ* nel prevedere situazioni pilotate da masse d'aria fredda continentale e retrograde da parte di tutti i modelli, anche se GFS rende in questi casi sul medio termine meglio di NGP.
Il rovescio della medaglia è rappresentato dal lungo termine, infatti il maggior dettaglio di GFS impone, talvolta, ribaltoni nelle mappe oltre le 120 ore mentre NGP risulta più stabile e si modella gradualmente avvicinandosi alla scadenza.
Prossimamente, se questo 3d avrÃ* successo, potremmo analizzare gli stessi modelli a lunga scadenza, partendo con un 144 ore in una situazione critica.
Per il momento buona domenica a tutti
Luca
Ultima modifica di stratus; 06/03/2006 alle 15:51
Mi spiace, ma evidentemente a molti interessa solo il proprio orticello.
La discussione non si riferiva ad alcun evento eccezionale, ma c'erano abbondanti spunti per cercare di capire proprio quelle cose che rendono molti nervosi e ansiosi ad ogni run.....
........
noto con dispiacere
......
Luca
Mi associo.Originariamente Scritto da stratus
Una discussione veramente interessante che meritava di essere sviscerata a fondo.![]()
La cosa più bella della neve? Il silenzio che l'accompagna nella caduta. Un silenzio non imposto, che dovrebbe essere la norma e invece è l'eccezione, tanto da gridare alla "calamità naturale". Forse non è la neve, ma il silenzio ad essere visto con sospetto. Nel silenzio si ascolta, nel silenzio si ragiona. Il silenzio, come la neve, non è noia, è gioia. Dovrebbe nevicare più spesso.
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