ho sentito di invasioni nelle aree urbane allagate di coccodrilli e serpenti velenosi.
inoltre i pesticidi utilizzati nelle colture potrebbero danneggiare la barriera corallina!
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il problema del dilavamento delle piane agricole durante le alluvioni esiste anche da noi, soprattutto in termini di composti azotati e fosfati.
il transito di grossi quantitativi di acqua e la permanenza nelle zone allagate (come in Veneto di recente) tende a rimuovere ingenti quantitativi di "croste" dovute al depositarsi dei sali dei fertilizzanti: l'alluvione letteralmente sciacqua le pianure riversandole presso delta ed estuari.
dopo i recenti eventi adriatici, non sarebbe illogico aspettarsi un'inpennata dei processi eutrofici quest'estate con fioriture algali diffuse.
l'uso dei pesticidi, pur essendo normato severamente dalle leggi australiane, non è certo poco diffuso (come da noi, d'altro canto) e in una zona come quella della Grande Barriera Corallina gli effetti sarebbero deleteri: vedo però maggiori pericoli per i processi di "inseminazione" dovute ai fertilizzanti che favorirebbero l'ipertrofia di alghe invasive e altri organismi che vanno a "soffocare" il coralligeno.
sui serpenti, nulla da aggiungere a quanto detto sopra: l'agricoltura intensiva ha ridotto al minimo i loro predatori, quindi c'é stato una crescita esposiva di alcune specie di rettili, come il serpente bruno orientale che ha invaso anche le aree rurali densamente coltivate.
In Australia i serpenti si sono rivelati una famiglia vincente perché l'uomo ha indotto l'estinzione dei loro predatori naturali (i marsupiali di medie e grandi dimensioni, che nell'isola occupavano le nicchie ecologiche che altrove sono occupate da felini e mustelidi).
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