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  1. #1
    Banned L'avatar di alex74
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    Predefinito Attenzione a Febbraio: la quiete prima della tempesta

    Madrigali lascia qualche speranza:

    Ancora utenti credono alle favole anni '80-'90:attenzione a Febbraio, inverno vivo e implacabile

    Mi scuseranno gli utenti, se inizio questo mio nuovo editoriale “sorridendo” al pensiero di utenti ingenui e superficiali, che come sempre, minimizzano il trend anni 2000 e ragionano vecchia maniera!
    E' proprio vero che l'essere umano tende sovente a manifestare dei limiti riflessivi evidenti, rimanendo negativamente legato ai fantasmi del passato e condizionato dal pensiero altrui.
    Sentirsi dire che il trend anni 2000 non esiste e che l'inverno attuale è nella “norma” stile anni '80-'90, è un insulto alla intelligenza meteoclimatica e al lavoro di pensiero e ricerca del sottoscritto.
    Risulta oramai evidente, quanto sia radicato in alcuni, la fallace convinzione del GW antropico, che viene esaltato a dismisura, nonostante la natura stia palesando e manifestando segnali ben “contrari e contrastanti”.
    Come sempre succede, sovente si tende a osservare con restrizioni e mirando solo il “proprio orticello” climatico, ignorando o peggio, minimizzando quello che accade intorno a noi.
    Non voglio di certo affermare che l'inverno italico sia stato epocale o eccezionale, naturalmente “per il momento”, ma lo è stato senza dubbio oltrAlpe a Dicembre e attualmente, in Asia e in USA per costante gelo e neve da urlo.
    Abbiamo vissuto comunque, a fasi alterne, anche in Italia, ondate di freddo intense, che hanno favorito situazioni invernali localmente cruente, ma indubbiamente non diffuse e con cause effetto localizzate.
    Veramente sciocca la riflessione di alcuni, che non constatando un evento epocale per l'Italia, minimizzano su tutto e si permettono anche di mistificare le situazioni invernali incisive in azione su molte nazioni europee ed extraeuropee.
    Permettetemi la similitudine come di un fiume in esondazione con effetti collaterali evidenti fuori confine, mentre il decorso sul nostro “orticello”, avviene, per il momento, senza grossi problemi e con effetti contenuti, ma ben sapendo, che quelle conseguenze fuori confine, sono un avvertimento tangibile di quello che ci aspetta nel prossimo futuro.
    Per cui, rimarcherei l'importanza del cambio meteoclimatico attuato dalla natura che sta imponendo una recrudescenza notevole peggiorativa, rispetto al ventennio '80-'90, dove questa tendenza era solo “una eccezione” e non una “regola”, come invece lo sta palesando in questi ultimi inverni del nuovo trend anni 2000.
    La regola del nuovo ciclo anni 2000, è un VP in dichiarata espansione, con effetti collaterali marcati in progressione dalle alte alle medio-basse latitudini.
    Per accorgersi dell'importanza della Tesi Madrigali e della reale potenza della corrente a getto e il Vortice Polare, basta osservare a parità di latitudine, le cause effetto corrispondenti.
    USA e Asia orientale, che registrano inverni sempre più marcati e incisivi rispetto al passato, come l'Europa oltrAlpe, confermando che l'optimum anni '80-'90 ha finito il suo corso, di attutire le differenze climatiche.
    Il trend anni 2000, sta inasprendo queste “diversità” climatiche, legate alla differente causa effetto del JS in determinate locazioni geografiche e le sta esaltando sempre più, con un crescendo progressivo ed inesorabile.
    Una prova tangibile del chiaro messaggio da parte della natura, di privilegiare sempre più la continentalità del clima rispetto alla oceanicità, inasprendo le differenze meteoclimatiche, a parità di latitudine, con flusso zonale.
    Un fatto essenziale e rilevante, poiché rende ancora più marcante l'azione determinante del Jet Stream e la sua persistenza nel tempo, comandata dalla espansione del Vortice Polare.
    Per concludere, non sarei così tranquillo e rilassato dal punto di vista climatico, poiché osservando i segnali che provengono dall'esterno, si evince di un processo di inasprimento del clima peggiorativo verso il freddo, tangibile ed ineccepibile, e non oso pensare a cosa succederà, quando l'antizonalità prenderà sempre più vigore alle nostre latitudini.
    Fantascienza pensare ad un mese di febbraio, privo di mordente invernale, per un trend anni 2000 oramai realtà dei fatti, che nelle prossime settimane, farà sentire nuovamente i sui cruenti effetti.
    Conseguenze termiche e meteoriche peggiorative, che potrebbero essere ancora più marcanti, quale effetto quanto mai imprevedibile e drastico, di uno stratwarming possente, in azione in questa ultima parte di gennaio.
    La classica quiete prima della tempesta.......

  2. #2
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    Predefinito Re: Attenzione a Febbraio: inverno vivo e implacabile, la quiete prima della tempesta

    Citazione Originariamente Scritto da alex74 Visualizza Messaggio
    Madrigali lascia qualche speranza:

    Ancora utenti credono alle favole anni '80-'90:attenzione a Febbraio, inverno vivo e implacabile

    Mi scuseranno gli utenti, se inizio questo mio nuovo editoriale “sorridendo” al pensiero di utenti ingenui e superficiali, che come sempre, minimizzano il trend anni 2000 e ragionano vecchia maniera!
    E' proprio vero che l'essere umano tende sovente a manifestare dei limiti riflessivi evidenti, rimanendo negativamente legato ai fantasmi del passato e condizionato dal pensiero altrui.
    Sentirsi dire che il trend anni 2000 non esiste e che l'inverno attuale è nella “norma” stile anni '80-'90, è un insulto alla intelligenza meteoclimatica e al lavoro di pensiero e ricerca del sottoscritto.
    Risulta oramai evidente, quanto sia radicato in alcuni, la fallace convinzione del GW antropico, che viene esaltato a dismisura, nonostante la natura stia palesando e manifestando segnali ben “contrari e contrastanti”.
    Come sempre succede, sovente si tende a osservare con restrizioni e mirando solo il “proprio orticello” climatico, ignorando o peggio, minimizzando quello che accade intorno a noi.
    Non voglio di certo affermare che l'inverno italico sia stato epocale o eccezionale, naturalmente “per il momento”, ma lo è stato senza dubbio oltrAlpe a Dicembre e attualmente, in Asia e in USA per costante gelo e neve da urlo.
    Abbiamo vissuto comunque, a fasi alterne, anche in Italia, ondate di freddo intense, che hanno favorito situazioni invernali localmente cruente, ma indubbiamente non diffuse e con cause effetto localizzate.
    Veramente sciocca la riflessione di alcuni, che non constatando un evento epocale per l'Italia, minimizzano su tutto e si permettono anche di mistificare le situazioni invernali incisive in azione su molte nazioni europee ed extraeuropee.
    Permettetemi la similitudine come di un fiume in esondazione con effetti collaterali evidenti fuori confine, mentre il decorso sul nostro “orticello”, avviene, per il momento, senza grossi problemi e con effetti contenuti, ma ben sapendo, che quelle conseguenze fuori confine, sono un avvertimento tangibile di quello che ci aspetta nel prossimo futuro.
    Per cui, rimarcherei l'importanza del cambio meteoclimatico attuato dalla natura che sta imponendo una recrudescenza notevole peggiorativa, rispetto al ventennio '80-'90, dove questa tendenza era solo “una eccezione” e non una “regola”, come invece lo sta palesando in questi ultimi inverni del nuovo trend anni 2000.
    La regola del nuovo ciclo anni 2000, è un VP in dichiarata espansione, con effetti collaterali marcati in progressione dalle alte alle medio-basse latitudini.
    Per accorgersi dell'importanza della Tesi Madrigali e della reale potenza della corrente a getto e il Vortice Polare, basta osservare a parità di latitudine, le cause effetto corrispondenti.
    USA e Asia orientale, che registrano inverni sempre più marcati e incisivi rispetto al passato, come l'Europa oltrAlpe, confermando che l'optimum anni '80-'90 ha finito il suo corso, di attutire le differenze climatiche.
    Il trend anni 2000, sta inasprendo queste “diversità” climatiche, legate alla differente causa effetto del JS in determinate locazioni geografiche e le sta esaltando sempre più, con un crescendo progressivo ed inesorabile.
    Una prova tangibile del chiaro messaggio da parte della natura, di privilegiare sempre più la continentalità del clima rispetto alla oceanicità, inasprendo le differenze meteoclimatiche, a parità di latitudine, con flusso zonale.
    Un fatto essenziale e rilevante, poiché rende ancora più marcante l'azione determinante del Jet Stream e la sua persistenza nel tempo, comandata dalla espansione del Vortice Polare.
    Per concludere, non sarei così tranquillo e rilassato dal punto di vista climatico, poiché osservando i segnali che provengono dall'esterno, si evince di un processo di inasprimento del clima peggiorativo verso il freddo, tangibile ed ineccepibile, e non oso pensare a cosa succederà, quando l'antizonalità prenderà sempre più vigore alle nostre latitudini.
    Fantascienza pensare ad un mese di febbraio, privo di mordente invernale, per un trend anni 2000 oramai realtà dei fatti, che nelle prossime settimane, farà sentire nuovamente i sui cruenti effetti.
    Conseguenze termiche e meteoriche peggiorative, che potrebbero essere ancora più marcanti, quale effetto quanto mai imprevedibile e drastico, di uno stratwarming possente, in azione in questa ultima parte di gennaio.
    La classica quiete prima della tempesta.......
    Non abbiamo uno stratwarming possente ma soltanto un riscaldamento per pulsazione aleutinica... Ma ahimè al momento sono tramontate le varie possibilità di incursioni artiche per la prima parte di febbraio... Se ne riparla a metà mese forse... Ma per ora si avrà un anticiclone europeo, proprio come gli anni '80, anni '90... Dovrebbe ormai essere chiaro che ogni anno ha una sua storia. Il 2010 era il 2010, il 2011 è il 2011... e non mi sembra uguali...Per di più la Nina è West, poichè in zona 1+2 si è passati in territorio positivo...

  3. #3
    Banned L'avatar di alex74
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    Predefinito Re: Attenzione a Febbraio: inverno vivo e implacabile, la quiete prima della tempesta

    Citazione Originariamente Scritto da naturalist Visualizza Messaggio
    Non abbiamo uno stratwarming possente ma soltanto un riscaldamento per pulsazione aleutinica... Ma ahimè al momento sono tramontate le varie possibilità di incursioni artiche per la prima parte di febbraio... Se ne riparla a metà mese forse... Ma per ora si avrà un anticiclone europeo, proprio come gli anni '80, anni '90... Dovrebbe ormai essere chiaro che ogni anno ha una sua storia. Il 2010 era il 2010, il 2011 è il 2011... e non mi sembra uguali...Per di più la Nina è West, poichè in zona 1+2 si è passati in territorio positivo...
    per una volta uno che commenta in modo professionale, al dire di madrigali non è l'anticiclone a far decadere la sua tesi, in effetti un anticiclone accadeva anche nelle glaciazioni, gli effetti plausibnili si vedranno alle prime irruzioni artiche.

  4. #4
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    Predefinito Re: Attenzione a Febbraio: la quiete prima della tempesta

    Strano lasci aperta qualche speranza.

  5. #5
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    Predefinito Re: Attenzione a Febbraio: la quiete prima della tempesta

    Citazione Originariamente Scritto da alex74 Visualizza Messaggio
    Madrigali lascia qualche speranza:

    Ancora utenti credono alle favole anni '80-'90:attenzione a Febbraio, inverno vivo e implacabile

    Mi scuseranno gli utenti, se inizio questo mio nuovo editoriale “sorridendo” al pensiero di utenti ingenui e superficiali, che come sempre, minimizzano il trend anni 2000 e ragionano vecchia maniera!
    E' proprio vero che l'essere umano tende sovente a manifestare dei limiti riflessivi evidenti, rimanendo negativamente legato ai fantasmi del passato e condizionato dal pensiero altrui.
    Sentirsi dire che il trend anni 2000 non esiste e che l'inverno attuale è nella “norma” stile anni '80-'90, è un insulto alla intelligenza meteoclimatica e al lavoro di pensiero e ricerca del sottoscritto.
    Risulta oramai evidente, quanto sia radicato in alcuni, la fallace convinzione del GW antropico, che viene esaltato a dismisura, nonostante la natura stia palesando e manifestando segnali ben “contrari e contrastanti”.
    Come sempre succede, sovente si tende a osservare con restrizioni e mirando solo il “proprio orticello” climatico, ignorando o peggio, minimizzando quello che accade intorno a noi.
    Non voglio di certo affermare che l'inverno italico sia stato epocale o eccezionale, naturalmente “per il momento”, ma lo è stato senza dubbio oltrAlpe a Dicembre e attualmente, in Asia e in USA per costante gelo e neve da urlo.
    Abbiamo vissuto comunque, a fasi alterne, anche in Italia, ondate di freddo intense, che hanno favorito situazioni invernali localmente cruente, ma indubbiamente non diffuse e con cause effetto localizzate.
    Veramente sciocca la riflessione di alcuni, che non constatando un evento epocale per l'Italia, minimizzano su tutto e si permettono anche di mistificare le situazioni invernali incisive in azione su molte nazioni europee ed extraeuropee.
    Permettetemi la similitudine come di un fiume in esondazione con effetti collaterali evidenti fuori confine, mentre il decorso sul nostro “orticello”, avviene, per il momento, senza grossi problemi e con effetti contenuti, ma ben sapendo, che quelle conseguenze fuori confine, sono un avvertimento tangibile di quello che ci aspetta nel prossimo futuro.
    Per cui, rimarcherei l'importanza del cambio meteoclimatico attuato dalla natura che sta imponendo una recrudescenza notevole peggiorativa, rispetto al ventennio '80-'90, dove questa tendenza era solo “una eccezione” e non una “regola”, come invece lo sta palesando in questi ultimi inverni del nuovo trend anni 2000.
    La regola del nuovo ciclo anni 2000, è un VP in dichiarata espansione, con effetti collaterali marcati in progressione dalle alte alle medio-basse latitudini.
    Per accorgersi dell'importanza della Tesi Madrigali e della reale potenza della corrente a getto e il Vortice Polare, basta osservare a parità di latitudine, le cause effetto corrispondenti.
    USA e Asia orientale, che registrano inverni sempre più marcati e incisivi rispetto al passato, come l'Europa oltrAlpe, confermando che l'optimum anni '80-'90 ha finito il suo corso, di attutire le differenze climatiche.
    Il trend anni 2000, sta inasprendo queste “diversità” climatiche, legate alla differente causa effetto del JS in determinate locazioni geografiche e le sta esaltando sempre più, con un crescendo progressivo ed inesorabile.
    Una prova tangibile del chiaro messaggio da parte della natura, di privilegiare sempre più la continentalità del clima rispetto alla oceanicità, inasprendo le differenze meteoclimatiche, a parità di latitudine, con flusso zonale.
    Un fatto essenziale e rilevante, poiché rende ancora più marcante l'azione determinante del Jet Stream e la sua persistenza nel tempo, comandata dalla espansione del Vortice Polare.
    Per concludere, non sarei così tranquillo e rilassato dal punto di vista climatico, poiché osservando i segnali che provengono dall'esterno, si evince di un processo di inasprimento del clima peggiorativo verso il freddo, tangibile ed ineccepibile, e non oso pensare a cosa succederà, quando l'antizonalità prenderà sempre più vigore alle nostre latitudini.
    Fantascienza pensare ad un mese di febbraio, privo di mordente invernale, per un trend anni 2000 oramai realtà dei fatti, che nelle prossime settimane, farà sentire nuovamente i sui cruenti effetti.
    Conseguenze termiche e meteoriche peggiorative, che potrebbero essere ancora più marcanti, quale effetto quanto mai imprevedibile e drastico, di uno stratwarming possente, in azione in questa ultima parte di gennaio.
    La classica quiete prima della tempesta.......
    La parola del giorno è: CRUENTO !

    Da: Impara l'Italiano con Madrigali

  6. #6
    Uragano L'avatar di Flavio 78
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    Predefinito Re: Attenzione a Febbraio: la quiete prima della tempesta

    Oddio arriva il freddo tosto!!!!!!!!!!!!!!!
    Tacque,e dato di piglio al gran tridente i nembi raduno',sconvolse l'onde,tutte incito'le raffiche dei venti,e di nuvole empi'la terra ed il mare;e giu'dal Ciel precipito' la Notte!
    Omero-Odissea
    W il Libeccio!!!
    Il mio sogno?Vedere la +32°c ad 850 hpa su Roma.
    W il caldo!!!

  7. #7
    Tempesta violenta L'avatar di Fenrir
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    Predefinito Re: Attenzione a Febbraio: la quiete prima della tempesta

    E meno male che madrigali prevede freddo! Stavo già perdendo le speranze... ma lui m'ha rincuorato!
    "You are not entitled to your opinion. You are entitled to your informed opinion. No one is entitled to be ignorant." (Harlan Ellison)

  8. #8
    Vento moderato L'avatar di *summer*
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    Predefinito Re: Attenzione a Febbraio: inverno vivo e implacabile, la quiete prima della tempesta

    Citazione Originariamente Scritto da alex74 Visualizza Messaggio
    per una volta uno che commenta in modo professionale, al dire di madrigali non è l'anticiclone a far decadere la sua tesi, in effetti un anticiclone accadeva anche nelle glaciazioni, gli effetti plausibnili si vedranno alle prime irruzioni artiche.
    Eh?

  9. #9
    Tempesta L'avatar di Gangi
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    Predefinito Re: Attenzione a Febbraio: la quiete prima della tempesta

    Non sapevo che Mister Gelo avesse ancora estimatori.

  10. #10
    Burrasca forte L'avatar di ToreMatera
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    Predefinito Re: Attenzione a Febbraio: la quiete prima della tempesta

    Mamma quanto è prolisso!
    Non ce la faccio a leggerlo tutto...chi mi fa un riassunto?

    Dati realtime da San Vito di Spilamberto (MO)


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