Iniziamo con una carrellata del MG
Freddo alle porte, oggi avremo un graduale abbassamento della temperatura, nubi giunte in molte regioni, prospettive di neve anche nelle coste
Un minimo di Bassa Pressione che viaggia dal Nord Africa verso lo Ionio, sta per chiamare aria freddissima dalla Russia, che entro oggi inizierÃ* ad affluire sull'Italia, mentre un maggiore abbassamento della temperatura si avrÃ* nella giornata di lunedì.
Il freddo vento delle steppe della pianura sarmatica soffia nella Germania orientale: ieri Berlino ha veduto scendere la temperatura di oltre 15°C in poche ore.
Oggi, un impulso di aria gelida affluirÃ* verso i paesi carpatico danubiani, per sfondare nella prossima notte sull'Adriatico e portare una situazione di forte raffreddamento sull'Italia nel corso della giornata di lunedì.
Il freddo che interessa la Russia fa qualche cenno di diminuzione nei valori estremi, ma si è ormai propagato da tutte le parti, ed è in viaggio verso l'Europa centrale e parte di quella occidentale.
Ogni previsione del tempo per i prossimi giorni appare complessa e contiene concrete incertezze. Ogni qualvolta masse di aria gelida si mettono in moto verso occidente, i modelli matematici di previsione, indispensabile strumento per formulare le previsioni del tempo, diminuiscono la loro affidabilitÃ*.
Cosa accadrÃ* in settimana? Appare probabile che l'aria fredda di origine russa si porti fino all'Italia nei prossimi due, tre giorni, con una forte irruzione di aria gelida più attiva sul medio e basso Adriatico dove si avrÃ* neve diffusa anche sulle coste.
Successivamente si andrÃ* inserendo una componente di masse d'aria fredda costituita da aria umida e fredda, che potrebbe arrecare un peggioramento diffuso del tempo sulle regioni italiane, con nevicate che potrebbero frequentare anche il settore tirrenico sino alle basse quote.
Ma vediamo nel dettaglio, che tempo farÃ* oggi:
al Nord Italia il tempo sarÃ* diffusamente incerto, con progressivo aumento del vento nel Golfo di Trieste, quale segno dell'arrivo della Bora. In serata, sul Friuli Venezia Giulia si avrÃ* un abbassamento della temperatura, con tendenza anche ad un rinforzo del vento.
SoffierÃ* il vento di nord est per tutto il giorno sulla Liguria. In Valle Padana si potranno avere nebbie, ma tuttavia, il fenomeno appare in diminuzione.
Sulle regioni centrali adriatiche, si avranno condizioni di tempo variabile, con basse temperature. Sono attese precipitazioni con neve a quote di media collina. Dal pomeriggio, l'arrivo di aria gelida dai Balcani, farÃ* scendere repentinamente le temperature, e nel corso della prossima notte, si avranno nevicate fino alla costa.
Nel settore centrale tirrenico, la nuvolositÃ* sarÃ* irregolare con qualche debole pioggia: il tempo della giornata sarÃ* incerto, le temperature saranno inferiori alla media, con tendenza ad una moderata diminuzione dalla prossima notte, quando si avrÃ* anche un rinforzo del vento.
Sulla Sardegna il tempo sarÃ* variabile con qualche precipitazione che andrÃ* intensificandosi nel settore orientale. PossibilitÃ* di neve sul Gennargentu. La temperatura è attesa in deciso calo.
Al Sud Italia ed in Sicilia il tempo sarÃ* variabile: ovunque si sta manifestando un abbassamento della temperatura, che si andrÃ* intensificando nella prossima notte, specie sulla Puglia. Le precipitazioni saranno nevose sui maggiori rilievi, ma la neve tenderÃ* a cadere a quote sotto i 1000 metri in Puglia, giÃ* nel pomeriggio, e la prossima notte sino in pianura.
Domani avremo un severo abbassamento delle temperature su tutte le regioni della Penisola, più moderato sarÃ* il calo sul settore centro occidentale del Nord, meno rilevante sulle tirreniche rispetto alle adriatiche.
Si avranno nevicate copiose su parte delle Marche, mentre saranno diffuse, specie sul settore adriatico, nell'Abruzzo ed il Molise, con neve sulle coste. NevicherÃ* copiosamente a bassa quota, sino in pianura sulla Puglia ed il settore orientale della Basilicata.
La neve cadrÃ* a quote basse in Calabria e sulla bassa montagna nel nord della Sicilia.
E' attesa la neve, anche se in scarse quantitÃ*, anche sulla Sardegna orientale a quote particolarmente basse, fino alle coste.
Andrea Meloni
SarÃ* la porta della bora o quella del Rodano a ricevere il secondo nucleo freddo? Arriva la neve...
Ideale struttura termica per situazioni da "sovrascorrimento".
L'aria fredda, attraversando le pianure della Germania, si presenterebbe su tutto il settore della Francia centro occidentale per riversarsi in maniera decisa sul bacino centro settentrionale del Mediterraneo, settore centro occidentale.
Pur non escludendo una residua infiltrazione dalla "porta della bora" la principale direttrice sembra quella occidentale. Tale nucleo gelido una volta giunto sul Nostro mare attiverebbe un richiamo di correnti più miti ed ante frontali in direzione delle nostre regioni centro meridionali. Questo duplice "incontro", date le differenti qualitÃ* termiche delle due masse d'aria in gioco, costringerebbe l'aria "mite" ad un a repentina azione di sollevamento forzato da parte dell'aria fredda.
Nascono quindi le tanto auspicate situazioni "contrastanti" utile alla formazione delle precipitazioni nevose. Tale dinamica implica anche una rotazione antioraria dei venti, quindi una relativa formazione di nuclei depressionari che si posizionerebbero tra il medio ed alto Tirreno in successiva evoluzione verso le regioni centrali. Con questa situazione molto evolutiva e con la progressiva affermazione dell'aria "relativamente" più mite, in quota, verso le regioni settentrionali, non dovrebbero mancare le precipitazioni, prevalentemente nevose, sulle regioni centro settentrionali. Ovviamente a quote pianeggianti sul settore padano e a quote medio basso collinari sulle restanti regioni del centro (levante e ponente).
Il nucleo freddo, tuttavia , non riuscirebbe a spingersi in maniera decisa verso le regioni meridionali e stazionare, nella sua importante azione di contrasto, tra l'alta Campania ed il basso Lazio. Sotto questa ideale linea di demarcazione (occlusione) le precipitazioni nevose potrebbero posizionarsi oltre la quota dei 500/600 mt, con progressiva maggior altezza procedendo verso sud.
Questa sembrerebbe la tesi più accreditata da una visione/ispezione fatta su una serie di modelli tra i più significativi. Ovviamente, data la distanza temporale dell'accadimento, dovremmo rivedere tale esposizione previsionale e magari correggerne qualche passo.
Antonio Pallucca
Il lungo inverno 2005-2006
Siamo alla vigilia di uno degli episodi che segneranno la storia meteorologica dell'Europa degli ultimi anni. In questo articolo spiegheremo le dinamiche che porteranno nei prossimi giorni tutta l'Europa centrale a battere i denti, compresa l'Italia.
Le dimaiche stratosferiche di questi giorni ci portano a pensare che il tunnel gelido che imboccheremo nel prossimo futuro sia tutt'altro che effimero, e le particolari condizioni microclimatiche della nostra penisola potrebbero assicurare un periodo veramente storico per tutti noi.
Quello che da piu' giorni andavamo ripetendo, infatti molti colleghi avevano previsto giÃ* da tempo un evento sopra le righe in europa, si sta avverando, siamo alle prese con un Major Warming che per intensitÃ* e lunghezza temporale pare non avere rivali negli ultimi anni; la Russia è alle prese con uno dei periodi più gelidi della sua storia; alle alte latitudini c'è un anticiclone termico che rischia di essere uno fra i piu' potenti e duraturi che la storia europea ricordi; l'anticiclone delle azzorre, complice il completo splittaggio del vortice polare in due parti, una sul comparto eurocanadese, l'altro sull'Europa, si erge verso un connubio con l'anticiclone russo siberiano dando vita alla figura piu' gelida per gli europei tutti: l'asse di Wejkoff; e le eventuali rotture della base dinamica dell'anticiclone azzorriano, temporanee visto la straordinaria configurazione stratosferica, potrebbero porre in essere la formazione di dpressioni mediterranee. Insomma la situazione in atto pare essere fra le più favorevoli che l'Italia ricordi.
E non è finita qui. Possiamo con tutta franchezza affermare giÃ* da oggi che oltre alle irruzioni del prossimo Lunedì e della fine del mese, ce ne sarÃ* un'altra per l'inizio di febbraio, in una costanza di retrogressioni gelide come non si vedeva da tempo. In una simile situazione il mio pensiero va a tutti coloro che non hanno una casa e che le istituzioni, e per quanto possiamo, noi semplici cittadini dovranno proteggere da questo lungo periodo difficile. Al di lÃ* infatti di ogni personale convinzione e soddisfazione per come il nostro clima, nonostanti i vari al lupo al lupo giustificabili e non dei serristi più convinti, possa ancora regalare quello che l'inverno alle medie latitudini è normale che a volte riservi, spero che il nostro paese, dalle istituzioni maggiori ai singoli cittadini, sappiano affrontare i disagi e le emergenze che potrebbero avvenire, in maniera ottimale.
Detto ciò ci apprestiamo a vivere un evento lungo e articolato, comunque dipendente dalla circolazione troposferica che la natura vorrÃ* assumere, viste le premesse e gli eccezionali parametri tutti concordanti fra di loro, come mai nella mia esperienza meteorologica ho potuto notare. Mi sento di dire che questo sarÃ* un inverno a lungo ricordato, negli annali climatici europei; potrebbero essere messi in discussione inverni come l'85 e il '56 e la cosa piu' interessante per i climatologi e gli amanti della storia meteorologica in genere è che le premesse di questo evento sono diverse da tutte quelle precedenti. Temperature così alte in stratosfera, repentini e così numerosi riscaldamenti stratosferici, indicano qualcosa di veramente poco prevedibile e affascinante.
Dunque seguiamo il nowcasting e non temiamo, sembra che la natura abbia scelto una lunga strada gelida per la nostra penisola...
Fiorentino Marco Lubelli
Analisi comparata dei principali modelli
Eccoci al terzo capitolo di questa emozionante attesa .
Ormai i modelli iniziano ad allinearsi e ad accordarsi sulle dinamiche e sulle modalitÃ* di questa notevole fase fredda.
E attraverso l'analisi comparata di tre modelli molto prestigiosi, GFS ENS, ECMWF e UKMO, cercheremo di fare un po' di ordine e di delineare le possibili fasi dell'irruzione siberiana.
1° Fase: Porta della Bora
A partire dalla serata odierna, entrerÃ* dalla Porta della Bora e generalmente da Nord Est la prima potente irruzione fredda russo-siberiana e colpirÃ* in modo diretto, come uno schiaffo gelido in faccia, le regioni adriatiche. Si potranno avere frequenti rovesci nevosi da Stau lungo tutta la catena appenninica orientale e fino al livello del mare dalle Marche in giù. Soprattutto nei giorni a seguire, quando si sarÃ* formato un minimo sul mar Ionio, saranno le regioni meridionali ed in particolare della Puglia, della Basilicata, del Molise e delle zone limitrofe ad risentire gli effetti più importanti. Si prevede infatti vento forte gelido e neve anche tipo blizzard. Sulle altre regioni soprattutto gran freddo, che sarÃ* per lo più secco, ma con valori termici molto bassi. Sensazione di freddo pungente, aumentata dal wind-chill. Ricordiamo che si tratterÃ* di aria continentale, e quindi più fredda al suolo che in quota. Quindi le temperature crolleranno a tutte le quote in modo veloce. Le nebbie verranno spazzate via.
2° Fase: Porta del Rodano
Dopo una effimera e breve fase di tregua, con parziale rialzo termico (ma ricordiamo che l'aria gelida tenderÃ* a permanere nei bassi strati) e giornate più soleggiate, si farÃ* strada la seconda e probabilmente più importante irruzione gelida.
Questa volta i modelli, che qui abbiamo riportato, vedono un entrata dell'aria fredda e instabile da Nord Ovest. Infatti la lingua gelida passerÃ* all'inizio a nord della Alpi, per poi buttarsi attraverso la porta del Rodano nel mar Mediterraneo Centrale.
Sembra probabile la formazione di un minimo sul Ligure o sull'alto Tirreno, in spostamento verso sud.
Se ciò dovesse verificarsi, intorno al 27 e 28 Gennaio, si avrebbero probabilmente condizioni favorevoli a nevicate diffuse su buona parte del territorio nazionale. Anche le regioni tirreniche meridionali potrebbero in un secondo momento, con la discesa del minimo gelido, avere condizioni favorevoli alla neve.
In conclusione vediamo certezze e incertezze.
Le certezze sono che avremo probabilmente un periodo molto freddo se non gelido. Ma soprattutto non destinato a cessare brevemente.
Le incertezze riguardano soprattutto la possibilitÃ* di nevicate diffuse: dipenderÃ* infatti dalla formazione e collocazione dei minimi nei nostri mari soprattutto durante la seconda fase.
Aldo Meschiari
Previsioni odierne MG
Inizia una fase di grande freddo.
Una depressione presente sulla Grecia ed estesa fino al nostr Sud richiamerÃ* aria gelida siberiana in scorrimento sul bordo orientale dell'alta pressione delle Azzorre in connubio con l'anticiclone Russo-Siberiano.
L'evoluzione generale: Giornata caratterizzata dal gran freddo un po' in tutte le regioni, specie lungo il lato Adriatico. Il tutto a causa di una depressione situata in prossimitÃ* della Grecia ma estesa fin verso le nostre regioni meridionali, che richiamerÃ* aria siberiana, la cui discesa sarÃ* anche favorita dal connubio tra l'alta delle Azzorre e l'anticiclone Russo Siberiano.
Situazione che rimarrÃ* tale anche il giorno successivo. Tuttavia si assisterÃ* ad un indebolimento della struttura depressionaria presente sulla Grecia, mentre l'alta delle Azzorre risulterÃ* meno invadente ad Ovest e tenderÃ* a spingersi ulteriormente verso Nord.
In prossimitÃ* del nuovo weekend avremo delle importanti novitÃ*. L'alta pressione delle Azzorre si posizionerÃ* col suo nucleo principale in prossimitÃ* delle Isole britanniche, mentre sul suo bordo orientale scorrerÃ* aria più fredda artico-continentale. Sul tirreno si verrÃ* a scavare una depressione che richiamerÃ* l'aria fredda, annunciando un nuovo peggioramento del tempo.
martedì 24 gennaio 2006
- Nord: il cielo si presenterÃ* generalmente sereno o poco nuvoloso, salvo addensamenti di un certo rilievo lungo tutto l'arco alpino. Tuttavia non sono attese precipitazioni, se non qualche debole navicata lungo le coste romagnole del Sud. Da segnalare le possibili estese e forti gelate durante le ore notturne, sia in pianura che nelle valli interne.
- Centro e Sardegna: molto nuvoloso o coperto su Abruzzo, Marche ed Umbria, laddvoe saranno possibili precipitazini sparse generalmente nevose anche lungo le coste. Possibili intensi fenomnei sui rilievi esposti alle gelide correnti orientali. Irregolarmente nuvoloso sul tirreno, con possibili deboli nevicate su Sardegna orientale e sui rilievi esposti ad Est. forti gelate durante le ore nottrune.
- Sud e Sicilia: tempo incerto su tutte le regioni, specie su Puglia, Molise, Basilicata e Calabria, laddvoe saranno possibili fenomeni diffusi, con nevicate anche a quote pianeggianti e lungo le csote pugliesi. Neve anche in Calabria e Sicilia, specie sui settori orientali, fino a quote di bassa collina. attese forti gelate durante la notte.
Temperatura: in forte diminuzione su tutte le regioni, specie sul medio Adriatico.
Vento: generalmente moderati da Nordest.
mercoledì 25 gennaio 2006
- Nord: cielo irregolarmente nuvoloso al mattino, con nubi in aumento nel corso del pomeriggio su tutte le regioni. Tuttavia non sono attese precipitazioni. Si segnalano le forti gelate durante le ore notturne.
- Centro e Sardegna: ancora condizioni di cielo molto nuvoloso o coperto su Abruzzo, Marche e ed Umbria, con possibili deboli nevicate alle prime ore del mattino. Generale miglioramento al pomeriggio, specie sui settori tirrenici, laddvoe si avranno ampie schiarite. FarÃ* molto freddo e si rpevedono forti gelate durante le ore notturne.
- Sud e Sicilia: cielo nuvoloso su tutte le regioni, molto nuvoloso su Puglia, Molise, Basilicata e Calabria ionica, laddove sono attesi fenomeni, anche se in via d'attenuazione, con nevicate a quote prossime alla pianura. Fenomeni anche sulla Sicilia, con possibili nevicate a quote collinari.
Temperatura: generalmente stazionarie, ma farÃ* tanto freddo.
Vento: deboli o moderati da Est-Nordest.
giovedì 26 gennaio 2006
- Nord: cielo irregolarmente nuvoloso al mattino su tutte le regioni, mentre al pomeriggio si assisterÃ* ad un graduale aumento della copertura nuvolosa, specie sull'arco alpino centro occidentale. In tarda serata saranno possibili deboli nevicate su Alpi e Prealpi, in sconfinamento verso la pianura. ancora este gelate notturne.
- Centro e Sardegna: iniziali condizioni di cielo irregolarmente nuvoloso, ma con nubi in aumento al pomeriggio su Sardegna, Lazio e Toscana. Non sono attesi fenomnei di rilievo se non deboli piogge su Sardegna orientale, con neve a quote collinari. Si segnalano ancora le estese gelate nottrune.
- Sud e Sicilia: cesseranno le precipitazioni nevose, con progressivo miglioramento ed attenuazione della copertura nuvolosa specie su Puglia. Dalla sera nuovo aumento della copertura nuvolosa su Sicilia e Calabria meridionale, senza peraltro fenomeni associati. Ancora estese gelate notturne anche in pianura.
Temperatura: in leggero aumento su tutte le regioni.
Vento: deboli di direzione variabile, tendenti a ruota re momentaneamente da Sudest su Sicilia e Sardegna.
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Ancora MG che vede un peggioramento al nord nel fine settimana
L'evoluzione pare orientata verso la prosecuzione del freddo.
L'alta pressione delle Azzorre rimarrÃ* distesa sui meridiani, tuttavia è da valutare la sua tenuta nel bordo meridionale, dal quale potrebbe passare aria più mite basso Atlantica. Così come sarÃ* da valutare con attezione l'entitÃ* del freddo in arria sul Centro Europa, intenso in queste ore.
L'evoluzione generale: Evoluzione piuttosto complessa, tuttavia pare certo il perdurare dell'alta pressione delle Azzorre in posizione meridiana. Ciò dovrebbe favorire la discesa di aria fredda da nord, con formazione di depressione in sede tirrenica. Visti i preesistenti valori di temperatura, si ptorebbero avere diffuse nevicate, anche in pianura, su molte delle nostre regioni.
Situazione che pare destinata a permanere tale anche il giorno successivo, tuttavia dovrÃ* essere valutata con attenzione la posizione effettiva dell'alta delle Azzorre, il cui posizionamento potrebbe favorire l'afflusso di aria più mite dal basso Mediterraneo, acuendo i contrasti termici ma favorendo così un leggero rialzo termico.
Ribadiamo la difficoltÃ* nel tracciare un'evoluzione sicura, in quanto il posizionamento dell'alta delle Azzorre favorirÃ* la discesa di aria fredda sul Centro Europa. Tuttavia è da monitorare con attenzione il movimento della stessa, che potrebbe riversarsi sul Mediterraneo oppure interessare più direttamente la Penisola Iberica. ipotesi percorse dai veri modelli di previsione.
venerdì 27 gennaio 2006
- Nord: il cielo si presenterÃ* generalmente molto nuvoloso o coperto, specie sui settori occidentali. Ci potrebbero essere deboli nevicate al primo mattino, anche a quote di pianura, ma al pomeriggio si assisterÃ* ad un'attenuazione, parziale della copertura nuvolosa su tutte le regioni. Gelate durante le ore notturne.
- Centro e Sardegna: condizioni di tempo pertrubato, specie sulle regioni del versante tirrenico e la Sardegna, con precipitazioni diffuse anche di moderata intesitÃ*. Le nevicate potrebbero interessare un po' tutte le regioni anche a quote prossime alla pianura, specie su Toscana, Abruzzo, Marche ed Umbria. Gelate durante le ore notturne.
- Sud e Sicilia: tempo incerto, con peggioramento nel corso del pomeriggio ad iniziare dalla Sicilia ed in estensione alle altre regioni. Si avranno precipitazioni diffuse, anche di moderata intensitÃ*, con possibili nevicate a quote collinari, specie su Calabria, Basilicata e Campania.
Temperatura: stazionarie o in leggero aumento sui settori occidentali.
Vento: moderati da Est-Nordest.
sabato 28 gennaio 2006
- Nord: cielo parzialmente nuvoloso su tutte le regioni, con ampie schiarite su settori occidentali e addensamenti sui rilievi alpini e prealpini. Non sono comunque attese precipitazioni. Possibili estese gelate notturne in pianura e nelle valli prossime ai rilievi.
- Centro e Sardegna: cielo molto nuvoloso o coperto, specie su Sardegna, Lazio e Toscana, dove saranno più probabili precipitazioni sparse, con nevicate a quote molto basse. Altrove avremo condizioni di cielo irregolarmente nuvoloso, con addensamenti sui rilievi appenninici con possibili deboli nevicate. Gelate durante le ore notturne.
- Sud e Sicilia: ancora condizioni di tempo moderatamente perturbato, con precipitazioni sparse su tutte le regioni. Le nevicate interesseranno le colline dalla Puglia alla Campania.
Temperatura: stazionarie o in leggera nuova diminuzione.
Vento: deboli o moderati dai quadranti settentrionali.
domenica 29 gennaio 2006
- Nord: cielo generalmente parzialmente nuvoloso su tutte le regioni, con progressivo aumento della nuvolositÃ* in serata sui settori occidentali, con possibili precipitazioni, nevose anche a quote pianeggianti.
- Centro e Sardegna: il cielo si presenterÃ* inizialmente generalmente poco nuvoloso su tutte le regioni. Al pomeriggio sono attesi addensamenti su Sardegna, Toscana e Lazio, con precipitazioni sparse e nevicate a quote collinari, in rapida estensione a tutte le altre regioni.
- Sud e Sicilia: deciso nuovo peggioramento a metÃ* mattina su tutte le regioni, con precipitazioni sparse più intense sui settori tirrenici. La neve cadrÃ* a quote alto collinari.
Temperatura: stazionarie.
Vento: deboli o moderati di direzione variabile.
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spero che vada così sulle tirreniche
E io spero che compaiano le stelline anche un po' più in altoOriginariamente Scritto da alex74
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hai omesso la parte finale della frase..."al centro-sud"![]()
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Neve diffusa su regioni centrali e Emilia Romagna tra il 27 e il 28 Gennaio ?
Osservando le Multimodel MTG, sembra che verranno colpite dalla seconda irruzione artica soprattutto le regioni centrali fino all'Emilia Romagna.
Mentre stiamo vivendo la potente irruzione siberiana, che colpirÃ* soprattutto le regioni adriatiche con diffuse nevicate e blizzard anche sulle coste e un sensibile abbassamento termico su tutto il paese, spingiamo il nostro sguardo oltre per analizzare la traiettoria della seconda irruzione artica.
Irruzione che sarÃ* stavolta di aria marittima e proverrÃ* dalla Scandinavia Settentrionale.
I modelli principali, e la loro versione media qui rappresentata egregiamente dalle Multimodel MTG, vedono l'aria artica entrare nel Mediterraneo centrale soprattutto dalla porta del Rodano, anche se non verrÃ* certo trascurata la Bora. Ciò potrebbe agevolmente favorire la formazione di un minimo, che per ora alcuni modelli vedono collocato su Alto Tirreno.
Multimodel MTG del 28 gennaio modificata
Come si può vedere dalla carta modificata per il giorno 28 Gennaio, il minimo richiamerebbe aria più mite e umida da sud e sarebbe in grado di favorire nevicate diffuse su tutto il comparto centrale fino all'Emilia Romagna. Marche, Toscana, Lazio, Abruzzo, Molise. Emilia, Romagna e anche Piemonte meridionale compresa la provincia di Pavia potrebbero essere colpite da nevicate diffuse, più insistenti e abbondanti nel comparto appenninico, ma generalmente fino in pianura.
Il resto del Nord dovrebbe avere freddo ma secco. Il Sud invece vedrebbe nevicate sugli Appennini, ma temperature più miti sulle coste e in pianura, con piogge.
Nevicate previste per Italia il 28 gennaio
Unica certezza: previsione veramente difficile, data la complessitÃ* nell'individuare l'esatta collocazione del minimo nel Mediterraneo Centrale. Da cui dipende ovviamente tutto il resto. Per ora a noi sembra questa la probabilitÃ* maggiore, ma voglio ripeterlo: sarÃ* necessario seguire costantemente gli aggiornamenti modellistici e il nowcasting per eventuali e probabili aggiustamenti.
Aldo Meschiari
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