«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
La traslazione verso NNE delle “calde” acque oceaniche (rispetto al mese di aprile) hanno fino ad oggi mantenuto anomalìe positive di geopotenziale maggiormente traslate verso la parte orientale del Regno Unito, essenzialmente la Francia e in tendenza la parte meridionale della penisola scandinava.
fig6.gif
Allargando un po’ l’osservazione, diamo un’occhiata al “vicino” Pacifico, possiamo notare gli effetti della fase più matura della Nina, che si realizzano nel rendere molto fredda l’intera parte settentrionale dell’Oceano (oltre al settore proprio della Pacifical Decadal Oscillation soggetto a variazione periodica) e quindi non particolarmente incisiva ai fini dell’andamento impresso alla circolazione facente capo al Jet stream polare.
L'uscita del getto in Atlantico viene modulato e condizionato quasi unicamente dalle anomalìe oceaniche presenti in loco e che stanno da ultimo favorendo la graduale traslazione del vortice atlantico dalla Groenlandia in direzione del Regno unito (tenendosene comunque per il momento ad una certa distanza con il centro motore).
Sembra volersi aprire anche una strada “bassa” del ramo secondario del getto che dal medio Atlantico tende a portarsi verso lo stretto di Gibilterra e in prospettiva probabilmente nel Mediterraneo occidentale a metà strada tra le coste dell’Africa settentrionale il basso tirreno, Sicilia e parte meridionale della Sardegna.
Motivo per cui potrebbero essere (e il condizionale è ancora d’obbligo) in preparazione i prodromi di un cambiamento che arriva da Ovest tracciando quella che per il momento appare poco più di una "breccia":
1) un varco ondulato basso che apporterebbe comunque assai poco in termini precipitativi essenzialmente con nuvolosità stratificata che coinvolge la parte sud occidentale della ns. penisola in seno a miti correnti da SE;
2) un canale che dal Galles verso l’Inghilterra potrebbe protendersi verso la Bretagna e in prospettiva il nord Italia e parte del centro.
Recm1441.jpg
fig5.jpg
Se l’entrata atlantica verso l’Italia possa essere episodica oppure un vero e proprio “reversal pattern” che caratterizzerà il mese di giugno è forse presto da dire, sembra tuttavia improbabile a breve la ricostituzione del baluardo che ha condizionato negativamente sotto il profilo pluviometrico i mesi di aprile e maggio.![]()
Matteo
...insomma potrebbero riproporsi segnatamente per Nord Ovest e Centro-Nord Italia in genere, le condizioni per avere un inizio d'estate, quanto meno, davvero rovente, segnatamentep per giugno e luglio, oltrechè particolarmente siccitosa,con rischio per le coltivazioni dell'area padana e con il tempo, anche per l'approviggionamento idrico specie per alcune vallate alpine e prealpine?!Associate ad una pressochè totale o quasi, mancanza di fasi instabili-temporalesche estive, specie nella prima fase stagionale,leggasi estate meteorologica, ormai in fase di avvio, con l'1 giugno.. Per voi meteolonger, e non solo, tale situazione potrà sbloccarsi, almeno con la fase centrale e conclusiva dell'estate, dalla fine di luglio-agosto in poi, oppure davvero potrebbe essere questo l'inizio di una fase anche in prospettiva autunnale, settembre, parte di ottobre, condizionata da tali prevalenti anomalie circolatorie?! Perchè se è vero, che l'ITF risulterebbe ancora piuttosto basso, od almeno non cosi incidente, come negli anni passati e tale tendenza, come detto dallo stesso Zago Remigio e forse non solo, potrebbe fors'anche escludere onde di calore di estrazione continentale africana; non vedrei però ed aggiungerei,purtroppo,almeno dalle vostre stesse analisi, affatto escludibile, il rischio che lo stanziarsi sempre più probabile ed incisivo di geopotenziali positivi su Europa Centro-Occidentale tra Spagna, Francia Germania centro-occidentale e comparto mediterraneo centro-occidentale, possa davvero far affluire aria comunque decisamente calda, anche solo a tratti, in un contesto barico, generalmente stabile ed altopressorio, simil ZON-EUH medio-basso, con massimi forse più ad ovest, rispetto al Mediterraneo centro-orientale,anche se non di molto, ma sempre capaci di assicurare stabilità e tempo caldo estivo prevalente, non soltanto a breve-medio termine, ma forse anche in seguito...Anche perchè se sin qui il caldo, parrebbe essere stato abbastanza asciutto, non vorrei, che un orientamento delle correnti a componente più meridionale, invece che occidentali o nord-occidentali, stante quella leggera propaggine di massimi altopressori, poco a nord delle Alpi, cosi come parzialmente almeno, avutosi sin qui... Ed il conseguente rischio, che possa, anche accrescersi il disagio fisiologico, legato ai valori di umidità relativa in aumento, specialmente per il Centro-Nord; con non più correnti da ONO, o NNO, anche solo a tratti, ma più direttamente da OSO o SSO, se non propriamente meridionali, cosa ne pensereste?! Sperando di non aver detto, troppe cavolate, auspico in qualche vostro chiarimento e possibilmente anche in notizie almeno per le prospettive estive, leggermente più incoraggianti, Grazie...
Al momento le nostre analisi appaiono procedere in accordo ad una tabellina di marcia già da tempo messa in preventivo.
Le SSTA non si stanno modificando in modo sostanziale.
La migrazione verso N delle SSTA+ dal TNA al NATL comporta l'instaurarsi di blocchi e radici altopressorie ad ovest della nostra penisola che vanno a radicarsi oltralpe. La speranza per il centro-nord è che questa kelvin wave continui a sfilare verso nord, le SSTA+ non mettano le radici e il Mediterraneo occidentale si trovi in un'area meno sacrificata.
![]()
Andrea
troppa importanza a queste SSTA secondo me, userei un pò più di condizionali, ho già visto nel passato pattern modificarsi repentinamente in barba alle SSTA, peraltro le t oceaniche sono ben viste e lette dai GM, quindi se ad un certo punto il modellame fosse concorde su un cambio di direzione, non vedo perchè dovrei dubitarne
certo, ci butto un occhio alle SSTA, ma ancora devo trovare una spiegazione alla domanda: perchè su tempi di 5-10 giorni dovrebbero essere un elemento così utile? e sul dopo, come si fa a prevedere il loro sviluppo/evoluzione?
![]()
Con ogni probabilità Giugno inizierà all'insegna del WR4, il regime estivo caratterizzato da anomalie altopressorie oltralpe come descritto da Remigio e Andrea.
[CENTER]--> Marco <--
***...Always Looking At The Sky...***
""[URL="http://dailymotion.alice.it/video/x3ov8b_peak-oil-how-will-you-ride-the-slid_tech"]How Will You Ride The Slide[/URL]""
[B] Don't panic. But if you panic, be the first.
[/B]
[/CENTER]
Quindi mi pare di capire nulla di nuovo sotto il sole e sempre tanto sole soprattutto al nord italia
Anche se a volte vi sento fiduciosi nelle vostre analisi e possibilisti a cambi di qualcosa, allo stesso tempo mi pare che trapeli una certa sfiducia sul futuro, con situazionebloccata fino a data da destinarsi...![]()
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
più scuro di mezzanotte non può fare, come si dice a napoli
io, piuttosto che la situazione attuale, preferisco per le mie zone una situazione più "classica" con Lp a nord e HP a sud per intenderci
almeno ogni tanto, nelle possibili ondulazioni, uno spiffero instabile atlantico entra, e per alte pianure-pedemontane del nord italia in SX orografica padana non è male
![]()
Segnalibri