n limine historiae II
Si fanno sempre più concrete le possibilitÃ* di un evento freddo rilevante
Eccoci ad analizzare le possibilitÃ* che il gelo russo possa interessare anche l’Europa centrale e l’Italia.
Avevamo concluso il pezzo precedente così:
In altre parole il nostro paese verso la fine del mese potrebbe essere investito da una potentissima irruzione gelida artico-siberiana, in grado di far parlare di evento storico. Ma potrebbe anche vedere sfilare tale massa gelida verso la penisola balcanica e sentirne solo il respiro gelido. Ed infine potrebbe anche succedere che tutto vada ancora più a est, verso la Turchia, e l'Italia continui il suo normale percorso invernale.
50% è la percentuale che ci separa dalla storia.
È molto? È poco?
Questo lo deciderÃ* la Natura.
Ed ora possiamo dire che la Natura sembra far salire le quotazioni verso un evento straordinario.
Troppo presto per parlare di storia, ma di straordinarietÃ* si può giÃ* iniziare a discutere.
Infatti aria gelida proveniente dalle pianure letteralmente congelate del bassopiano sarmatico, dove si registrano valori inferiori ai -30°C, investirÃ* tutta l’Europa orientale e balcanica, coinvolgendo in parte anche il Meridione italiano per ciò che riguarda i fenomeni nevosi e tutto il paese per ciò che riguarda le temperature. Una vera sferzata gelida farÃ* piombare buona parte dell’Europa centrale e orientale nel più crudo inverno. In questa prima fase l’Italia verrÃ*, lo ripetiamo, solo sfiorata. Saranno quindi le regioni adriatiche centro-meridionali ad avvertire gli effetti maggiori. Per il resto gran freddo.
Ma il bello, o il brutto a seconda dei punti di vista, verrÃ* dopo.
Così come si era giÃ* scritto.
A partire dal 26 Gennaio e nei giorni a venire, proprio in corrispondenza dei leggendari giorni della Merla, il nostro paese e l’Europa centro-orientale potrebbero vivere davvero una fase eccezionale di freddo. Come si può facilmente arguire dalla carta ENS GFS MTG a 500 hPa per il 29 Gennaio modificata, il profondo vortice gelido russo troverebbe la forza di protendersi verso sud-ovest fino a coinvolgere anche il nostro paese. In ciò sarebbe coadiuvato dalla risalita verso nord dell’Anticiclone delle Azzorre, che bloccherebbe in tal modo. il mite flusso atlantico.
In questa seconda fase tutto il paese, ma in particolare il Nord, vivrebbe un crudo periodo invernale con frequenti nevicate e temperature molto basse.
Quali sono i fattori a favore di questa evoluzione?
1. L’ intenso stratwarming che in più fasi sta avvenendo e si ripeterÃ* nella stratosfera. Questo forte e repentino riscaldamento stratosferico influenzerÃ* pesantemente anche la Troposfera, portando a nuove incursioni verso sud e l’Europa del Vortice Polare.
2. La propensione alla formazione in Atlantico di Anticicloni di blocco. Come dimostra l’indice PCAI MTG si avranno numerose possibilitÃ* di formazione di potenti blocchi anticiclonici in grado di frenare le miti correnti atlantiche.
3. La Russia gelida e l’Orso siberiano in gran forma. Non sembra destinato ad esaurirsi velocemente il periodo di gran gelo in Russia. Quell’immenso mare gelido sarÃ* sempre pronto a tracimare verso ovest.
4. Il moderato accordo dei modelli principali nel prevedere una situazione simile a quella da me descritta sopra. Anche per il medio termine.
5. In più dobbiamo aggiungere l’esperienza e il confronto con situazioni simili del passato, quando generalmente configurazioni bariche siffatte propendevano per esiti simili a quelli descritti sopra.
In conclusione.
Aumentano le possibilitÃ* di assistere ad una cruda fase invernale, che sembra sempre più assumere i caratteri della straordinarietÃ*. Presto per attribuirgli quelli della storicitÃ*.
Ma soprattutto vorrei ancora finire con le stese parole del precedente editoriale:
50% è la percentuale che ci separa dalla storia.
È molto? È poco?
Questo lo deciderÃ* la Natura.
Aldo Meschiari
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