Apro questo 3D per mettere insieme tutte le nozioni, i dati ed i racconti che si sono riusciti ad avere scartabellando in giro sulle potenzialita' e conseguenze prodotte da inverni stratosferici vissuti in epoche molto lontane!!!
Su tutti spicca il gennaio del 1709 dove e' stato devastante su buona parte dell'europa se non su tutta o quasi!!!
Ma ci sono invernate anche precedenti in cui si sono avute nevicate inimmaginabili in periodi talvolta inimmaginabili!!!
Ho guardato un po in giro e non mi sembra di aver visto un 3D di raccolta di tutti questi eventi epocali ed allora ho pensato di aprirne uno, in caso esista gia e' giusto che sia accorpato a quello gia preesistente!!!
Inizio io inserendo questo articolo che risale ad esattamente 302 anni fa!!!
Italia «polare»: l'apocalisse bianca del gennaio 1709 - Il Sole 24 ORE
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Ho fatto un sogno, l'ho chiamato 15/12/2022 emozione allo stato puro
http://meteorob.altervista.org/Cava280/
Un racconto davvero inedito, frutto di una mia ricerca di tanti anni fa (tempi di liceo).
Il teatro Metastasio a Prato, dalla caratteristica forma semi-circolare per seguire l'andamento della via in cui è situato, è stato realizzato fra il 1829 e il 1830 dall'architetto fiorentino Luigi De Cambray Digny.
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Della sua realizzazione, in sostituizione del vecchio teatro non più rispondente alle esigenze della città che cresceva, se ne cominciò a discutere molto prima, a cavallo fra 700 e 800. A un certo puntò balenò l'idea di collocarlo nella grande piazza Mercatale (tuttora una delle più grandi d'Italia) e pareva ormai cosa fatta. Invece, alla fine l'ipotesi fu scartata perché - ho letto i documenti originali - sarebbe stata troppo scomoda e decentrata durante l'inverno per via delle ripetute nevicate che cadevano sulla città.Questo racconto mi ha sempre colpito, non solo perché piazza Mercatale è praticamente in centro e anche allora non credo fosse considerata in periferia, ma soprattutto perché oggi sarebbe impensabile e infondata una preoccupazione del genere, neppure se il teatro fosse collocato in cima alla Calvana, uno dei monti che sovrasta la città, a oltre 700 metri di quota.
Questa è una bella foto di piazza Mercatale scattata il 18 dicembre scorso da Giacomo Bencini (Gibbo sul forum). Uno scenario che evidentemente, a cavallo fra Sette e Ottocento doveva costituire la norma invernale (macchine escluse).
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altre nozioni a riguardo del terribile inverno del 1709
Clima e storia degli eventi meteorologici :: L'inverno del 1709
A Torino nel gennaio 1709 fece così freddo (circa –20°C) che il Po gelò completamente a San Mauro e lo si poteva attraversare sui carri: non avvenne mai più in seguito
questa frase qua sopra credo che parli da sola, tuttavia secondo me si ando' ben oltre i -20°c come punta minima e se il PO veniva attraversato coi carri significa che lo spessore del ghiaccio che ricopriva il fiume piu' grande d'Italia era decisamente spessa senno' era impensabile fare un gesto simile!!!
Non concordo sul fatto che era paragonabile al gennaio del 1985, si forse in alcune zone magari le temperature sono state pure piu' basse ( vedere i -23°c di firenze) ma ragionando a scala un po piu' grande credo che ci sia una differenza abissale tra i due inverni e il dato di Torino come la completa gelata avvenuta sul lago di garda e tutti i numeri strabilianti che provenivano anche aldila' dell'Italia credo che sciolgano ogni dubbio!!!
Peccato solo che da noi non esisteva ancora nessuno strumento valido per rilevare le temperature registrate in quel periodo
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Aggiungiamo pure questo...da far accapponare la pelle
Meteoparma.com • Leggi argomento - Inverno 1709
Ho evidenziato qua sotto 2 dei tanti passaggi quasi da fantascienza
Sulla Val Padana, devono essere state raggiunte temperature di -35°;
-40°, le uniche in grado di poter spiegare il gelo dei meli e dei noci,
che gelano solamente a quei valori termici!
Anche nella piana fiorentina ed aretina gelano le viti ed i noci, cosa
che non hanno fatto neppure nel 1985 con -23°!
Per dover di cronaca mia papa' piu' volte mi ha detto che quando andava a scuola sentiva le piante scoppiare a causa dal gelo, erano gli anni 50
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Su altri racconti ho letto di un - 36° fuori Faenza. E' vero che si tratta di dati dubbi data la scarsa controllabilità, ma penso coloro chei all'epoca gestivavano termometri fossero al top della capacità scientifica possibile. Magari non è era - 36°, ma - 32°, comunque sempre rilevante.
Pare invece assodato il - 17° di Venezia.
Quanto alla pianura fiorentina, ma anche altre piane toscane come il valdarno empolese e la Lucchesia, sicuramente si è andati sotto i - 23° dell'85! Sia per il livello delle testimonianze, come quella da te riportata, sia per il fatto che all'epoca la zona dell'aeroporto era veramente in campagna, non come adesso (o nell'85). Io credo che se ci fosse stata la stazione di Peretola, visti i dati dell'Osservatorio Ximeniano che si trova in pieno centro sopra un tetto, si sarebbe avvicinato o superato quel record in diverse altre circostanze.![]()
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Concordo pienamente
anche io ho letto di un -35/36 di faenza ma sono abbastanza sicuro che almeno i -30 sono stati raggiunti se non superati!!!
Pare che ci fosse una -22 ad 850 HPA sul nord italia se aggiungiamo tutta la quantita' di neve al suolo, (e che qualita' di neve) con nottati serene e calma di vento credo proprio che si sono raggiunti valori oggi giorno inimmaginabili!!!
ma cio' che lascia anche presagire a che razza di temperature siano arrivate lo si puo' intuire anche con che velocita' sono gelati i corsi d'acqua ed addirittura interamente il lago di garda!!!
insomma, di dati certi al centesimo non ci sono ma credo che un ondata simile non e' minimamente paragonabile a quella del 85 sia come durata che come intensita', secondo me e' un po come paragonare una ferrari ad una mercedes, la differenza in fatto di resa e di velocita' e' ancora assai notevole!!!
e sul fatto che siano gelate piante tipo il susino, il melo la vite o il noce che resistono fino a 35° sottozero la dice lunga sul fatto che tanto lontani da quei valori non siamo finiti!!!
io credo che oggi giorno magari un inverno di simili proporzioni sebbene siamo 300 anni piu' avanti a livello tecnologico credo che farebbe un disastro simile a quello avvenuto in quel periodo e sicuramente la gente allora era abituata al sacrificio e sofferenza in genere mentre tutt'oggi bastano 20 cm di neve ed una settimana di gelo per creare degli enormi disagi!!!
La tecnologia forse non sempre porta dei vantaggi!!!
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Ho fatto un sogno, l'ho chiamato 15/12/2022 emozione allo stato puro
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Un dato su tutti: qui nel salento fiorirono numerose neviere proprio nel periodo della PEG. Grazie a queste costruzioni architettoniche si riusciva ad immagazzinare la neve caduta durante la stagione invernale sfruttandola nel periodo estivo. Che dire: qualcosa di impensabile per un salentino contemporaneo![]()
Ho TANTISSIME INFORMAZIONI.
Vi riporterò qui, parte per parte, un reportage sugli inverni gelidi che ho stampato qualche tempo fa e che analizza alcuni inverni famosi dell'ultimo millennio ma anche prima, partendo dall'VIII secolo dopo Cristo.
Inizieremo, con questa serie di articoli a puntate, la trattazione degli inverni più rigidi che si siano verificati nell'ultimo millennio.
Ben sapendo che non si tratta di una serie del tutto completa, in quanto, soprattutto nel lontano passato, eventi importanti possono essere stati dimenticati, o non documentati in modo esauriente, oppure, semplicemente, i documenti relativi a tali eventi possono essere andati perduti.
Per ogni inverno viene indicato l'anno, ed un breve commento sugli eventi verificatisi nel corso di quella stagione.
Gli inverni rigidi di cui si ha notizia, in Italia ed in Europa Occidentale, vengono così descritti in ordine cronologico.
Iniziando dal Medioevo, si nota una notevole scarsità di inverni realmente rigidi, sia, in parte, per la scarsità dei documenti, sia per un effettivo riscaldamento climatico in atto durante quei secoli, in particolare tra i Secoli X ed XI, particolarmente miti durante la stagione fredda.
763-64: Uno dei primi grandi inverni "storici" ricordati.
Sui Dardanelli si forma ghiaccio sul mare; muoiono olivi e piante di fico nell'Europa meridionale.
852-53: Severo congelamento della Laguna Veneta.
860: Uno dei maggiori congelamenti che si ricordino della Laguna Veneta.
Morirono alberi e viti, le merci venivano portate in Venezia su cavalli, sopra il ghiaccio della Laguna.
Su diverse zone cadde "neve rossa", e l'inverno fu rigidissimo anche in Francia e Germania.
1010-11: Un altro Grande Inverno: si forma ghiaccio attorno all'Islanda.
Ghiacciato il Bosforo, e gela perfino il Nilo al Cairo!
1092-93: Fiumi congelati in Inghilterra, al punto di permettere il transito di carri sulla loro superficie.
Tali inverni colpirono la nostra Penisola in modo particolare nella prima metà del XII Secolo, e poi, in seguito, nel XIII Secolo, quando si verificò un certo raffreddamento climatico.
Si verificarono, comunque, anche episodi molto miti, con frutta maturata in Febbraio, ed invasioni di cavallette africane fino all'Ungheria ed alla Germania.
Ecco, comunque, la cronologia di tali episodi nei due Secoli suddetti:
1114-15: Inverno rigidissimo. A Worcester il gelo durò per 9 settimane, i fiumi inglesi rimasero congelati, mentre anche in Irlanda i laghi rimasero gelati al punto di permettere il transito di uomini e bestie sulla loro superficie.
1116: gelo del Po in Val Padana.
1118-19: Inverno rigido: gela la Laguna Veneta, con evento severo, muoiono viti ed alberi.
Il ghiaccio circonda l'Islanda.
1122-23: Altro inverno molto rigido: gelo della Laguna Veneta, con evento severo, si cavalca sulla Laguna congelata.
1133: Gela il Po in Val Padana, da Cremona alla foce. Gelo e morte degli alberi.
1141: Gela il Tamigi a Dicembre.
1150: Tre mesi di freddo rigido in Inghilterra, a partire dal mese di Dicembre, quando il Tamigi gelato veniva attraversato da carri e cavalli.
1162: Uno degli inverni più freddi di questo Millennio, nel Nord Italia.
A Milano vi sono 40 mila morti per il gelo, mentre nella zona corrispondente alla Lombardia, il freddo distrugge tutte le semine.
1192-93: Il gelo di fiumi inglesi provoca la rottura di molti ponti.
1197-98: Dopo uno dei periodi più caldi del clima Medievale, con un mitissimo inverno 1186-87, ed un'Estate molto calda nel 1195 (in Autunno di quell'anno le cavallette africane invadono l'Ungheria), il clima volge improvvisamente al freddo.
Forse il grande caldo di quegli anni, sciogliendo grandi quantità di ghiaccio groenlandese, provocò un temporaneo blocco, o, per lo meno, attenuazione, della Corrente del Golfo.
Solo così si spiega la presenza di inverni molto freddi in Islanda dal 1197-98 fino al 1203.
In quest'ultimo anno, il ghiaccio sulle coste Islandesi è presente perfino in Luglio ed Agosto.
Gli inverni proseguono freddi fino al 1225.
1205: Inverno rigido in tutta Europa.
In Inghilterra gelarono molti fiumi, Tamigi compreso, ed il disgelo non avvenne prima della fine di Marzo.
1209-10: Un altro inverno rigidissimo: gelo dei fiumi inglesi in Gennaio e nella prima metà di Febbraio.
1216: Gelo del Po in Val Padana, inverno rigido.
1233-34: Uno degli inverni più rigidi del XIII Secolo.
Gela il Po, gela la Laguna Veneta con evento molto severo.
Il Doge organizza dei grandi giochi sopra la Laguna gelata.
In Inghilterra il grande freddo durò dal giorno di Natale fino al 2 Febbraio, senza neve, il che favorì la penetrazione in profondità del gelo stesso nel terreno.
1269: Inverno "storico" per una grande nevicata a Firenze, di circa "un braccio" (60 cm).
Freddo in Inghilterra da Novembre fino ai primi di Febbraio, Tamigi congelato, tanto da permettere il passaggio di persone e di merci da un porto all'altro di Londra.
1281-82: Grande freddo in Inghilterra da Natale fino ai primi di Febbraio.
Tamigi ed altri fiumi inglesi rimasero congelati.
1288-89: Uno degli inverni più miti di sempre. In Francia matura la frutta in Febbraio, ed il vino è già pronto in Aprile. Stagione invernale completamente assente.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Questa la parte sul XIV secolo.
Sono stati una decina gli inverni rigidi ricordati in Italia ed Europa, anche se il decennio veramente freddo fu quello 1311-20, quando una serie di stagioni piovosissime mise in ginocchio la fragile agricoltura europea dell'epoca.
In quel decennio si ebbero migliaia di morti, in Europa, per pura e semplice fame, e per lo stato di denutrizione generale, in quanto per più anni consecutivi i raccolti non compensarono le semine.
In più, le prime epidemie di peste che si susseguirono a partire dal 1347, decimarono la popolazione, rendendo difficili le condizioni di vita: si stimò la morte di quasi la metà degli abitanti del nostro Continente, in un Secolo che fu quindi piuttosto difficile per la vita in Europa.
1303: Inverno molto rigido, gelò l'Arno a Firenze in Gennaio.
1305: Ancora un Inverno molto rigido: gelarono tutti i fiumi dell'Italia Settentrionale e di parte dell'Italia Centrale.
1309-10: Gelo del Po in Val Padana, gelo del Tamigi, con il Ponte di Londra danneggiato dal ghiaccio del fiume
Sopra il Tamigi congelato, venne organizzata una caccia alla lepre.
1322: Tre mesi invernali molto rigidi, in Italia, con gelo e neve da Novembre a Gennaio.
1334: Un altro inverno rigido in Italia ed Europa.
1355: Gelo del Po in Val Padana.
1363-64: Un inverno rigidissimo, con il gelo del Tamigi in Inghilterra.
Venne organizzata una grande festa sopra il fiume congelato.
1376: Una memorabile nevicata a Firenze.
1389: Un'altra memorabile nevicata a Firenze.
1396: In Gennaio gelò il Tevere per 15 giorni, a tal punto da permettere il passaggio di persone sopra di esso.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
E adesso, ta-daah! Iniziano gli highlights.
XV secolo, prima parte.
Durante il Quattrocento, l'attività solare presentò un minimo pronunciato, detto "minimo di Spoerer", che potrebbe essere la causa del notevole raffreddamento invernale, intervenuto in un periodo in cui già gli inverni erano comunque più rigidi rispetto al prolungato periodo mite Medievale (specie tra il 900 ed il Mille dopo Cristo).
Tutto iniziò col celebre inverno 1407-08, forse il più freddo dell'intero millennio assieme a quello del 1709.
Ma il freddo invernale rimase per tutto il Secolo, anche se le altre stagioni si comportarono normalmente, ed, anzi, alcuni periodi estivi furono molto caldi.
Ne derivò un'accentuazione del grado di continentalità dell'Europa Occidentale e della nostra Penisola.
1407-08: Forse l'inverno più rigido dell'ultimo millennio, assieme a quello celeberrimo del 1709.
In Italia venne ricordato come "l'anno del grande inverno", durante il quale nell'Italia del Nord e del Centro vennero distrutti dal gelo quasi tutti gli alberi, e le coltivazioni varie.
A Firenze il gelo e la neve, alta circa 60 cm, durarono per ben un mese e mezzo.
I ghiacci polari raggiunsero le coste della Scozia, invadendo il Mare del Nord.
In Inghilterra, il gelo durò per ben 14 settimane, tra Dicembre e Marzo, congelando completamente il Tamigi a Londra, riempiendo il paese con moltissima neve, ed uccidendo moltissime specie di uccelli.
Con l'inverno del 1408, iniziò una lunga serie di inverni rigidi, che colpirono il nostro Continente.
1410: Altro inverno molto rigido: in Italia la neve cadde per circa 40 giorni, interrompendo tutte le comunicazioni, il freddo fu tale che si gelò il vino nelle botti, e dovette essere tagliato con le scuri.
1422-23: Inverno rigidissimo in Europa: il Mar Baltico completamente gelato viene attraversato a piedi.
1431-32: Uno degli inverni più freddi del Quattrocento.
Un anticiclone si pone a nord delle Isole Britanniche, fino alle coste norvegesi, regalando clima mite in Islanda ed alla Scandinavia settentrionale.
Per contro, depressioni sul basso Mediterraneo e l'Italia meridionale "aspirano" aria gelida dalla Finlandia e dalla Russia Settentrionale su tutto il Continente Europeo.
In Germania tutti i fiumi gelano, tra il 20 di novembre ed il 04 di Marzo, ed il freddo permane severo e rigidissimo.
In Francia le viti sono uccise dal gelo, in Inghilterra, durante il mese di Gennaio, ma soprattutto in Febbraio, si verificano numerosi casi di "freezing rain", pioggia congelantesi.
Gelò in profondità la Laguna Veneta, tanto da poter sostenere il peso di carri.
E questo fu l'unico modo per approvvigionare di viveri Venezia, la cui vita rimase paralizzata per diversi mesi.
In compenso, sulle Alpi italiane ci fu poca neve, indicando come le correnti fossero prevalentemente settentrionali.
Il fiume Po gelò per due mesi.
1433-34: Un inverno durissimo in Inghilterra.
Il freddo durò da Santa Caterina (25 Novembre). fino a San Valentino (14 Febbraio), ed il Tamigi gelò completamente, e venne attraversato da carri.
Ugualmente, in Irlanda il Lago Erne rimase gelato, ed attraversato a piedi.
In Scozia gelarono sia il vino che la birra, e dovettero essere sciolte al fuoco.
Alcuni monasteri inglesi segnalarono nevicate per 40 giorni consecutivi.
1443: La Laguna Veneta gelò in profondità, nel mese di Dicembre 1442, dopo 8 giorni consecutivi di neve tra il 1 ° e il 7° di Novembre.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
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