
Originariamente Scritto da
Benve
Lo scrivo di qua perche è più inerente all'argomento del thread.....
Stavo osservando i modelli e mi è saltata all'occhio una cosa:
più la circolazione zonale si interrompe in zona Alaska e più il flusso in Atlantico è forte e impedisce all'anticiclone di risalire come sembra vorrebbe invece fare da un momento all'altro.
Le irruzioni fredde previste oltre le 200 ore vedono infatti un ripristino della zonalità in zona Alaska e adesso non vi è una zona altopressoria come viene prospettato per i prossimi giorni quando l'anticiclone spancerà pericolosamente verso l'Europa.
Nei giorni scorsi, quando la risalita della pressione in Alaska veniva vista molto meno importante, venivano viste irruzioni fredde importanti in Europa per i prossimi giorni.
Ecco

, io ci vedo questo legame... ce lo vedete anche voi? E nel caso,
quante possibilità gli date all'alta pressione aleutinica di mollare la presa di quella zona (visto che precedentemente non veniva considerata l'ipotesi della risalita dei geopotenziali e invece adesso sta per avvenire)
?
Non vorrei che tutte le possibili irruzioni fredde che si possono immaginare guardando le carte possano essere minate seriamente da una reiterazione di questi processi in zona aleutinica.

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