buona sera.
le volevo chiedere una cosa riguardo alla enso negativa.
Come lei ben sa la correlazione tra enso e le anomalie bariche o termiche dell'area italiana in inverno è molto modesta.
Come del resto lo stesso vale per la Qbo (anche se forse la correlazione della Qbo è un po' maggiore).
Per la Qbo c'è la descrizione fisica di un fenomeno (l'inversione dei venti prevalenti tende a favorire discese meridiane ed antizonalità).
Per la enso, al di la dell'aspetto statistico, che ripeto è molto poco indicativo, si può descrivere un certo comportamento "preferenziale" coadiuvato da valori di nina positiva o negativa?
Fermo restando che secondo me è sempre molto azzardato estrapolare un comportamento preferenziale atmosferico in base dai valori assunti da 1 solo indice preso indipendentemente dagli altri.
grazie![]()
Caro Stellon,
La risposta la puoi trovare in questo interessante articolo in PDF che ha un po’ guidato le mie valutazioni:
The Effects of the QuasiBiennial
Oscillation and the ElNino
Southern
Oscillation on polar temperatures in
the stratosphere
Chaim Garfinkel, Dennis Hartmann
University of Washington, Department of
Atmospheric Science
Dynamics Seminar; January 25, 2007
Buon pomeriggio!
Penso che il pdf che propone il dott. Giuliacci sia questo: http://www.eps.jhu.edu/~cig4/dynamicsseminar12507.pdf
Un saluto e complimenti dott. Giuliacci per la sua sempre puntuale professionalità!
Colonnello, sulla base delle proiezioni in questo momento ipotizzabili, se la sentirebbe di azzardare, tanto per dire, una idea su quale parte della penisola potrebbe essere maggiormente esposta ad irruzioni fredde quest'anno?
Mi rendo conto che si tratta solo di un pensiero buttato lì in una discussione tra appassionati, ma è comunuqe interessante sapere cosa pensa un professionista sul tema, per essere molto molto concreti insomma.![]()
Sulla base dei dati da me analizzati ( modelli climatici, attività solare e indici atmosferici e/o oceanici), a mio avviso saranno le regioni adriatiche a benificiare di più delle irruzioni di aria fredda. Ma di questo scriverò in maniera esauriente alla fine di questro mese.
Buon pomeriggio Colonnello.
Premettendo che sono perfettamente d'accordo con Lei per quanto riguarda l'influenza della QBO Occidentale unita all'ENSO- (specie se "Strong"), come nel nostro caso, sulla Stratosfera, non sono altrettanto d'accordo sul fatto che questo comporti delle dirette conseguenze sul "minor freddo" in Italia.
Questo per una questione essenziale che non si può ignorare:
- Un forte e prolungato AO-, che causa generalmente Antizonalità significativa alle Medie-Alte Latitudini e Zonalità significativa sulle Basse Latitudini, è tendenzialmente sfavorevole a un raffreddamento in toto della Penisola, visto che solitamente i "bersagli" prediletti del freddo sono le Isole Britanniche, il Sud della Scandinavia, l'Europa Centrale e il Comparto Alpino.
Di tutto ciò ne abbiamo avuto un esempio l'anno scorso. Questo AO- forte e prolungato è stato, a mio avviso, favorito da 2 elementi fondamentali:
- ENSO+ (moderato e di tipologia CP-Central Phase o West Based, che dir si voglia) che ha favorito trasporti di calore frequenti e ben organizzati alle Alte Latitudini, con frequenti disturbi al VPT e inevitabilmente anche al VPS, tanto che sono avvenuti 2 ESEs, un Canadian Warming a Novembre e un Major Midwinter Warming a Gennaio.
- Minimo Solare e QBO-, che, uniti, favoriscono disturbi al Vortice Polare Stratosferico, a causa di un maggior trasporto di Ozono dai Tropici ai Poli nel periodo Estivo e Autunnale, al pari di QBO+ unita al Massimo Solare (Labitzke).
Quest'anno invece siamo in presenza di 2 elementi diversi e quasi contrapposti (resta identico lo stato del Ciclo Solare, per fortuna aggiungo):
- ENSO- (forte e di tipologia EP-Est Phase o East Based, che dir si voglia), che tendenzialmente favorisce trasporti di calore alle Alte Latitudini, ma non così significativi come negli anni di ENSO+ CP.
- Minimo Solare e QBO+, che, uniti, favoriscono un raffreddamento della Stratosfera con un approfondimento del Vortice Polare Stratosferico, per un minor trasporto di Ozono dai Tropici al Polo.
Vanno però considerati due ulteriori elementi, rispetto all'ultimo punto che Le ho esposto:
- La QBO- ha interessato parte della stagione Estiva, comportando così comunque un parziale trasporto di Ozono, anche se inferiore all' anno scorso:
Dopodichè il passaggio della QBO da Orientale a Occidentale ha inibito questo trasporto.
- Il Minimo Solare tendenzialmente porta a disturbi al Vortice Polare in Troposfera (evidente relazione tra AP Index e NAO Index, da Lei mirabilmente espressa).
Come interpretare questi due ulteriori elementi allora ? Dal mio punto di vista si avrà una Stratosfera meno o affatto incline a ESEs, ma, tuttavia, incline a riscaldamenti, specie in Bassa Stratosfera, grazie al parziale trasporto di Ozono dei mesi precedenti.
La Troposfera, invece, sarà incline probabilmente a un disturbo costante. Ciò vuol dire che, come giustamente Lei ha detto, ci sarà una minore negatività dell'AO Index, in quanto la Stratosfera non amplificherà, come fatto l'anno scorso, tale negatività. Tuttavia, questa "refrattarietà" della Stratosfera impicherà anche a una probabile mancanza di "rischio" legato al superamento della soglia +1.5 del NAM in seguito a uno Strat Cooling, che è stato presente lo scorso anno, anche se non ha portato conseguenze di sorta. Ciò vorrà probabilmente dire che, se non vi sarà un amplificazione della negatività dell'AO Index dalla Stratosfera, non vi sarà neppure la possibilità che l'AO Index divenga positivo per periodi prolungati.
In conclusione anche quest'anno dovrebbe essere garantita l'Antizonalità, ma Lei non crede che, grazie a una minore Antizonalità Alta e anche a una minore Zonalità Bassa, tutto ciò comporterà una tendenza a un "maggior freddo" sulla Penisola ?
Cordiali Saluti![]()
... per chi avesse problemi a trovarlo, eccolo:
http://www.eps.jhu.edu/~cig4/dynamicsseminar12507.pdf
Un caro saluto.
vabbè, meglio due che uno solo![]()
Carlo Cantoni Viterbo. Staz Davis VP2 + Davis DW6382.
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