beh..al di là di Al Gore e delle sue finalità politiche, non mi sembra impossibile un collegamento tra le discese estreme di freddo e lo stato di surriscaldamento che il pianeta sta subendo.

occorre ricordare che gli effetti del global warming, su grande scala, sono:

1) spostamento verso nord del braccio discendente della cella di Hadley (cioè le alte pressioni subtropicali spingono sempre più verso nord)

2) aumento scambi meridiani di masse d'aria (più risalite calde, più discese fredde)

3) generale estremizzazione del clima data dalla maggiore energia disponibile.


direi che, se il punto 1) spingerebbe per "inverni sempre più caldi", comunque occorre vedere quali sono le interazioni con il punto 2) e il 3), entrambi compatibili con l'ipotesi di recrudescenze invernali non tanto in media, quanto riguardo ai singoli eventi.

infatti, a mio parere, occorrerebbe accantonare l'espressione (sur)riscaldamento globale, in quanto fuorviante: occorrerebbe parlare di "cambiamenti climatici indotti dal (sur)riscaldamento globale"

comunque, certo non si può escludere che, invece, il Gw non c'entri proprio niente, e che si sia invece davanti a "normali" inverni record.

tendo invece ad escludere una forte influenza del minimo solare: questo aspetto mi sembra invece più uno specchietto per le allodole usato dai blog e dai siti sedicenti "scettici" per attrarre lettori (e sponsor).

mi preme ricordare come anche l'inverno 2009/2010, che vide nevicate estreme in tutto il mondo, fu alla fine dei conti dichiarato dalla Noaa come il "quinto inverno più caldo mai registrato": ciò confermerebbe la tendenza a inverni sempre più caldi in media, ma con singoli episodi sempre più intensi.

saluti