Bè, io grazie agli spaghi ed alla statistica, da inizio mese sto azzeccando perfettamente gennaio in termini di attese sciabolate gelide.E' chiaro che mancano dei pezzi nel puzzle delle teleconnessioni per ottenere una discreta affidabilità e se ne è accorto anche JB a sto giro.
Nutro speranze per febbraio che normalmente regala sempre qualcosa in termini di nevicate sebbene le giornate siano più lunghe per cui serve freddo tosto per regalare ai costieri sogni di gloria. Di sicuro si caricheranno nuovamente di neve i monti tra una scaldata e l'altra (inevitabili sull'Appennino).![]()
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"L'uomo non ha avuto il mondo in regalo dai suoi genitori, lo ha avuto in prestito dai propri figli"
Non sono così convinto di quello che dice JB, il fatto poi che appena pochi gg fa diceva l'opposto mi lascia sempre più perplesso. In ogni caso la prevista (anche da noi, ma prima di quel che si pensava) fase di "stanca" sembra abbastanza forte e probabilmente è figlia sia dell'incremento del momento torcente sulle Rocky Mountains dell'ultima decade di dicembre (che di solito tende ad aumentare la componente zonale alla circolazione atmosferica delle medie latitudini con lagtime di circa 10 gg) sia della del progressivo passaggio da rottura d'onda ciclonica a rottura d'onda anticiclonica in entrata del jet sul NATL che tende a rialzare la NAO.
In ogni caso, in sede di SSTA applicate alle prognosi, inviterei a rileggere questi 2 post scritti da elz.
Come si interrompe un circolo?
Come si interrompe un circolo?
Se è vero, come è vero (vedi correlazione cross a lag time mensili) che le SSTA sul NATL (Tripolo, area RM, TNA...) possono forzare specifici pattern NAO-like (sia invernali che estivi), se è vero che in specifici periodi dell'anno (tipicamente a fine autunno/inizio inverno e a fine primavera/inizio estate) queste possono costituire discreti predittori (sempre da integrare con i numerosi altri, un bel puzzle...), è anche vero che le maggiori sorgenti di dispersione di onde Rossby ed associati mutamenti del jet provengono dalle SSTA tropicali, soprattutto pacifiche (Nino) e Indo-Pacifiche (warm pool).
Durante la piena stagione invernale soprattutto, a causa della forza della circolazione atmosferica, la retroazione oceano-atmosfera funziona soprattutto nel senso che la seconda tende a guidare le anomalie del primo.
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Il discorso non fa una grinza, ma non bisogna trascurare il... rovescio della medaglia.
Ossia che le SSTA risentono fra l'altro, anche di elementi endogeni assai dirimenti, legati cioè alle caratteristiche relative alle masse d'acqua, quali ad esempio le correnti sottomarine orizzonatali e verticali.
Ed a queste dinamiche di certo non sfuggono anche le SSTA atlantiche.
Così come è innegabile che acqua ed aria posseggono inerzia termica diversa fra loro.
Ragion per cui direi che, forse, la verità potrebbe stare nel mezzo....
Troppe volte, anche in pieno Inverno, ho visto infatti realizzarsi determinati eventi meteorologici in accordo con la disposizione delle SSTA atlantiche....
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"La meteo è una passione che non comprende solo colui che non la nutre"
Genny, forever.
Ciao Alex
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