Un'osservazione/domanda: vero che l'inerzia termica dell'acqua è molto maggiore di quella dell'aria e che quindi l'influenza della temperatura di quest'ultima nel mitigare le anomalie è di rilevanza molto minore rispetto alle correnti marine.
Tuttavia la circolazione atmosferica può esercitare un'influenza anche rilevante sulle SSTA non tanto per le temperature e per gli scambi di calore coi mari, quanto grazie all'influenza dei venti sulle direzione e la forza delle correnti marine, interazioni che possono essere anche piuttosto rilevanti. Senza contare che la persistenza di venti che spirano dalla costa al mare, provocano la risalita di acque dalle profondità degli oceani che possono avere temperature che si discostano anche notevolmente da quelle superficiali.
Tutto questo per dire/chiedere: non è detto che debba sempre essere l'atmosfera a seguire le temperature marine.
Questo tipo di interazioni tra l'altro penso contribuiscano notevolmente alla difficoltà di modellizzare la circolazione marina.
Spero di non aver detto troppe inesattezze!![]()
Ultima modifica di spritz82; 06/01/2011 alle 02:00
spritz, secondo me la relazione è per forza biunivoca, non si può negare che i venti, il soleggiamento, le prp, ecc incidano sulla superficie oceanica...
basta vedere la differenza di temperatura superficiale che si riscontra tra estate e inverno per esempio sul nostro mediterraneo (per gli oceani ovviamente la cosa cambia un po’ in virtù di scale di grandezza e profondità diverse)
alla fine però che conta è il grado-pochi gradi in più o in meno, non la t assoluta che non cambia di molto (ciclo stagionale a parte), cioè che contano sono le anomalie... ma da cosa sono determinate queste anomalie?
la relazione nella direzione atmosfera à oceano si conosce, ed è cmq letta dai modelli in quanto espressione di leggi fisiche... i GM tengono conto delle t oceaniche e delle loro modifiche "da sopra" che si creano man mano....gli stessi longers TLC, pur se con metodi statistici-correlativi, oppure intutivi, cercano di valutare eventuali dinamiche delle SST...
ma non si può negare neanche, se la fisica non è un’opinione, che la relazione è sbilanciata nell’altro senso (oceano à atmosfera) causa inerzia termica dell’acqua e correnti oceaniche orizzontali e verticali (che evidentemente esistono)… ebbene queste dinamiche interne all’oceano, NON vengono prese in considerazione né dal modellame né dai longers, per mancanza di dati e di modellizzazione delle dinamiche…
riassumendo: la relazione è biunivoca, ma uno dei due sensi non viene considerato![]()
p.s handyman, bella quell’immagine, la puoi spiegare? Che zona è?
p.s. 2 questa relazione sole/t globale è sconvolgente, quasi blasfema
ma molto interessante
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Ultima modifica di atlantic; 06/01/2011 alle 09:59
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"L'uomo non ha avuto il mondo in regalo dai suoi genitori, lo ha avuto in prestito dai propri figli"
Caro Valerio, agli atti pratici ci vuole questo:
http://forum.meteonetwork.it/meteoro...post1058581261
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Il tripolo atlantico è prima di tutto una risposta delle sst al forcing atmosferico via variazioni indotte sul flusso di calore aria-oceano e di Ekman, a loro volta le sst possono impattare l'atmosfera ma questo feedback è tipicamente di modesta entità per i pattern di sst extratropicali percui rompere il circolo è semplice, essendo la variabilità atmosferica > del feedback è sufficiente che lo stato dell'atmosfera cambi per un tempo sufficientemente lungo (>10gg) da iniziare ad impattare il mixed layer oceanico ed il pattern delle sst cambia.
Una breve descrizione degli impatti della nao sull'oceano è disponibile qui:
http://www.cgd.ucar.edu/cas/jhurrell...dDeser2009.pdf
It has long been recognized that fluctuations in SST and the
strength of the NAO are related. The leading pattern of SST variability
during boreal winter (not shown) consists of a tri-polar structure
marked, in one phase, by a cold anomaly in the subpolar North
Atlantic, a warm anomaly in the middle latitudes centered off Cape
Hatteras, and a cold subtropical anomaly between the equator and
30°N. This structure suggests the SST anomalies are driven by changes
in the air–sea heat exchanges and surface wind induced Ekman
currents associated with NAO variations (Marshall et al., 2001a;
Visbeck et al., 2003). The relationship is indeed strongest when the
NAO index leads an index of the SST variability by several weeks,
which highlights the well-known result that large-scale SST over the
extratropical oceans responds to atmospheric forcing on monthly and
seasonal time scales (e.g., Cayan, 1992a,b; Battisti et al., 1995;
Delworth, 1996; Deser and Timlin, 1997). Compositing North Atlantic
SST on high and low NAO index winters clearly illustrates the
aforementioned tri-pole pattern of SST change (Fig. 14).
Eh, d'accordo. Il dubbio (che qui si cerca di dipanare) è il seguente: sono le SSTA che influenzano l'atmosfera o il contrario? L'inerzia termica dell'acqua farebbe propendere per la prima ipotesi, a quanto ho capito.
Interessante anche l'ipotesi di Elz (ora vedo di studiarmi il documento, grazie).
Ad ogni buon conto lentamente il tripolo va modificandosi, appare evidente negli ultimi aggiornamenti.
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In forma grafica:
nao_tripolo.png
In a) abbiamo le sst,slp associate ad una nao di +1, in b) la somma dei flussi di calore latente e sensibile indotti dall'atmosfera sull'oceano in c) il flusso di ekman indotto dall'atmosfera sull'oceano ed in d) la somma di tutti i contributi che generano il pattern delle ssta.
Questo invece è un'analogo per il nord pacifico dove la variazioni indotte da el nino sull'atmosfera extratropicale impattano le sst generando il classico pattern da pdo+:
pdo.png
Eeeeh non vale, tu hai un occhio lungo, troppo lungo caro Remigio!
..e guardando le ultime corse dei modelli in zona NATL e dintorni il rischio che la seconda parte dell'inverno sposi la tua tesi aumenta sempre di più.
ma è pur vero che sarebbe clamoroso un cambio così netto delle anomalie in un tempo relativemente breve, chissà
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