Il LAMMA la pensa così
Previsioni per l'inverno

Considerazioni generali: L'analisi degli indici di teleconnessione per l'inverno 2010-2011 risulta piuttosto complessa ed articolata.
Sicuramente la Nina rappresenta uno dei principali indici da analizzare in questa stagione anche perché rappresenta uno degli eventi più intensi dell'ultimo secolo (Nina "strong" secondo l'ultimo Report della Noaa "Climate Prediction Center: ENSO Diagnostic Discussion"). Gli inverni con Nina (moderata o forte) risultano in genere caratterizzati da una bassa probabilità di anomalie principali in stratosfera (Major Warming) con le uniche recenti eccezioni negli anni 1971 e 1998-99. Nonostante questa caratteristica, negli inverni con Nina si è comunque riscontrata una frequenza di blocchi alla circolazione zonale che sono sfociati in alcuni dei mesi più freddi della recente storia climatica dell’Europa (es. Febbraio del 1956).
Altro elemento di assoluto rilievo è rappresentato dal flusso magnetico solare al minimo degli ultimi 90 anni con conseguente elevata attività dei "Galactic Cosmic Rays". Una vasta letteratura mostra che negli anni di minimo solare sono molto favorite le circolazioni orientali con massimi di alta pressione in formazione sull'Atlantico nord-orientale. Questa tendenza sembra inoltre amplificata dalla QBO in fase positiva (questo inverno sarà appunto caratterizzato dal passaggio da QBO- a QBO+).
Altri elementi da considerare in questa stagione sono:
1) l'anomalia di neve positiva in Ottobre sul Nebraska che dovrebbe preludere ad anomalie positive di neve nel comparto Euro-Asiatico a Novembre e, conseguentemente, ad un elevato Siberian High e ad anomalie termiche negative su gran parte dell’Europa.
2) il comportamento del getto in corrispondenza del Quebec e del Labrador, specie nei mesi di Ottobre e Novembre. La Nina, come noto, forza le correnti in quota (200-300hp) in modo piuttosto regolare sul Nord Pacifico e sull’America settentrionale, mentre sull’oceano Atlantico e sull’Europa le osservazioni evidenziano stagionalmente risposte molto irregolari, probabilmente dipendenti da altre forzanti al suolo (es. AMO).

Analisi e sviluppi della circolazione stratosferica:
Nessuna anomalia principale è attualmente presente in stratosfera. E' comunque prevista a breve la formazione di un Canadian Warming. Previsioni a medio-lungo periodo: in base agli elementi sopra riportati sembra probabile che l'inverno 2010-2011 (DJFM) sarà caratterizzato nel suo complesso da anomalie termiche negative con prevalenza di flusso continentale freddo probabilmente più intenso a partire dalla seconda metà di Gennaio. La prima parte dell'inverno dovrebbe già manifestare una tendenza a blocchi sull'Atlantico nord-orientale e quindi a discese di aria fredda dal nord Europa ma alternate a riaperture della "porta" sull'Atlantico. Chiaramente con una circolazione di questo tipo le precipitazioni maggiori sono attese nella prima parte dell'inverno mentre nella seconda parte tenderanno a concentrarsi sulle regioni meridionali e del medio-alto versante adriatico.