
Originariamente Scritto da
mat69
Perfetto
In troposfera situazione davvero particolare: diminuzione e limitata durata dei trasporti verticali di calore per forcing deboli ad onda corta o media con disturbi al vpt con carattere di stazionarietà prevalentemente ascrivibili alle anomalìe positive nord Atlantiche...contestuale diminuzione dei forcing pacifici e tendenza alla negativizzazione del
PNA index (anche se nn escludibili a priori riscaldamenti nelle aree tropicali del Pacifico occidentale qualora indotti da un rinforzo del
SOI index che potrebbero indurre a temporanee risalite del
PNA), il tutto porta ad una tendenza da parte dell'
AO index a descrivere un vpt moderatamente disturbato da ondulazioni planetarie prevalenemente semistazionarie e a scarso carattere forzante e quindi prevalentemente anche se non esasperatamente negativo (
AO-/- - ).
Per tali motivi la prima parte dell'inverno potrebbe essere caratterizzata dalla permanenza di ondulazioni mobili provenienti dall'oceano Atlantico e in parte interferenti con temporanee discese sia di aria artico marittima che continentale maggiormente incisive nelle regioni d'oltralpe e sconfinanti nel nord Italia, ove tuttavia (per giusta comparazione con lo scorso inverno) non dovrebbero registrarsi discese di gpt al pari dello scorso inverno*.
I disturbi ancora presenti nella media stratosfera saranno responsabili almeno nella prima fase dell'inverno di uno scarso raffreddamento in troposfera con notevole disaccoppiamento strato/tropo.
Un raffreddamento più significativo dell'intera colonna del vpt/
vps potrebbe invece caratterizzare la seconda parte dell'inverno con una netta risalita dell'
AO index e la graduale contestale neutralizzazione delle condizioni favorevoli ad un
NAO neg. pattern.
Per tali motivi ritengo che a partire dalla seconda metà del mese di gennaio e ancor più a febbraio dovrebbero prevalere condizioni di relativa stabilità con una tendenza da parte dell'
hp delle azzorre a riposizionarsi alle medie latitudini interessando anche parte del Mediterraneo centrale con effetti stabilizzanti maggiormente avvertiti nelle regioni settentrionali e centrali tirreniche mentre le restanti regioni potrebbero rimanere ai margini di influenze più fredde di matrice continentale provenienti dall'area balcanica.
Nuove prospettive in vista per il mese di marzo ove si potrebbe assistere a temporanee tardive invernate per il fisiologico rilassamento stagionale del
vp.
Bene ora anche io ho detto la mia.
*le discese di aria artico continentali potrebbero essere tuttavia molto severe dal punto di vista termico grazie al consolidarsi al suolo di un potente anticiclone termico proteso fino alla Russia europea.
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